Archivio mensile:dicembre 2010

Libri: Recensione: “La Psichiatra” di Dorn Wulf

di Dorn Wulf

Anno/Editore: 2010 Corbaccio editore

Pagine: 399

Genere: Psicothriller

Scheda Libro
Uno straordinario romanzo, un exploit editoriale e di vendite, che trascina il lettore nella zona più oscura della mente umana e lo costringe ad affrontare le sue paure più profonde. La dottoressa Ellen Roth, psichiatra, si trova tra le mani il caso di una strana paziente che continua a parlare con angoscia dell’Uomo Nero e dell’impossibilità di sfuggirgli, e infatti in breve tempo sparirà senza lasciare traccia. Ellen si è lasciata coinvolgere intimamente dal caso della donna misteriosa ed è disposta a tutto pur di ritrovarla: finirà per essere coinvolta in prima persona in un gioco macabro e atroce e sarà vittima della paranoia e del terrore, ma sa che alla fine tutto acquisterà un senso.
L’autore
Wulf Dorn è nato nel 1969. Ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici. Vive con la moglie e il gatto vicino a Ulm, in Germania.

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Timeoutintensiva.it, N°15, Books, Gennaio 2011

Articolo Scientifico

Impatto della malattia cronica sul partner del paziente.

Uno studio esplorativo

G. Pacini, I. Sarmiento

Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Supplemento B, Psicologia

© PI-ME, Pavia 2008 2008; Vol. 30, N. 3: B54-B61

http://gimle.fsm.it ISSN 0391-9889

Introduzione

Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse per le tematiche riguardanti la malattia cronica e le problematiche ad essa connesse. Diversi autori hanno analizzato le difficoltà cui deve far fronte chi presta assistenza ai malati, in particolare quando è il partner ad assumere il ruolo di caregiver. Tale condizione avrebbe conseguenze sia psicologiche che fisiche, ma i suoi effetti reali sembrano dipendere da un insieme complesso di fattori interagenti. Sulla base di queste ricerche, nel presente studio si è cercato di indagare l’influenza di attaccamento e soddisfazione coniugale sull’impatto che la patologia ha sul partner del paziente e sulla sua qualità della vita…

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Le Manovre di Reclutamento Alveolare nell’ALI/ARDS: Quale la Reale Utilità ?

Student Corner

Articolo Scientifico

Le manovre di reclutamento alveolare nell’ALI/ARDS: quale la reale utilità?

A.N. Cracchiolo*, D.M. Palma*

Anestesia e Rianimazione Polivalente II

AORNAS Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli Palermo

Novembre 2010

* Responsabili Editoriali Timeoutintensiva.it Open Network

Introduzione

Una notevole quantità di lavori scientifici ha ampiamente dimostrato il danno potenziale che la ventilazione meccanica può avere in pazienti ricoverati in terapia intensiva. Il riconoscimento che la ventilazione meccanica può per se indurre e aggravare una lesione polmonare, ha ridato interesse allo studio della fisiologia polmonare. In particolare è stato evidenziato che nei polmoni di pazienti affetti da Acute Lung Injury / Acute Respiratory Distress Sindrome (ALI/ARDS) la riduzione e la non omogenea distribuzione del volume polmonare, è responsabile di sovra distensione delle unità alveolari integre. Inoltre la presenza di aree di consolidamento conseguenti ad edema, compressione ed atelettasia da riassorbimento, espone i polmoni a cicli ripetuti di apertura e collasso, e tale condizione gioca un ruolo cardine nell’insorgenza di VILI (Ventilator Induced Lung Injury).1 Il ricorso ad una ventilazione protettiva abbinata alle manovre di reclutamento alveolare (MRA) nei pazienti affetti da ALI/ARDS sono elemento cardine per la prevenzione di tale tipologia di danno VAM-correlato. Obiettivo del nostro lavoro è dare un’interpretazione pratica alla letteratura pubblicata relativa alle MRA nei pazienti affetti da ALI/ARDS… continua…

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ANIO ONLUS: Progetto Aracne Sicilia.

Premessa Progettuale
Il progetto intende costruire una rete di esperti nel trattamento di complessità ortopediche che minacciano di evolvere o si sono evolute in infezioni ossee ed articolari, adoperando esperienze e competenze specifiche sia territoriali sia di centri d’eccellenza, offrendo formazione specifica per la prevenzione delle complicanze ortopediche suscettibili di evoluzione verso le infezioni osteoarticolari, e percorsi mirati per la gestione degli infortunati affetti da tali patologie. Nella maggior parte dei casi infatti, il crescente numero di infortuni con poli‐traumi di interesse ortopedico, costituisce una delle cause più frequenti delle infezioni ossee ed articolari. In questi casi, prevenzione e diagnosi precoce diventano strumenti fondamentali per impedire ulteriori complicanze a situazione iniziali già di per sé gravi ed invalidanti. Ciò evidenzia la necessità di realizzare momenti di formazione ed informazione mirati alla sensibilizzazione degli operatori sanitari, delle associazioni datoriali e dei responsabili dei settori salute e sicurezza delle aziende in linea con le prescrizioni del D. Lgs. 81/2008. Il presente progetto fa riferimento ai contenuti dell’accordo che l’A.N.I.O.‐ O.N.L.U.S. ha già sottoscritto con INAIL SICILIA mirando a svilupparne e valorizzarne gli aspetti informativi e formativi finalizzata alla prevenzione delle complicanze osteoarticolari.
Finalità
IL PROGETTO ARACNE ha come finalità il trasmettere, in particolare nei confronti degli operatori sanitari, una sensibilità specifica nella prevenzione e nella gestione delle complessità ortopediche inserendo l’infortunato in percorsi preferenziali per curare,riabilitare e reinserire il lavoratore nel più breve tempo possibile. Tale scopo unisce fortemente le due organizzazioni ANIO ed INAIL .
Gli obiettivi che precipuamente il progetto vuole raggiungere sono i seguenti:
1. istituire e gestire percorsi formativi del personale sanitario operante nelle strutture sanitarie regionali per la prevenzione della patologia osteomielitica attraverso l’adozione di linee guida e protocolli terapeutici mirati;
2. Ridurre conseguentemente la inabilità temporanea e gli esiti invalidanti post infortunistici;
3. istituire banche dati volte allo studio dei fattori determinanti la patologia, finalizzati alla prevenzione delle infezioni osteo‐articolari derivanti da complessità ortopediche post infortuni;
4. Presentare un rapporto sulla formazione erogata, suggerendo la redazione di norme di sicurezza e prevenzione specifica.

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