Archivio della categoria: Ricerca

Essere Felici ? Nuoce Fortemente Alla Salute.

Ricerca

FelicitaDa quasi tutto quello che facciamo traspare il desiderio di essere felici. O almeno di esserlo prima o poi. Cercare di essere felici e’ un desiderio comune. E avere un momento più o meno lungo di felicità’, si potrebbe pensare che fa bene allo spirito ed al corpo. Ma non è così. Secondo uno studio recente e accreditato pubblicato sulla rivista scientifica PNAS, “Proceedings of the National Academy of Sciences”, esisterebbero due felicità: una felicità temporanea, assimilabile ad uno stress negativo, che ridurrebbe il numero di anticorpi; una felicità duratura che invece rafforzerebbe le difese immunitarie.
Nel caso cioè’ di  brevi periodi di felicità il sistema immunitario diverrebbe più vulnerabile; nel caso invece di persone che manifestano periodi duraturi di gioia, i livelli infiammatori risulterebbero molto bassi insieme ad una aumentata risposta antivirale dell’organismo e della sua capacità di difesa.

Più specificamente I ricercatori hanno scoperto che il senso di benessere derivante da azioni volte a uno ‘scopo nobile’ può apportare benefici alla salute cellulare, mentre una semplice ‘autogratificazione’ potrebbe avere effetti negativi, benché i soggetti percepiscano comunque un senso di felicità generale.

Da tempo, i filosofi distinguono essenzialmente due forme di benessere: una forma edonica che rappresenta le esperienze piacevoli di un individuo, e una forma più profonda, eudaimonica, che risulta dallo sforzo fatto per arrivare a un fine virtuoso, al di là del semplice soddisfacimento materiale”, spiegano Fredrickson e colleghi, autori della ricerca.

Così’ in collaborazione con un gruppo dell’Università della California di Los Angeles, guidata dallo psichiatra Steven Cole, il team di Fredrickson ha esaminato l’influenza biologica del benessere edonico e di quello eudaimonico sul genoma umano. I due gruppi hanno analizzato i pattern di espressione genica nelle cellule immunitarie. E sono arrivati alla conclusione che possiamo essere felici con piaceri semplici, ma queste ‘calorie vuote’ non ci aiutano ad ampliare la nostra coscienza né a costruire le nostre potenzialità in modi che ci rechino benefici fisici. Aggiunge Fredrickson: “A livello cellulare, il nostro corpo sembra rispondere meglio a un tipo diverso di benessere, basato sul nostro senso di connessione al mondo e sul valore che diamo ai nostro scopo.

Fin qui i risultati della ricerca

Riflettendoci su, nella mia vita ho avuto come tutti attimi momenti minuti, raramente ore o giornate intere di felicità’ intensa, forse mesi, ma lunghi periodi di essa ne ricordo pochi in una vita fatta di sensazioni che durano attimi. Non ricordo di avere avuto anni di felicità’ duratura o di stati mentali sempre tendenti al bello per mesi. Se dovessi credere a questa ricerca inoltre, con i mie brevi periodi di felicità’, senza saperlo, ho attentato alla mia vita dato che ho permesso alla felicità’ di aprire le braccia al mondo ed agli altri, sorridendo felice, senza sapere che aprivo le braccia ad una caduta delle mie difese immunitarie che poteva farmi proprio male. Certo è’ strano scoprire che aprirsi ad uno scoppio momentaneo di gioia fa cadere le difese come se dovessimo stare sempre chiusi, sempre sul chi vive, per permetterci di stare meglio. Non so quanto di vero ci sia in questo studio che ci dice “stai in guardia potresti essere felice per un attimo un minuto un’ora e staresti peggio” ma l’ improvviso scoppio di gioia, la sensazione di poter abbracciare il mondo, la felicità’ che per un momento ti fa respirare il cuore, dopo questo studio andrebbe vista come un pugile che aprendo le braccia al suo sentirsi felice, e perdendo la guardia, riceverebbe un uppercut che lo manderebbe steso per terra lungo lungo. E in breve essere felici per un momento più o meno lungo ma non eterno rappresenterebbe qualcosa che non dovremmo fare.

Ma come si fa ad essere sempre o per anni felici? Epicuro diceva che i “sapori semplici danno lo stesso piacere dei più raffinati, l’acqua e un pezzo di pane fanno il piacere più pieno a chi ne manca. Saper vivere di poco non solo porta salute e ci fa privi d’apprensione verso i bisogni della vita… Ma porta felicità’… Quando dunque diciamo che il bene è il piacere, non intendiamo il semplice piacere dei goderecci… ma quanto aiuta il corpo a non soffrire e l’animo a essere sereno.” Quindi una vita semplice e spartana potrebbe essere una vita fatta di gioia e di benessere. Mah ! Se guardo ad oggi non è che sia poi così facile.
Quindi siete avvertiti: se vedete arrivare all’orizzonte un attimo o un breve periodo di felicità preoccupatevi, assumete un atteggiamento difensivo e contrario, direi quasi preoccupato e depressivo, e magari piangete. Dato che oramai è’ dimostrato. Essere felici per breve tempo fa male. Nuoce fortemente alla salute.
P.S: spero solo che questa ricerca sia falsa e fatta ad hoc da ricercatori depressi che si scoprirà’ essere fortemente invidiosi della felicità’ altrui.

Fonti

PNAS

Oggiscienza.wordpress.com

Stamina: Cura Segreta O Terapia Miracolosa ? A Che Punto Siamo.

fotoQualche giorno fa, Giuseppe Remuzzi, direttore del Dipartimento di Medicina dei Trapianti dell’Ospedale di Bergamo e membro della Commissione Sviluppo e Sanità della Regione Lombardia, ha ribadito come il metodo Stamina sia interamente fuorilegge: “Nella vicenda Stamina, a parte l’Aifa e l’Istituto Superiore di Sanità, sono state commesse violazioni deontologiche e legali da tutti i protagonisti della vicenda… Chi ha prescritto questa terapia, senza sapere cosa fosse, lo ha fatto contro le regole deontologiche, dal momento che non si può prescrivere una terapia segreta”. Remuzzi ha infatti puntato il dito sopratutto contro chi a Brescia ha somministrato le cure senza sapere cosa contenessero e ricordato i raggiri compiuti in merito alla legge sulle cure compassionevoli (non possono dirsi tali i trattamenti previsti dal metodo Vannoni infatti).

Oggi si apprende che I clinici degli Spedali Civili di Brescia hanno consegnato una lettera, nella quale affermano che “avendo appreso che il ministero della Salute ha firmato il decreto di nomina del nuovo Comitato scientifico, ritengono doveroso sospendere la somministrazione del trattamento in attesa che la commissione si pronunci” ed infatti hanno sospeso i trattamenti in attesa del parere del comitato scientifico.

E domani a Torino il prof. Davide Vannoni presidente di “Stamina” risponderà di tentata truffa alla Regione Piemonte per la richiesta di un finanziamento di 500 mila euro. Nei giorni scorsi l’ordine dei medici di Brescia era intervenuto, sul dibattito che si è scatenato nel corso dell’indagine conoscitiva su Stamina svolta dal consiglio regionale della Lombardia, per sottolineare che “non si sottrarrà al dovere di attivare ogni forma di analisi e di indagine laddove emergessero.”

Da tempo siamo convinti che la cura “Stamina” non sia altro che una cura non controllata, rischiosa se non pericolosa, forse una delle tante cure “miracolose” e poco approfondite di cui non si conoscono nemmeno i veri effetti.
Ma in attesa che si faccia piena luce, terminiamo questo nostro breve excursus sulla vicenda, con le parole della senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo, tra i massimi esperti Italiani ed internazionali in cellule staminali, promotrice dell’indagine conoscitiva, che ha definito la vicenda Stamina come “il più ciclopico deragliamento che la storia della medicina abbia vissuto” e che ha posto una domanda a tutto il mondo medico e scientifico nazionale: “Com’è stato possibile che a un ente privato che non è nemmeno una onlus”, fondato da “un professore di lettere”, sia stato “dato in utilizzo parte di un laboratorio pubblico per consentire la manipolazione segreta di materiale biologico da inoculare ai pazienti?”. Già’, come mai ?

Fonti:

Wired.it

Il Fatto Quotidiano

 

 

Twitter, Facebook e la Crisi della Medicina delle Evidenze

Le Idee

Piramide-delle-evidenze-300x225Su Bmj e su Dottprof.com sono usciti due interessanti articoli che introducono il concetto di Crisi per quanto riguarda la Medicina Basata sulle Evidenze essendo essa troppe volte condizionate da distorsioni e interessi di ogni tipo.
Vi riportiamo una sintesi dell’interessante articolo che potrete leggere cliccando sui link dei riferimenti a fondo pagina.
Il simbolo della E-bM (Evidence Based Medicine, La Medicina Basata sulle Evidenze)– che inizialmente era una specie di cubo di Rubik che evocava una difficilmente riducibile complessità – è diventato per molti la cosiddetta “piramide delle evidenze”, che per anni è stata modificata per adeguarla – prima che alle esigenze di chi l’approccio alla medicina basato sulle prove dovesse comprenderlo per poi adottarlo – alle aspettative di un mercato editoriale sempre in cerca della “soluzione” migliore per “fare” la E-bM.
Chi volesse un ripasso della gerarchia delle prove è sufficiente sappia che nella gran parte delle piramidi il gradone alla base è fatto dagli editoriali pubblicati dalle riviste scientifiche; salendo troviamo nell’ordine case report, studi osservazional e sperimentazioni controllate randomizzate.  
La “crisi” della medicina basata sulle prove è nella crisi di questa piramide e una conferma è venuta dal punto di vista di Des Spence sul BMJ* che tanto clamore ha suscitato. A ben vedere indicava soprattutto i limiti del prendere decisioni basandosi sulle “migliori” evidenze laddove anche queste prove sono solo teoricamente “migliori”,  troppe volte condizionate da distorsioni di ogni tipo. A vent’anni dalla nascita, la E-bM deve avere il coraggio di mettere in discussione la certezza che un “tipo” di documento sia più affidabile di un altro… In definitiva, il valore e l’affidabilità di una evidenza lo determina la discussione tra i ricercatori che hanno condotto lo studio, la comunità scientifica e i cittadini. Per questo in cima alla piramide delle prove dovrebbero stare Facebook e Twitter, quali potenziali, simbolici strumenti di confronto e di dialogo su qualsiasi tipo di evidenza.
La qualità del social web migliorerà, ma già oggi è lo spazio che dà più garanzie di democrazia e di equità.”**

Riferimenti:

*Evidence based medicine is broken  di Des Spence, general practitioner, Glasgow (Published 3 January 2014) BMJ 2014;348:g22

**dottprof.com/

 

Il Ruolo Del D.E.U. Nella Prevenzione Dei Suicidi: Una Ricerca Sui Comportamenti Autolesivi

Focus

Il Ruolo Del D.E.U. Nella Prevenzione Dei Suicidi: Una Ricerca Sui Comportamenti Autolesivi

Dott. Angelo Napoli Psicologo – Psicoterapeuta. Società Italiana Psicologia dell’Emergenza

Il fenomeno dei suicidi e delle condotte parasuicidarie rappresenta un problema sanitario di estrema importanza, non solo in termini puramente numerici ma anche in termini di benessere personale così come di costi per la collettività.
La presente ricerca è volta ad individuare quanti pazienti si sono presentati al D.E.U. del Policlinico “Le Scotte” di Siena nel periodo Febbraio-Giugno 2002 in seguito ad un comportamento autolesivo; scopo della ricerca è anche analizzare come questi pazienti sono stati gestiti dalla suddetta struttura.
Al termine della ricerca verrà presentata una proposta per la gestione psicologica dei pazienti che hanno messo in atto un comportamento autolesivo.

Per Continuare a Leggere L’Intero Articolo Clicca Qui

Timeoutintensiva.it, Focus, N°24, Aprile 2013

Oggi 13 Settembre è la Giornata Mondiale della Sepsi

Giornata Mondiale della Sepsi

Si stima che ogni anno circa 20 milioni di pazienti ne vengano colpiti.

La giornata, a livello internazionale, è promossa dalla Sepsis Global Alliance fondazione con sede in Inghilterra e viene patrocinata da molte società scientifiche internazionali interessate al problema della sepsi . Viene proposto il motto ”stop sepsis save lives”. Il Coordinatore a livello mondiale è il Prof. Konrad Reinhart Anestesista dell’Università di Jena.

Cos’è la Sepsi.

Si stima che ogni anno in tutto il  mondo circa 20-30 milioni di pazienti ne vengano colpiti, con oltre 6 milioni di casi di sepsi neonatale e della prima infanzia e oltre 100.000 casi di sepsi materna, e che si verifichi un decesso per sepsi ogni pochi secondi.
Si calcola inoltre che i decessi per sepsi superino attualmente la somma di quelli causati dai tumori all‘intestino e al seno. Le cause sono diverse, ma comprendono l’invecchiamento della popolazione, il crescente utilizzo di interventi ad alto rischio in tutte le fasce di età e lo sviluppo di alcuni tipi di infezioni più virulente e resistenti ai farmaci. Nel mondo in via di sviluppo, la malnutrizione, la povertà, il mancato accesso ai vaccini e alle terapie in tempo utile contribuiscono a causare la morte.

Nonostante la sua notevole incidenza, la sepsi è praticamente sconosciuta al pubblico. La sepsi si genera quando la risposta del corpo ad un’infezione lesiona i tessuti e gli organi. Può comportare shock, insufficienza di più organi e morte, specialmente se non riconosciuta precocemente e trattata prontamente. La sepsi resta la causa primaria di morte da infezione, nonostante i progressi della medicina moderna tra cui vaccini, antibiotici e terapie di emergenza, con tassi di mortalità fra il 30 e il 60%.

La giornata, a livello internazionale, è promossa dalla Sepsis Global Alliance fondazione con sede in Inghilterra e viene patrocinata da molte società scientifiche internazionali interessate al problema della sepsi . Viene proposto il motto ”stop sepsis save lives”. Il Coordinatore a livello mondiale è il Prof. Konrad Reinhart Anestesista dell’Università di Jena.

A Firenze sono previste due giornate di studio il 12 e il 13 (quella del 13 diretta anche alla cittadinanza) organizzate dal Centro per la gestione del Rischio clinico della Regione Toscana  e dalla Scuola di Specializzazione in Anestesia e Terapia Intensiva dell’Univeristà di Firenze – Azienda Careggi. L’evento è promosso anche dall’Agenzia Regionale Sanità e dalla Fondazione per la Sicurezza in Sanità

Per saperne di Più:

Quotidianosanita.it

World Sepsis Alliance

Global Sepsis Alliance