Archivio della categoria: Neuropsichiatria Infantile

Pet Therapy: Un Cucciolo Di Cane Guarisce Una Bimba In Terapia Intensiva Pediatrica

La bimba di 10 anni affetta da mielite postinfettiva, ricoverata nella Terapia intensiva pediatrica (Tip) del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, era affetta da uno stato depressivo profondo

61_Rianimazioni-aperte-ai-CaniSi chiama Portos. E’ un cucciolo di cane che ha aiutato la sua padroncina, una bimba di 10 anni ricoverata nella Terapia intensiva pediatrica (Tip) del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma, a guarire da uno stato depressivo profondo sviluppato in seguito alla sua condizione di salute durante la degenza nel reparto intensivo. Un incontro al giorno col suo amico a quattro zampe l’ha aiutata a ritrovare il sorriso e le forze per reagire alla sua malattia e sconfiggerla. Ora la bimba è tornata a casa guarita. Si tratta del primo caso di pet-therapy in terapia intensiva pediatrica nel Lazio e tra le prime esperienze di questo tipo conosciute in Italia.
La piccola era affetta da mielite postinfettiva (una reazione del midollo spinale molto rara) e per questo da una forma temporanea di tetraplegia. La piccola paziente aveva sviluppato uno stato di profonda depressione post-traumatica e l’equipe multidisciplinare di rianimatori pediatrici, neuropsichiatri infantili ed ematologi del Gemelli, diretta da Giorgio Conti, d’accordo con la famiglia, ha condiviso l’idea che il gioco con il suo piccolo cucciolo di cane potesse essere di grande giovamento sia per il suo umore, sia per la guarigione che richiedeva l’impegno nella fisioterapia.
Un incontro di un’ora con il cane tutti i giorni per due settimane, dopo la seduta di fisioterapia e la bimba ha subito reagito, già al primo contatto: è stato possibile staccarla dal ventilatore meccanico e iniziare a fare sessioni di fisioterapia più intensa. La pet-therapy è prevista nelle linee-guida di trattamento della Critical Care Society U.S.A. (Società scientifica statunitense di Terapia Intensiva), ma questa è una delle prime esperienza di pet-therapy in Terapia intensiva pediatrica nel nostro Paese, certamente la prima nel Lazio.

Fonte:
http://salute24.ilsole24ore.com/

 

Premio Ucare Per La Narrazione 2012: Il Responsabile Editoriale di Timeoutintensiva nella Terna dei Vincitori. Video.

Racconti a Margine

Premio Ucare Per La Narrazione 2012: Il Responsabile Editoriale di Timeoutintensiva nella Terna dei Vincitori. Video.

di Redazione

Ad aggiudicarsi il primo premio, è stato il racconto “Tsunami” della giovane geriatra Serena Sarra. 
Il secondo premio è stato conquistato da “Lettoundici”, della specializzanda romana Chiara Fiorentino. 
Il terzo premio è andato a “L’ECG delle vocali”, scritto dal palermitano Salvatore Vasta, specialista in Anestesia e Rianimazione, e Direttore Editoriale della Rivista online Timeoutintensiva.

Nella stupenda cornice delle sale di Palazzo Visconti a Milano, esempio tra i più ricchi ed elaborati del rococò Milanese, Mercoledì 28 Novembre 2012, si è svolta la Premiazione dei Tre Racconti vincitori del Premio Nazionale Ucare per la Narrazione 2012 indetto dalla Fondazione Giancarlo Quarta Onlus, dedicato a medici scrittori che hanno affrontato il tema della “Cura” attraverso la narrazione.
A condurre la serata di premiazione, oltre a Lucia Giudetti Quarta e Alan Pampallona, rispettivamente Presidente e Managing director di FGQ Onlus, il famoso giornalista e scrittore Corrado Augias, Presidente della Giuria, composta inoltre da: Rodolfo Colarizi, Scrittore, Giornalista Medico Scientifico, Stefano Dalla Valle, Medico, Letterato, Pino Farinotti, Scrittore, Critico Cinematografico, Nerina Fiumanò, Scrittrice, Sceneggiatrice, Vladimiro Polchi, Giornalista, Scrittore, Autore Televisivo e Teatrale, Franca Porciani, Giornalista Medico Scientifico, Scrittrice, Marco Venturino, Medico, Scrittore
Un momento toccante è stata la lettura di brani dei tre racconti da parte dell’attrice Marina Senesi che ha saputo interpretare, attraverso una lettura degli stessi partecipata e a tratti commovente, lo spirito che ognuno di essi evocava.
Nel Video che potete visionare qui sul Blog, Marina Senesi Legge Il Racconto del Dr. Salvatore Vasta, “l’ ECG delle Vocali”.

Se Vuoi Leggere Tutto L’articolo sul Premio e Vedere il Video della Premiazione Clicca Qui

Timeoutintensiva.it, N°23, Racconti a Margine, Dicembre 2012


Oggi, Giornata Mondiale dell’Autismo: Video: “Il Mio Piccolo Fratellino dalla Luna”

Autismo Infantile

Oggi, 2 Aprile 2012, Giornata Mondiale dell’Autismo: Video: “Il Mio Piccolo Fratellino dalla Luna”

Oggi 2 Aprile è la Giornata Mondiale dell’Autismo un disturbo mentale affettivo Infantile. Il Corto di Animazione che vi mostriamo vi dà un’idea di cosa sia essere affetti da autismo infantile, meglio di qualsiasi elencazione di sintomi che sono tanti, nel filmato i più comuni.

Si conta che l’autismo colpisca all’incirca un bambino ogni mille. In realtà sono di più: in Italia si stimano più o meno 500 mila persone diagnosticabili.  Di recente però, uno studio americano è andato a cercare i disturbi pervasivi delle sviluppo prima che venissero diagnosticati. Questo metodo ha visto salire vertiginosamente la percentuale di soggetti autistici: circa l’uno per cento della popolazione. Le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità parlano invece di una persona su 150.

In Italia non si fa molto. Gli ultimi finanziamenti, circa 500 mila euro, sono stati stanziati dal governo nel 2007 ma sono arrivati solo nel 2009. E dopo le raccomandazioni redatte dalla Società italiana di neuropsichiatria infantile e le indicazioni date dal Tavolo nazionale sull’autismo, riunitosi due anni fa e promosso dal ministero della Salute, sono state pubblicate nel 2010 dall’Istituto Superiore di Sanità le Linee Guida sull’autismo, molto controverse, che hanno attirato anche molte critiche. A livello locale, invece, solo la metà delle regioni si sono dotate di linee guida in materia di autismo: all’appello mancano il Lazio, il Veneto e la situazione è a macchia di leopardo. Inoltre, dopo la fascia pediatrico adolescenziale manca la specializzazione dei medici.

Negli Stati Uniti sono stati stanziati l’equivalente di 200 milioni di euro per la ricerca biomedica e la pedagogia speciale. Investire nella ricerca è fondamentale per riuscire a fare, in prospettiva futura, una qualche forma di prevenzione. Nel 90% dei casi la causa dell’autismo è ignota. Sappiamo solo che ha un’origine genetica, anche se ora è spuntata un’ipotesi di causa virale che si trasmetterebbe con gli spermatozoi al momento del concepimento. Ma è necessario investire anche sulla pedagogia speciale, perché è nei primissimi anni di vita dei bambini autistici che si riesce a lavorare sull’autonomia e sul loro comportamento.

A tutt’oggi, gli unici interventi riconosciuti e validati come efficaci nel migliorare la condizione autistica sono quelli di tipo educativo, neuropsichiatrico infantile, psicologico analitico, o cognitivo e comportamentale (i cosiddetti Aba, Applied behaviour analysis, e cioè l’analisi del comportamento applicata). La dimostrazione scientifica che questi trattamenti danno risultati di tutto rispetto si è avuta da uno studio condotto dall’Istituto Mind in California.

I Dati Epidemiologici sono tratti da:

WHO (OMS) Autism

Corriere Salute

Scarica Le Linee Guida dell’ISS in pdf. :

11_trattamento_spettro_autistico_bambini_adolescenti

Guarda la Clip Video, Clicca qui !

Timeoutintensiva.it, N°20, Spotlight, 28 Marzo 2012

“L’infanzia È Un’Opportunità, Non Una Malattia”: Uno Spot Contro L’ Uso Di Psicofarmaci nell’ Infanzia

Psichiatria e Infanzia

Il Logo dell' Associazione

“L’infanzia È Un’ Opportunità, Non Una Malattia”: Uno Spot Contro L’ Uso Di Psicofarmaci nell’ Infanzia.

Questo il messaggio lanciato dall’associazione Pensare Oltre, che contro l’uso di psicofarmaci nei bambini ha realizzato lo spot che vi mostriamo.

Solo negli Usa ci sono quasi 8 milioni di bambini etichettati e trattati con sostanze psicoattive. Ma il fenomeno sta crescendo anche in Italia. Circa 170.000 i bambini italiani, afferma l’associazione citando il progetto di screening Prisma 2004, soffrirebbero della Sindrome da Iperattività e Deficit di Attenzione. E 40.000 i bambini italiani che ogni giorno assumono antidepressivi, informa l’associazione citando i dati dell’Istituto Mario Negri di Milano.

“Pensare Oltre non disconosce gli eventuali problemi di un bambino” ma vuole evidenziare che “ogni bambino ha diritto a soluzioni appropriate, che al contempo tutelino la sua crescita, la sua salute e la sua libera espressione creativa”. Lo scopo dell’associazione è sensibilizzare la società, e anzitutto i genitori, le scuole e le istituzioni, sulla “necessità di garantire alle future generazioni un’educazione e una crescita sana” attraverso l’utilizzo di “strumenti che sono il fondamento di ogni civiltà: arte, sport, natura e didattica” e non dei farmaci. Perché “l’infanzia è un’opportunità, non una malattia”.

Per Saperne Di più:

pensareoltre.org

News: Morto Giovanni Bollea. Scrisse
 “Le Madri Non Sbagliano Mai”

“Oggi si è perso il valore essenziale dell’amore verso gli altri, bisogna tornare a valorizzarlo”. Con queste parole e con il rincrescimento, anzi «la colpa, di non aver migliorato il pensiero degli adolescenti», tre anni fa, all’età di 95 anni, Giovanni Bollea, padre della neuropsichiatria infantile aveva accettato in Campidoglio a Roma uno dei tanti premi della sua prestigiosa carriera cominciata nel 1938. Nato a Cigliano Vercellese il 6 dicembre 1913, Bollea si era laureato in medicina nel 1938, specializzandosi poi in malattie mentali. Nel dopoguerra, dopo aver frequentato un corso di specializzazione a Losanna, è tornato in Italia e ha rivoluzionato la neuropsichiatria infantile italiana introducendo per la prima volta la psicoanalisi, la psicoterapia di gruppo e il lavoro d’equipe nella storica clinica universitaria di Roma della Sapienza, dove la porta di entrata reca il suo nome, e della quale era professore emerito. Bollea, oltre ad aver fondato e diretto l’Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli, a Roma, è stato il primo presidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile, nonchè promotore di innumerevoli iniziative a favore dell’infanzia.

Una sensibilità particolare lo caratterizzava, nell’approccio all‘infanzia, che chi lo ha conosciuto ricorda nella dolcezza del tono della sua voce, e che gli altri possono evincere dai numerosi libri che Bollea ha pubblicato. Uno fra tutti, “Le madri non sbagliano mai”,  un vademecum importante per chi si trova (la maggior parte di noi) a fare il genitore. Con pacatezza e semplicità in questo testo, il neuropsichiatra si rivolge a loro, madri e padri spiegando, a volte anche con ironia, quali sono le regole fondamentali del”mestiere” della genitorialità: l’amore, l’ascolto, il dialogo e soprattutto l’esempio quotidiano. Nel 2003 ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione, presso l’Università di Urbino e nel 2004 il premio alla carriera al Congresso Mondiale di Psichiatria Infantile, solo per citare un paio dei riconoscimenti nazionali ed internazionali che lo hanno caratterizzato. E’ stato anche promotore di tante iniziative legate al mondo dell’infanzia: ha fatto parte del Comitato d’Onore del “Premio Unicef-dalla parte dei bambini”.

La camera ardente sarà allestita presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, a partire dalle ore 10,00 di Martedì 8 Febbraio.

dalla stampa quotidiana