Archivio della categoria: Editoriale

Twitter, Facebook e la Crisi della Medicina delle Evidenze

Le Idee

Piramide-delle-evidenze-300x225Su Bmj e su Dottprof.com sono usciti due interessanti articoli che introducono il concetto di Crisi per quanto riguarda la Medicina Basata sulle Evidenze essendo essa troppe volte condizionate da distorsioni e interessi di ogni tipo.
Vi riportiamo una sintesi dell’interessante articolo che potrete leggere cliccando sui link dei riferimenti a fondo pagina.
Il simbolo della E-bM (Evidence Based Medicine, La Medicina Basata sulle Evidenze)– che inizialmente era una specie di cubo di Rubik che evocava una difficilmente riducibile complessità – è diventato per molti la cosiddetta “piramide delle evidenze”, che per anni è stata modificata per adeguarla – prima che alle esigenze di chi l’approccio alla medicina basato sulle prove dovesse comprenderlo per poi adottarlo – alle aspettative di un mercato editoriale sempre in cerca della “soluzione” migliore per “fare” la E-bM.
Chi volesse un ripasso della gerarchia delle prove è sufficiente sappia che nella gran parte delle piramidi il gradone alla base è fatto dagli editoriali pubblicati dalle riviste scientifiche; salendo troviamo nell’ordine case report, studi osservazional e sperimentazioni controllate randomizzate.  
La “crisi” della medicina basata sulle prove è nella crisi di questa piramide e una conferma è venuta dal punto di vista di Des Spence sul BMJ* che tanto clamore ha suscitato. A ben vedere indicava soprattutto i limiti del prendere decisioni basandosi sulle “migliori” evidenze laddove anche queste prove sono solo teoricamente “migliori”,  troppe volte condizionate da distorsioni di ogni tipo. A vent’anni dalla nascita, la E-bM deve avere il coraggio di mettere in discussione la certezza che un “tipo” di documento sia più affidabile di un altro… In definitiva, il valore e l’affidabilità di una evidenza lo determina la discussione tra i ricercatori che hanno condotto lo studio, la comunità scientifica e i cittadini. Per questo in cima alla piramide delle prove dovrebbero stare Facebook e Twitter, quali potenziali, simbolici strumenti di confronto e di dialogo su qualsiasi tipo di evidenza.
La qualità del social web migliorerà, ma già oggi è lo spazio che dà più garanzie di democrazia e di equità.”**

Riferimenti:

*Evidence based medicine is broken  di Des Spence, general practitioner, Glasgow (Published 3 January 2014) BMJ 2014;348:g22

**dottprof.com/

 

Convincere il Paziente: Persuasione Etica o Manipolazione Paternalistica ?

Focus

Convincere il Paziente: Persuasione Etica o Manipolazione Paternalistica ?

Antonio Caltabellotta, Presidente Fondazione GIMBE
Evidence 2013;5(6):e1000048

Il rispetto per l’autonomia decisionale del paziente ha generato l’idea errata che cambiare le opinioni degli altri comporta sempre una violazione etica, in quanto forma di coercizione o paternalismo. In realtà, la persuasione non è necessariamente paternalistica o coercitiva e oggi rappresenta una componente essenziale della moderna pratica clinica. Infatti, se da un lato il paziente può effettuare scelte autonome sulla propria salute, il medico deve sempre metterlo in condizioni di scegliere, condividendo le migliori evidenze scientifiche.

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Timeoutintensiva.it, N°25, Focus, Settembre 2013

La Psicologia Elemento Chiave per lo Sviluppo

Forum

La Psicologia Elemento Chiave per lo Sviluppo

Forum con Paolo Bozzaro, Presidente Ordine degli Psicologi Sicilia. Fonte: da Quotidiano di Sicilia 5 Dicembre 2012. Con una Breve Nota Introduttiva della Dott.ssa C.Dolcemascolo Psicologa-Psicoterapeuta.

L’articolo riportato spiega nello specifico l’impegno che l’Ordine degli Psicologi della Sicilia ed in particolare il suo Presidente Paolo Bozzaro e tutti gli Psicologi impegnati nelle istituzioni di cura, conducono quotidianamente per dare spessore e sostanza alle richieste di salute più “Umanizzata” che puntualmente però rimangono sostazialmente inascoltate.

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Timeoutintensiva.it, N°23, Focus, Dicembre 2012

Se Il Paziente, I Familiari E Gli Operatori Sanitari Non Sanno Dove Andare, Difficilmente Ci Arriveranno !

Scienze Infermieristiche

Editoriale

Se Il Paziente, I Familiari E Gli Operatori Sanitari Non Sanno Dove Andare, Difficilmente Ci Arriveranno !

Giammona Santa, Ziino Colanino Maria, Cappello Giancarlo, Lombardo Rosario, Marchese Filippo, Egman Sabrina
ISMETT Nurses Educator

04/10/2012

“Nella mia esperienza clinica ho potuto osservare, in molteplici occasioni, come la stessa presenza di un familiare influiva positivamente sull’alterazione dei parametri vitali, il ripristino di attività (respirazione efficace, compliance e svezzamento dal respiratore, ecc.) e sull’ansia correlata. Ho anche notato, che all’accoglienza, tra le domande ricorrenti dei pazienti adulti, soprattutto in Terapia Intensiva, ci sia quella riguardante il desiderio di poter aver vicino un familiare o una persona di riferimento.”

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Timeoutintensiva.it, N°22, Nurse Science, Ottobre 2012

Oltre La Terapia Intensiva Aperta.

Editoriale

Oltre La Terapia Intensiva Aperta

Dott. Sergio Livigni

Dirett. UO T.I. Osp. S.Giovanni Bosco TO

“Nella pratica clinica non distinguo il sentire del medico/operatore sanitario da quello del paziente o del familiare, ma considero il medico/operatore sanitario anche paziente e familiare.”

fonte: http://ospedaleaperto.com/

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Allegato all’Editoriale trovate Il Ddl Sulle Terapie Intensive Aperte presentato il 3 Luglio 2012 alla Commissione Sanità del Senato.

Timeoutintensiva.it, N°22, Focus, Ottobre 2012