Archivio mensile:gennaio 2011

End of Life

Articolo Scientifico

Comunicazione con i familiari di pazienti che stanno per morire in Terapia Intensiva
Elie Azoulay and Thomas Fassier
ESICM , Berlin 2007
Traduzione e riduzione a cura di S. Ardizzone, Intensivista

13 marzo 2008

Le cure in prossimità della morte (end of life: EOL) sono diventate un componente dell’attività quotidiana degli operatori di TI.
Con il raggiungimento della maturità la medicina critica (ICM) è oggi in grado di occuparsi congiuntamente delle terapie salva-vita e delle cure palliative che “ accompagnano verso la morte”.
La maggior parte delle morti in ICU ormai si verificano dopo la decisione di interrompere (Forego) le terapie di sostegno dei parametri vitali, allo scopo di evitare cure futili.( decision to forego life sustaining therapies DFLSTs).Facendo un bilancio tra alta tecnologia ed umanizzazione , oggi la medicina critica conosce i suoi limiti.
I concetti di cure “centrate sul paziente” e “centrate sulla famiglia” stanno recentemente prendendo piede nelle ICU. Condividendo questa impostazione l’ICM promuove oggi un modello di decision making partecipato, condiviso attraverso un equilibrio tra diritti e ostacoli rappresentati dai  familiari dei pazienti ICU.
Agli inizi degli anni 2000, verificandosi una crescente incidenza di DFLSTs,  le società Americane ed Europee di ICM pubblicarono rapporti ufficiali allo scopo di migliorare le cure in prossimità della fine della vita in ICU.
Oggi la comunicazione con i familiari è considerata il componente core di una cura centrata sulla famiglia vicino all’EOL.
Questo articolo è diviso in 4 parti.
1.    Vedremo come la comunicazione è un bisogno specifico e una componente essenziale della soddisfazione dei familiari in ICU, specie di quelli morenti.
2.    Metteremo a fuoco la comunicazione come un obiettivo chiave per migliorare le cure “centrate sulla famiglia”, in prossimità della fine-vita.
3.    Esporremo dettagliatamente Come,Dove, Chi, Quando, Per quanto tempo(Quanto a lungo) Comunicare con i familiari dei pazienti morenti in ICU .
Presenteremo la family conference come il miglior strumento per raggiungere questi obiettivi.

Per leggere l’intero articolo Clicca Qui

ACCABADORA

Books: Recensione

ACCABADORA
Michela Murgia
2009
Supercoralli
pp. 166
€ 18,00
ISBN 9788806197803

«Acabar», in spagnolo, significa finire. E in
sardo «accabadora» è colei che finisce. Agli
occhi della comunità il suo non è il gesto di
un’assassina, ma quello
amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a
compiersi. È lei l’ultima madre.

Vincitore del Premio Campiello 2010

www.timeoutintensiva.it, N°10, Recensioni Libri, ACCABADORA

Per leggere la Recensione Clicca qui

La Meditazione Zen Aiuta Nel Controllo Del Dolore

La meditazione Zen rende meno sensibili al dolore. Questo perché la sensazione fastidiosa in chi medita non viene ‘considerata’ dalle zone del cervello responsabili della valutazione, del ragionamento o della formazione della memoria. Il normale processo di ‘etichettatura’ delle esperienze, infatti, viene neutralizzato, così lo stimolo non viene classificato come doloroso. A svelare il meccanismo ‘analgesico’ dell’antica disciplina orientale è un gruppo di ricercatori canadesi che hanno pubblicato uno studio su ‘Pain’.
Al contrario di quanto si è fino ad ora pensato, dunque, non sarebbe la capacità attiva di controllo mentale a rendere più resistenti al male fisico, ma piuttosto un processo più passivo che ‘spegne’ i recettori ad hoc del sistema nervoso. Secondo Pierre Rainville dell’università de Montreal, che ha coordinato la ricerca, i ‘meditatori’ Zen presentano ai test sia risposte più attenuate al dolore sia una diminuzione dell’attività cerebrale nelle aree cerebrali deputate alla cognizione, all’emozione, alla memoria.
Il lavoro indica, in particolare, che chi medita ha acquisito l’attitudine a neutralizzare i processi cerebrali superiori, continuando comunque a sentire lo stimolo. Questa capacità e la possibilità di ‘manovrarla’ potrebbe avere importanti sviluppi negli studi sulla regolazione generale di dolore e emozioni.

Fonti:

Sanità News

Pain
Volume 152, Issue 1, January 2011, Pages 150-156

A non-elaborative mental stance and decoupling of executive and pain-related cortices predicts low pain sensitivity in Zen meditators
Joshua A. Grant, Jérôme Courtemanche and Pierre Rainville

Per leggere l’articolo Originale Clicca qui

YouTube Play. A Biennial of Creative Video by Guggenheim Museum

Il Guggenheim Museum ha realizzato un concorso, il Youtube/Play per il 2010 nel quale tra più di 23000 video ne sono stati scelti 25 da una giuria composta tra gli altri da Takashi Murakami, Laurie Anderson, Darren Aronofsky. I video scelti sono stati mostrati nelle sedi del Museo di New York, Bilbao, Venezia, Berlino, e poi pubblicati on line su you tube in un canale dedicato.  Quello che vi mostriamo, Seaweed,  è uno dei 25 scelti dalla Giuria del Guggenheim Museum per il 2010

di Tellno1ne
30 Luglio 2010
video experiments – by http://www.tellnoone.co.uk

Track – Grizzly Man by Rockettothesky

potete visionare gli altri e approfondire all’indirizzo:

http://www.guggenheim.org/new-york/interact/participate/youtube-play



Coming Soon: “Kill me, Please”, Film di Olias Barco

Kill me, Please
Film: al Festival di Roma 2010 vincono gli aspiranti suicidi di Kill me, please

E’ il tema rimosso per antonomasia, il tabù difficilmente discutibile, l’argomento inaffrontabile nella nostra banale realtà. Il regista Olias Barco è riuscito a parlare della morte con irresistibile umorismo e sana scorrettezza politica nel suo “Kill me please”, il film che gli è valso il primo premio al Festival di Roma. Sarà proprio il regista francese a presentarlo nell’anteprima che La Repubblica, ArchibaldFilm e Cineteca offrono ai nostri lettori giovedì 13 Gennaio 2010al Lumiere (ore 20.15) di Roma

Trama
Medico all’avanguardia, il Dr Kruger vuole dare un senso al suicidio. Il suo sogno è creare una struttura terapeutica dove darsi la morte non sia più considerata una disgrazia, ma un atto consapevole svolto con assistenza medica. La sua clinica esclusiva richiama l’attenzione di un gruppo di strani personaggi, accomunati dal desiderio di morire: un famoso comico con un cancro incurabile, un commesso viaggiatore che cela sordidi segreti, un ricco erede lussemburghese, una bella ragazza con manie autolesioniste, un vecchio cabarettista berlinese dalla voce rovinata e un uomo che ha perso tutto nel gioco d’azzardo, moglie compresa. Dopo essersi consultati con Kruger sulle motivazioni che li spingono a farla finita, ciascuno di loro ha diritto a esprimere un’ultima richiesta. Ma nelle isolate montagne dove il dottore ha inteso realizzare il suo sogno del suicidio perfetto, è ancora la Morte a decidere quando colpire. Commedia in bianco e nero, nerissima e irresistibile, grottesca e scorrettissima.
REGIA: Olias Barco
SCENEGGIATURA: Olias Barco, Stephane Malandrin, Virgile Bramly
ATTORI: Aurélien Recoing, Virgile Bramly, Daniel Cohen, Virginie Efira, Bouli Lanners, Benoît Poelvoorde, Saul Rubinek, Zazie De Paris, Philippe Nahon, Vincent Tavier, Olga Grumberg, Stephane Malandrin, Clara Cleymans
Ruoli ed Interpreti

FOTOGRAFIA: Frédéric Noirhomme
MONTAGGIO: Ewin Ryckaert
PRODUZIONE: Les Armateurs, OXB Productions, La Parti Production
DISTRIBUZIONE: Archibald Enterprise Film
PAESE: Belgio, Francia 2010
GENERE: Commedia, Drammatico
DURATA: 92 Min
FORMATO: B/N
Note:
Vincitore del Marc’Aurelio come miglior Film al Festival di Roma 2010