Archivio mensile:gennaio 2011

Facebook: Un’Esperienza Pilota, che Apre ad un Nuovo Modo di Usare i Socialnetwork.

Facebook: Il Gruppo Facebook Associazione i.Change e Timeoutintensiva.it presentano: Un’Esperienza Pilota, che Apre ad un Nuovo Modo di Usare i Socialnetwork.

H. Simberg, L’angelo ferito

a cura di Daniela Thomas

6 maggio 2010

Idea progetto: Salvatore Vasta, Daniela Thomas, Giorgio Geraci

Nota Introduttiva: Giorgio Geraci

Editing, Revisione Note e Link: Daniela Thomas, Dora Cinà

Gruppo di Lavoro:

Daniela Thomas, Dora Cinà, Giorgio Geraci, Nicoletta Controvento, Claudia Bongiorno, Jan Mariscalco, Salvatore Vasta, in collaborazione con Associazione Cerchi di Vita,  Associazione i.Change Onlus, e Tempo di Volare ASP 9 TP

Nota introduttiva di Giorgio Geraci

Ho accettato volentieri di partecipare al lavoro di work in progress che ha attivato questo gruppo, nato spontaneamente sul Web ed all’interno del social network Facebook, perché credo nel gruppo, alla sua forza, alla sua funzione sociale, psicologica, affettiva, ideologica, relazionale, mentale, poetica. Alla funzione di vita del gruppo! Mi sono inserito quasi per caso, conoscendo soltanto qualcuno personalmente, ma fidandomi della conoscenza di questi per potere affidare anche agli altri la “mia vita” ed i miei pensieri. Nel breve tempo necessario all’accomodamento, ma fiducioso di trovarmi tra persone leali, ho sentito emergere forte il bisogno di “piazza”, di condivisione, di sana contaminazione, alla quale non ho sentito di dovermi sottrarre. Gruppo ricco (mi ci ficco) di affettività, ricco di cultura, ricco di desiderio di gruppo, in sostanza disponibile ad accogliere ed a condividere, un gruppo di “mamme buone”. Senza un gruppo che tiene, contiene, sostiene, che aiuta, in buona sostanza, non può esserci vita, né per il corpo, né per la mente… Continua… Video approfondimenti e discussione li trovate Cliccando qui

Timeoutintensiva.it, N° 13, Spotlight, Maggio 2010

Il Tocco Psichico: l’Esperienza del Dolore come Contatto con lo “Spazio ed il Tempo Vissuto” degli Operatori, nelle Cure di Fine Vita

Articolo scientifico

Il Tocco Psichico: l’Esperienza del Dolore come Contatto con lo “Spazio ed il Tempo Vissuto” degli Operatori, nelle Cure di Fine Vita

Anna Carreca*, Ignazio Carreca**, Gabriella Cinà***, Patrizia Settineri*

*U.O. di Psichiatria di Collegamento ASP Palermo

**P.A. di Oncologia Medica, AOU “Policlinico”, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Palermo

***Psicologa, collaboratrice U.O. di Psichiatria di Collegamento ASP Palermo

gabriellacina@libero.it

Abstract:

Di fronte alle separazioni, il sentimento della mancanza è ciò che guida le nostre azioni, i nostri pensieri, la nostra percezione del tempo. Il contatto col dolore profondo e totale, fisico e psichico ci ricorda ogni giorno che, se esiste la possibilità di pensare un luogo in cui trovare dei segnali e degli strumenti di lenimento, essa è tanto più difficile quanto più l’esperienza del dolore si connota come esperienza di contatto fra varie manifestazioni dell’esistere. Se si può porre a distanza il dolore fisico del paziente (azione analgesica) in un rapporto di cura, il dolore mentale no, questo tipo di dolore non può essere soppresso con gli strumenti medici a disposizione, esiste un’identificazione e un’immedesimazione col dolore altrui. Il dolore fisico può essere solo immaginato nel contatto con la sofferenza della fine di una vita, quello mentale invece può essere provato attraverso un’identificazione involontaria e, spesso, non c’è un sistema di controllo rispetto al dolore mentale… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°13, Technè, Aprile 2010.

Books: Recensioni: Il tempo invecchia in fretta di Antonio Tabucchi

Il Tempo Invecchia in Fretta

Antonio Tabucchi

2009 Feltrinelli

Antonio Tabucchi Premio Frontiere-Biamonti. Guarda il Video.

Tutti i personaggi di questo libro sembrano impegnati a confrontarsi col tempo: il tempo delle vicende che hanno vissuto o stanno vivendo e quello della memoria o della coscienza. Ma è come se nelle loro clessidre si fosse alzata una tempesta di sabbia: il tempo fugge e si ferma, gira su se stesso, si nasconde, riappare a chiedere i conti. Dal passato emergono fantasmi beffardi, le cose prima nettamente distinte ora si assomigliano, le certezze implodono, le versioni ufficiali e i destini individuali non coincidono…. Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 13, Books, Maggio 2010

Recensioni Musicali: “The Imagined Village”

“The Imagined Village”

The Imagined Village

2007 Real world

Recensione e Video a cura di Ugo Sottile

Strano ed ambizioso progetto della Real World che abbraccia suoni dalla matrice inconfondibilmente folk con spunti electro/world/dub & drum & bass. Sicuramente rivoluzionari e non convenzionali, nitide melodie folk vengono reinventate assumendo connotazioni più attuali; se si guarda al passato sembrerebbe una operazione idealmente simile a quella attuata negli anni settanta 70 dagli Steeley Span con l’epico “Belove the salt” oppure dai Fairport Convention con “Liege and lief”, album rimasti indelebilmente stampati nella memoria dei fruitori della buona musica rappresentata dalla elettrificazione del genere folk… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 13, Music, Maggio 2010

Un Percorso di Riflessione sul Malessere del Paziente e dell’Istituzione Curante in quel Difficile Passaggio tra la Vita e la Morte

Articolo Scientifico

Un Percorso di Riflessione sul Malessere del Paziente e dell’Istituzione Curante in quel Difficile Passaggio tra la Vita e la Morte

THE DIFFICULT PASSAGE OF ADVANCED PATIENTS AND THEIR MOST IMPORTANT NEEDS: THREE CLINICAL CASES.

P. Gabanelli

Servizio di Psicologia, Fondazione Salvatore Maugeri, IRCCS Istituto Scientifico di Pavia

Premessa

Il presente lavoro intende, attraverso l’esemplificazione di tre casi clinici, aprire una riflessione su una realtà, sempre più frequente nella prassi oncologica ma ancora poco problematizzata, che riguarda il difficile passaggio del paziente in una condizione clinica avanzata e dei suoi bisogni più significativi da una modalità di cura, per così dire aggressiva ad una modalità di cura più supportiva e palliativa. Il tentativo di individuare modalità capaci di mantenere pervia e ricettiva alla sofferenza del paziente l’istituzione curante, ci ha portato a considerare l’organismo istituzionale come campo di meccanismi difensivi e di un apparato per pensare di cui lo psicologo, pur facendone parte, deve farsi carico, se vuole facilitare il passaggio del vissuto del paziente all’interno del percorso clinico… Continua qui

ABSTRACT

In the current study we describe three clinical cases with the aim of reflecting upon an increasingly frequent but still neglected reality in oncological practice; namely, the difficult passage of advanced patients and their most important needs as they progress from a so-called active form of treatment to a more supportive and palliative approach. The attempt to identify strategies that will enable the treatment center to remain pervious and receptive to the patient’s suffering, has led us to consider the institutional organism as a field of defense mechanisms and as a thinking tool, of which the psychologist is part but must deal with in order to facilitate the patient’s experience during the clinical course…. Download Here

da Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Supplemento A, Psicologia

© PI-ME, Pavia 2009 2009; Vol. 31, N. 1: A5-A9 http://gimle.fsm.it

Timeoutintensiva.ir, N° 15, Technè, Gennaio 2011