Archivio mensile:luglio 2012

Spending Review: Notizie in Pillole sulla Sanità

Provvedimenti Economici

Spending Review: Notizie in Pillole sulla Sanità

Niente taglio d’imperio dei piccoli ospedali sotto i 120 posti letto, ma “semplice” racco-mandazione alle Regioni di riorganizzare la rete ospedaliera e comunque intanto di avviare una riduzione di almeno 20mila posti letto. Dopo un lungo braccio di ferro il Governo ha scelto la linea “morbida” sul capitolo sanitario anche socialmente più spinoso che s’è trovato sul tavolo.

Mini ospedali quasi salvi, ma tagli confermati alla spesa di asl e ospedali che subirà una potatura di 1 miliardo quest’anno, poi di altri 2 sia nel 2013 e nel 2014. Cinque miliardi in tutto in due anni e mezzo. Col risultato di perdere di qui al 2014 13 miliardi, sommando gli 8 miliardi già decisi con la manovra di Tremonti dell’estate scorsa. Una scelta che ha scatenato le dure proteste delle Regioni che hanno minacciato di rompere i rapporti col Governo.
Il mancato intervento sui piccoli ospedali – che avrebbe dovuto comportare risparmi per 200 milioni dal 2013 ora compensati dall’abbassamento del tetto sui dispositivi medici – è stato aggirato per il momento con l’invito ai governatori, si vedrà quanto perentorio ed entro quanto tempo, a mettere mano comunque alla rete ospedaliera eliminando doppioni, presidi sotto utilizzati, forse anche reparti (e naturalmente strutture) poco produttivi. Come dire che gli ospedaletti rischieranno comunque, tanto più in vista del prossimo «Patto per la salute». E anche perché intanto dovrà scattare il dimagrimento dei posti letto di almeno 20mila unità: lo standard nazionale scende a 3,7 ogni mille abitanti, con lo 0,7 da dedicare a riabilitazione e lungodegenza.

Se i piccoli ospedali si salvano, restano invece in pieno nel mirino della spending review industrie farmaceutiche, farmacie, beni e servizi, case di cura. I risparmi arriveranno da loro. Il tetto della spesa farmaceutica territoriale scende quest’anno dal 13,3 al 13,1%. Ma dal 2013 scenderà ancora all’11,5%, esclusi i costi a carico dei cittadini sui “prezzi di rimborso”: l’eventuale deficit sarà interamente a carico della filiera del farmaco. Aumenterà invece sempre dal 2013 il tetto della farmaceutica ospedaliera che registra uno sfondamento di oltre 1,2 miliardi l’anno: salirà dal 2,4 al 3,2% e le industrie farmaceutiche saranno chiamate a un pay back pari al 50% dello sfondamento, in aumento rispetto al 35% previsto dalla manovra dell’anno scorso.

Ancora una stangata è prevista per le industrie farmaceutiche e per le farmacie: le industrie dovranno praticare da luglio a dicembre di quest’anno uno “sconto” in favore del Ssn pari al 6,5%, rispetto all’1,83 attuale. Raddoppia invece dall’1,83 al 3,65% lo “sconto” a carico delle farmacie, che se lo troveranno sul groppone in modo permanente.

Il delicato capitolo del taglio alla spesa per beni e servizi, per la quale si prevede quest’anno un risparmio di 600 milioni che salirebbero a 1,2 miliardi dal 2013. Sui contratti in vigore per appalti di servizi e forniture di beni e servizi (farmaci esclusi) di asl e ospedali, scatterà poi una riduzione al 4,8% per tutta la durata dei contratti. Se poi emergeranno «differenze significative dei prezzi unitari» (superiori al 20% dei prezzi di riferimento) le asl dovranno proporre una rinegoziazione dei contratti per spuntare listini più favorevoli: nel caso entro 30 giorni i fornitori non accettino l’accordo, gli enti sanitari avranno il diritto di recedere dal contratto senza alcun onere. Per i dispositivi medici, come detto, viene invece ridotto il tetto annuo di spesa dal 5,2 al 5%.

Altro colpo d’accetta riguarda case di cura accreditate e assistenza specialistica: la spesa dovrà essere ridotta dell’1% nel 2012 e del 2% dal 2013, sulla base dei consuntivi 2011. Infine una sorpresa amara anche per il personale sanitario, col rafforzamento delle misure di contenimento dei costi (riduzione dell’1,4% rispetto al 2004) che coinvolgerà anche i medici convenzionati.

Fonti:

Stampa Quotidiana

AAROI-Emac

News: Inizia L’Iter In Senato il Ddl sulle Terapie Intensive Aperte ai Familiari

News

Presentato in Senato il Ddl  sulle Terapie Intensive Aperte ai Familiari. Inizia L’Iter che Speriamo lo Porterà, in Breve, a Diventare Legge dello Stato.

Cari Lettori, è con grande felicità e commozione che vi diamo notizia della presentazione, presso la Commissione Sanità del Senato, del Ddl sulle Terapie Intensive Aperte ai Familiari. Un primo passo verso un futuro in cui anche le TI  Adulti possano essere aperte alle visite dei parenti h 24 (e non “almeno h 12” come recita il Ddl stesso), dato che per noi è questo il significato da dare all’apertura delle TI ai familiari dei pazienti ricoverati. E’ dal ‘97 che, in ogni dove, portavamo avanti questa necessità; e dal 2005, con la creazione di Timeoutintensiva,  abbiamo iniziato una battaglia che pervicacemente, giorno dopo giorno, ha tentato di aprire una braccia nelle coscienze più restie a questi temi; così, ci sentiamo di avere partecipato, nel nostro piccolo, a creare le condizioni che hanno portato in commissione sanità alla presentazione del disegno di legge. Ringraziamo i Senatori gli Onorevoli ed i Colleghi che si sono battuti affinché tutto questo si potesse realizzare. Seguiremo l’iter legislativo della proposta di legge, e ve ne daremo notizia, nei prossimi numeri di Timeoutintensiva e sul nostro blog.  Ad Maiora !

I Componenti il Comitato Editoriale di Timeoutintensiva.it

PS: Di seguito troverete le news, tratte dalla stampa quotidiana, dell’avvenuta presentazione della proposta di legge in Senato. Troverete il Ddl sul prossimo numero di Timeoutintensiva che uscirà fra pochi giorni

News

“Martedì 3 luglio 2012 alle ore 11.00 presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica si è svolta la Conferenza stampa, presieduta da Fiorenza Bassoli, capogruppo Pd in Commissione sanità,  per la presentazione del Ddl sulle Terapie Intensive Aperte ai familiari.  Ha introdotto i lavori la senatrice Maria Antezza, seguita dagli interventi del Dott. Alberto Giannini, TI pediatrica Ospedale Maggiore Policlinico Milano; del Prof. Massimo Antonelli Pres. designato Società Italiana Anestesia Analgesia Rianim. e TI; del Dott.Sergio Livigni Dirett. UO TI Osp. S.Giovanni Bosco TO; del Dott.Gianni Biancofiore Direttore SOD Anest.Rianim.  AO Univer. Pisana PI; del Dott.Paolo Malacarne Dirett. UO An. Rian. Pronto Soccorso AOPisana PI e della Dott.ssa Silvia Scelsi UO Formazione ARES 118 Lazio e ANIARTI.  Erano presenti all’incontro le senatrici e i senatori della Commissione Igiene Sanità del Senato: Franca Biondelli, Daniele Bosone, Franca Chiaromonte, Lionello Cosentino, Manuela Granaiola, Ignazio Marino, Donatella Poretti”.

Il ddl, di soli quattro articoli, stabilisce innanzitutto che la realizzazione di reparti di terapia intensiva aperta debba essere obiettivo prioritario del Piano sanitario nazionale. L’articolato prevede inoltre che il ministero della Salute emani linee guida per la nuova organizzazione dei reparti, che spetterà alle Regioni attuare; se non lo faranno non riceveranno il finanziamento integrativo del Servizio sanitario nazionale a carico dello Stato. Le stesse Regioni, peraltro, avranno il compito di organizzare corsi di formazione per il personale infermieristico e medico «al fine di identificare modelli organizzativi e modalità assistenziali finalizzati a favorire e supportare la comunicazione tra l’equipe medico-infermieristica, il paziente ed i familiari, così da garantire anche una migliore e più consapevole partecipazione dei pazienti e dei loro familiari alle decisioni terapeutiche». Le linee guida dovranno tra l’altro indicare, oltre agli orari di apertura dei reparti (almeno 12 ore al giorno; non meno di 24 nei reparti di Ti pediatrica e neonatale), anche una «adeguata comunicazione tra équipe curante, paziente e familiari», la previsione di una specifica figura professionale per il supporto psicologico, e la definizione nei piani di edilizia sanitaria di adeguati al nuovo modello assistenziale. Il tutto senza che si determinino nuovi oneri a carico delle finanze pubbliche.
All’iniziativa hanno dato il loro sostegno anche la Federazione nazionale Ipasvi e l’Aniarti.

News:Terapia Intensiva Aperta: Arte Terapia: Un Dipinto per Guarire

Arte Terapia

Terapie Intensive Aperte ai Familiari: Un Dipinto per Guarire

“Anche un dipinto può aiutare a guarire. Meglio se colorato e con soggetti che evocano una quotidianità tenuta lontana dal letto di ospedale. La chiamano arte-terapia e per la prima volta viene sperimentata in un reparto di terapia intensiva, all’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze. Non che nell’antico ospedale fondato alla fine del Duecento da Folco Portinari, il padre di Beatrice, l’arte manchi tra affreschi e porticati. Ma le opere d’arte sistemate già adesso nei locali nuovissimi di terapia intensiva che saranno operativi in autunno, sono state appositamente commissionate a Luca Alinari, uno dei pittori contemporanei più conosciuti. I malati potranno vedere i dipinti dalle pareti trasparenti, ma le immagine dei quadri di Alinari saranno anche trasmesse su schermi tv sistemati davanti ad ogni letto e dai quali i ricoverati potranno anche vedere cosa fanno i sanitari che li controllano o i parenti che arrivano. “La nostra è una terapia intensiva aperta – spiega il direttore sanitario Marco Geddes da Filicaia – e la scelta di usare opere d’arte non per ‘arredo’ ma come terapia, ne è una conseguenza”. Ci sono ricerche autorevoli, aggiunge, che spiegano come un diverso ambiente in ospedale, a cominciare dai colori, per finire all’arte vera e propria, “sia in grado di ridurre il ricorso agli antidolorifici e lo stesso periodo di degenza”. Nei dipinti realizzati da Alinari per l’ arte-terapia c’é molta natura, molti paesaggi, ma anche oggetti di uso quotidiano, e volti: “Ho cercato la vitalità e la positività, ho voluto l’idea di normalità della vita dei pazienti, un’idea per cui valga la pena di vivere, forme e colori in cui si possa ritrovare la casa ed un pezzetto di famiglia”, dice l’artista.” **

**Tratto per riassunto dall’articolo della Gazzetta del Sud on line (01 Luglio 2012) che potete trovare Cliccando Qui