Archivio della categoria: Arte e Medicina

Sulla Poesia: “Un oggetto, dopo tutto, è ciò che rende privato l’infinito”.

Out Of Border

“Un oggetto, dopo tutto, è ciò che rende privato l’infinito”. Il Rapporto tra Soggetto e Oggetto in Poesia.

di Emilia Maggiordomo e Laura Costa

3 Luglio 2012

“… Quanti oggetti abitano la poesia? Non ci sono solo immagini per dire le idee e i sentimenti, non ci sono solo l’essere e l’agire degli uomini, con le loro grandi o piccole imprese, nella poesia esistono anche le cose.”…

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Timeoutintensiva.it, N°21, Out of Border, Luglio 2012

Mostra Fotografica : “Mongolia, Un Popolo In Eterno Cammino” di E. Lo Bianco

Graffiti

Mostra Fotografica: “Mongolia, Un Popolo In Eterno Cammino”

Fotografie di Ettore Lo Bianco

Maggio 2011

“… Quasi la metà della popolazione della Mongolia (circa 2,6 milioni) risiede nelle aree urbane e un quarto è costituita da nomadi che vivono nelle Gher tenda-abitazione già citata da Erodoto nel 400 A.C
Il paese ha un clima continentale con forti escursioni termiche; nel deserto del Gobi si passa dai meno 50°C d’inverno ai più 45° d’estate e sui Monti Altai, ai confini con il Kazakistan, fino a meno 60°  nel periodo invernale. Per tali ragioni questo popolo di pastori nomadi pratica una forma di transumanza compiendo lunghi spostamenti alla ricerca di nuovi pascoli.” E. Lo Bianco

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Timeoutintensiva.it, N°21, Graffiti, Luglio 2012

Libri: Recensioni: “Il Regno di Op” di Paola Natalicchio

Libri

Recensioni

“Il Regno di Op”

Storie Incredibili Dei Bambini Invincibili Di Oncologia Pediatrica

di Paola Natalicchio

Introduzione al libro di Concita De Gregorio

2012 Edizioni La Meridiana

“Un Libro bellissimo, non un resoconto strappalacrime, ma un libro pieno di vita, di storie di vita, di bambini affetti da malattie oncologiche, narrato da una scrittrice che ha la capacità di raccontare gli stati d’animo anche più difficili propri ed altrui, messi di fronte alla possibilità di vita o morte dei propri affetti più cari, lottando e vivendo per essi. Un libro imperdibile, che ognuno di noi dovrebbe leggere per comprendere quanto sia densa e “altra” un’esperienza, la malattia oncologica del proprio figlio, che si vorrebbe tenere sempre lontana considerando impensabile che accada proprio a noi, ma con cui, o meglio, contro cui, improvvisamente, ci si trova a combattere faccia a faccia come è avvenuto all’autrice ed al suo Angelo.” S. Vasta

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Timeoutintensiva.it, N°21, Books, Luglio 2012

News:Terapia Intensiva Aperta: Arte Terapia: Un Dipinto per Guarire

Arte Terapia

Terapie Intensive Aperte ai Familiari: Un Dipinto per Guarire

“Anche un dipinto può aiutare a guarire. Meglio se colorato e con soggetti che evocano una quotidianità tenuta lontana dal letto di ospedale. La chiamano arte-terapia e per la prima volta viene sperimentata in un reparto di terapia intensiva, all’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze. Non che nell’antico ospedale fondato alla fine del Duecento da Folco Portinari, il padre di Beatrice, l’arte manchi tra affreschi e porticati. Ma le opere d’arte sistemate già adesso nei locali nuovissimi di terapia intensiva che saranno operativi in autunno, sono state appositamente commissionate a Luca Alinari, uno dei pittori contemporanei più conosciuti. I malati potranno vedere i dipinti dalle pareti trasparenti, ma le immagine dei quadri di Alinari saranno anche trasmesse su schermi tv sistemati davanti ad ogni letto e dai quali i ricoverati potranno anche vedere cosa fanno i sanitari che li controllano o i parenti che arrivano. “La nostra è una terapia intensiva aperta – spiega il direttore sanitario Marco Geddes da Filicaia – e la scelta di usare opere d’arte non per ‘arredo’ ma come terapia, ne è una conseguenza”. Ci sono ricerche autorevoli, aggiunge, che spiegano come un diverso ambiente in ospedale, a cominciare dai colori, per finire all’arte vera e propria, “sia in grado di ridurre il ricorso agli antidolorifici e lo stesso periodo di degenza”. Nei dipinti realizzati da Alinari per l’ arte-terapia c’é molta natura, molti paesaggi, ma anche oggetti di uso quotidiano, e volti: “Ho cercato la vitalità e la positività, ho voluto l’idea di normalità della vita dei pazienti, un’idea per cui valga la pena di vivere, forme e colori in cui si possa ritrovare la casa ed un pezzetto di famiglia”, dice l’artista.” **

**Tratto per riassunto dall’articolo della Gazzetta del Sud on line (01 Luglio 2012) che potete trovare Cliccando Qui

“La Vita Attraversa Le Età Attaccata Ad Un Filo”. Video Animazione.

Animazione Video

“Cartooning for Peace” Presenta:

“La Vita Attraversa Le Età Attaccata Ad Un Filo”. Video. Corto d’Animazione.

2011

Splendido cortometraggio realizzato da Karina Gazizova nel 2011, studente di animazione di Gobelins, l’école de l’immagine, durante il workshop “Cartooning for Peace”.
Questo workshop nasce da un’idea francese del famoso vignettista Plantu, che ha voluto offrire più elevati livelli di visibilità ai tanti fumettisti che lottano per la pace ed i diritti umani in tutto il mondo dando la “progettazione e la direzione del film animato” agli studenti,  con la possibilità di lavorare su un progetto incentrato sull’importanza del significato che viene dato alle immagini.

Fonte:

http://www.cartooningforpeace.org/

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Timeoutintensiva.it, N°20, Spothlight, 28 Marzo 2012