Archivio della categoria: Articolo Scientifico

Le Linee Guida Siaarti Sul Management Delle Vie Aeree Difficili. Come Interpretarle ?

Articolo Scientifico

Le Linee Guida Siaarti Sul Management Delle Vie Aeree Difficili. Come Interpretarle ?

Dr. Guglielmo Pitrolo

Fondazione Istituto San Raffaele – Giglio

Responsabile U.O. di Anestesia e Rianimazione

Riassunto

Il problema del controllo delle vie aeree è cresciuto con il crescere dell’anestesia.       Ogni U.O. deve dotarsi di protocolli operativi e di strumenti adeguati seguendo “le raccomandazioni” contenute nelle Linee Guida delle società scientifiche. La previsione di difficoltà darà garanzia di successo permettendo di evitare incidenti a volte anche mortali o con conseguenze invalidanti permanenti. E’ condizione indispensabile non solo il possesso ma anche un adeguato allenamento per l’uso dei dispositivi disponibili che devono essere scelti anche in funzione della necessaria curva di apprendimento, della percentuale di successo e del costo… Continua Qui

Le Linee Guida della SIAARTI commentate nell’articolo:

SIAARTI Raccomandazioni Per Il Controllo Delle Vie Aeree E La Gestione Delle Difficoltà

le Trovate Cliccando qui


Timeoutintensiva.it, N° 10, Spotlight, Luglio 2009

Terapie Intensive: “Apriamo Le Porte”

Editoriale

Apriamo Le Porte

di H. Burchardi
Una recente inchiesta eseguita su 95 unità di terapia intensiva francesi, ha rivelato l’esistenza di regole restrittive sulla visita dei parenti dei pazienti in quasi tutte le rianimazioni esaminate. Per esempio, il 97% delle ICU contemplavano
ore di visita limitate, nel 90% era limitato il numero dei parenti ammessi, nel 55% delle ICU la visita non era permessa ai bambini (o era permesso solo in modo restrittivo),
e nel 40% era permesso l’ingresso solo ai parenti stretti. Dobbiamo rallegrarci del fatto che questo problema sia giunto alla nostra attenzione. È tempo di pensare alle relazioni
con i pazienti e loro parenti ed amici. Nel 1993 l’ Associazione Americana delle infermiere di Terapia Intensiva (AACN) ha organizzato una conferenza di consenso per promuovere una terapia critica più umana. Apparentemente, gli atteggiamenti dei curanti stanno lentamente cambiando. Almeno ora vengono ben considerate le necessità
delle famiglie. Nella mia opinione, vi sono cinque buone ragioni per
aprire le ICU a parenti e visitatori… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°0, Technè, Giugno 2006

Aspetti Psicologici del Dolore Cronico

Articolo Scientifico

Aspetti Psicologici del Dolore Cronico

dr.ssa Cecilia Dolcemascolo

Psicologa, Psicoterapeuta IIPG

Il dolore è un fenomeno complesso e soggettivo, poiché contiene, in quanto esperienza, una dimensione esistenziale. Esso caratterizza una condizione di patologia divenendo, in alcuni casi, una variabile indispensabile, che informa della necessità di indagini appropriate.  Il dolore, cosi come viene descritto “nell’arco riflesso”, sta a segnalare che un evento nocivo produce una determinata reazione dell’organismo necessaria alla sopravvivenza. Se tale sollecitazione nociva o meglio se la consapevolezza di tale sollecitazione dolorosa supera i limiti della sopportabilità individuale, allora, la reazione al dolore, all’insegna della protezione psichica che ogni individuo attiva in sé, varierà con modalità esperenziali differenti… Continua… Clicca qui

Timeoutintensiva.it, Focus, N°3, Luglio 2007

Editoriale: Talvolta È Appropriato Desistere

Editoriale:

Talvolta È Appropriato Desistere

Dr.Ssa Isabella Bordogna

da Negri News 138 Mensile Dell’istituto Di Ricerche Farmacologiche Mario Negri/GiViTi/Terapie Intensive

www.marionegri.it

Limitare le cure intensive nella fase terminale della vita non ha nulla a che vedere con l’eutanasia: è il messaggio forte e chiaro che il Comitato Scientifico del GiViTI (Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva) vuole trasmettere. Desistenza terapeutica, rinuncia all’accanimento terapeutico e cure palliative sono atti medici importanti, dovuti al paziente, da non confondere con l’eutanasia. I risultati di una ricerca francese e una americana.

Negli ultimi 30 anni il progresso tecnicoscientifico ha fornito al medico di Terapia Intensiva (TI) nuove possibilità di intervento sui pazienti in condizioni critiche, come l’abolizione della coscienza mediante sedazioni prolungate o la sostituzione di funzioni vitali come la respirazione e la pompa cardiaca, oppure la possibilità di diagnosticare la morte con criteri neurologici, rendendo così possibile il trapianto di organi. Queste nuove possibilità pongono il delicato problema di quando sia opportuno porre dei limiti alle cure intensive.

Il dibattito attorno a questo tema è oggi molto acceso, anche perché gli enormi successi della TI hanno alimentato nell’opinione pubblica una fiducia nella pratica delle TI che spesso va oltre le possibilità concrete di intervento… Continua… Clicca qui

Timeoutintensiva.it, Numero 1, Dicembre 2006


Le Infezioni E l’Uso Degli Antibiotici. Una Prospettiva Epistemologica

Articolo Scientifico

Le Infezioni E l’Uso Degli Antibiotici. Una Prospettiva Epistemologica

M.Francesca Sapuppo D.Bongiorno

“Non Sempre Il Contrario Della Verita’ E’ Il Falso, Puo’ Essere Un’altra Verita” (N. Bohr 1885-1962)

Tempo fa rivedendo le terapie antimicrobiche prescritte nel nostro reparto ho notato che spesso non vi era sottesa nessuna diagnosi probabile di infezione o alcuna necessità di profilassi e, soprattutto, la durata della somministrazione era sempre incerta.

Confrontandomi con la Letteratura ho riscontrato che questo è un evento comune (Sintchenko 2001, DL Paterson 2003, …) pur essendo la terapia antimicrobica il campo medico in cui esistono più linee-guida, racomandazioni e protocolli.

Perché? Perché per gli antibiotici e gli antifungini noi trasgrediamo continuamente al contratto terapeutico con i pazienti? Contratto che ci imporrebbe molta attenzione e cautela d’uso stante le ricadute che si hanno, praticando eccessiva terapia antimicrobica, non solo sul singolo paziente ma sugli altri ed addirittura sulla popolazione.

Ho iniziato così uno studio, di tipo osservazionale, durato quasi due anni, alla ricerca di una spiegazione, che andasse al di là della semplice spiegazione legata alla disinformazione dei Medici prescriventi. Insieme al collega Psichiatra (il Dr Bongiorno), che collabora con il nostro Reparto dal 1997, abbiamo deciso di iniziare ad affrontare il problema da un punto di vista epistemologico, approfondendo quindi quella componente del pensiero diagnostico e terapeutico (metadiagnosi/metaterapia) che sta normalmente alla base della prescrizione farmacologia in generale e degli antimicrobici in particolare…. Continua… Clicca qui

Timeoutintensiva.it. N°2, Technè, Aprile 2007