Archivio della categoria: Articolo Scientifico

Il Senso Della Nostra Storia

Articolo Scientifico

Il Senso Della Nostra Storia

M.Francesca Sapuppo

Tratto dalla relazione “Parlare con il malato che non c’e’” presentata al Congresso

“Corpo E Psiche: Un Unico Intreccio, Una Sola Medicina”

PALERMO 12-14 ottobre 2005

(NdR: Sull’esperienza che ha portato dieci anni dopo all’Open Project Timeoutintensiva)

Se l’esistenza diventa vita per la storia che ci si costruisce dentro, allora sia la Psichiatria di collegamento che la II Rianimazione esistevano “prima” ma hanno dato vita a qualcosa, che è un esempio quasi unico nel panorama italiano, quando è iniziata un’intensa storia professionale di collaborazione tra le due U.O.. Una storia che inizia nel dicembre del 1997 e continua a tutt’oggi e che ha prodotto tante di quelle attività che mi è difficile elencarle tutte dettagliatamente. Sono state attività formative, condotte dal Collega Diego Bongiorno e di cui noi Operatori di Terapia Intesiva siamo stati protagonisti attivi, mettendo noi stessi, i nostri pensieri, le nostre idee a disposizione del gruppo in formazione. Sono state esperienze di formazione partite quasi in sordina con l’inserimento di un momento di riflessione sugli ambiti più intimi del nostro lavoro all’interno di Corsi, per così dire scientifici, rivolti inizialmente solo agli Infermieri delle TI dell’ARNAS in cui lavoro. Poi siamo passati attraverso attività di gruppo esperenziali a termine per noi Medici e a focus groups per Medici e Infermieri, in cui abbiamo approfondito i temi ed i momenti più profondi e difficilmente esplicitabili del nostro lavoro, quelli di cui non si parla o non si riesce parlare per il dolore intenso che se ne prova. Ancora abbiamo percorso esperienze molto particolari di coinvolgimento dei familiari dei nostri pazienti per arrivare a comprenderli meglio… Per continuare a leggere l’articolo Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 2, Student Corner, Aprile 2007

Linee Guida Sulle Indicazioni All’ Ossigeno Terapia Iperbarica

Articolo Scientifico
Linee Guida Sulle Indicazioni All’ Ossigeno Terapia Iperbarica


Documento elaborato dal gruppo di studio congiunto:

  • SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione, Terapia Intensiva)
  • SIMSI (Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica)
  • ANCIP (Associazione Nazionale Camere Iperbariche Private)

Nel 2006 un GRUPPO DI STUDIO congiunto, formato da rappresentanti delle società scientifi che, Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI) e di categoria, Associazione Nazionale Centri Iperbarici Privati (ANCIP), ha rivisto le Linee Guida sulle indicazioni all’Ossigenoterapia Iperbarica, alla luce delle nuove acquisizioni scientifiche e seguendo le regole della Medicina basata sull’Evidenza (EBM).

da Medicina Subacquea ed Iperbarica, Trimestrale della SIMSI N°1 Marzo 2007

    Scarica l’articolo in .Pdf  Cliccando qui

    Timeoutintensiva.it, N 6, Giugno 2008


    Dall’ideazione Al Web Concept Managing: Percorso Metodologico E Presupposti Teorici Del Webproject Timeoutintensiva.It

    Articolo Scientifico

    Dall’ideazione Al Web Concept Managing: Percorso Metodologico e Presupposti Teorici Del Webproject Timeoutintensiva.It

    S.Vasta, M.F. Sapuppo, S. Ardizzone, G. Alia, S. Matranga, D. Bongiorno,

    C. Dolcemascolo, G. Grammatico.

    Febbraio 2008

    Timeoutintensiva.It: A New Italian Healthcare Website To Promote A New Approach To Intensive Care Unit Problems

    Introduzione

    I progressi tecnologici hanno contribuito a determinare nelle ICU  successi esaltanti, allargando sempre più i confini della vita. La scienza continua, inarrestabile, ad offrirci cure di malattie fino a ieri inguaribili; macchine sempre più sofisticateci permettono di sostituire gli organi malati in attesa di una loro guarigione, aiutandoci a vincere tante battaglie contro la morte, dandoci così a volte l’illusione di essere invincibili. Purtroppo però la morte non può essere  sconfitta, e tra la vita e la morte si sono create situazioni nuove che fino a qualche anno fa erano impensabili. Lo stato vegetativo persistente,la  rianimazione di feti sempre più immaturi, la nutrizione artificiale nei pazienti morenti,  la prosecuzione o l’ interruzione dei trattamenti di fine vita pongono problemi con cui quotidianamente dobbiamo confrontarci. Siamo chiamati a decisioni dure , scelte difficili, da prendere spesso in breve tempo, in piena solitudine.

    Guardati infatti come “magici guaritori”,  gravati dalla responsabilità di cura del malato e  dalle attese  dei familiari, gli intensivisti si trovano ad affrontare  dilemmi generati dal carico emotivo e dagli interrogativi che ci investono all’arrivo di un paziente e dei suoi parenti.  In che misura la malattia  organica si distingue dalla malattia vissuta ?  Quale ruolo ha il rianimatore stretto tra la tecnica richiesta dalla malattia organica, e l’emotività suscitata dalla malattia vissuta? Continua Qui

    Timeoutintensiva OpeNetworl i.Change Open Project

    Presentato all’Heps Congress, Strasburgo, Maggio 2008. L’articolo originale in lingua inglese (e la Bibliografia) lo trovi Cliccando qui

    Timwoutintensiva.it, N°6, Cover, Aprile 2008


    Nutrizione Artificiale Ed Etica

    Articolo Scientifico

    Nutrizione Artificiale Ed Etica

    by S. Matranga, Intensivista, Nutrizionista,

    2a Rianimazione, ARNAOS Osp. Civico, Palermo

    Ass. i.Change ONLUS

    L’aspetto etico della NA è un tema di grande attualità, di cui si è occupata più volte anche la società italiana di nutrizione parenterale ed enterale (SINPE). Affrontare questo problema significa discutere su quella linea di confine che si trova fra la vita e la morte. Con questo articolo nulla ho da aggiungere a quanto da più parti è stato scritto ma vorrei accendere per così dire i riflettori sul tema che a me più interessa : La dignità del morire, nel senso del poter finire la propria vita con dignità… Per Continuare a leggere l’articolo… Clicca qui

    Timeoutintensiva.it, N° 2, Aprile 2007

    Rispetto Della Volontà Del Paziente Terminale E Responsabilità Del Medico

    Articolo Scientifico

    Rispetto Della Volontà Del Paziente Terminale E Responsabilità Del Medico

    Gianfranco IADECOLA, Judge at the Supreme Court of Cassation

    Member of the National Bioethics Committee of Italy, Rome, Italy

    LIFE-SUSTAINING TREATMENTS AND VEGETATIVE STATE: Scientific advances and ethical dilemmas 17-18-19-20 March, 2004 Rome, Italy

    L’ordinamento non riserva una disciplina specifica, all’interno del rapporto medico-paziente, all’aspetto della rilevanza giuridica della volontà del malato che versi nella fase finale della vita (condizione che, va precisato, se emblematicamente chiama in causa i cd. pazienti terminali, riguarda anche le situazioni in cui un soggetto si trovi per qualsiasi ragione – e dunque anche per fatto traumatico, occasionale o meno – in pericolo di vita), per cui si può fondatamente ritenersi che tale volontà debba essere valutata alla stessa stregua di quella di qualsiasi malato.

    E quindi, risultando comunemente condiviso che la volontà della persona assistita sia, per lo meno d’ordinario, impegnativa per il sanitario – si sostiene generalmente che, all’infuori dei casi di emergenza, il consenso del paziente rappresenti requisito di liceità del trattamento medico – anzitutto a condizione che provenga da un soggetto capace di intendere e di volere, occorrerà accertare che il paziente, nel momento critico in questione, possegga una tale capacità e cioè si trovi in condizioni di normali lucidità e consapevolezza nonché di coerente autodeterminazione… Continua qui

    Timeoutintensiva.it, N° 1, Technè, Dicembre 2006