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Guidelines for Management of Severe Sepsis and Septic Shock: Booklet Algorithm

Articolo Scientifico

Booklet Algorithm: Guidelines for Management of Severe Sepsis and Septic Shock

Abstract e Algoritmo (Booklet): Linee Guida e Managment della Sepsi Severa e dello Shock Settico (in lingua inglese)

This is a summary of the Surviving Sepsis Campaign International Guidelines for Management of Severe Sepsis and Septic Shock: 2008, condensed from Dellinger RP, Levy MM, Carlet JM, et al: Surviving Sepsis Campaign: International guidelines for management of severe sepsis and septic shock. Intensive Care Medicine (2008) 34:17-60
and Crit Care Med 2008; 36(1) 296-327. This version does not contain the rationale or appendices contained in the primary publication. The SSC guidelines do not cover every aspect of managing critically ill patients, and their application should be supplemented by generic best practice and specific treatment as required. Please refer to the guidelines for additional information at www.survivingsepsis.org.

The Surviving Sepsis Campaign is a collaboration of the European Society of Intensive Care Medicine, the International Sepsis Forum, and the Society of Critical Care Medicine. J 2008

Download Here (scarica qui il file in .pdf )

Timeoutintensiva.it, Numero 6, Technè, Giugno 2008


Guide Linee Internazionali 2008 per il Managment della Sepsi Severa e dello Shock Settico

Guide Linee

Campagna di Sopravvivenza alla Sepsi (SSC): Guide linee Internazionali 2008 per il managment della Sepsi severa e dello Shock Settico

Autori delle Linee Guida: R.Philip Dellinger, (@), USA; M.M. Levy, USA; J.M.Carlet, France; J.Bion, UK; M. Ranieri,IT; et Alii (2008 SSC Guidelines Committee) @ e-mail: Dellinger-Phil@CooperHealth.edu (see www.survivingsepsis.org).

Riduzione e traduzione in Italiano dell’ Introduzione e degli algoritmi dell’ articolo “Surviving Sepsis Campaign: International guidelines for managment of severe sepsis and septic shock: 2008 (Intensive Care medicine (2008) 34:17-60″  a cura di S. Vasta*.

*Intensivista, Timeoutintensiva OpeNetwork, i.Change ONLUS Association

Le Linee Guida le trovi Cliccando QUI

Oppure Puoi Scaricare Il File in .pdf, Cliccando Qui

Timeoutintensiva.it Ott 2008, Cover, Sepsi Campaign, n.7

Miopatia e Neuropatia del Paziente Critico (CRIMYNE) in un Rigetto di Trapianto Polmonare

Caso clinico

Miopatia e neuropatia del paziente critico (CRIMYNE) in un rigetto di trapianto polmonare

C. BECCHI, A. GRIPPO, M. AL MALYAN

da Acta Anesth. Italica, 55, 267-280, 2400

Abstract e riduzione del testo in italiano a cura di. S. Vasta

(La riduzione e la schematizzazione dal testo originale non ha alterato in alcun modo la rilevanza e l’originalità del testo stesso)

Abstract

Complicanze neuromuscolari precoci o tardive possono svilupparsi nel 30-60% dei pazienti critici trapiantati. La “Critical Illness Polyneuropathy” (CIP) e la “Critical Illness Myopathy” (CIM), comuni nel paziente critico, raramente sono state descritte nei trapiantati… Queste due patologie sono state recentemente considerate un unico complesso clinico definito “Critical illness myopathy neuropathy” (CRIMYNE). Per quanto l’esatta eziopatogenesi di tale complesso non sia stata completamente compresa, numerosi sono i fattori implicati, tra cui la “Systemic Inflammatory Response Syndrome” (SIRS) che presenta una stretta relazione con la patologia neuropatica…. Continua qui


Timeoutintensiva.it, N° 4, Studentcorner, Dicembre 2007


“…MEZZO SECONDO PER INTUBARE”

Articolo Scientifico

Tempo e Medicina Intensiva

“…MEZZO SECONDO PER INTUBARE”

ovvero

Mezzo Secondo alla Consapevolezza.

di M.Francesca Sapuppo*, Diego Bongiorno*, Serafina Ardizzone*, **Stefano Dell’Aera

*Associazione I.Change, Timeoutintensiva Network

***AUSL4 SerT Enna

NON SEMPRE POSSIAMO PORCI DOMANDE “SENSATE”

“….per le idee che all’inizio non sembrano strane non c’è speranza”
N.Bohr

Ci sono storie che noi costruiamo e ci sono storie che ci vengono incontro, il nostro lavoro di Terapia Intensiva lo costruiamo giorno per giorno ma credo che per poterlo fare noi dobbiamo essere già predisposti ad accogliere la storia che ci viene incontro, dobbiamo forse essere in un certo modo per potere fare il lavoro che facciamo.
Questo lo penso oramai da molto tempo, avendo avuto a che fare con me stessa come intensivista e con colleghi più giovani e meno giovani di me.
Una delle tante qualità che mi appare determinante per poter fare il nostro lavoro (oltre quelle che analizzeremo in articoli successivi) è la capacità di utilizzare modalità di pensiero clinico diverse secondo le situazioni, modalità in cui la percezione e la gestione del tempo  interno ed esterno differisce secondo i momenti.
In un solo istante dobbiamo essere in grado di passare da una attività “immediata”, come quella che si sviluppa nella emergenza, in cui il tempo “mentale” è contratto in secondi ed apparentemente privo di un pensiero analitico ma solo pragmatico, ad una attività “riflessiva”, come quella che si sviluppa nella pianificazione di una terapia o di una procedura o nella visita clinica, in cui il tempo “mentale” è abbastanza lungo e ricco di un discorso interno che permette anche articolate analisi sia personali che con gli altri colleghi… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 10, Focus, Luglio 2009

GESTIONE DELL’ATTACCO ACUTO DI ASMA IN ETA’ PEDIATRICA

Articolo Scientifico

GESTIONE DELL’ATTACCO ACUTO DI ASMA IN ETA’ PEDIATRICA

Linea Guida SIP

Coordinatore: Luciana Indinnimeo

Estensori: Barbato A., Cutrera R., De Benedictis F.M., Di Pietro P., Duse M., et Alii

Stesura definitiva approvata dagli estensori nel febbraio 2008

INTRODUZIONE

L’attacco acuto d’asma si può presentare con modalità diverse, sia per gravità che per sede di interessamento. La corretta gestione richiede stretta collaborazione e percorsi terapeutici adeguati, a vari livelli operativi, per il pediatra di famiglia, i medici di pronto soccorso, il personale infermieristico e, per quanto possibile, il bambino e la sua famiglia. Iniziare a casa il trattamento dell’attacco d’asma è la migliore strategia per evitare inutili ritardi, impedire il peggioramento dei sintomi, ridurre le visite d’urgenza e i ricoveri. Più raramente la crisi d’asma si può presentare come un evento rapidamente progressivo che necessita di un trattamento tempestivo e ben organizzato in strutture ospedaliere. L’utilizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici omogenei semplifica la gestione degli eventi critici e rappresenta un reale vantaggio per il paziente; inoltre costituisce uno strumento utile per il personale sanitario che può così disporre di elementi oggettivi per verificare il proprio modus operandi … Continua…

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Timeoutintensiva.it, N. 13, Studentcorner, Maggio 2010