Archivio della categoria: Fine Vita

Il Tocco Psichico: l’Esperienza del Dolore come Contatto con lo “Spazio ed il Tempo Vissuto” degli Operatori, nelle Cure di Fine Vita

Articolo scientifico

Il Tocco Psichico: l’Esperienza del Dolore come Contatto con lo “Spazio ed il Tempo Vissuto” degli Operatori, nelle Cure di Fine Vita

Anna Carreca*, Ignazio Carreca**, Gabriella Cinà***, Patrizia Settineri*

*U.O. di Psichiatria di Collegamento ASP Palermo

**P.A. di Oncologia Medica, AOU “Policlinico”, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Palermo

***Psicologa, collaboratrice U.O. di Psichiatria di Collegamento ASP Palermo

gabriellacina@libero.it

Abstract:

Di fronte alle separazioni, il sentimento della mancanza è ciò che guida le nostre azioni, i nostri pensieri, la nostra percezione del tempo. Il contatto col dolore profondo e totale, fisico e psichico ci ricorda ogni giorno che, se esiste la possibilità di pensare un luogo in cui trovare dei segnali e degli strumenti di lenimento, essa è tanto più difficile quanto più l’esperienza del dolore si connota come esperienza di contatto fra varie manifestazioni dell’esistere. Se si può porre a distanza il dolore fisico del paziente (azione analgesica) in un rapporto di cura, il dolore mentale no, questo tipo di dolore non può essere soppresso con gli strumenti medici a disposizione, esiste un’identificazione e un’immedesimazione col dolore altrui. Il dolore fisico può essere solo immaginato nel contatto con la sofferenza della fine di una vita, quello mentale invece può essere provato attraverso un’identificazione involontaria e, spesso, non c’è un sistema di controllo rispetto al dolore mentale… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°13, Technè, Aprile 2010.

Un Percorso di Riflessione sul Malessere del Paziente e dell’Istituzione Curante in quel Difficile Passaggio tra la Vita e la Morte

Articolo Scientifico

Un Percorso di Riflessione sul Malessere del Paziente e dell’Istituzione Curante in quel Difficile Passaggio tra la Vita e la Morte

THE DIFFICULT PASSAGE OF ADVANCED PATIENTS AND THEIR MOST IMPORTANT NEEDS: THREE CLINICAL CASES.

P. Gabanelli

Servizio di Psicologia, Fondazione Salvatore Maugeri, IRCCS Istituto Scientifico di Pavia

Premessa

Il presente lavoro intende, attraverso l’esemplificazione di tre casi clinici, aprire una riflessione su una realtà, sempre più frequente nella prassi oncologica ma ancora poco problematizzata, che riguarda il difficile passaggio del paziente in una condizione clinica avanzata e dei suoi bisogni più significativi da una modalità di cura, per così dire aggressiva ad una modalità di cura più supportiva e palliativa. Il tentativo di individuare modalità capaci di mantenere pervia e ricettiva alla sofferenza del paziente l’istituzione curante, ci ha portato a considerare l’organismo istituzionale come campo di meccanismi difensivi e di un apparato per pensare di cui lo psicologo, pur facendone parte, deve farsi carico, se vuole facilitare il passaggio del vissuto del paziente all’interno del percorso clinico… Continua qui

ABSTRACT

In the current study we describe three clinical cases with the aim of reflecting upon an increasingly frequent but still neglected reality in oncological practice; namely, the difficult passage of advanced patients and their most important needs as they progress from a so-called active form of treatment to a more supportive and palliative approach. The attempt to identify strategies that will enable the treatment center to remain pervious and receptive to the patient’s suffering, has led us to consider the institutional organism as a field of defense mechanisms and as a thinking tool, of which the psychologist is part but must deal with in order to facilitate the patient’s experience during the clinical course…. Download Here

da Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Supplemento A, Psicologia

© PI-ME, Pavia 2009 2009; Vol. 31, N. 1: A5-A9 http://gimle.fsm.it

Timeoutintensiva.ir, N° 15, Technè, Gennaio 2011

Riflessioni Sui Trattamenti Di Fine Vita: leggendo qua e là gli atti del congresso ESICM 2007.

Articolo Scientifico

Un’introduzione storica:
Riflessioni Sui Trattamenti Di Fine Vita: leggendo qua e là gli atti del congresso ESICM 2007.

Dr.ssa Serafina Ardizzone, Intensivista, Timeoutintensiva.it

Ci sono voluti parecchi anni per capire che Medicina Critica non è soltanto una storia di successi, di spettacolare tecnologia, di Medicina Innovativa, ma  le ICU sono anche il posto in cui avviene la morte.
E allora la domanda da porsi è: prestiamo abbastanza attenzione al modo in cui i nostri pazienti stanno morendo, dopo che i nostri migliori trattamenti alla fine sono falliti? Ci prendiamo cura dei familiari, siamo capaci di aiutarli ?… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 13, Focus, Maggio 2010

End of Life

Articolo Scientifico

Comunicazione con i familiari di pazienti che stanno per morire in Terapia Intensiva
Elie Azoulay and Thomas Fassier
ESICM , Berlin 2007
Traduzione e riduzione a cura di S. Ardizzone, Intensivista

13 marzo 2008

Le cure in prossimità della morte (end of life: EOL) sono diventate un componente dell’attività quotidiana degli operatori di TI.
Con il raggiungimento della maturità la medicina critica (ICM) è oggi in grado di occuparsi congiuntamente delle terapie salva-vita e delle cure palliative che “ accompagnano verso la morte”.
La maggior parte delle morti in ICU ormai si verificano dopo la decisione di interrompere (Forego) le terapie di sostegno dei parametri vitali, allo scopo di evitare cure futili.( decision to forego life sustaining therapies DFLSTs).Facendo un bilancio tra alta tecnologia ed umanizzazione , oggi la medicina critica conosce i suoi limiti.
I concetti di cure “centrate sul paziente” e “centrate sulla famiglia” stanno recentemente prendendo piede nelle ICU. Condividendo questa impostazione l’ICM promuove oggi un modello di decision making partecipato, condiviso attraverso un equilibrio tra diritti e ostacoli rappresentati dai  familiari dei pazienti ICU.
Agli inizi degli anni 2000, verificandosi una crescente incidenza di DFLSTs,  le società Americane ed Europee di ICM pubblicarono rapporti ufficiali allo scopo di migliorare le cure in prossimità della fine della vita in ICU.
Oggi la comunicazione con i familiari è considerata il componente core di una cura centrata sulla famiglia vicino all’EOL.
Questo articolo è diviso in 4 parti.
1.    Vedremo come la comunicazione è un bisogno specifico e una componente essenziale della soddisfazione dei familiari in ICU, specie di quelli morenti.
2.    Metteremo a fuoco la comunicazione come un obiettivo chiave per migliorare le cure “centrate sulla famiglia”, in prossimità della fine-vita.
3.    Esporremo dettagliatamente Come,Dove, Chi, Quando, Per quanto tempo(Quanto a lungo) Comunicare con i familiari dei pazienti morenti in ICU .
Presenteremo la family conference come il miglior strumento per raggiungere questi obiettivi.

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