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News: Cina: Licenziati Per Malattia, Causata dallo Stesso Impianto dove Lavoravano

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Cina: Licenziati Per Malattia, Causata dallo Stesso Impianto dove Lavoravano

La Wintek, un’azienda taiwanese che fabbrica componenti per l’iPhone della Apple, ha rifiutato di rinnovare i contratti di alcuni lavoratori del suo impianto cinese di Suzhou, che sono rimasti intossicati dalle sostanze chimiche usate nel processo produttivo. Cento operai rimasti senza lavoro, scrive The Straits Times, hanno ricevuto risarcimenti tra gli undicimila e i ventimila euro, ma dopo aver irmato un documento che solleva la Wintek da ogni responsabilità. Altre vittime continuano a lavorare nella speranza che l’azienda copra le spese mediche.

da http://www.straitstimes.com/

News: Il Caso : Consulta, Terremoto Nella Sanità
 Annullate Migliaia Di Assunzioni

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Il Caso

Consulta, Terremoto Nella Sanità Pugliese: Annullate Migliaia Di Assunzioni

Quelli che temevano di più la sentenza della Corte costituzionale, i lavoratori “schiavizzati” da aziende di servizi che speravano di essere internalizzati dalle società in house costituite dalle Asl, saranno i meno colpiti dal giudizio della Consulta: potranno anche essere assunti nelle società pararegionali, ma possono scordarsi un contratto a tempo indeterminato. La legge 4 del 2010, quella che dettava norme urgenti in materia di sanità e di servizi sociali, è stata praticamente decimata in tutti gli articoli studiati ad hoc per declinare al passo la precarietà del lavoro nel sistema sanitario pugliese. Dopo la relazione del giudice Sabino Cassese, per migliaia di lavoratori che erano stati stabilizzati, assunti a tempo indeterminato, c’è la barriera insormontabile della Consulta.
Quello che è stato smontato è il complesso delle stabilizzazioni e delle assunzioni. Per esempio è incostituzionale la norma che consentiva ai dirigenti medici di restare in servizio dopo cinque anni in una disciplina diversa di quella per la quale erano stati assunti. È illegittima anche la norma che ha permesso al personale a tempo indeterminato presso aziende o enti del servizio sanitario nazionale (SSN) ma in servizio a tempo determinato al 31 dicembre 2009 presso un’azienda o ente del servizio sanitario della Regione Puglia, di restare in Puglia a tempo indeterminato. La mannaia dei giudici costituzionali colpisce anche la stabilizzazione degli ex Lsu in servizio da cinque anni nei servizi di riabilitazione, tossicodipendenze, assistenza domiciliare integrata e prevenzione. Così per i co. co. co adibiti al servizio di assistenza domiciliare, riabilitazione e integrazione scolastica. Salta la norma per i medici precari del 118 da almeno tre anni. A farne le spese sono anche i medici precari che lavoravano per l’Ares e quelli in servizio negli istituti penitenziari. Ce n’è anche per i direttori generali: non perderanno il posto, ma non potranno avere uno stipendio annuo superiore ai 111mila euro.
E ancora: non è valida la riserva del 50 per cento dei posti nei concorsi per gli interni tra i quali erano stati ripescati (in modo incostituzionale) anche i titolari di rapporto di lavoro a tempo determinato nelle asl per progetti finalizzati. Via dai concorsi anche la riserva del 10 per cento per i lavoratori in mobilità delle cliniche private. Illegittime anche le norme che non escludono dalle norme di stabilizzazione “il personale delle aziende ospedalierouniversitarie o, comunque, non prevedono un rinvio a protocolli di intesa tra università ed enti ospedalieri nè alcuna forma di intesa con il rettore”. La meno devastante delle censure costituzionali è appunto la parte che riguarda le internalizzazioni.

dalla Stampa Quotidiana on line

News: Palermo: “8 Marzo- Donna Manifesta” : Come La Forza Della Parola Può Trasformarsi In Un Evento Liberatorio. Da Libera a Piazza Politeama alle 16. Gli Eventi della Giornata

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Palermo:  “8 Marzo- Donna Manifesta” : Come La Forza Della Parola Può Trasformarsi In Un Evento Liberatorio. Da Libera a Piazza Politeama alle 16.

Gli Eventi della Giornata

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News: Donne Tre Volte Piu’ Stressate Degli Uomini

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Donne Tre Volte Piu’ Stressate Degli Uomini

“La donna e’ tre volte piu’ stressata dell’uomo. Per lei maggior rischio depressione e attacchi di panico”. Lo sostiene Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, Presidente dell’Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, alla vigilia della Festa della Donna.

“Vivere di continuo una situazione emotivamente negativa puo’ portare all’insorgere di una vera e propria malattia da stress - afferma la Vinciguerra – e oggi due donne su tre che lavorano dicono di essere molto stressate perche’ oltre al lavoro hanno sulle spalle la responsabilita’ dell’andamento della famiglia”. “L’inserimento della donna nel mondo del lavoro non e’ stato un processo indolore – aggiunge l’esperta che domani partecipera’ a Viterbo al convegno “Non solo mimose ma…” organizzato dall’Inail con la collaborazione dell’Universita’ degli Studi di Viterbo – perche’ nella maggior parte dei casi la donna che lavora non ha poi grandi aiuti dall’esterno per la gestione della famiglia. Inoltre uno dei pesi maggiori e’ anche vedersela con i propri conflitti, rappresentati dalla spinta verso la realizzazione professionale e l’autonomia economica ma anche verso la cura dei figli, verso il ruolo di madre che istituzionalmente le viene richiesto di rappresentare”.

“Tutto questo ha un costo psicologico – continua la dottoressa Vinciguerra – che puo’ essere molto alto. Vivere situazioni stressanti per lungo tempo e’ destabilizzante e la donna, insieme donna madre e donna-lavoratrice, rischia alla lunga un crollo emotivo se non riesce a trovare il suo giusto equilibrio”. “Recenti ricerche – afferma la psicologa anche responsabile dell’Uiap, Unita’ Italiana attacchi di panico presso la Clinica paideia di Roma – hanno dimostrato che le donne soffrono prevalentemente di sindromi ansiose (attacchi di panico, sindrome ansioso-depressiva, ansia generalizzata), di disturbi depressivi, di sindromi da disadattamento per una percentuale che si aggira intorno al 39,4%”. ”Lo stress e’ pericoloso – aggiunge – Altera la produzione di sostanze chimiche come il cortisolo, la proteina c-reattiva, l’interluchina 6: sostanze che, se non sono mantenute a livello giusto, producono effetti dannosi sulle difese immunitarie e creano la base per l’insorgere di varie malattie anche di grandi importanza.

http://www.eurodap.it/

News: Italia – Testamento Biologico. Le Posizioni Delle Associazioni Mediche

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Testamento Biologico. Italia: Le Posizioni Delle Associazioni Mediche

La nutrizione artificiale e l’ idratazione sono atti medici e il medico, nell’ambito dell’ alleanza terapeutica con il paziente, ha il dovere di rispettare le sue volonta’ espresse, anche precedentemente. Questa la posizione degli ordini dei medici e delle societa’ scientifiche italiane che si occupano di nutrizione e idratazione artificiale, come emerge da loro documenti ufficiali.

- FEDERAZIONE SOCIETA’ NUTRIZIONE (FESIN): la nutrizione artificiale (NA) enterale e parenterale e’ un trattamento medico sostitutivo di una funzione biologica complessa, paragonabile a pratiche mediche come la dialisi o l’emotrasfusione. La nutrizione artificiale e’ in alcuni casi salvavita, e in rari casi puo’ diventare un eccesso di cure o accanimento terapeutico. Una valutazione che spetta nel caso specifico al medico curante o a un’equipe medica.

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SOCIETA’ ANESTESIA E RIANIMAZIONE (SIAARTI): nutrizione e idratazione rientrano tra quelli che in terapia intensiva (ti) sono definiti supporti delle funzioni vitali e sono un trattamento medico. Per tale ragione il medico deve rispettare l’autonomia del malato o del suo rappresentante ottenendo il consenso informato. Nel malato terminale in terapia intensiva, nutrizione e idratazione dovrebbero essere sospese a meno che non si consideri un eventuale beneficio atteso superiore al danno possibile. Dopo adeguata discussione degli aspetti clinici ed etici, il malato (se in grado), la famiglia e l’equipe curante decidono insieme se interrompere nutrizione e idratazione.

- SOCIETA’ CURE PALLIATIVE (SICP): le direttive anticipate di trattamento (dat) devono essere vincolanti per il medico. La Sicp e’ perplessa circa l’imposizione di nutrizione e idratazione ai malati. Obbligare i malati terminali a trattamenti che non aiutano a vivere meglio, ma possono portare a complicanze e disagi, non rientra fra i doveri del medico.

- SOCIETA’ NUTRIZIONE PARENTERALE ED ENTERALE (SINPE): La NA e’ un trattamento medico e non una misura ordinaria di assistenza (come lavare o imboccare il malato non autosufficiente), la cui attuazione prevede il consenso informato del malato o del delegato. Nei casi di stato vegetativo permanente, patologie neurologiche degenerative in fase avanzata, la decisione di iniziare o sospendere nutrizione artificiale e ventilazione assistita va affrontata caso per caso da medici e familiari.

- ORDINI DEI MEDICI (FNOMCEO): nel codice deontologico approvato nel 2006 dagli Ordini dei medici si stabilisce, nel caso di paziente incapace (art.38), di considerare quanto precedentemente manifestato dal malato in modo certo e documentato. Nel 2009 la Fnomceo ha approvato un documento in cui chiede al legislatore di intervenire con un diritto mite, cioe’ limitandosi a definire la cornice di legittimita’ sulla base dei diritti della persona costituzionalmente protetti, senza invadere l’autonomia del paziente e del medico. Le dat vanno espresse in forma scritta, sottoscritta e datata, dopo informazione medica. Possono essere in ogni momento revocate o aggiornate e non devono contenere richieste di atti eutanasici o riconducibili a forme di trattamenti futili e sproporzionati (accanimento terapeutico). Hanno una scadenza temporale di validita’ e vanno rinnovate.

6 marzo

http://salute.aduc.it/notizia/