Sebastiao Salgado, Dal Buio In Cui Viviamo A Come Dargli Luce. Foto E Video

Fotografia

Sebastiao Salgado,

Dal Buio In Cui Viviamo A Come Dargli Luce. Foto E Video

a cura di Redazione – S. Vasta

Nella Foto Il Fotografo con La Moglie.

Nella Foto Il Fotografo con La Moglie.

Da quarant’anni Salgado, uno tra i più grandi fotografi viventi, attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno cambiamento. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea – conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa – si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo.

Nel 2014 esce il film “Il sale della Terra” diretto da Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado, di cui vi proponiamo una breve introduzione ed il trailer ufficiale italiano, oltre ad alcune tra le foto più famose di Salgado

“l Sale della Terra è un film ‘forte’ come un pugno nello stomaco che ti accompagna, attraverso le foto di Salgado, in lungo e largo sul pianeta sino al fondo dell’inferno e poi ti fa intravedere la via della salvezza. Un film  imperdibile per comprendere il buio in cui viviamo e come dargli luce.”

Timeoutintensiva

Per Accedere alle Foto ed il Filmato Clicca Qui

Timeoutintensiva.it, N°28, Out of Border, Dicembre 2015

 

E On Line Il Nuovo Numero 28 Di Timeoutintensiva

I Contenuti

home_blog_2

In Copertina
La Fragilità E La Vulnerabilità In Sanità. Una Ricerca sul Campo.

Sintesi dei Risultati di un Progetto di Ricerca sul Campo per Identificare Determinanti di Fragilità e Vulnerabilità Sociale e Suggerire Approcci Migliorativi in Popolazioni a Maggiore Rischio.
Maria Teresa Greco, Anna Roberto, Giovanni Apolone, Luigi Bisanti, Mauro Niero, Vittorio Caimi, Paolo Longoni
Unità di Cure Palliative e Terapia del Dolore – Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ – IRCCS, Milano mariateresa.greco@marionegri.it 2. Laboratorio per il coinvolgimento dei Cittadini in Sanità – Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ – IRCCS, Milano 3. Direzione Scientifica, IRCCS – ASMN, Reggio Emilia 4.ASL Città di Milano 5. Università degli studi di Verona 6. Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale (CSeRMEG), Milano

R&P 2013; 29: 63-73

Valutazione Clinica Ed Economica Di Nuovi Analgesici Per La Gestione Del Dolore Cronico

La gestione del dolore cronico rappresenta ancora una sfida per i medici.Gli oppioidi rappresentano il caposaldo nel trattamento del dolore cronico severo, non solo per la loro potenza, ma anche perché agiscono come farmaci centrali. Il principale limite al loro utilizzo nella pratica clinica è la prevalenza di effetti collaterali
Flaminia Coluzzi, Matteo Ruggeri Recenti Prog Med 2014; 105: 415-419

Cambiamenti Climatici, Alluvioni E Impatto Sulla Salute

Dopo i nubifragi che nei giorni scorsi hanno colpito molte regioni italiane, la preoccupazione maggiore è rivolta ai danni economici. La quantificazione è piuttosto tempestiva e ci allarma per la sua entità. Passano in secondo piano gli aspetti relativi ai danni per la salute, anche perché è molto più difficile quantificarne l’impatto che va valutato non solo a breve, ma anche a medio e lungo termine. Il reale impatto delle alluvioni sulla salute viene in gran parte sottostimato.
Paola Michelozzi, Francesca de’ Donato Recenti Prog Med 2014; 105: 48-50

Due Anni Di Attività Del Registro ADHD Della Regione Lombardia: Analisi Dei Percorsi Di Cura Diagnostici E Terapeutici – Ricerca Sul Campo

Laura Reale, Michele Zanetti, Massimo Cartabia, Filomena Fortinguerra, Maurizio Bonati a nome del Gruppo Regionale Lombardo ADHD – Laboratorio per la Salute Materno Infantile IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano
R&P 2014; 30: 198-211
Dall’esperienza del Registro ADHD della Regione Lombardia è altresì emerso come limitare la sovradiagnosi e il disease mongering sia possibile disponendo di risorse adeguate e appropriate, attivando iniziative di formazione e informazione che coinvolgano i pazienti, le famiglie, gli insegnanti e gli operatori.

Racconti a Margine

Porte Aperte

…”Mi inginocchio, aiuto il bambino, forse 7 o 8 anni, piegato per terra. Sulla fronte una piccolissima ferita proprio all’attaccatura dei capelli. Un occhiello. Lo guardo cercando di trasmettergli un che di rassicurante, gli chiedo “Tutto a posto? Ti sei fatto male?”. Mi dice “No, tutto a posto” battendosi i vestiti per pulirli dalla caduta come un adulto. Guardo la ferita “E come ti sei tagliato ?” “Giocando a pallone… La porta… Ho sbattuto contro il palo… Non mi fa male…” Mi guarda serissimo, non dice più nulla, e’ la’ in piedi vestito di poveri abiti, pantaloni lunghi lisi, maglietta a righe scolorita e con le infradito gialle ai piedi, capelli e occhi nerissimi, uno sguardo serio, seccato, quasi severo, da vecchio più che da bambino .
di Psycapolide

Orme di Passi sulla Sabbia

…” Tento’ di immergersi per arrivare al fondo, senza prendere aria e perdere i sensi nella risalita, ma non ci riuscì e allora continuo’ a nuotare, in quel delirio di eccitazione e paura, di cui aveva piena la testa e bevve tossì e bevve ancora e tossì forte, perché acqua le era andata di traverso in gola; così comincio’ a girarle la testa, a vedere tutto confuso, come appannato e bevve ancora, ma quando cerco’ di respirare non ci riuscì e il terrore la prese”…
di S. Vasta

Out of Border

Sebastiao Salgado, Dal Buio In Cui Viviamo A Come Dargli Luce. Foto E Video

Da quarant’anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno cambiamento. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea – conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa – si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo.
a cura di Redazione – S. Vasta

Non Lasciare Che Io Finga Che Tu Sia Con Me. Ammettimi Alla Misericordia.

…”Nel caos di un universo svuotato di senso l’uomo non può più governare le continue trasformazioni, non riesce più a indovinarne gli esiti, ne consegue il dubbio come una sorta di antidoto contro le “intossicazioni del tempo”. Uno sguardo curioso e tagliente, non distante dal mondo ma lontano da ogni illusione, dalla delusione, uno sguardo acuto, penetrante, quasi una passione per tutto ciò che è insolubile, e tuttavia uno sguardo “misericordioso””
di Emilia Maggiordomo e Laura Costa
Student Corner
SIAARTI : Standard per il monitoraggio in anestesia
(edizione 2012)

Task Force: G Bettelli, G. Della Rocca, M. Fusari , P. Martorano, P. Mastronardi, M.Solca, G. Torri 
Gruppo di Studio Sicurezza in Anestesia: E. Adrario, G. Arena, M. Astuto, G. Bettelli, E. Calderini, A. De Gasperi, M. Fusari, Y Leykin, L. Lorenzini, L. Lubatti, C. Pace, L. Piazza, C. Pontecorvo, R. Rago, I. Salvo, M. Sammartino, M. Solca, V. Sonzogni, S. Taddei, G. Torri

Migliorare La Sicurezza dei Pazienti e Ridurre Gli Sprechi: La Lista dei Farmaci da Evitare

Caltabellotta A., Iacono A.
Evidence 2014;6(9):e1000089

GRAFFITI-Mostra Fotografica On Line
Un’ Idea della Cina
mostra fotografica di Ettore Lo Bianco
Dicembre 2014

Spotlight
Policlinico di Modena Video: “Terapie Intensive Aperte: Si Deve Fare”
Servizio Rapporti con l’Informazione-Policlinico Modena
17 Dic 2013

Video Formazione Procedura Di Vestizione E Svestizione Per La Gestione Della Malattia Da Virus Ebola (Mve)
Video prodotto dall’IRCCS Massimo Spallanzani
24 ott 2014

Video Campagne A Hair-Raising Message
Produttore Barncancerfonden
05 ott 2014

Video: Dipendenze Patologiche Nuggets
Andreas Hykade per Film Bilder 2014
13 ott 2014

Video Campagne Eutanasia: Il Parlamento Si Faccia Vivo.
Associazione Luca Coscioni
13 settembre 2013

Video: Autismo, Animazione Listen
Listen. Senior Thesis
2014

“Destino”
Video Animazione di Salvador Dalì e Walt Disney. 1945 (arteidetv)
Dicembre 2014

Nurse Science
I Motivi Per Scegliere La Simulazione Come Strumento Di Apprendimento In Sanita’

L’assistenza sanitaria oggi è un processo molto complesso, con numerose dinamiche e pressioni che sfidano l’offerta di una cura del paziente continua e di qualità costante.  Avere a disposizione un ambiente di formazione che rispecchi in maniera realistica l’ambiente di lavoro, conferisce agli studenti quell’autosufficienza necessaria per agire come da libro di testo e con standard perfetti… considerando questo, si è evidenziata la necessità di creare un ambiete di apprendimento realistico in cui contestualizzare la formazione per migliorare in maniera ottimale le abilità e la fiducia in se stessi, prima del lavoro in ospedale.
S.Egman*, S.Giammona*, F.Marchese*, G.Cappello*;

*Nurse Educator ISMETT Palermo

E ancora Tecnè-articoli scientifici-, Postbox-Le foto inviate dai lettori-, Libri, Musica e tanto altro.

Alla Prossima e Buone Feste

Il Board di Timeoutintensiva

Da Una Medicina Basata Sulle Evidenze A Una Medicina Basata Sulle Conoscenze

di Guido Bertolini

Un Commento di Guido Bertolini del Centro di Coordinamento del Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva (GiViTI) sul Documento Di Consenso SIAARTI Sul Managment Dei Pazienti Endstage Con Insufficienze Croniche D’organo.  

80_end_stage_copia“…Il tema è quello del paziente con insufficienza cronica allo stadio finale. Un tema sempre più rilevante, dal momento che gli straordinari progressi della medicina hanno avuto, come contropartita alla riduzione della mortalità e al miglioramento delle condizioni di vita di tanti pazienti, anche l’effetto di prolungare lo stadio finale di molte patologie. Quale deve essere il piano di cura per questi pazienti? Chi deve farsene carico? Con quali obiettivi?”

Per Leggere l’intero articolo Clicca qui

Per Leggere il Documento Di Consenso SIAARTI Sul Managment Dei Pazienti Endstage Con Insufficienze Croniche D’organo Clicca qui

Timeoutintensiva.it, Focus, Giugno 2014.

Racconti a Margine: “Stesse Stelle” di Giramondo

Racconti a Margine

“Stesse Stelle”

di Giramondo

34_altre-stelle-199x300“A notte inoltrata mi suona il telefono: è il pronto soccorso dell’ospedale dove lavoro.
 Mi riferiscono che è arrivato un ragazzino di 10 anni con un trauma cranico per un incidente stradale di 2 ore prima.
 Qui fa sempre molto caldo; il mezzo di locomozione più comune e più economico è il ciclomotore; sopra un sedile di motorino viaggiano sempre dalle 3 alle 6 persone, bambini e neonati compresi.
 Caschi, sconosciuti; velocità, almeno 70 km orari…”

Per Leggere l’Intero racconto clicca qui

 

 

 

Il Racconto è Tratto da Nottidiguardia.it

Timeoutintensiva.it, N°27, Racconti a Margine, Giugno 2014.

Gaza: Imbarbarimenti: “Anche Hitler è stato un bambino.”

Le Idee

foto copia 2Questo articolo è tratto da Internazionale On Line del 25 Luglio 2014. Chi Scrive è un giornalista Israeliano d’uno dei maggiori quotidiani del paese.
Ve ne riportiamo ampi stralci, non aggiungendo alcun commento.

Si commenta da solo.

 

“Il totale, aggiornato al 23 luglio, è di 155 bambini (palestinesi n.d.r.). La mattina ne sono morti altri tre. Dieci bambini al giorno, in media. Il quotidiano britannico The Telegraph ha pubblicato un “grafico della morte” con i nomi dei bambini, la data di morte e la loro età. La tabella comprende neonati, bambini e ragazzini.  Il grafico non mente, non è stato diffuso in Israele, e nessuno si preoccuperà di farlo. Non c’è posto per questa conta, siamo in guerra.  
“Anche Hitler è stato un bambino” si legge su un muro vicino all’ingresso di Netivot.

Sul sito internet “Walla!” si trovano una serie di commenti in risposta a un articolo sulla morte di quattro bambini sulla spiaggia di Gaza. Shani Moyal: “Non me ne frega niente della morte dei bambini arabi. Peccato che non siano stati di più. Ben fatto”. Stav Sabah: “Queste sono immagini bellissime. Mi rendono felice. Non smetterei mai di guardarle”. Sharon Avishi: “Solo quattro? Peccato. Speravamo fossero di più”. Daniela Turgeman: “Ottimo. Dobbiamo uccidere tutti i bambini”. Chaya Hatnovich: “Non esiste un’immagine più bella di quella che mostra i bambini arabi morti”. Orna Peretz: “Perché soltanto quattro?” Rachel Cohen: “Non chiedo la morte dei bambini di Gaza. Chiedo che bruciate vivi tutti gli arabi”. Tami Mashan: “Devono morire più bambini possibile”.
Dai nomi e dalle foto si capisce che tutti i commenti sono stati scritti da donne israeliane.  
Ma perché incolpare le donne e i loro commenti? Ascoltate le parole dei generali, dei politici e degli analisti. Dicono le stesse cose, usano solo toni un po’ meno aggressivi.
Dopo tutto, “anche Hitler è stato un bambino”.”

Gideon Levy è un giornalista israeliano. Scrive per il quotidiano Ha’aretz.
Tratto dal Settimanale On Line Internazionale.
L’Intero articolo lo trovate qui.