Archivio mensile:gennaio 2011

Il Concetto di “baby lung”

Articolo Scientifico

Il Concetto di “baby lung”

L. Gattinoni, A. Pesenti

Abstract

Background: Il concetto di “baby lung” deriva dalle immagini ottenute con la tomografia assiale computerizzata che dimostrano che, nella maggior parte dei pazienti con danno polmonare acuto/sindrome da distress respiratorio, il tessuto normalmente aerato ha le dimensioni del polmone di un bambino di 5-6 anni (300-500 gr di tessuto aerato). Discussione: la compliance del sistema respiratorio si correla in maniera lineare alle dimensioni del “baby lung”, suggerendo che il polmone, nella sindrome da distress respiratorio acuto, non sia rigido ma bensì piccolo e abbia un’elasticità intrinseca in sostanza normale. Inizialmente pensavamo che il “baby lung” fosse una struttura anatomica distinta situata nelle regioni non declivi del polmone. La ridistribuzione delle densità che si osserva nella posizione prona ha però dimostrato che il “baby lung” è un concetto funzionale e non anatomico. Questo concetto fornisce il razionale per un “trattamento gentile del polmone” e fornisce inoltre la spiegazione dei concetti di baro- e volotrauma… Continua qui

Intensive Care Med (2006) 3:205-213 Ed. Italiana

Organizzazione e Pianificazione del Trattamento d’Urgenza in Camera Iperbarica

Articolo Scientifico

Organizzazione e pianificazione del trattamento d’urgenza in Camera Iperbarica

Organization and planning of emergency treatment in hyperbaric chamber

dr. S.Vasta

Direttore UU.OO Anestesia Rianimazione, PO Vittorio Emanuele III, ASP 9, Salemi

(TP).

dr. D. Garbo

Responsabile U.O. di Medicina Subacquea ed Iperbarica U.O. di Anestesia e

Rianimazione dell’A.O.U.P.”Paolo Giaccone” di Palermo

Relazione 7° Congresso Nazionale Siared 29-31 Maggio 2010 Villasiminius (Cagliari)

ABSTRACT

Introduzione

Le Principali Urgenze Iperbariche di cui ci occuperemo in questo articolo, come la Embolia gassosa arteriosa, la Malattia da decompressione subacquea e l’ Intossicazione da monossido di carbonio nelle quali viene richiesto specificamente l’intervento del Servizio di Medicina Subacquea ed Iperbarica, sono patologie ad insorgenza acuta con evoluzione rapidamente sfavorevole se non trattate adeguatamente, e, ancora oggi, tra le più esposte ai danni derivanti dalla discontinuità delle cure perché caratterizzate da necessità terapeutiche complesse in relazione alla gravità delle lesioni, i cui esiti sono fortemente condizionati dal fattore tempo. Integrare le funzioni dell’ emergenza, preposte alla gestione della stessa, significa migliorare il processo assistenziale; cioè realizzare un percorso complesso in quanto costituito da molteplici sottosistemi. Un modello di sistema integrato Pronto soccorso> (Unità Terapia Intensiva) > Camera Iperbarica, che risponda ad una logica di tempestività, appropriatezza e continuità delle cure necessarie. Tale revisione della letteratura, tende come end point a dare indicazioni su come diminuire la mortalità intraospedaliera dei pazienti affetti dalle suddette patologie…

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La Tecnica dell’Ipotermia nel Trauma Cranico

Articolo Scientifico

La Tecnica dell’Ipotermia nel Trauma Cranico

KARIN IEMI* SILVANO COZZI*

* Medico Neurorianimazione

I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele

Milano.

** Medico Responsabile Neurorianimazione I.R.C.C.S.

Ospedale San Raffaele Milano.

L’ ipotermia indotta viene definita come un abbassamento della temperatura corporea centrale a scopo terapeutico ed è stata applicata in sala operatoria sin dal 1950 quando Bigelow la introdusse in chirurgia cardiaca per la protezione cerebrale. Pochi anni più tardi cominciò ad essere applicata sporadicamente anche in altri settori della medicina, tra cui nei pazienti con danno neurologico. Tuttavia è solo a partire dagli anni ’90 che si è richiamata l’attenzione sull’importanza clinica dell’ipotermia nei pazienti con trauma cranico.

Per convenzione si definiscono 3 gradi diversi di ipotermia… Per Continuare Clicca qui

N&A mensile italiano del soccorso · Anno 16° · Vol. 179 · Settembre 2007

Timeoutintensiva.it, N° 14, Technè, Luglio 2010

Il Manuale del Contorsionista

Recensione Libri

Craig Clevenger

Il manuale del contorsionista

Mondadori – Collana: Strade blu Narrativa

Pagine 257 – Formato 15×21 – Anno 2005

Un romanzo che è un’illustrazione del gioco identitario. Una mirabile lotta per mantenere la propria identità creando continuamente nuove identità… alle prese con medici e psichiatri che desiderano che il protagonista confermi se sia un malato o un non malato (non una persona con le sue “coerenze”)… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 14, Books, 26 luglio 2010

Protocollo per la Profilassi Antibiotica in Chirurgia Ortopedica

Articolo Scientifico

Protocollo per la Profilassi Antibiotica in Chirurgia Ortopedica

Dr.ssa G. Lazzaro

U.O. II Anestesia e Rianimazione “G. Trombino”

Direttore: Dr. R. Tetamo

novembre 2010

Con il termine di profilassi antibiotica si intende la somministrazione di chemioterapici secondo modalità ben definite, in assenza di infezione in atto, allo scopo di prevenirne sia l’insorgenza che l’eventuale successiva diffusione. L’uso dell’antibiotico ha quindi finalità preventive e NON terapeutiche. In chirurgia per profilassi s’intende la somministrazione di un farmaco prima che si verifichi la contaminazione batterica del campo operatorio ed il successivo sviluppo di un’infezione del sito chirurgico.

A tal proposito si ricorda che la somministrazione dell’antibiotico và effettuata preoperatoriamente circa 30’ prima dell’incisione della cute e per via endovenosa in modo da ottenere un’elevata concentrazione del farmaco nel sito da operare, tale da ridurne notevolmente la carica batterica presente. Somministrare l’antibiotico solo dopo l’esecuzione dell’intervento, ha esclusivamente effetto “placebo” ai fini della prevenzione dell’infezione della ferita poiché il chirurgo ha operato in un campo con carica batterica elevata.

La profilassi non ha lo scopo di “sterilizzare” i tessuti, ma quello di ridurre la carica microbica nel sito di intervento ad un livello che possa venire controllato dalle difese dell’ospite…. per continuare a leggere l’articolo Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 15, Technè, 4 Gennaio 2011