Archivio mensile:gennaio 2011

Le linee guida ERC (European Resuscitation Council) 2010 sulla rianimazione cardiopolmonare (RCP)

Le linee guida ERC (European Resuscitation Council) 2010 sulla rianimazione cardiopolmonare (RCP) aggiornano quelle pubblicate nel 2005 e rispettano il ciclo quinquennale di revisioni previste per le modifiche alle linee guida. Come le precedenti, le nuove linee guida del 2010 sono basate sul più recente Consenso Scientifico Internazionale sulla Rianimazione Cardiopolmonare con Raccomandazioni sul Trattamento (CoSTR) che ha riunito i risultati di revisioni sistematiche nell’ambito di un’ampia serie di argomenti relativi alla RCP. La scienza della rianimazione è in continua evoluzione e le linee guida cliniche devono essere regolarmente aggiornate per seguire il progresso scientifico ed indirizzare il personale sanitario sul miglior approccio da seguire nella pratica clinica. Nei cinque anni che intercorrono tra gli aggiornamenti delle linee guida, comunicazioni scientifiche provvisorie possono informare il personale sanitario sulle nuove terapie che potrebbero influenzare significativamente la prognosi. La sintesi operativa delle linee guida ERC 2010, fornita in anteprima da Italian Resuscitation Council, fornisce gli algoritmi di trattamento essenziale per la rianimazione di bambini e adulti e mette in luce le principali modifiche rispetto alle linee guida del 2005. Indicazioni dettagliate sono disponibili nel testo completo in lingua inglese disponibili sul sito ERC (www.erc.edu ) .

Una Sintesi Delle Linee Guide in Italiano La Trovi Su Technè,  Timeoutintensiva N° 15, e la puoi scaricare Cliccando qui

Presentate Le Nuove Linee Guida Sulla Rivascolarizzazione Miocardica

E’ stato diffuso uno fra i piu’ importanti documenti di consenso clinico mai pubblicati in Europa in materia di trattamento della malattie coronariche, frutto della collaborazione tra la Societa’ Europea di Cardiologia (ESC) e la Societa’ Europea di Cardiochirurgia (EACTS). L’obiettivo è quello di mettere al centro di ogni valutazione l’adozione della migliore terapia per il paziente, scelta di comune accordo tra cardiologo curante, emodinamista e cardiochirurgo.

Le linee guida prevedono, fatta eccezione per le urgenze, la costituzione di un Heart team di cui fanno parte il cardiologo curante, l’emodinamista e il cardiochirurgo, i quali valuteranno, insieme al paziente, i vantaggi di una scelta terapeutica rispetto ad un’altra, identificando cosi’ il percorso migliore. L’interesse per questo approccio condiviso risiede nel fatto che ogni anno in Italia si eseguono 130.000 procedute di angioplastica coronarica e ben 18.000 interventi di by pass aorto-coronarici.

per approfondimenti vai al sito della’ EACTS Cliccando qui

puoi Leggere le linee Guida Cliccando qui

Fotografia e Poesia: “L’assenza dondola nell’aria” di Nazim Hikmet

L’assenza dondola nell’aria

Nazim Hikmet

Photos di Evgen Bavcar

“L’assenza dondola nell’aria come un batacchio di ferro
martella il mio viso martella
ne sono stordito

corro via l’assenza m’insegue
non posso sfuggirle
le gambe si piegano cado

l’assenza non è tempo né strada
l’assenza è un ponte fra noi
più sottile di un capello più affilato di una spada

più sottile di un capello più affilato di una spada
l’assenza è un ponte fra noi
anche quando
di fronte l’uno all’altra le nostre ginocchia si toccano”.

(Nazim Hikmet, Mosca, 1961)

Nazim Hikmet è stato un poeta turco, naturalizzato polacco alla fine degli anni ‘50, quando la Turchia gli tolse la cittadinanza per motivi politici. E’ considerato uno dei più grandi poeti del ventesimo secolo, rivoluzionario nell’introdurre versi liberi ed uno schema colloquiale nel compassato schema letterario ottomano.

PS: Nota personale> Dedicato alla perdita, oggi subita, da un amico ormai assente

Savas

Psicologia della Cronicità

Articolo Scientifico

Impatto della malattia cronica sul partner del paziente.

Uno studio esplorativo

G. Pacini, I. Sarmiento

Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse per le tematiche riguardanti la malattia cronica e le problematiche ad essa connesse. Diversi autori hanno analizzato le difficoltà cui deve far fronte chi presta assistenza ai malati, in particolare quando è il partner ad assumere il ruolo di caregiver. Tale condizione avrebbe conseguenze sia psicologiche che fisiche, ma i suoi effetti reali sembrano dipendere da un insieme complesso di fattori interagenti. Sulla base di queste ricerche, nel presente studio si è cercato di indagare l’influenza di attaccamento e soddisfazione coniugale sull’impatto che la patologia ha sul partner del paziente e sulla sua qualità della vita… Continua qui

da: Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Supplemento B, Psicologia

© PI-ME, Pavia 2008 2008; Vol. 30, N. 3: B54-B61

http://gimle.fsm.it

Fotografia e Poesia

unknown photographer

Elogio dei Piedi

di Erri De Luca

Perché reggono l’intero peso.

Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.

Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.

Perché portano via.

Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.

Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.

Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.

Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.

Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.

Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.

Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.

Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.

Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.

Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.

Perché non sanno accusare e non impugnano armi.

Perché sono stati crocefissi.

Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio.

Perché, come le capre, amano il sale.

Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

Tratto dallo spettacolo: Chisciotte e gli Invincibili di Erri De Luca