Archivio mensile:febbraio 2011

Medicina e Fotografia: “Ricominciare a Vivere”, Mostra Fotografica Itinerante

Medicina e Fotografia:

Magnum Photos

“Ricominciare a Vivere”, Mostra Fotografica Itinerante. The Global Forum/Magnum

In Ricominciare a vivere otto fotografi della Magnum hanno ritratto persone in nove paesi in tutto il mondo, prima di iniziare la terapia antiretrovirale contro l’AIDS e poi quattro mesi dopo. Ecco i volti, le voci e le storie che rappresentano questi milioni di persone che sarebbero ormai morte se non fosse stato per la disponibilità gratuita dei farmaci antiretrovirali. Persone che convivono con l’HIV, che lavorano, si occupano dei figli e provano le gioie e i dolori della vita. Ma ci sono anche le storie di coloro per i quali la terapia è giunta troppo tardi. Continua qui

Trovate la Brochure della Mostra Cliccando qui

Timeoutintensiva.it, N°11/12, Dicembre 2009

Le Linee Guida Siaarti Sul Management Delle Vie Aeree Difficili. Come Interpretarle ?

Articolo Scientifico

Le Linee Guida Siaarti Sul Management Delle Vie Aeree Difficili. Come Interpretarle ?

Dr. Guglielmo Pitrolo

Fondazione Istituto San Raffaele – Giglio

Responsabile U.O. di Anestesia e Rianimazione

Riassunto

Il problema del controllo delle vie aeree è cresciuto con il crescere dell’anestesia.       Ogni U.O. deve dotarsi di protocolli operativi e di strumenti adeguati seguendo “le raccomandazioni” contenute nelle Linee Guida delle società scientifiche. La previsione di difficoltà darà garanzia di successo permettendo di evitare incidenti a volte anche mortali o con conseguenze invalidanti permanenti. E’ condizione indispensabile non solo il possesso ma anche un adeguato allenamento per l’uso dei dispositivi disponibili che devono essere scelti anche in funzione della necessaria curva di apprendimento, della percentuale di successo e del costo… Continua Qui

Le Linee Guida della SIAARTI commentate nell’articolo:

SIAARTI Raccomandazioni Per Il Controllo Delle Vie Aeree E La Gestione Delle Difficoltà

le Trovate Cliccando qui


Timeoutintensiva.it, N° 10, Spotlight, Luglio 2009

Terapie Intensive: “Apriamo Le Porte”

Editoriale

Apriamo Le Porte

di H. Burchardi
Una recente inchiesta eseguita su 95 unità di terapia intensiva francesi, ha rivelato l’esistenza di regole restrittive sulla visita dei parenti dei pazienti in quasi tutte le rianimazioni esaminate. Per esempio, il 97% delle ICU contemplavano
ore di visita limitate, nel 90% era limitato il numero dei parenti ammessi, nel 55% delle ICU la visita non era permessa ai bambini (o era permesso solo in modo restrittivo),
e nel 40% era permesso l’ingresso solo ai parenti stretti. Dobbiamo rallegrarci del fatto che questo problema sia giunto alla nostra attenzione. È tempo di pensare alle relazioni
con i pazienti e loro parenti ed amici. Nel 1993 l’ Associazione Americana delle infermiere di Terapia Intensiva (AACN) ha organizzato una conferenza di consenso per promuovere una terapia critica più umana. Apparentemente, gli atteggiamenti dei curanti stanno lentamente cambiando. Almeno ora vengono ben considerate le necessità
delle famiglie. Nella mia opinione, vi sono cinque buone ragioni per
aprire le ICU a parenti e visitatori… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°0, Technè, Giugno 2006

Out Of Border : La Verità e La Fantasia: Un’Antica Legenda…

In questo Blog che parla di sofferenza, di dolore, di morte e malattia, di come alleviarla e prendersene cura, Out of Border rappresenta un guardare oltre il confine, e per un attimo, attraverso una fotografia, poche righe, favole, musica, racconti, un video o una poesia, vivere un momento di gioia, di riflessione, di interesse e perchè no anche di allegria…

savas

La Verità e La Fantasia

Susan Meiselas Photographer

“Un’ antica leggenda racconta di quando la Verità decise di andare a visitare la gente, e, nuda come ha da essere la Verità, abbandonò le sue alte valli e scese tra le strade di un villaggio. Ma al suo passaggio, porte e finestre delle case si sbarravano, e la gente s’affrettava a richiamare i bambini e a chiudersi in casa. Affranta, la Verità si allontanò da quel villaggio ingrato, e sedette ai piedi di un albero, in profonda meditazione. Ma ad un tratto scorse una figura in lontananza, che s’avvicinava al villaggio. Era coperta da una magnifica cappa ricamata, su cui s’intravvedevano forme in movimento, d’uccelli, e di umani, e di altre creature. Al suo arrivo, tutte le porte s’aprivano, e la gente correva a rimirarla, e persino i bambini s’avvicinavano per toccare il suo mantello colorato. A sera, quando tutti si furono ritirati, la Verità osò scendere di nuovo al villaggio, e accostò la figura mantellata. “Chi sei?”, le chiese. E quella rispose: “Io sono la Fantasia, e questo è il mio mantello delle Storie. Gli esseri umani le amano”. “Allora, ti prego, dammi il tuo mantello, affinché nessuno abbia più paura di me”. Pietosamente, la Fantasia si tolse il mantello, e con quello ricoprì la Verità.

Da allora, la Verità gira per il mondo, travestita da Storie”.

Inviataci da Salvo Pitruzzella, un amico, narratore di Favole.

Recensioni Musicali: There is an ocean that divides … di S. Matthew

Recensioni Musicali

a cura di Ugo Sottile

There is an ocean that divides …

Scott Matthew

2009 Glitterhouse Records

Australiano del Queensland, passa da Londra per stabilirsi a New York. Già membro della band di rock alternativo Elva Snow con l’apporto di Stewart Corbin ex Morrissey band, inizia ad avere notorietà nel paese del sol levante grazie alle musiche incluse nella soundtrack della serie “anime” The ghost in the shell; brani come Psychedelic soul, Lithium flowers, Be human, Beauty is within us,Trip city oppure Is it real insieme a Yoko Kanno nel cartoon be bop cow boy sono fra i primi ad avere un riscontro almeno in Giappone. Scott Matthew, primo album omonimo è del 2008, imperdibile esordio da solista per modo di dire perché si circonda sempre di artisti di ottimo livello, brani come Amputee, Abandoned, Little bird, In the end e Market me to children, ti penetrano dentro sottilmente ma in modo implacabile e colpiscono nel segno scavando un solco indelebile nell’anima.

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Timeoutintensiva.it, N° 14, Music, Luglio 2010