Archivio della categoria: Articolo Scientifico

Fast-Track

Articolo Scientifico

Fast-Track

Dr. Salvina Matranga, Intensivista

Associazione i.Change Onlus- Timeoutintensiva OpeNetwork

Per Fast Track s’intende una tecnica multimodale e interdisciplinare usata nei pazienti sottoposti a chirurgia elettiva; il cui obiettivo è quello di facilitare l’intero percorso ospedaliero ( ricovero- intervento – dimissione ) e non soltanto con una rapida dimissione ma anche con una precoce ripresa della normale attività della vita quotidiana.

Tutto questo mantenendo elevati margini di sicurezza e qualità di prestazioni, e quindi abbattendo lo spreco e risparmiando così risorse economiche. Nei paesi scandinavi questa realtà si è già consolidata. Infatti in questa esposizione vengono riportate le esperienze e gli studi fatti già a partire dal 2001 dal dipartimento di chirurgia del Karolinska Hospital di Stoccolma e di altri ospedali scandinavi con lo studio ERAS (Enhanced Recovery After Surgery ). Questa metodica richiede una riorganizzazione specifica in cui è fondamentale l’interfacciarsi tra le varie figure professionali (anestesista –chirurgo –infermiere) e dove l’anestesista gioca un ruolo chiave, divenendo medico del perioperatorio, e richiede percorsi appositamente studiati… Continua Cliccando qui
Timeoutintensiva.it, N°6, Focus, Giugno 2008

News: Libia: Unicef, Servono 7, 2 Mln Dollari Per Donne E Bambini 



News

Libia: Unicef: Servono 7, 2 Mln Dollari Per Donne E Bambini

03 MAR 2011

Servono 7,2 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di donne e bambini colpiti dalle violenze in Libia. Questo l’appello lanciato dall’Unicef per far fronte all’emergenza umanitaria ai confini con Egitto e Tunisia.
Personale Unicef e’ gia’ stato inviato sul campo dove collabora con l’Alto commissionato delle Nazioni Unite per i rifugiati, con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni e con le societa’ della Mezzaluna Rossa di Egitto e Tunisia .

Approfondimenti:

Tunisia, all’UNICEF la gestione di acqua e igiene per i profughi della Libia

La Caccia Agli Errori Medici: Rassegna Non Sistematica Della Letteratura

Articolo Scientifico

La Caccia Agli Errori Medici: Rassegna Non Sistematica Della Letteratura

Medical Malpractice

Fondazione Arturo Pinna Pintor SIQuAS VRQ (Fapp)

Plinio Pinna Pintor*, Walter Picco**

* Presidente Clinica Pinna Pintor e della FAPP, Fondazione Arturo Pinna Pintor

Fellow for European Society of Cardiology

** Resposnsabile Qualità e Sicurezza. Clica Pinna Pintor. Torino

Per gentile concessione

Articolo in .pdf, Cliccate qui

Ed Inoltre:

Dalla Qualità Percepita Alla Percezione Dell’errore Medico – Metodologia Integrata Per L’individuazione Dell’errore Medico: Bibliografia Essenziale

Fondazione Arturo Pinna Pintor SIQuAS VRQ

Ottobre 2005

Timeoutintensiva.it, N°8, Spothlight, Dicembre 2008

Fluid Resuscitation in Septic Shock

Scientific Article

From Critical Care Medicine

Fluid Resuscitation in Septic Shock

A Positive Fluid Balance and Elevated Central Venous Pressure Are Associated With Increased Mortality

John H. Boyd, MD, FRCP; Jason Forbes, MD; Taka-aki Nakada, MD, PhD; Keith R. Walley, MD, FRCP; James A. Russell, MD, FRCP.

Posted: 02/21/2011; Crit Care Med. 2011;39(2):259-65.

© 2011 Lippincott Williams & Wilkins

Abstract

Objective: To determine whether central venous pressure and fluid balance after resuscitation for septic shock are associated with mortality.
Design: We conducted a retrospective review of the use of intravenous fluids during the first 4 days of care.
Setting: Multicenter randomized controlled trial.
Patients: The Vasopressin in Septic Shock Trial (VASST) study enrolled 778 patients who had septic shock and who were receiving a minimum of 5 μg of norepinephrine per minute.
Interventions: None.
Measurements and Main Results: Based on net fluid balance, we determined whether one’s fluid balance quartile was correlated with 28-day mortality. We also analyzed whether fluid balance was predictive of central venous pressure and furthermore whether a guideline-recommended central venous pressure of 8–12 mm Hg yielded a mortality advantage. At enrollment, which occurred on average 12 hrs after presentation, the average fluid balance was +4.2 L. By day 4, the cumulative average fluid balance was +11 L. After correcting for age and Acute Physiology and Chronic Health Evaluation II score, a more positive fluid balance at both at 12 hrs and day 4 correlated significantly with increased mortality. Central venous pressure was correlated with fluid balance at 12 hrs, whereas on days 1–4, there was no significant correlation. At 12 hrs, patients with central venous pressure <8 mm Hg had the lowest mortality rate followed by those with central venous pressure 8–12 mm Hg. The highest mortality rate was observed in those with central venous pressure >12 mm Hg. Contrary to the overall effect, patients whose central venous pressure was <8 mm Hg had improved survival with a more positive fluid balance.
Conclusions: A more positive fluid balance both early in resuscitation and cumulatively over 4 days is associated with an increased risk of mortality in septic shock. Central venous pressure may be used to gauge fluid balance ≤12 hrs into septic shock but becomes an unreliable marker of fluid balance thereafter. Optimal survival in the VASST study occurred with a positive fluid balance of approximately 3 L at 12 hrs.

Click Here

But Before Sign In ! The Article is Free !

Emozioni E Sensemaking In Terapia Intensiva

Articolo Scientifico

da: La Costruzione Di Significato E Senso In Terapia Intensiva,

Emozioni E Sensemaking In Terapia Intensiva

Di M.Francesca Sapuppo* e Diego Bongiorno*

Gruppo di lavoro*: Grazia Alia, Serafina Ardizzone, Diego Bongiorno, Cecilia Dolcemascolo, Salvina Matranga, M.Francesca Sapuppo, Salvatore Vasta

*A. I.CHANGE ONLUS

10 ottobre 2008

Prenderemo spunto dal lavoro di Sara Albolino, Richard Cook “Medici di Terapia Intensiva: sensemaking, sicurezza e lavoro quotidiano” (riportato in questa stessa rubrica) per offrire ai Lettori  anche un nostro punto di vista ed un approfondimento. I risultati sono il frutto delle ricerche che abbiamo svolto negli anni passati (dal ’97) all’interno della Terapia Intensiva polivalente dove alcuni di noi lavorano o hanno lavorato e che sono state coordinate da Diego Bongiorno, psichiatra e psicoanalista, esperto nella conduzione di gruppi a funzione analitica. Dalla nostra esperienza quotidiana di Medici Intensivisti sappiamo quanto sia importante in una realtà estremamente complessa e carica di incertezza, come la Terapia Intensiva, lavorare in collaborazione in modo coordinato e cooperativo per ottenere una organizzazione “la più sicura possibile”; contemporaneamente sappiamo però, quanto sia difficile poterla ottenere. In questo risulta indispensabile il sensemaking, quale processo di costruzione di significato e senso “condiviso” tra gli individui del gruppo. Questo consente loro di comprendere  e condividere “insieme” questa  realtà così complessa ed incerta per poi potere agire successivamente in modo condiviso, organizzato, “sensato”. Da qui la decisione di studiare questo processo perché sono proprio le cadute, i fallimenti del sensemaking “condiviso” che possono portare, come spesso osserviamo nelle nostre realtà ospedaliere, ad operare in modo “disorganizzato e senza senso”… Per continuare a leggere… Clicca qui

Allegato ed Incipit:

Medici di Terapia Intensiva: sensemaking, sicurezza e lavoro quotidiano (in .pdf)
S.Albolino* – Richard Cook*
*Sociologa, Unità Rischio Clinico; Regione Toscana ** R. Cook Cognitive Technologies Laboratory, Department of Anesthesia and Intensive Care,University of Chicago

Timeoutintensiva.it, N°7, Focus, Ottobre 2008