Archivio della categoria: Focus

Quel Confine Sottile tra Speranza ed Illusione

Articolo Scientifico

Quel Confine Sottile tra Speranza ed Illusione

Elaborazione del lutto e difficoltà dei genitori del prematuro (e del personale pediatrico) nel gestire diversi tipi di perdita

A. Clarici*, R. Giuliani**

* Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo (DPRS), Università di Trieste Struttura Complessa di Neonatologia e TIN, Ospedale Infantile “Burlo Garofolo”

** Centro Studi di Psicoterapia a Orientamento Psicoanalitico – Trieste

Il vertice psicoanalitico si rivolge alla realtà del percorso del lutto, un processo che permea ogni attività all’interno di un reparto di Terapia Intensiva Neonatale, sia al mondo delle aspettative consce o inconsce delle persone (i genitori e il personale) coinvolte con il neonato prematuro. Un contesto psicoanalitico permette di riconoscere questo tipo di dolore, e fornisce l’opportunità di uno spazio e un tempo, al momento della nascita, in cui i genitori possano essere aiutati innanzitutto a riconoscere l’esistenza di questo doloroso “gap” tra le loro aspettative e la realtà attuale, e riuscire a parlarne e a integrarlo nella propria mente, e (fatto, ancora più importante ai fini preventivi), di seguito nella mente del bambino. Vengono presentati tre casi clinici che sono qui distinti per la diversa natura del processo del lutto. Il primo (a) è dato dal lutto per un bambino non nato, il secondo (b) per un bambino morto e il terzo (c) per una bambina con handicap perché nata con una sindrome genetica… Continua qui

Timeoutintensiva, Focus, N. 14,  Luglio 2010

Riflessioni Sui Trattamenti Di Fine Vita: leggendo qua e là gli atti del congresso ESICM 2007.

Articolo Scientifico

Un’introduzione storica:
Riflessioni Sui Trattamenti Di Fine Vita: leggendo qua e là gli atti del congresso ESICM 2007.

Dr.ssa Serafina Ardizzone, Intensivista, Timeoutintensiva.it

Ci sono voluti parecchi anni per capire che Medicina Critica non è soltanto una storia di successi, di spettacolare tecnologia, di Medicina Innovativa, ma  le ICU sono anche il posto in cui avviene la morte.
E allora la domanda da porsi è: prestiamo abbastanza attenzione al modo in cui i nostri pazienti stanno morendo, dopo che i nostri migliori trattamenti alla fine sono falliti? Ci prendiamo cura dei familiari, siamo capaci di aiutarli ?… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 13, Focus, Maggio 2010

Medicina e Tecnologia

Cyborgs ed Identità morale
Tratto da
Cyborgs and moral identity
di G Gillett J. Med. Ethics 2006;32;79-83
Traduzione e riduzione a cura di S.Vasta*, **,  Christine McRitchie**
* Associazione I.Change ** Timeoutintensiva Network

Nota: Con questo articolo iniziamo una riflessione con i nostri lettori, che speriamo scevra da pregiudizi e rigidità ideologiche, su Medicina e Tecnologia.

Introduzione

foto by Tom Miatke http://www.behance.net/Gallery/Cyborg-Dreams/173904

Oggi le Neuroscienze e la medicina tecnologica in generale, si confrontano sempre più con la realtà imminente dei Cyborg: complessi Integrati di parti umane e parti meccaniche che funzionano come un “unicum”. 
Se il mio cervello funziona in maniera supportata sfruttando le tecnologie intelligenti sia esterne che impiantabili, come dovrei essere considerato, e qual’è il mio stato morale: sono una macchina o sono una persona? Così la prospettiva dei cyborgs assume un significato etico, solleva interrogativi su cosa è una persona, e su come dovrebbe essere trattata la parte parzialmente artificiale dell’essere, specialmente quando quell’artificialità tocca il centro stesso dell’essere umano.
In questo articolo si esplorano un certo numero di scenari, dove l’equilibrio fra essere umano e essere umanoide si sposta e sorge spontanea la domanda riguardo la condizione morale degli individui interessati. La posizione presa è molto conforme all’idea Aristotelica che il nostro comportamento morale è un tutt’uno con le nostre capacità sociali e personali, e forma un reattivo e riflessivo componente di quelle capacità stesse… Continua qui

Pubblicato su Timeoutintensiva N° 10, Focus, Luglio 2009

Per Un Ascolto Progettuale Della Mancanza. Verso Un Maggiore Benessere Gruppale Istituzionale.

Per Un Ascolto Progettuale Della Mancanza. Verso Un Maggiore Benessere Gruppale Istituzionale.

Ermete Ronchi,

Psicologo, Psicosocioanalista, Analista di gruppo.

1998

PSYCHOMEDIA

Absctract

Oggi si può provare ad esercitare la capacità di ascolto e di comprensione di ciò che accade non solo sul livello interspersonale ma anche sui confini protetti da emozioni istituzionali e sociali.

Forse si può provare ad abbattere una sorta di muro di Berlino virtuale al di là del quale – reciprocamente – viene depositato tutto il male del mondo.

18/12/2010

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Timeoutintensiva.it, N°15, Focus, Gennaio 2011

Per Conoscere Le Norme e i Documenti Relativi Al Benessere Organizzativo: Una Sintesi Cronologica Ragionata

18/12/2010

dal project work “Il benessere organizzativo nelle Aziende Sanitarie. Uno strumento di rilevazione”; Master “Offerta dei Servizi sanitari, comunicazione e bisogni dei cittadini: L’Umanizzazione per la tutela della Salute” (Direttori F.Prandi e C.Muscarnera, Tutors D.Falconeri e I.Parenti)
CEFPAS Caltanissetta, febbraio 2009 – ottobre 2010

a cura di R.Celsa

Seconda parte de IL BENESSERE ORGANIZZATIVO IN SANITÀ: RIPENSARE LE ORGANIZZAZIONI

(La prima parte la potete trovare cliccando qui o ne potete avere una introduzione cliccando sul tag Focus del Blog stesso)

ottobre 2010

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Timeoutintensiva.it, N°15, Focus, Gennaio 2011