Archivio della categoria: Infezioni

Oti e Sepsi: La Modulazione Della Risposta Infiammatoria Nella Sepsi. Quale Futuro Per L’Applicazione Clinica Dell’Ossigenoterapia Iperbarica?

Articolo Scientifico

Oti e Sepsi: La Modulazione Della Risposta Infiammatoria Nella Sepsi.

Quale Futuro Per L’applicazione Clinica Dell’Ossigeno Terapia Iperbarica (OTI) ?

Giovanni De Martino, Antonio Pisano

Dipartimento Assistenziale di Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva, Terapia Iperbarica e Terapia Antalgica. Università “Federico II” – Napoli

Da almeno vent’anni è stato chiarito che l’Ossigenoterapia Iperbarica (OTI), ancorché effi cace strumento per migliorare l’ossigenazione tissutale o, meglio, per compensare un defi cit nella capacità di trasporto dell’O2, rappresenta un intenso potenziamento delle difese antimicrobiche dell’organismo mediante un’aumentata formazione di specie reattive dell’ossigeno correlata alle tensioni di O2 superatmosferiche. Più recentemente è stato evidenziato come l’ossigeno iperbarico sia in grado di agire come un vero e proprio trasduttore di segnale, modulando il rilascio di ossido nitrico e l’espressione di citochine, fattori di crescita, molecole di adesione intercellulare e… Continua qui


Timeoutintensiva.it, N°8, Technè, Dicembre 2008


News: Roma: Progetto Di Sostegno Psicologico E Meditazione Per Persone Hiv

News

Roma:Progetto Di Sostegno Psicologico E Meditazione Per Persone affette da Hiv

L’impatto con la diagnosi da HIV è un fatto oggettivo, che segna un prima e un dopo, crea una frattura, uno scompenso su una struttura di personalità preesistente. L’infezione da HIV quando viene pensata solo come malattia, viene relegata in spazi circoscritti quali il contesto di cura e il rapporto con il medico; invece, per le sue peculiari caratteristiche di trasmissione, si traduce per l’individuo in una condizione esistenziale che investe, principalmente, la sua vita relazionale. Per questo, partirà i primi di marzo, un percorso di sostegno psicologico e meditazione per persone sieropositive, con l’obiettivo di permettere una rilettura della propria situazione sotto una nuova luce, integrare il sé corporeo con il sé psichico, migliorare la propria qualità di vita, sviluppare la capacità di condividere la propria esperienza con gli altri. Tutto ciò integrando la meditazione di consapevolezza (mindfulness) con il supporto di gruppo più prettamente psicologico.

Gli incontri avranno cadenza settimanale e si alterneranno gli incontri di meditazione (giovedì) con gli incontri di sostegno psicologico (martedì), dalle ore 21.00 alle ore 22.30, presso la sede di DGP in via Costantino 82 (metro B – Basilica San Paolo).

Il percorso è aperto esclusivamente a persone affette da HIV e la partecipazione è gratuita, mentre è obbligatoria per tutti i partecipanti la sottoscrizione della tessera dell’associazione (15 euro annuali). Conducono gli incontri il Dott. Antonio Colanicchia e la Dott.ssa Serena Romano, sessuologi e psicologi dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica e dal Dott. Dario Doshin Girolami, Monaco buddhista Zen fondatore del Centro Zen l’Arco di Roma. Gli interessati possono contattare la segreteria dell’associazione: tel/fax 06 5134741 segreteria@digayproject.org

dalla Stampa Quotidiana

Le Infezioni E l’Uso Degli Antibiotici. Una Prospettiva Epistemologica

Articolo Scientifico

Le Infezioni E l’Uso Degli Antibiotici. Una Prospettiva Epistemologica

M.Francesca Sapuppo D.Bongiorno

“Non Sempre Il Contrario Della Verita’ E’ Il Falso, Puo’ Essere Un’altra Verita” (N. Bohr 1885-1962)

Tempo fa rivedendo le terapie antimicrobiche prescritte nel nostro reparto ho notato che spesso non vi era sottesa nessuna diagnosi probabile di infezione o alcuna necessità di profilassi e, soprattutto, la durata della somministrazione era sempre incerta.

Confrontandomi con la Letteratura ho riscontrato che questo è un evento comune (Sintchenko 2001, DL Paterson 2003, …) pur essendo la terapia antimicrobica il campo medico in cui esistono più linee-guida, racomandazioni e protocolli.

Perché? Perché per gli antibiotici e gli antifungini noi trasgrediamo continuamente al contratto terapeutico con i pazienti? Contratto che ci imporrebbe molta attenzione e cautela d’uso stante le ricadute che si hanno, praticando eccessiva terapia antimicrobica, non solo sul singolo paziente ma sugli altri ed addirittura sulla popolazione.

Ho iniziato così uno studio, di tipo osservazionale, durato quasi due anni, alla ricerca di una spiegazione, che andasse al di là della semplice spiegazione legata alla disinformazione dei Medici prescriventi. Insieme al collega Psichiatra (il Dr Bongiorno), che collabora con il nostro Reparto dal 1997, abbiamo deciso di iniziare ad affrontare il problema da un punto di vista epistemologico, approfondendo quindi quella componente del pensiero diagnostico e terapeutico (metadiagnosi/metaterapia) che sta normalmente alla base della prescrizione farmacologia in generale e degli antimicrobici in particolare…. Continua… Clicca qui

Timeoutintensiva.it. N°2, Technè, Aprile 2007

Fascite Necrotizzante: Un Positivo Approccio Multidisciplinare ad un Caso “Difficile”

Articolo Scientifico

Fascite Necrotizzante: Un Positivo Approccio Multidisciplinare ad un Caso “Difficile”
E. Fatighenti, P. Tanasi, G. Sbrana, L. De Fina, M. Brauzzi
U.O.s. Medicina Subacquea ed Iperbarica ASL 9 Grosseto

Medicina Subacquea e Iperbarica N. 1 – Marzo 2009 8

Definizione
La fascite necrotizzante è una rara infezione dei tessuti molli, normalmente provocata da batteri produttori di tossine, caratterizzata da estesa necrosi della fascia con parziale risparmio della cute e del muscolo sottostante.
Epidemiologia:
Non ci sono differenze signifi cative riguardo a sesso ed età. Colpisce più frequentemente diabetici, alcolisti, immunocompromessi, tossicodipendenti e farmacodipendenti, pz. con patologie vascolari, ma qualche volta può insorgere anche in pazienti sani.
Eziologia:
La localizzazione preferenziale coinvolge la parete addominale, le estremità, il perineo. Nell’80% dei casi l’ingresso del patogeno nel sottocute avviene tramite una soluzione di continuo della cute (traumi contusivi o laceranti, complicanze post-operatorie, infezioni cutanee o ulcere, iniezione e.v. di stupefacenti o altre sostanze, ascessi perirettali, morsi
di insetti, fi stole colo-cutanee, cause idiopatiche). Possibile anche la propagazione per via ematogena da un focolaio a distanza. Il tipo e il numero dei microrganismi presenti nelle fasciti dipende dal sito di infezione… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 15, Technè, Gennaio 2011

L’evoluzione della Sensibilità e della Resistenza agli Antibiotici

Articolo Scientifico

L’evoluzione della Sensibilità e della Resistenza agli Antibiotici

Evolution in the antibiotic susceptibility and resistance

Stefania Stefani

Dipartimento di Scienze Microbiologiche, Università degli Studi di Catania

Le Infezioni in Medicina, Supplemento 3/2009

I progressi compiuti nel campo della conoscenza scientifica e della tecnologia medica non sono, a tutt’oggi, ancora sufficienti a fronteggiare il problema della resistenza batterica agli antibiotici, che continua a rappresentare un problema in crescente evoluzione, complicando il trattamento delle infezioni nosocomiali e comunitarie e concorrendo ad accrescere, in misura sostanziale, il costo dell’assistenza sanitaria. Infatti, negli ultimi decenni si è assistito, in alcune aree geografiche, all’inesorabile proliferazione di batteri antibiotico-resistenti, spesso con resistenze multiple. Si tratta di un fenomeno che investe tutti i microrganismi patogeni - batteri, funghi e virus – e che ha messo in discussione l’efficacia terapeutica di molti degli agenti antiinfettivi disponibili riproponendo, paradossalmente, una realtà considerata ormai lontana nel tempo quale quella “preantibiotica”. La rapida emergenza della resistenza agli antibiotici è il risultato di diversi fattori tra cui… Continua qui