Archivio della categoria: Medicina e Tecnologia

News: Gran Bretagna – Suonare Uno Strumento Col Pensiero, Grazie Ad Interfaccia Pc

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Medicina e Tecnologia

Gran Bretagna – Suonare Uno Strumento Col Pensiero, Grazie Ad Interfaccia Pc

Suonare un brano musicale col pensiero si puo’, e lo strumento inizia a produrlo nota dopo nota: c’e’ riuscita una donna paralizzata in seguito a un ictus, grazie a un’interfaccia che ha permesso a un computer di leggere le sue onde cerebrali e tradurle in musica. L’interfaccia e’ stata sviluppata da Eduardo Miranda, dell’universita’ britannica di Plymouth e i risultati sono presentati sulla rivista Music and Medicine. Secondo quanto riportato online su Nature, la donna ha imparato ad associare un certo stato mentale a una melodia e a concentrarsi su di esso. Il primo passo, per la donna, e’ stato osservare sullo schermo di un pc alcuni bottoni virtuali, premendo ciascuno dei quali parte una melodia. Poi ha imparato a concentrare il pensiero sui bottoni, cosi’ da premerli con la mente. Il comando arriva da un elettroencefalografo che legge le sue onde cerebrali. Piu’ intenso e’ il pensiero, piu’ forte viene premuto il pulsnte e diversa sara’ l’intensita’ della musica. Il risultato non ha solo aspetti ludici: la musica infatti, oltre ad essere un prezioso intrattenimento, e’ terapeutica e potrebbe aiutare la riabilitazione dei pazienti con paralisi.

L’articolo Originale:

Abstract

Brain-Computer Music Interfacing (BCMI): From Basic Research to the Real World of Special Needs

Eduardo R. Miranda University of Plymouth, Wendy L. Magee Royal Hospital for Neuro-disability,  John J. Wilson University of Essex,  Joel Eaton University of Plymouth,  Ramaswamy Palaniappan University of Essex

Prevenzione E Trattamento Delle Infezioni Correlate Al Catetere Venoso Centrale

Articolo Scientifico

Prevenzione E Trattamento Delle Infezioni Correlate Al Catetere Venoso Centrale

Documento di Consenso Regionale
Versione n. 3.2 – Aprile 2007
Progetto CORIST: COntrollo Rischio Infettivo in Sanità Toscana

Nell’ambito del Progetto CORIST (COntrollo Rischio Infettivo in Sanità in Toscana), coordinato dall’Agenzia Regionale di Sanità (ARS), Osservatorio Qualità, nel periodo 2003-2005, l’attenzione alla procedura di utilizzo del CVC è stata identificata come un’area prioritaria di sorveglianza e intervento sulla base sia delle indicazioni di letteratura, sia dei risultati di una prima indagine regionale di prevalenza, sia delle esplicite indicazioni degli operatori impegnati, nelle diverse Aziende, in attività di controllo delle Infezioni Correlate a Pratiche Assistenziali (ICPA). Questo documento è il prodotto del lavoro, delle conoscenze, dell’esperienza e delle opinioni di un gruppo interdisciplinare di professionisti che hanno collaborato con l’ARS, tra luglio 2005 e dicembre 2006, con l’obiettivo di rendere disponibile a tutti gli operatori della Toscana uno strumento comune per la pratica assistenziale, sia in ospedale sia sul territorio… Per leggere l’intero articolo Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°8, Student Corner, Dicembre 2008

News : Contro Le Malattie Virali Nasce Il “Global Virus Network”

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Contro Le Malattie Virali Nasce Il Global Virus Network

Esperti virologi di fama internazionale provenienti da oltre dodici nazioni diverse si sono incontrati ed hanno ratificato un accordo per dar vita ad un Global Virus Network, GVN, ovvero una nuova organizzazione con autorità globale dotata di risorse proprie e finalizzata all’identificazione, alla ricerca ed al controllo di malattie virali potenzialmente pandemiche e pericolose per l’umanità intera. Il meeting inaugurale si è tenuto nei giorni 1-3 marzo presso l’Ambasciata d’Italia a Washington DC, dove ogni partecipante ha firmato una Dichiarazione di Partecipazione e Supporto al programma del GVN.

Il GVN rappresenta un obiettivo perseguito da tempo dal Dr. Robert C. Gallo, co-fondatore del GVN, Direttore dell’Institute of Human Virology at the University of Maryland School of Medicine di Baltimora, USA, e ricercatore di fama mondiale sia per la scoperta dei primi retrovirus umani patogeni, tra cui HTLV-1 (agente causale di una forma di leucemia dell’adulto) e co-scopritore del virus HIV (causa della sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS) che per lo sviluppo del primo test diagnostico per l’infezione da HIV.

“Dal momento in cui è comparso lo HIV/AIDS”, ha detto il Dr. Gallo, “ho fortemente creduto che una rete di coordinamento e supporto dei migliori virologi mondiali avrebbe servito meglio l’interesse dell’intera umanità per fronteggiare gli esistenti e nuovi pericoli derivanti da malattie virali. Il GVN è la risposta a questa “mission”. Durante i due giorni del meeting, i partecipanti hanno affermato e ratificato i seguenti obiettivi del GVN:

1. Creare una rete di esperti delle più importanti patologie virali umane per affiancare gli esistenti programmi di sorveglianza epidemiologica e gli enti pubblici preposti al fine di controllare eventuali epidemie virali mediante una rapida e coordinata prima risposta ed un approccio basato sulla ricerca scientifica;

2. Costruire rapporti di collaborazione all’interno della rete al fine di studiare patologie a nota o sospetta eziologia virale che richiedano competenze specialistiche multidisciplinari;

3. Arginare la relativa mancanza attuale e futura di virologi medici mediante l’istituzione o l’implementazione di programmi di training tutoriale;

4. Informare gli enti governativi, le organizzazioni preposte alla salute pubblica e la popolazione in generale relativamente al pericolo di patologie virali nonché promuovere la ricerca ed il training per arginare questi pericoli potenziali.

Composta da rappresentati provenienti da oltre una dozzina di paesi ed ancora in fase di acquisizione di nuove adesioni, il GVN agirà come un’organizzazione di pronta risposta ad infezioni virali potenzialmente pericolose per l’uomo che opererà come una centrale operativa per educare, informare e disseminare informazioni critiche a governi, organizzazioni per la salute, medici ed alla popolazione generale. Di pari importanza, il GVN s’impegnerà per creare le condizioni atte a superare la critica carenza di virologi medici esperti a livello globale.

I Paesi membri della rete di esperti sono Argentina, Australia, Canada, Cina, Germania, India, Irlanda, Israele, Italia, Russia – in collaborazione con Azerbaijan, Bielorussia, Estonia, Georgia, Lettonia, Lituania, Uzbekistan e Ucraina -, Spagna, Sud Africa, Svezia, Inghilterra e Stati Uniti.

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News: Eutanasia: Il Diritto Alla “Buona Morte” Divide L’Europa

Eutanasia: Il Diritto Alla “Buona Morte” Divide L’Europa

Sono sempre sempre di più i paesi dove l’assistenza medica al suicidio è considerata legale, ma molti europei devono ancora rivolgersi all’estero per trovare qualcuno disposto ad aiutarli a morire. E c’è anche chi si ingegna a trovare nuovi meccanismi e tecnologie per dare una “Buona Morte”.

L’ex senatore di Amburgo Roger Kusch ha addirittura messo a punto un apparecchio che “garantirà a tutti un trapasso indolore e dignitoso, basta spingere un pulsante”. La questione dell’eutanasia era fino a poco tempo fa un argomento tabù in Germania, a causa delle pratiche adottate sotto il Terzo Reich. Oggi però l’ordine federale dei medici (Bäk) fa appello a “una modifica delle regole” sulla morte assistita. Un medico tedesco su tre è disposto a intervenire per abbreviare le sofferenze dei malati in fase terminale.

Kusch, nel 2006 ha pagato la sua idea con la fine della sua carriera politica e l’uscita dalla Cdu,  ma ha fondato un’associazione chiamata “Aiuto a morire”, e ammette di aver già fatto ricorso alla sua invenzione, facendo sempre attenzione a lasciare il capezzale del malato nel momento decisivo per evitare le conseguenze penali dell’atto. Di conseguenza i clienti di Kusch ricevono da soli, con un’iniezione automatica, la loro dose letale di cloruro di potassio.

Tanto più che il “turismo” europeo del suicidio è in piena espansione.

Fonti: ridotto e Modificato da

http://www.wprost.pl/

e http://www.presseurop.eu/it

Cronache dal dopo DAT (Divisione acuti trapassanti). Memorie dal futuro, 2119, XXII secolo.

Racconti a Margine

Il Bello della Vita

da

Cronache dal dopo DAT (Divisione acuti trapassanti).

Memorie dal Futuro, 2119, XXII secolo.

del Prof. dr. D. El ‘Fnà

Neurotrapiantologo

Luglio 2009

RACCONTO FUTURIBILE

Cronache del XXII secolo

Nel XXI secolo la scienza della salute e della Qualità di Vita (QdV) erano ancora in mano ai laici e non agli ordini religiosi. Ma, ben presto, con l’impulso dato alla Scienza della sopravvivenza, con la Dichiarazione Universale sulla Vita come bene non negoziabile, e con gli studi che diedero un valore nettamente negativo, per la vita stessa, alla consapevolezza di essere “entità sacre con una fine”, si imboccò la strada del “non morire”, nel senso del superare lo scoglio della “non vita” con “più vita”. Lo stato aveva preso in carico l’esistere come religiosa reliquia da preservare, da non far “trapassare”, da far vivere il più a lungo possibile. I cittadini in cambio di un futuro interminabile di benessere, affidavano la propria fine all’entità stato stessa. Le strade che si intrapresero, dettero grande slancio all’intelligenza artificiale (AI), alla psiconeurofisiologia, alla genetica, alla robotica, alla cybernetica, alle nanotecnologie, alla musicoterapia, agli innesti neurali. Tali metodiche furono applicate sopratutto a quel periodo prima della fine che era chiamato dai nostri antenati “il volo dell’angelo” o il “buon volo”, riuscendo a recuperare da quell’ultimo anelito di vita la vita stessa. Fu un trionfo verso la semi-immortalità. La vita si allungò, ed agli inizi del XXII secolo si viveva sino a 250 anni e, dati i buoni risultati futuri annunciati dalla scienza della vetrificazione crioconservante, per molti, la parola “fine” fu sostituita con lo slogan “sospesi per rinascere”, in gergo popolare “Frizzati”.
La caduta aveva ora una sua propria dignità. Rallentare la perdita inarrestabile di anelito vitale era ormai invertire o controllare ed a volte prolungare l’esito dell’”ultimo volo”, decidere i suoi tempi, manipolare una psicosi da certezza della fine, dare una speranza di rinascita futura.
La cura delle gravi malattie terminali, o meglio, la ripresa (rimodulazione) dalla “Caduta dell’anelito vitale” fu affidata agli ordini religiosi, che fecero, della sopravvivenza e del trapasso sospeso, il loro punto di forza. Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°11/12, Dicembre 2009