News: Eutanasia: Il Diritto Alla “Buona Morte” Divide L’Europa

Eutanasia: Il Diritto Alla “Buona Morte” Divide L’Europa

Sono sempre sempre di più i paesi dove l’assistenza medica al suicidio è considerata legale, ma molti europei devono ancora rivolgersi all’estero per trovare qualcuno disposto ad aiutarli a morire. E c’è anche chi si ingegna a trovare nuovi meccanismi e tecnologie per dare una “Buona Morte”.

L’ex senatore di Amburgo Roger Kusch ha addirittura messo a punto un apparecchio che “garantirà a tutti un trapasso indolore e dignitoso, basta spingere un pulsante”. La questione dell’eutanasia era fino a poco tempo fa un argomento tabù in Germania, a causa delle pratiche adottate sotto il Terzo Reich. Oggi però l’ordine federale dei medici (Bäk) fa appello a “una modifica delle regole” sulla morte assistita. Un medico tedesco su tre è disposto a intervenire per abbreviare le sofferenze dei malati in fase terminale.

Kusch, nel 2006 ha pagato la sua idea con la fine della sua carriera politica e l’uscita dalla Cdu,  ma ha fondato un’associazione chiamata “Aiuto a morire”, e ammette di aver già fatto ricorso alla sua invenzione, facendo sempre attenzione a lasciare il capezzale del malato nel momento decisivo per evitare le conseguenze penali dell’atto. Di conseguenza i clienti di Kusch ricevono da soli, con un’iniezione automatica, la loro dose letale di cloruro di potassio.

Tanto più che il “turismo” europeo del suicidio è in piena espansione.

Fonti: ridotto e Modificato da

http://www.wprost.pl/

e http://www.presseurop.eu/it

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