Archivio della categoria: Medicina Narrativa

Racconti: “Oggi per Domani”. Le DAT di Un Anestesista-Rianimatore

Racconti a Margine

“Oggi per Domani”. Le Direttive Anticipate di Un Anestesista-Rianimatore

Scritta da folfox4

28 Aprile 2011

Sull’ Ultimo Numero 18 On Line di Timeoutintensiva abbiamo riportato il rac-conto-Dat di un Anestesista Rianimatore, toccante e profondo, tratto dal sito notti-diguardia.it .

Ve lo proponiamo.

“Se un giorno mi succedesse di non poter più scegliere per me e la mia sorte fosse affidata ai miei colleghi, desidero, prima di tutto, che nella fase più acuta della mia malattia sia fatto il possibile per salvarmi: credo nella scienza e amo la vita.

Desidero però che fin dall’inizio il loro impegno non sia profuso acriticamente, ma costantemente ispirato alle migliori evidenze scientifiche da un lato, e al minor grado d’incertezza possibile dall’altro. Laddove non vi fossero certezze, desidero che sia la buona pratica clinica a guidarli. Così, chiedo loro di accettarmi in Rianimazione solo se saranno sufficientemente sicuri di poter fare qualcosa per me. Altrimenti di non farmi soffrire”….

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Timeoutintensiva.it, Numero 18, Racconti a Margine, Ottobre 2011


Terapia Intensiva: Ma Il paziente, dopo la dimissione, non è più affar nostro?

Editoriale

Vi proponiamo un  breve ma interessante articolo dal sito Ospedaleaperto.com scritto dal dr Giuseppe Naretto, Anestesista-Rianimatore, che pone una problema che ognuno di noi operatori di cure intensive, ma anche i pazienti dimessi e chi si occupa di sanità, dovrebbe porsi.

Buona Lettura

Il paziente dopo la dimissione non è più affar nostro?

di G. Naretto (Servizio di Anestesia e Rianimazione 2 DEA dell’Ospedale S.G. Bosco di Torino)

La malattia di un paziente non si esaurisce con la sua dimissione dalla terapia intensiva. Quasi il 20% di loro muore entro un anno dal ricovero, e solo la metà dei sopravvissuti riprende la vita che aveva prima. In quasi tutti vi è un peggioramento della qualità di vita in relazione alla salute, che pur migliorando nel tempo non ritornerà al livello precedente il ricovero. Molti pazienti presentano disturbi psicofisici, come ansia, depressione, irritabilità, insonnia, dolore, debolezza, che interferiscono significativamente con le loro attività quotidiane. Vi è poi una quota, più piccola ma comunque sempre significativa di persone, che non sono più autosufficienti, dipendendo in maniera variabile da familiari e strutture.

Conoscere lo stato di salute dei pazienti che sono stati ricoverati in terapia intensiva è doveroso innanzi tutto nei riguardi dei pazienti stessi, che si portano spesso ancora addosso i segni della malattia. Questi segni sono “l’effetto collaterale” della nostra cura, è “il costo” che hanno dovuto pagare per sopravvivere alla malattia. Ogni gesto di cura, ogni atto sanitario, deve poter essere valutato secondo il semplice e universalmente riconosciuto rapporto costi/benefici. Il beneficio del ricovero in terapia intensiva non può essere semplicemente misurato in termini di sopravvivenza. Sicuramente esso è uno degli indicatori di successo della cura, ma non è il principale e soprattutto non può continuare ad essere l’unico. Non di un atto terapeutico che ha un peso così grande nella vita di un malato.

Incontrare questi pazienti permette di dare un valore a questo “peso”; di capire un po’ meglio cosa significa per una persona e per la sua famiglia essere tanto malato da dover richiedere un ricovero in rianimazione, cosa vuol dire percepire la fragilità e la “mortalità” del proprio essere, e cosa vuol dire assistere impotenti alla battaglia intrapresa per la salvezza. La nostra presenza nella vita di queste persone è tanto breve quanto dirompente, ma soprattutto condizionerà in maniera indelebile il loro futuro.

Crediamo che la riflessione su tutti questi aspetti del nostro lavoro può aiutarci a capire quali siano le strategie migliori per offrire una medicina sempre più all’avanguardia, sempre più appropriata e personalizzata che trova nella relazione di cura un continuo stimolo di miglioramento.

da Ospedaleaperto.com

Recensioni: Libri: “Il Passo della Notte” A Cura di G. Naretto, M. Vergano

Recensioni

Libri:

“Il Passo della Notte”

A Cura di Giuseppe Naretto e Marco Vergano

Editore: 2009 Il Pensiero Scientifico Editore

Pagine: 92

Genere: Il medico che scrive

ISBN: 978-88-490-0305-5

Nell’agosto 2008 un gruppo di amici, medici di terapia intensiva, diede vita ad un sito online dal titolo più suggestivo che tecnico-professionale: nottidiguardia.it. Uno spazio virtuale dove storie e immagini intendono raccontare una realtà, quella ospedaliera, riservata e sconosciuta ai più: una realtà forse meno spettacolare di quanto venga immaginata, ma tuttavia in grado di suggerire sentimenti e propositi. Ai primi storici autori (il guardiano, Herbert Asch, Giro Batol, Woland), se ne sono via via aggiunti altri (operatori sanitari dalle esperienze più disparate), arricchendo i temi delle narrazioni e favorendo la condivisione di conoscenze molto diverse…”

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Timeoutintensiva.it, N°17, Books, Giugno 2011

Racconti a Margine: “Tutto In Una Stanza” di A. Barbierato

Racconti a Margine

“Tutto In Una Stanza”

di Antonella Barbierato

Infermiera Profesionale presso la TI

Cardiochirurgica dell’Ospedale di

Alessandria

… “La tua storia si mescola alla storia di tutti i “cuori violati” presenti nella stanza della terapia intensiva, si mescola alla storia di un’infermiera dal volto stanco che ti osserva, ti scruta, ti accompagna nel tuo sforzo di tornare alla luce.”…

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Timeoutintensiva.it, N°17, Racconti a Margine, Giugno 2011

Umanizzazione delle Cure Intensive: Video: “Un’Anima Per La Rianimazione”

Spotlight

Umanizzazione delle Cure Intensive

Video

“Un’Anima Per La Rianimazione”

02/nov/2009

Un decisivo passo avanti nella direzione di una nuova umanizzazione della sanità è rappresentato dalla sperimentazione in atto in dieci reparti di terapie intensive della regione Emilia Romagna, dove l’ambiente per tradizione più chiuso e misterioso si apre ai familiari con orari di visita più ampi e maggiore apertura in direzione di condivisione e informazione…

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Fonti: Ermanno Muolo:Youtube Channel: vistadavicino

Timeoutintensiva.it, N°17, SpotLight, Giugno 2011