Archivio della categoria: Recensioni

Recensioni Musicali: “Five Leaves Left” di Nick Drake

Recensioni Musicali

Five Leaves Left

di Nick Drake

1968 Remastered 2000

Recensione a Cura di Ugo Sottile

Nick Drake ha soltanto 20 anni quando incide il suo 1° disco; la traduzione del titolo “Cinque Strappi Rimasti” può risultare sibillina ma invece e’ quello che c’era scritto sugli ultimi 5 strappi nei rotoli della carta igienica inglese, almeno in quegli anni. Questo potrebbe non avere alcun senso specifico ma, dopo l’ascolto della musica di Nick Drake ci si può anche convincere che ciò non sia un caso ma che rifletta un atteggiamenmto profondo sul significato della vita. Si avverte quasi una dissociazione fra i testi delle sue canzoni e la sua valutazione del concetto di vita reale che risulta svuotata di ogni significato. La sua musica è dolce ed intensa, una voce che non sembra appartenere a quella di un ragzzo di soli 20 anni, ma ad una persona che ha navigato e continua a navigare mari tempestosi. Oggi, ci si spreca ad etichettare tutto: Punk/NewWave/Newe Romantic/Techno/House /HipHop, ma a cosa serve avere una esatta connotazione se non ad essere circoscritti in un recinto a catturare fette di pubblico giovanile?

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Timeoutintensiva.it, N°4, Books, Dicembre 2007


Books: Recensioni: “Mind Time. Il Fattore Temporale Nella Coscienza.” di Benjamin Libet

Books

Recensioni:

“Mind Time. Il Fattore Temporale Nella Coscienza.”

di Benjamin Libet

2007

Raffello Cortina Editore

Il libro di Benjamin Libet ruota intorno alla problematica della relazione fra cervello ed esperienza conscia. La questione che Libet si pone è relativa a comele attività fisiche delle cellule nervose del cervello possano produrre fenomeni non fisici, cioè le esperienze soggettive consce e quale sia la relazione tra il fisico, il cervello, il mentale, e la consapevolezza sensoriale del mondo esterno. La prospettiva dalla quale Libet affronta queste problematiche è quella sperimentale. I suoi studi sono focalizzati sulle relazioni temporali fra gli eventi neurali e l’esperienza cosciente. Il libro è incentrato sugli esperimenti dell’autore che portano alla scoperta che la decisione di agire avviene prima di quella relativa al compiere la determinata azione. Ciò porta con sé implicazioni importanti anche per la questione del libero arbitrio. Il nostro cervello sembra ‘sapere’ che vogliamo compiere una certa azione con un anticipo di circa mezzo secondo. La consapevolezza è dunque in ritardo su una parte del nostro cervello e quindi la convinzione di aver deciso liberamente e autonomamente di compiere una certa azione sembra configurarsi come un’illusione. Così Libet spiega il fattore temporale della coscienza… Per Continuare a LeggereClicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 7, Books, Ottobre 2008

Medicina E Fotografia: A Bronx Family Album: The Impact Of Aids Foto di Steve Hart

Medicina E Fotografia

A Bronx Family Album: The Impact Of Aids

Foto di Steve Hart

Ed.Scalo, 1997
1 libretto + CD-ROM
Fotografie b/n
Lingua inglese
ISBN-13: 9783931141547

Un reportage durato ben 7 anni seguendo la vita di una famiglia del Bronx affetta da AIDS

Questo unico CD interattivo del fotografo Steven Hart, raro e prezioso album fotografico e racconto insieme, a dir poco inqiuietante, è il documentario di una porzione di America nascosta, lontana ani luce dallo “still of life” che ostenta la middle class americana che vediamo ogni giorno in televisione.

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Timeoutintensiva.it, N° 7, Sothlight, Ottobre 2008).

Recensioni Musicali: “I’m Your Fan”, The Songs Of Leonard Cohen

Recensioni Musicali

I’m Your Fan”,

The Songs Of Leonard Cohen

a cura di Ugo Sottile


Inossidabile, sembra affondare nella notte dei tempi, la musica di Leonard Cohen. Già di per se unica, è stata sempre fonte di emozioni profonde, proprio per questo ha sempre toccato l’anima di ascoltatori comuni, e di molti artisti, i quali non hanno potuto fare a meno di tentare di misurarsi, con la dovuta deferenza, con questi frammenti di vita vissuta colmi di poetica, non sempre con il medesimo risultato perchè, come dice lo stesso Cohen, lui ha avuto in dono la sua inimitabile voce. Nonostante ciò mi piace ripescare uno dei momenti più felici che raccoglie in una esperienza comune artisti che si sono accostati con amore ed umiltà a questo mostro sacro. Alcuni di loro sono pressocchè sconosciuti altri insospettabili. I testi di Leonard Cohen vengono reinterpretati da Rem, Ian McCulloch già Mister Echo & The Bunny Men, o dagli americani Pixies; emerge fra l’altro una splendida versione di “Stories of the Street” della poco nota band irlandese dei That Petrol Emotion (video)… per continuare a leggere Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N. 7, Music, Ottobre 2008

Recensioni Musicali: “Rock Bottom” di Robert Wyatt  

Recensioni Musicali

“Rock Bottom”

di Robert Wyatt

1974 Rykodisc

Recensione a cura di Ugo Sottile

Fondatore insieme all’amico Hugh Hopper nel 1967 dei “Soft Machine” Gruppo che rimane nella storia della musica, iniziatori di una contaminazione jazz, alfieri del Jazz/RocK dalle soluzioni a tratti dissonanti e spigolose. Accolto bene dalla critica non altrettanto dal pubblico, Robert Wyatt nasce a Bristol e cresce a Canterbury. Suona batteria, tromba, piano e violino, ma con i “Soft Machine” è il batterista; poi arriva “Third” 3° album del gruppo. Un doppio vinile, dove incomincia ad esplorare le sue particolari doti vocali, componendo ed interpretando la splendida “Moon in June” lunga suite di circa 16 minuti che occupa per intero una delle quattro facciate dell’album. Nel 1969 realizza il suo primo album da solo “The end of an Ear”, un esordio strumentale dalle soluzioni ardite a tratti involute, apprezzato dalla critica ma senza dubbio ostico. Abbandona i Soft Machine nel 1971, e contribuisce con i “Caravan” e gli “Henry Cow” alla nascita del cosiddetto “Canterbury sound”, con il nuovo gruppo “Matching Mole”, “Talpa al Confronto”, ripresa dall’illustrazione della copertina, la cui pronuncia suona un pò come “Machine Molle” che non è altro che la traduzione francese di “Soft Machine”, e realizza il primo album omonimo “Matching Mole” ed il seguente “Little Red Record”; è il 1972… Continua a Leggere Cliccando qui

Timeoutintensiva, N° 9, Recensioni Musicali, Aprile 2009