Archivio della categoria: Pediatria

News Video: Al Meyer Di Firenze Salvata Bambina Con Grave Cardiopatia Congenita Incompatibile Con La Vita

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Al Meyer Di Firenze Salvata Bambina Con Grave Cardiopatia Congenita Incompatibile Con La Vita

I medici dell’Ospedale Meyer di Firenze e della Fondazione Toscana “G. Monasterio” Ospedale del Cuore, “G. Pasquinucci” di Massa hanno eseguito uno straordinario intervento che ha salvato la vita ad una bambina di appena 10 mesi affetta, fino ad un mese fa, da una grave anomalia cardiaca congenita consistente nella nascita della coronaria sinistra dalla Arteria Polmonare e non dall’Aorta (Vedi Figura)

L’intervento è stato realizzato in diverse fasi, a partire da una prima riabilitazione respiratoria in urgenza, mediante il posizionamento di uno stent (un tubicino) nel bronco principale di sinistra. Poi è stato eseguito un intervento cardochirurgico di reimpianto sull’aorta della coronaria sinistra. Successivamente il cuore è stato ‘messo a riposo’, e per una settimana la bimba è stata ossigenata in ECMO, un particolare tipo di circolazione extracorporea. L’organo ha avuto modo così di riprendersi e la piccola paziente ha recuperato sia la funzionalità cardiaca che quella respiratoria. “La mia bambina è nata per la seconda volta” ha commentato la mamma.

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Linee Guida Per Il Recupero E La Gestione Della Sepsi Severa E Dello Shock Settico Nel Neonato e Nel Bambino

Articolo Scientifico

Linee Guida Per Il Recupero E La Gestione Della Sepsi Severa E Dello Shock Settico Nel Neonato e Nel Bambino

Recognition & Anagement Of Severe Sepsis & Septic Shock In Infants & Children

Dr Peter Wilson

Approved by: Dr Peter Wilson, Dr Michael Marsh, Carol Purcell

Review Date: September 2006

Southampton General Hospital

Traduzione: Serafina Ardizzone*

*i.Change Open Progect Timeoutintensiva.it

o9 Aprile 2011

Abstract

La triade sintomatologica della flogosi, costituita da febbre, tachicardia e alterata perfusione , è molto comune nei bambini con infezione benigna. Se a questa triade si aggiungono tachipnea, riduzione della diuresi, irritabilità, letargia, astenia e scarsa risvegliabilità deve essere sospettato lo shock settico.

Nell’Allegato Scaricabile trovate: l’Articolo completo in .pdf e la Flowchart, in Lingua Inglese

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Timeoutintensiva.it, N°16, Focus Aprile 2011

Protocollo Operativo Per L’ Esecuzione Dell’ Esame Di Risonanza Magnetica In Eta’ Neonatale E Pediatrica

Articolo Scientifico

Protocollo Operativo Per L’ Esecuzione Dell’ Esame Di Risonanza Magnetica In Eta’ Neonatale E Pediatrica

Dr.ssa G. Lazzaro

U.O. II Anestesia e Rianimazione

AORNAS Civico Palermo

Gennaio 2011

OBIETTIVI  DEL  PROTOCOLLO

Il presente protocollo è stato redatto congiuntamente dall’U.O. di Radiologia e dall’ U.O. della II Anestesia e Rianimazione con lo scopo di:

  • Garantire che l’esecuzione dell’ esame di Risonanza Magnetica (RM) nei pazienti di età neonatale e pediatrica venga eseguito in condizioni che assicurino sia l’ottimizzazione della qualità delle immagini sia la sicurezza clinica e il comfort del piccolo paziente  e dei genitori che lo accompagnano i quali dovranno sottoscrivere il loro consenso “informato” all’ espletamento della procedura.
  • Ottimizzare e armonizzare i comportamenti assistenziali tra le figure professionali coinvolte ( Medici, Infermieri, Personale Ausiliario) riducendo i tempi di attesa, facilitando il percorso intraospedaliero dei pazienti, contenendo i costi e minimizzando il rischio clinico nella consapevolezza che il lavoro di gruppo sviluppa una forza esponenziale rispetto allo sforzo del singolo.
  • Garantire che la tecnica anestesiologica scelta per una procedura che si svolge al di fuori della sala operatoria, condivisa , implementata dal 2003 ad oggi e opportunamente revisionata sulla base del numero di procedure annualmente eseguite e registrate in apposito database (utile anche alla trasmissione dei flussi informativi aziendali) unitamente alle eventuali complicanze segnalate,  venga uniformemente applicata dai Medici Anestesisti che eseguono la procedura, in modo da minimizzare l’esposizione del piccolo paziente al rischio clinico.

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Timeotintensiva.it, N° 16, Focus,  Aprile 2011

News: Intervento Cardiaco Sul Feto. Michela Tomatis Oggi Ha Vent’anni

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Intervento Cardiaco Sul Feto. Michela Tomatis Oggi Ha Vent’anni

Michela Tomatis oggi ha vent’anni, conduce una vita normale e sta bene in salute. Protagonisti sono tre medici e la mamma che decise di sottoporsi ad intervento e far operare la bambina ancora nell’utero per una stenosi valvolare aortica critica. Le condizioni in cui si trovava non le avrebbero permesso di sopravvivere, questo intervento è stato l’unico per la sua complessità.  La bambina è nata due giorni dopo l’intervento. In Italia, nessun centro effettua questo tipo di operazioni in utero, invece a Boston ci sono stati 80 casi negli ultimi 5-6 anni, e si effettuano anche in Austria e Gran Bretagna. A Milano, al Congresso mondiale di cardiologia interventistica pediatrica, Michela incontra per la prima i tre medici che l’hanno salvata. Sono Mario Carminati, direttore della Cardiologia pediatrica del Policlinico San Donato, e gli specialisti inglesi S.Qureshi e M.Tynan. “Quella di Michela è stata una delle prime esperienze al mondo per questo tipo di intervento”.  Michela è l’unico caso di sopravvivenza ventennale. Spiega Carminati che condizioni così gravi portano in genere alla scelta dell’interruzione di gravidanza.

“Non riuscivo né a ridere, né a piangere” afferma Michela sull’incontro e il racconto dei tre medici. “La mia vita oggi è del tutto normale e frequento l’ultimo anno di un istituto tecnico che mi permetterà di lavorare in futuro con i ragazzi disabili”.

Fonte : Stampa Quotidiana On Line

News: Sospesa La Produzione In Italia di Barbiturico: Appello 
Delle Rianimazioni Pediatriche Per Riaverlo

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Sospesa La Produzione In Italia di Barbiturico: Appello 
Delle Rianimazioni Pediatriche Per Riaverlo

Un fatto è certo: negli ospedali italiani, le scorte di tiopentale sodico, più noto con il nome commerciale di Pentothal, si stanno ormai esaurendo. Bisogna approvvigionarsi all’estero, con tempi più lunghi e a costi maggiorati. Lo denunciano i responsabili dei servizi di anestesia e rianimazione dei nostri più importanti ospedali pediatrici, sottolineando che il problema è grave e molto delicato. Grave, perché il Pentothal viene utilizzato quotidianamente ed è riconosciuto come farmaco insostituibile e addirittura salvavita in tutta una serie di situazioni. Molto delicato, dal momento che la carenza del barbiturico è legata al suo utilizzo per le esecuzioni capitali negli Stati Uniti. Prima di esaminare la situazione negli ospedali pediatrici è necessario ricordare cosa è successo. Il tiopentale sodico destinato anche al nostro mercato sarebbe dovuto uscire dalle linee dello stabilimento Hospira di Liscate, in provincia di Milano, succursale italiana di  Hospira Inc., azienda farmaceutica dell’Illinois leader nella produzione del barbiturico nata da una costola di Abbott, la multinazionale che  negli anni Trenta scoprì e lanciò il tiopentale sodico. Anche se Hospira ha sempre precisato di non aver mai avallato l’utilizzo del farmaco nelle procedure impiegate per la pena di morte, il sistema di approvvigionamento delle carceri di massima sicurezza dei 37 Stati che compiono le esecuzioni capitali con il tiopentone sodico è entrato in crisi e di fatto si è verificata una moratoria.  Ma Reprieve, un’organizzazione non governativa britannica che si batte contro la pena di morte, ha scoperto e denunciato le «fonti alternative» di rifornimento del barbiturico in Inghilterra, Germania e Italia appunto.  La Gran Bretagna ha imposto lo stop all’esportazione negli Stati Uniti. Grazie all’azione congiunta dell’associazione italiana «Nessuno tocchi Caino»  sulla vicenda dello stabilimento di Liscate sono state presentate mozioni parlamentari e denunce penali. Così il Governo italiano è intervenuto e  il 21 gennaio scorso Hospira ha deciso  non solo di sospendere la produzione ma anche di uscire completamente dal mercato mondiale del barbiturico.

L’APPELLO - Andrea Canepa, anestesista rianimatore pediatrico dell’ospedale di Alessandria ha scritto una lettera al Corriere, chiedendo «la riabilitazione del tiopentone agli occhi dell’opinione pubblica».  E ne spiega i motivi.  «Io e decine dei miei colleghi usiamo il tiopentale  quotidianamente – spiega -.  Per l’induzione dell’anestesia nei bimbi più piccoli è il farmaco di routine. Nel trattamento delle forme più gravi dell’epilessia è ancora un farmaco fondamentale. Nei bimbi traumatizzati cranici che sviluppano un’ipertensione endocranica, possibile causa di morte e di lesioni cerebrali permanenti, è un farmaco consigliato univocamente dalla letteratura internazionale». In un documento ufficiale ”ASA Statement on Sodium Thiopental’s Removal From the Marketanche la Società americana di anestesiologia (ASA) ha espresso «estrema preoccupazione» per la carenza di tiopentale sodico.

La Società di Anestesia e Rianimazione Neonatale e Pediatrica Italiana (SARNePI)  sta decidendo di proporre un’azione comune non solo sul tiopentale, e L’Agenzia italiana del farmaco ha ben presente la situazione. In una nota, Aifa specifica che la carenza di Pentothal risale al maggio del 2010.  «Per le specifiche indicazioni in chirurgia pediatrica è ragionevole richiedere l’importazione dall’estero. In tali casi, l’Aifa garantisce che l’importazione avvenga nei tempi strettamente necessari perché sia assicurata la tempestiva disponibilità alle strutture che ne facciano richiesta».

dalla Stampa Quotidiana