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Raccomandazioni Sui Requisiti Di Base Per Le Unità Di Terapia Intensiva: Aspetti Strutturali E Organizzativi

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Raccomandazioni Sui Requisiti Di Base Per Le Unità Di Terapia Intensiva: Aspetti Strutturali E Organizzativi

Background

Nel 1997 una task force della Società Europea di Terapia Intensiva (ESICM) ha pubblicato un documento finalizzato a descrivere i requisiti minimi per i reparti di terapia intensiva. Queste raccomandazioni hanno avuto un impatto sulle linee guida delle associazioni nazionali di terapia intensiva e sui documenti legislativi (ad esempio, in Grecia). Da allora, le terapia intensiva e, ancora di più, le condizioni della sua pratica sono cambiate notevolmente causando la necessità di un aggiornamento di tali raccomandazioni. Nel 2008 il Gruppo di lavoro ESICM sul miglioramento della qualità (WGQI) ha affrontato questo compito ed è stata approvata dal consiglio ESICM e dal comitato esecutivo. Le Nuove Raccomandazioni sono state pubblicate sul numero del 15 Settembre 2011 di Intensive Care Medicine

Abstract

Obiettivo: fornire una guida e le principali raccomandazioni per la progettazione o la ristrutturazione di unità di terapia intensiva (UTI), rispetto alle caratteristiche specifiche relative agli aspetti organizzativi e strutturali delle terapia intensiva. Metodologia: Il gruppo di lavoro sul miglioramento della qualità (WGQI) della Società Europea di Terapia Intensiva (ESICM) ha identificato i requisiti di base per una unità di terapia intensiva attraverso una ricerca bibliografica completa e un processo iterattivo con vari cicli di consensus meeting, con la partecipazione di medici provenienti da 47 terapia intensive di 23 paesi. Il punto di partenza di questo processo è stato proporre una versione aggiornata delle raccomandazioni ESICM pubblicate nel 1997 sullo stesso argomento

Risultati: Il documento si compone di linee guida operative e di raccomandazioni di progettazione per le unità di terapia intensiva. La prima parte riguarda la definizione e gli obiettivi di una terapia intensiva, secondo criteri funzionali, criteri di attività e per la gestione degli impianti. La seconda parte si occupa delle raccomandazioni riguardo al processo di pianificazione, planimetria e sulle connessioni, l’ alloggio, la sicurezza antincendio, i servizi centralizzati, ed i sistemi di comunicazione necessari.

Conclusione: Questo documento fornisce un quadro dettagliato per la progettazione o la ristrutturazione di unità di terapia intensiva sulla base di un consenso multinazionale all’interno dell’ ESICM.

Approfondimenti:

Recommendations On Basic Requirements For Intensive Care Units: Structural And Organizational Aspects

Andreas Valentin Patrick Ferdinande ESICM Working Group on Quality Improvement

Intensive Care Med (2011) 37:1575–1587, 15 September 2011

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Analisi Delle Linee Guida Esistenti Per Il Trattamento Delle Infezioni Della Cute E Dei Tessuti Molli

Articolo Scientifico

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Analisi Delle Linee Guida Esistenti Per Il Trattamento Delle Infezioni Della Cute E Dei Tessuti Molli

Analysis of current guidelines for the treatment of skin and soft tissue infections

Silvano Esposito, Sebastiano Leone, Silvana Noviello, Filomena Ianniello

Dipartimento di Malattie Infettive, Seconda Università di Napoli, Italy

Le Infezioni in Medicina, Suppl. 4, 58-63, 2009

Le infezioni della cute e dei tessuti molli (SSTIs, skin and soft tissues infections) costituiscono un insieme di patologie di frequente osservazione medica, che possono palesarsi con caratteristiche diverse per quanto attiene alla sede, alla localizzazione, alle caratteristiche cliniche e all’agente eziologico responsabile. La gravità del processo infettivo varia in relazione alla profondità dei piani interessati [1]. Nella maggior parte dei casi, la gravità delle SSTIs è di modesta entità, e il rischio di mortalità ad esse correlate è minimo; solo una piccola quota di infezioni è invece gravata da un rischio di mortalità elevata, in funzione della maggiore complessità clinica. La gestione delle SSTIs dovrà dunque ispirarsi a criteri diversi, secondo le diverse circostanze cliniche, indirizzandosi verso un trattamento semplice ed economico nel caso di infezioni lievi e riservando trattamenti aggressivi e istituiti con la massima tempestività alle infezioni gravi. Lo scopo di questa rassegna è quello di analizzare le linee guida (LG) esistenti sull’argomento per agevolare l’iter decisionale del medico nei confronti del singolo paziente…

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Timeoutintensiva.it, N°16, Technè, Aprile 2011

Antibioticoprofilassi Perioperatoria nell’Adulto: Linea Guida SNLG

Articolo Scientifico

Linee Guida

Antibioticoprofilassi Perioperatoria nell’Adulto: Linea Guida SNLG

Sistema Nazionale per le Linee Guida

Data di pubblicazione: settembre 2008

Data di aggiornamento: settembre 2011

A distanza di 5 anni dalla pubblicazione della linea guida «Antibioticoprofilassi perioperatoria nell’adulto», a cura dell’allora Programma Nazionale per le Linee Guida (PNLG), è stata redatta la seconda edizione aggiornata dotata di raccomandazioni di forza graduate che mira a proporre agli operatori sanitari criteri basati su un sistema evidence based integrato dall’esperienza clinica, per definire quando e come sia appropriato procedere alla somministrazione dell’antibioticoprofilassi nella chirurgia nell’adulto. L’elaborazione della linea guida rientra nelle attività programmate dal Sistema Nazionale per le Linee Guida (SNLG), nato da una convenzione stipulata tra il dipartimento della Programmazione sanitaria, il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità. Lo scopo di questa convenzione è quello di produrre documenti di elevata qualità, che consentano l’erogazione di corrette prestazioni del Sistema Sanitario Nazionale. La necessità di procedere all’aggiornamento di questa linea guida è nata dall’esigenza di valutare studi di recente pubblicazione sull’antibioticoprofilassi perioperatoria per verificare se le prove di efficacia riscontrate potessero modificare le raccomandazioni formulate nella prima edizione.

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Timeoutintensiva.it, N° 16, Technè, Aprile 2011

Linee Guida sull’Insufficienza Respiratoria

Articolo Scientifico

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Linee Guida Sull’insufficienza Respiratoria

SNLG – Iss   Regione Toscana

Data di pubblicazione: agosto 2010

Data di aggiornamento: agosto 2014

Con il termine di insufficienza respiratoria (IR) si designa la condizione caratterizzata da un’alterata pressione parziale dei gas (O2 e CO2) nel sangue arterioso. I criteri necessari per porre diagnosi di IR sono una pressione parziale arteriosa di ossigeno (PaO2) 55-60 mmHg durante la respirazione in aria ambiente, accompagnata o meno da ipercapnia (pressione parziale arteriosa di anidride carbonica (PaCO2) 45 mmHg). La diagnosi di IR non è, quindi, una diagnosi solo clinica, ma richiede sempre la misurazione della pressione parziale dei gas nel sangue arterioso. Da un punto di vista clinico, l’IR è comunemente classificata in acuta (IRA), quando insorge rapidamente in un apparato respiratorio sostanzialmente intatto fino al momento dell’episodio acuto, e cronica (IRC). Quest’ultima è una manifestazione insidiosa, progressiva e tardiva della storia naturale di una patologia respiratoria…

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Timeoutintensiva.it, N° 16, Technè, Aprile 2011

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: Linee Guida Nazionali Di Riferimento Per La Prevenzione E La Terapia

Linee Guida

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO): Linee Guida Nazionali Di Riferimento Per La Prevenzione E La Terapia

(Age.na.s)

La complessità fisiopatologica della BPCO, la sua prevalenza, la frequente presenza di comorbidità (cardiologiche, infettive, metaboliche, neurologiche, ecc.) e di complicanze e quindi il suo grande interesse clinico congiunto con la sempre crescente introduzione sul mercato di nuove opzioni farmacologiche hanno, negli anni, promosso la produzione, da parte sia delle società scientifiche sia dei servizi sanitari, di numerose linee guida cliniche nazionali ed internazionali. L’alta prevalenza della patologia e la sua cronicità, il ruolo primario degli stili di vita e dell’educazione sanitaria nella prevenzione, la diffusa disabilità temporanea o permanente che la malattia comporta, i costi, il carico economico ed organizzativo e la grande variabilità dei trattamenti farmacologici sono i presupposti aggiuntivi della scelta da parte di un organismo istituzionale (Age.na.s) di elaborare questa linea guida.

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Timeoutintensiva.it, N°16, Technè, Aprile 2011