Archivio della categoria: Racconti a margine

Racconti a Margine… “Outcome” di S. Vasta

Racconti a Margine…

“Outcome”

racconto di Salvatore Vasta*

*Timeoutintensiva OpeNetwork

<<”… sono andati a schiantarsi contro un camion sull’autostrada… l’asfalto era ghiacciato, il camion di traverso… mio fratello ha tentato di frenare ma scivolando ci sono andati a finire proprio sotto…”>>… non potevo fermare quel fiume di parole, mi precedeva… << “… e dietro venti o trenta macchine, loro erano i primi…>>, dove e di cosa erano i primi ?!? <<” lì, sotto il camion, e le macchine che sopraggiungevano ci si sono sfracellate tutte sopra, dietro… 22 feriti lui il più grave… è ricoverato in coma alla Rianimazione Universitaria di…”.>> un nome inpronunciabile poi… <<” mio fratello è in coma profondo. Ha un ematoma in testa la faccia tutta fratturata… una maschera, torno ora da lì e ne ho capito poco…>>… mi immaginai una forma accartocciata contro il volante, cercandone il volto nella memoria mi accorsi che il fratello non l’avevo mai conosciuto nè intravisto …<< potresti chiamare per saperne di più… il numero del professore è… mio fratello lo segue personalmente lui…>> annotai il numero ma cadde la linea prima che ci salutassimo; in quest’isola è sempre così… per continuare a leggere il racconto Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°1, Racconti a Margine, Dicembre 2006

Racconti a Margine… Patrizia:
 Per Una Medicina Della Narrazione di S. Ardizzone

Racconti a Margine…

Patrizia:
 Per Una Medicina Della Narrazione

racconto di Serafina Ardizzone*

*Timeoutintensiva OpeNetwork

Patrizia era una giovane donna di 34 anni, ricoverata da noi per un post-operatorio di trapianto renale complicato da innumerevoli problemi: shock emorragico, sepsi,ARDS, man mano che si risolveva un problema ne sopraggiungeva un altro più drammatico del precedente.Non si contavano più gli interventi che aveva dovuto subire, tra gli altri quello per espiantare il rene che aveva ricevuto. Col passare delle settimane e poi dei mesi non era più la giovane donna che con coraggio ed entusiasmo aveva affrontato un intervento chirurgico per migliorare la propria qualità di vita, ormai era un essere umano che lottava per la propria sopravvivenza, nessuno avrebbe riconosciuto in quelle ossa ricoperte di pelle la bella ragazza che era stata. Soltanto la vivacità degli occhi lasciava trasparire una personalità non comune, una grande capacità di lottare, un grande amore per la vita…. Per continuare a leggere il racconto Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°1, Technè, Dicembre 2006

Racconti a Margine: “Uscita di Sicurezza” di S.Vasta

Racconti a Margine

“Uscita di Sicurezza”

racconto di Salvatore Vasta

Me la trovai davanti mentre le porte mi si chiudevano alle  spalle; nel vederla i miei pensieri balbettarono, il passo mi mancò; mi sentii come per strada, quando attraversando sulle strisce, senti lo stridio dei freni e ti fermi, perchè non sai né dove andare, né come evitare il botto. Fu un attimo. L’avevo già incontrata, e non c’era da stare allegri ad incrociarla. Come d’abitudine se ne stava in disparte, seduta lì sullo sgabello, le gambe accavallate, la solita aria di gelido distacco cucita addosso. Alta e curatissima, era come sempre vestita di bianco, oggi con una gonna castigata ed il colletto del top alla coreana un pò demodè. Non avrei saputo dire, guardandola, nè quanti anni avesse nè se fosse bella o brutta, con quel viso pallido e sfuggente, che più lo mettevi a fuoco più ti rimandava un’immagine sfocata. Quando entrai, alzò gli occhi dal libro che stava leggendo, e mi fissò con quel suo sguardo indifferente che ti senti dentro come mani che rovistano in un cassetto…. Continua a leggere…. Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°6, Racconti a Margine, Giugno 2008

Racconti a Margine: 40 Metri Di Fedeltà, racconto di S.Vasta

Racconti a Margine

40 Metri Di Fedeltà

racconto di S.Vasta

Era stata come sempre una corsa all’incontrario, rimandarli sotto da dove erano venuti. Si erano presentati in ospedale dopo il tramonto, con i costumi bagnati ancora addosso e accappatoi buttati sulle spalle, tenendosi per mano come adesso; due ragazzi a guardarli, sposini freschi dalle fedi brillanti. Lei minuta e con grandi occhi verde sognante, lui magro con gli occhiali e serio; lei che non riusciva bene a muovere nè il braccio nè la mano sinistra, lui che zoppicava, per una gamba che “non lo aiutava”, come ripeteva. Erano risaliti “a razzo” dai quaranta metri di profondità nei quali s’erano persi, senza rispettare le soste di decompressione; …sì, erano scesi con le bombole… la miscela forse aria o ossigeno…  principianti anche nel linguaggio.

Così eccoci qui a metà della notte. Io a guardarli, in quella discesa a profondità virtuale, chiusi dentro la Camera Iperbarica, che come battiscafo in terraferma, recupera alla cura le malattie da fondo abbandonato in fretta… Per Continuare a Leggere il racconto Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 9, Racconti a Margine, Aprile 2009

Racconti a Margine: Quando Un Medico Si Ammala di G. Geraci

Racconti a Margine

Quando Un Medico Si Ammala

racconto di Giorgio Geraci

Psichiatra-Psicoterapeuta

Quando un medico si ammala si incrina un mito, e non soltanto per i suoi pazienti. A me è successo così, improvvisamente. Una mattina ti svegli e sei malato, punto! Ma non perdi la qualifica di medico … sei medico e paziente, curante da un lato e curato dall’altro!  Sono uno psichiatra, psicoterapeuta gruppo analista che si è imbattuto, a fine 2007,  nella malattia. Con malati e malattie, “di fuori”, ho vissuto i miei ultimi trentacinque anni, quotidianamente. E’ stata una scelta di vita nel momento in cui ho deciso che avrei fatto il medico! In quest’altro modo la malattia ha permeato la mia vita anche “di dentro”. Penso che la malattia non arrivi improvvisamente, penso che sia proprio come  la vecchiaia, arriva piano piano, facendosi spazio poco per volta fino ad esplodere con un: “eccomi qua”!                                                   Non sempre riusciamo a cogliere le sfumature di cambiamento che provengono da tutti i pori del nostro corpo. Siamo distratti, oppure ci ostiniamo a perseguire ed imporci un modello di vita non sempre aderente al nostro sentire… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°5, Spotlight, Marzo 2008