Torna La Giornata Nazionale Dei Risvegli

Il 7 ottobre 2011, per la ricerca sul coma, e sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica ed il patrocinio di prestigiose istituzioni nazionali e locali torna la giornata nazionale dei risvegli. Un momento di incontro tra le associazioni: seminari, convegni, iniziative di spettacolo e raccolta fondi.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, formulando gli auguri di buon lavoro, ha concesso anche quest’anno il suo Alto Patronato alla “Giornata nazionale dei Risvegli per la ricerca sul coma – vale la pena” in programma il 7 ottobre 2011 e promossa dall’associazione di volontariato onlus “Gli amici di Luca” di Bologna, il cui testimonial è l’artista Alessandro Bergonzoni. L’iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, ha l’obiettivo di far riflettere intorno al coma e agli stati vegetativi e creare un’alleanza terapeutica che riunisca strutture sanitarie, istituzioni, famiglie e terzo settore. “E’ per noi motivo di orgoglio aver avuto anche per questa edizione il prestigioso riconoscimento del Presidente della Repubblica che sottolinea l’impegno a tutto campo della associazioni che operano in questo settore”, dice Fulvio De Nigris dell’associazione “Gli amici di Luca” e direttore del Centro studi per la Ricerca sul Coma presso la “Casa dei Risvegli Luca De Nigris”, struttura pubblica per persone con esiti di coma, realizzata all’interno dell’ospedale Bellaria dall’Azienda Usl di Bologna insieme all’associazione. “Per questo” continua De Nigris, “con la ‘Giornata nazionale dei risvegli’ daremo voce a chi vive nella sua drammaticità l’esperienza del coma, mettendo in rete famiglie, medici e associazioni in modo da creare un sistema di cura efficiente attorno alle migliaia di persone che ogni anno entrano in coma per incidenti sul lavoro e nelle strade, per ictus, arresti cardiaci, aneurismi e intossicazioni”. La “Giornata nazionale dei risvegli” si aprirà mercoledì 5 ottobre a Bologna (Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, piazza Maggiore 6), chiamando a raccolta le associazioni del settore che si confronteranno assieme a familiari ed esperti in un focus group ‘Oltre il libro bianco sugli stati vegetativi e di minima coscienza: fattori di qualità condivisi nell’accreditamento dei servizi’, che secondo i promotori “prefigura l’organizzazione nel prossimo anno di una prima ‘Conferenza Nazionale di Consenso’ realizzata dalle asssociazioni che rappresentano familiari che accudiscono un proprio caro in coma, stato vegetativo o con grave cerebrolesione acquisita”. “Un incontro importante -spiega De Nigris- che chiama a raccolta associazioni grandi e piccole e singoli familiari che vivono il problema, esperti di varie discipline. Dopo aver coordinato per il Ministero della Salute ‘Il libro bianco sugli stati vegetativi e di minima coscienza’, che esprime per la prima volta il punto di vista delle associazioni che rappresentano le famiglie, si apre una nuova fase. E’ quella della praticità, della ricaduta delle nostre richieste sui singoli territori. Per questo è importante che le associazioni riescano a formulare raccomandazioni come autentiche ‘sentinelle’ di un percorso sociosanitario che salvaguardi la qualità dei servizi in ogni area geografica di riferimento”. Fra le iniziative in programma anche il convegno sui lasciti testamentari come nuova opportunità di raccolta fondi per le associazioni -dal titolo “Prendere o lasciare? Lasciare!”- cui parteciperò fra gli altri anche Stefano Zamagni, presidente delle Agenzie per il Terzo settore.

La Manifestazione si chiuderà con uno spettacolo di Alessandro Bergonzoni, Testimonial dell’Associazione Gli Amici di Luca, presso il Teatro delle Celebrazioni – via Saragozza, 234 – Bologna ore 21,00

Vai al Sito de: “Gli Amici di Luca” per Maggiori Informazioni

Scarica la Brochure della Manifestazione dal sito degli Amici di Luca


Infertilità: Trapianto di Utero in Svezia. Video

Trapianti ed Infertilità

Infertilità: Trapianto di Utero in Svezia. Video

Un team di chirurghi del Sahlgrenska University Hospital di Goteborg, trapianterà l’utero di una madre su una figlia per permetterle di concepire. L‘organo cioè che le sarà trapiantato e che speriamo le permetterà di diventare mamma a sua volta è proprio quello della madre che l’ha concepita. L’operazione ha solo un precedente, nel 2000 in Arabia Saudita, che non ha avuto successo, dato che dopo 99 giorni ci fu il rigetto. L‘organo cioè che le sarà trapiantato e che speriamo le permetterà di diventare mamma a sua volta è proprio quello della madre che l’ha concepita

30/giu/2011

Approfondimenti:

Per approfondire la tecnica, le complicanze post-trapianto come Ischemia/Riperfusione, sull’ Immunosoppressione, e Fertilità vi rimandiamo al Link di uno degli ultimi lavori pubblicati sull’argomento:

Uterine transplantation: one human case followed by a decade of experimental research in animal models.

Hanafy A, Diaz-Garcia C, Olausson M, Brännström M.

Department of Obstetrics and Gynaecology, Griffith University, 16-30 High Street, Southport, Qld 4215, Australia. a.hanafy@griffith.edu.au

Aust N Z J Obstet Gynaecol. 2011 Jun;51(3):199-203. doi: 10.1111/j.1479-828X.2010.01283.x. Epub 2011 Feb 7.

Guerre: Libia: A Tripoli Ospedale Isolato Per Giorni, 200 Pazienti Morti. Video Shock di Al Jazeera .

Medicina di Guerra

Libia: A Tripoli Ospedale Isolato Per Giorni, 200 Pazienti Morti. Video Shock di Al Jazeera.

I Pazienti Sopravvissuti Assistiti dai Sanitari

La Guerra, come sempre accade, mostra tutti i suoi orrori. A Tripoli, nell’ ospedale di Abu Salim, i feriti, sia civili che lealisti ed insorgenti, non erano stati curati perchè fino a poche ore prima i fedelissimi di Gheddafi avevano impedito a medici e infermieri l’ingresso. Isolati per giorni a causa del conflitto in corso, e abbandonati a se stessi, semplicemente non hanno potuto ricevere le cure necessarie. Si sono contati così, circa 200 pazienti morti, e si sono ritrovati pochissimi sopravvissuti tra cui un ragazzino, dimenticati da tutti. E di fronte a tale orrore, si è trovato un inviato della tv araba Al Jazeera, che è entrato nella struttura con la sua troupe. Sui letti, o distesi a terra vicino all’immondizia, i corpi di decine e decine di pazienti.

Ecco Il Video di Al Jazeera (Che Consigliamo di Vedere ad Un Pubblico Adulto, e che Abbiamo Riportato per Mostrare che La Guerra Non è Un Pranzo di Gala, nè solo Un’ Immagine Televisiva che Finisce Quando Spegniamo Il Nostro Visore)

Le telecamere hanno ripreso i corpi di diciannove persone sdraiate fuori dall’edificio dell’ospedale, vicino ai rifiuti. Poi sono entrate in una stanza piena di letti con cadaveri di giovani e anziani, tutti senza un nome, tutti morti perché, a causa dei combattimenti che hanno isolato l’ospedale, non hanno ricevuto cure mediche.

Ovunque un odore terribile, riferisce il reporter di Al Jazeera, e macchie di sangue. L’obitorio è pieno. Ma nell’ospedale, come abbiamo già detto, sono stati trovati anche pochi sopravvissuti. Tra loro un ragazzino. Ora sono assistiti da uno staff di sette persone, fra le quali ci sono solo due medici. Prima, il personale del nosocomio era di circa cento specialisti.

26 Agosto 2011

Fonti:

Repubblica on line

Al Jazeera Tv

Editoriale: La Solitudine del Medico, Oggi.

Editoriale

La Solitudine del Medico, Oggi.

E’ Stata  Pubblicata sul Corriere della Sera del 17 Maggio Scorso una Interessante lettera scritta al Corriere da Sergio Harari, direttore dell’UO di Pneumologia del San Giuseppe di Milano, che affronta le problematiche che stiamo tutti noi attraversando in questo momento di crisi. Ve ne riportiamo ampi stralci e vi riportiamo anche i Link a cui trovare il dibattito scaturito e la risposta di Harari sui temi sollevati dal dibattito.

Savas

“La Solitudine Del Medico Tra Super Tecnologie E Tagli”

di Sergio Harari

direttore dell’U.O. di Pneumologia del San Giuseppe di Milano

Corriere della Sera del 17 Maggio 2011

Soli nelle corsie ospedaliere a decidere quando negare cure troppo costose, a che linea di chemioterapia fermarsi, quando intubare o meno un paziente, i medici temono di ritrovarsi a decidere del destino dei loro malati abbandonati dal vuoto di una politica che riduce le risorse ma non dice cosa fare. Tra bisogni di salute in crescita, tecnologie e terapie mediche sempre più moderne e costose e risorse economiche limitate, cosa succederà alla sanità di domani? L’Europa riuscirà ancora a garantire quel sistema pubblico gratuito e con alti standard assistenziali che l’hanno contraddistinta e che rappresenta uno dei suoi maggiori traguardi di civiltà? In questi giorni nei quali la scure dei tagli della Finanziaria si sta abbattendo sul nostro sistema sanitario, ne ricominciano a discutere economisti, medici, amministratori. I tagli degli sprechi possono migliorare un po’ i conti, ma sono lungi dal poter risolvere un problema ormai strutturale della sanità, difficile continuare a garantire tutto a tutti…

I nuovi modelli organizzativi ospedalieri, in stile Toyota, non è affatto detto che diano risposte efficaci ai nuovi bisogni assistenziali ultraspecialistici, e sono subiti dai professionisti della salute con malcontento, prova ne sia la pioggia di dimissioni di primari registrate in questi mesi al Niguarda di Milano. Cresce ovunque la demotivazione nella classe medica, ridotta a manodopera specializzata e schiacciata da una politica sempre più lottizzatrice e da amministrazioni lontane e dirigiste. La sfida per i medici è partecipare attivamente all’innovazione riaffermando in primis il merito… la scienza deve dare un segnale al Paese. L’introduzione di nuove terapie deve essere sostenuta da studi di superiorità (ovvero una nuova cura va favorita quando non solo è uguale alle terapie già in uso ma è superiore e garantisce un netto vantaggio per i malati) e, infine, è indispensabile promuovere una forte integrazione tra ricerca, assistenza e formazione.”

Potete Trovare l’ ampio dibattito scaturito da questa lettera su Quotidiano Sanità Cliccando qui

E la Risposta data da Harari sui Temi trattati nel Dibattito Cliccando qui


Acquedolci Independent Film Festival (AIFF) 2011: Concorso Internazionele Per Cortometraggi Indipendenti

Rassegna Cinematografica

Acquedolci Independent Film Festival (AIFF) 2011: Concorso Internazionele Per Cortometraggi Indipendenti

26-27-28 Agosto 2011 Acquedolci (ME), Sicilia.



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