Archivio tag: Fantascienza

Books: Recensioni: “Solaris” di Stanislao Lem

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“Solaris”

di Stanislao Lem

2007 Mondadori

Nel momento della sua più gloriosa espansione – i viaggi interstellari – l’uomo si imbatte in un enigma insolubile, una sfida impossibile. E’ il pianeta Solaris, un pianeta “vivo”: la sua essenza, le sue ragioni travalicano la capacità della mente umana; di fronte a esso anche la scienza più evoluta è impotente. Solaris è capace di far perdere all’individuo la propria identità, di ridurlo a brandelli di coscienza, di obbligarlo a confrontarsi con il proprio groviglio di conflitti interiori. Sull’oceano vivente che costituisce la superficie di Solaris, un oceano che assume continuamente una miriade di forme effimere e incomprensibili, ruota una stazione orbitante di studio; all’interno, tre scienziati, ciascuno chiuso nella propria solitudine, ciascuno in balia degli incubi e dei miraggi che il pianeta proietta su di loro. Fino a ridurli al proprio nucleo essenziale, di cui magari si vergognano a morte, ma ancora capaci di misurarsi con i grandi interrogativi dell’universo. Capolavoro che ha reso famoso Lem in tutto il mondo, immortalato anche da Tarkovskij in un celebratissimo film, “Solaris” è un grande classico della fantascienza del Novecento… Continua Qui

Timeoutintensiva.it, N°2, Books, Aprile 2007

Books: Recensioni: Il Signore dei Sogni di R. Zelazny

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Recensioni

Il signore dei sogni

di Roger Zelazny
1996 Sellerio

Roger Zelazny è un autore inglese che ha, insieme con altri del suo periodo (es. Samuel Delany), dimostrato che poteva esserci una ricerca stilistica alta anche in una letteratura di idee come la fantascienza…
Trama: Charles Render è un formatore, un medico specializzato in una nuova branca della psichiatria che si propone di scoprire e curare disturbi psichici analizzando i pazienti nel luogo in cui sono più vulnerabili: i propri sogni… Continua qui

“Il romanzo è assolutamente godibile, dalla trama intrigante e densa di colpi di scena.”

Savas

Timeoutintensiva.it. N°0. Books, Giugno 2006

Books: Recensioni: “In Senso Inverso” di Philip K. Dick

Books: Recensioni

In Senso Inverso

di Philip K. Dick

2003 TIF

Nella California del 1998 il tempo scorre in senso inverso. A causa di un bizzarro fenomeno scientifico chiamato ‘Fase Hobart’, i morti risorgono dalle tombe, diventano adulti, giovani, adolescenti, infanti, per poi tornare nel grembo da cui provengono. Le sigarette si fumano a partire dalle cicche, si saluta il prossimo con un ‘addio’ e ci si congeda con ‘ciao’, a tavola si dà di stomaco invece di mangiare. Alcune ditte specializzate, i Vitarium, si occupano di prelevare dai cimiteri i defunti che ritornano al mondo… Scritto nel 1967, In senso inverso è un romanzo insolito e paradossale, che ben rappresenta la sfrenata fantasia creativa di Philip K. Dick… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°1, Books Recensioni, Dicembre 2006

Racconti a Margine: “Sentinella” racconto di F. Brown

Sentinella

racconto di F. Brown

(n.d.r.: Sulla diversità ovvero: siamo “i soli” ?)

Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato faceva d’ogni movimento un’agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d’anni, quest’angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell’aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché c’era arrivato anche il nemico. Il nemico, l’unica altra razza intelligente della Galassia… crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie. Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.

E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.

Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante e senza squame…

Tratto da Tutti i racconti (1950-1972), Fredrick Brown, 1992, A. Mondadori Editore.