Archivio tag: Fine Vita

“Le Questioni Etiche Del Fine Vita”

Editoriale

“Le Questioni Etiche Del Fine Vita”

Terzo Congresso regionale della SICP Sicilia 2010

Lettura Magistrale

di Patrizia Borsellino*

Professore Ordinario di Filosofia del diritto nell’ Università degli Studi di Milano-Bicocca, Presidente del Comitato per l’Etica di fine vita (CEF)

Perché l’etica è chiamata in causa in relazione alla fase finale della vita? Per quali ragioni tale fase è divenuta, da diversi anni a questa parte, un oggetto centrale o, addirittura, privilegiato della riflessione bioetica e biogiuridica?

La risposta a tali domande passa per due fondamentali rilievi. Il primo riguarda l’inscindibile connessione tra la parola “etica” e la parola “scelta”. Non si dà, infatti, problema etico se non c’è spazio per scelte tra diversi corsi d’azione possibili. Il secondo rilievo è, invece, relativo al significativo cambio di scenario che si produce dal momento in cui la medicina moderna, grazie alle strategie e agli apparati a più o meno elevato tasso tecnologico di cui si dota, viene ad esercitare un vero e proprio controllo sulla morte, sottraendola al caso e alla necessità e, per contro, rendendola sempre più dipendente da scelte che incidono non solo sul “quando”, ma anche sul “come” si giunge alla conclusione dell’esistenza… Per continuare a leggere l’articolo Clicca qui

Timoutintensiva.it, Cover, N° 14, Luglio 2010

News: Facebook, Ecco Il Testamento (Biologico) Sull’ Identità Digitale

News

Facebook, Ecco Il Testamento (Biologico) Digitale

In Italia si discute da anni di una legge sul testamento biologico, il documento scritto per garantire il rispetto della propria volontà in materia di trattamento medico (somministrazione di farmaci, sostentamento vitale, rianimazione, etc.) anche quando non si è in grado di comunicarla. Proposte di legge, lunghi dibattiti in Parlamento e fuori, campagne di informazione e mistificazione. Senza giungere ad alcuna conclusione. Alla Camera il testo della legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento è in discussione in questi giorni, ma i deputati voteranno solo ad Aprile. Poi si passerà al Senato. Nel frattempo, l’ Associazione Luca Coscioni lancia una provocazione: in caso di morte, cominciamo a far valere la nostra volontà almeno su Facebook.

Realizzata in collaborazione con Ninja Lab e la web agency Mikamai, arriva quindi una applicazione dal nome esaustivo, The Last Wish (ovvero l’ultimo desiderio), che garantisce il controllo sul proprio profilo anche post mortem. Grazie a questa applicazione, l’utente può scegliere due esecutori testamentari che, in caso di morte dell’utente, possono attivare la pubblicazione di un messaggio prestabilito che comparirà sul profilo del deceduto. Si possono anche scrivere messaggi privati a una serie di persone, per dare l’ ultimo saluto. Del resto, con 500 milioni di iscritti, Mark Zuckerberg e compagni farebbero bene a porsi il problema. Tuttavia, Facebook non ha ancora preso una posizione precisa in merito, limitando a fornire agli utenti un servizio di segnalazione per il decesso di un utente.

the last wish su facebook

The Last Wish, che nasce come una provocazione ironica, vuole in realtà sensibilizzare su temi importanti e attuali come quello del testamento biologico e dell’ identità digitale post mortem ai tempi di Internet. Una volta scaricata la app, l’utente viene indirizzato al sito dell’Associazione Luca Coscioni dove si ha la possibilità di depositare il proprio testamento biologico in forma cartacea.

E intanto nel Regno Unito è partita un’iniziativa che vede la collaborazione tra Facebook e l’Associazione Samaritans per ridurre il numero di suicidi annunciati sul Web. Il social network di Zuckerberg ha creato sia una sezione apposita per il supporto a persone che hanno intenzione di togliersi la vita (anche se forse è di cattivo gusto inserirla nell’ambito della segnalazione degli abusi) e un modulo che permette di comunicare i contenuti che fanno riferimento al suicidio. Una volta ricevuta la segnalazione, Facebook valuta quanto i segnali siano preoccupanti e in caso avverte autorità o associazioni del paese da cui proviene l’avvertimento. Come, nel caso del Regno Unito, l’associazione Samaritans o altre con cui ci sia un accordo.

da wired.it

News: Italia – Testamento Biologico. Le Posizioni Delle Associazioni Mediche

News

Testamento Biologico. Italia: Le Posizioni Delle Associazioni Mediche

La nutrizione artificiale e l’ idratazione sono atti medici e il medico, nell’ambito dell’ alleanza terapeutica con il paziente, ha il dovere di rispettare le sue volonta’ espresse, anche precedentemente. Questa la posizione degli ordini dei medici e delle societa’ scientifiche italiane che si occupano di nutrizione e idratazione artificiale, come emerge da loro documenti ufficiali.

- FEDERAZIONE SOCIETA’ NUTRIZIONE (FESIN): la nutrizione artificiale (NA) enterale e parenterale e’ un trattamento medico sostitutivo di una funzione biologica complessa, paragonabile a pratiche mediche come la dialisi o l’emotrasfusione. La nutrizione artificiale e’ in alcuni casi salvavita, e in rari casi puo’ diventare un eccesso di cure o accanimento terapeutico. Una valutazione che spetta nel caso specifico al medico curante o a un’equipe medica.

vignetta_le monde

SOCIETA’ ANESTESIA E RIANIMAZIONE (SIAARTI): nutrizione e idratazione rientrano tra quelli che in terapia intensiva (ti) sono definiti supporti delle funzioni vitali e sono un trattamento medico. Per tale ragione il medico deve rispettare l’autonomia del malato o del suo rappresentante ottenendo il consenso informato. Nel malato terminale in terapia intensiva, nutrizione e idratazione dovrebbero essere sospese a meno che non si consideri un eventuale beneficio atteso superiore al danno possibile. Dopo adeguata discussione degli aspetti clinici ed etici, il malato (se in grado), la famiglia e l’equipe curante decidono insieme se interrompere nutrizione e idratazione.

- SOCIETA’ CURE PALLIATIVE (SICP): le direttive anticipate di trattamento (dat) devono essere vincolanti per il medico. La Sicp e’ perplessa circa l’imposizione di nutrizione e idratazione ai malati. Obbligare i malati terminali a trattamenti che non aiutano a vivere meglio, ma possono portare a complicanze e disagi, non rientra fra i doveri del medico.

- SOCIETA’ NUTRIZIONE PARENTERALE ED ENTERALE (SINPE): La NA e’ un trattamento medico e non una misura ordinaria di assistenza (come lavare o imboccare il malato non autosufficiente), la cui attuazione prevede il consenso informato del malato o del delegato. Nei casi di stato vegetativo permanente, patologie neurologiche degenerative in fase avanzata, la decisione di iniziare o sospendere nutrizione artificiale e ventilazione assistita va affrontata caso per caso da medici e familiari.

- ORDINI DEI MEDICI (FNOMCEO): nel codice deontologico approvato nel 2006 dagli Ordini dei medici si stabilisce, nel caso di paziente incapace (art.38), di considerare quanto precedentemente manifestato dal malato in modo certo e documentato. Nel 2009 la Fnomceo ha approvato un documento in cui chiede al legislatore di intervenire con un diritto mite, cioe’ limitandosi a definire la cornice di legittimita’ sulla base dei diritti della persona costituzionalmente protetti, senza invadere l’autonomia del paziente e del medico. Le dat vanno espresse in forma scritta, sottoscritta e datata, dopo informazione medica. Possono essere in ogni momento revocate o aggiornate e non devono contenere richieste di atti eutanasici o riconducibili a forme di trattamenti futili e sproporzionati (accanimento terapeutico). Hanno una scadenza temporale di validita’ e vanno rinnovate.

6 marzo

http://salute.aduc.it/notizia/

News: Biotestamento: Anestesisti (SIAARTI), È Medioevo !

News

Biotestamento: Anestesisti (SIAARTI), È Medioevo !

La legge sul testamento biologico che sta per approdare in Aula alla Camera «è un passo indietro per il Paese. Era certamente meglio niente di questa legge». Lo spiega Giuseppe Gristina, della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), sottolineando come non si sia tenuto conto del fatto che «la scienza medica di questo Paese si era dichiarata contro questa legge» e che «è stato prodotto un corpo scientifico solidissimo che questa legge ignora». Quella che sta per essere discussa «è una legge dal sapore medievale che riporta indietro di cinquant’anni la qualità del rapporto medico-paziente» e «genera un vero e proprio danno». Senza possibilità di dichiarazioni vincolanti «tutto è lasciato in mano al medico» venendo meno al concetto di «alleanza terapeutica che ha alla base l’idea di decisioni condivise». Perché, si chiede Gristina, «se uno è cosciente può rifiutare di mangiare e bere, mentre se lo ha dichiarato prima e poi non è più cosciente non può farlo? È un’aberrazione». C’era bisogno «semmai, di una legge cornice che indirizzasse le scelte, non di un codice rigido adatto più alla santa inquisizione».

dalla Stampa Quotidiana 1 Marzo 2011

News: Bioetica: Sit-In Davanti Montecitorio, No A Ddl E’ Contro Biotestamento

News

Bioetica: Sit-In Davanti Montecitorio, No A Ddl E’ Contro Biotestamento

21 febbraio,

Sit-in oggi davanti a Montecitorio per dire “no” a una legge che “e’ contro il testamento biologico”. Ad organizzarlo in Coordinamento Laico Nazionale insieme all’associazione Luca Coscioni. Al presidio, iniziato alle 11 e andato avanti fino alle 14, era presente anche Mina Welby, la moglie di Piergiorgio Welby, l’uomo a cui nel dicembre 2006 venne staccata la spina. “I cittadini vogliono poter scegliere come vivere e come morire – sottolinea – i partiti, invece, continuano a imporre l’accanimento di Stato”.

da: http://www.adnkronos.com/IGN/News