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Allarme Dell’OMS: Troppe Resistenze Agli Antibiotici ! Aumenta La Pericolosità di Morte Nel Contrarre Infezioni. Video

Antibiotico Resistenza

Allarme Dell’OMS: Troppe Resistenze Agli Antibiotici ! Aumenta La Pericolosità di Morte Nel Contrarre Infezioni. VIDEO.

Sono oltre 25 mila le persone che muoiono ogni anno nell’Unione Europea per infezioni batteriche resistenti agli antibiotici, la maggior parte delle quali contratte in ospedale. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in occasione del World Health Day, celebrato il 18 Novembre nella sede della Fao.

Con lo slogan “Nessuna azione oggi, nessuna cura domani. Difendi la tua difesa”, l’OMS Europa ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sul rischio che gli antibiotici salvavita perdano il loro potere curativo, e che punta a ridurre ignoranza e irresponsabilità. “Siamo ad un punto critico in cui la resistenza agli antibiotici sta raggiungendo livelli senza precedenti e nuovi antibiotici non saranno prodotti in tempo – rileva Zsuzsanna Jakab, direttore regionale OMS Europa.”

In un editoriale del 17 Novembre l’ OMS basato anche sui dati di un articolo uscito sulla rivista PlosMedicine, definendo lo studio serio e preoccupante.

Lo studio riporta infatti, che le due più comuni antibiotico-resistenze alle infezioni del sangue – Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) ed Escherichia coli resistente – hanno causato 8215 morti in eccesso (5503 e 2712, rispettivamente) in 31 paesi europei nel 2007. Essi hanno inoltre rappresentato oltre 260 000 infezioni del sangue, e più di 370 000 giorni extra in ospedale, al costo di 62 milioni di € . Inoltre la Tubercolosi multi-resistente (MDR-TB) si sta diffondendo a un ritmo allarmante nella regione. Allo stato attuale, il tasso di successo del trattamento per le persone con MDR-TB è solo del 57,4%, con molti pazienti che vanno incontro ad una cessazione del trattamento e / o a morte.

A questo c’è da aggiungere che Mancano nuovi antibiotici perché la ricerca sugli antibiotici è in crisi: la mancanza di nuovi farmaci e la comparsa di infezioni resistenti avvicina quindi la possibilità che si diffondano infezioni incurabili. Infatti gli sforzi compiuti sinora per trovare altri farmaci non sono andati a buon fine. Si pensava che gli studi genetici avrebbero permesso di trovare nuove medicine, ma così non è stato. Inoltre, le fusioni tra le case farmaceutiche hanno ridotto la diversità delle linee di ricerca, mentre molte aziende si sono ritirate dal settore. Infine, la crisi economica ha colpito anche i fondi alla ricerca accademica.

Così l’OMS Europa ha lanciato il piano d’azione europeo sulla resistenza agli antibiotici 2011-2015 – che comprende una serie di importanti azioni strategiche per la mitigazione, la prevenzione ed il controllo.

Queste includono:

-promuovere il coordinamento nazionale per attuare i piani strategici di azione e di sviluppo delle funzioni di regolamentazione e di orientamento;

-promuovere l’uso prudente degli antibiotici in tutti i settori pertinenti;

-rafforzare i sistemi di sorveglianza per monitorare l’uso di antibiotici e la presenza di batteri resistenti nel campo della salute umana ed animale, tra cui la catena alimentare.

-creare la consapevolezza di un uso prudente degli antibiotici e della scarsità di nuovi farmaci antibiotici che entrano nel mercato.

Nella Regione Europea medici e scienziati, rileva l’OMS, temono che un uso imprudente degli antibiotici, con conseguente insorgenza e diffusione di malattie dovute a batteri antibiotico-resistenti, ci riconduca ad un’era ‘pre-antibiotica’, in cui anche le infezioni comuni possono mettere in pericolo la vita umana perché non rispondono alle terapie.

Fonti:

OMS Europa:

Antibiotic resistance: what is not measured, is not done. Surveillance to be strengthened throughout Europe . Copenhagen, 17 November 2011

PlosMedicine

Mortality and Hospital Stay Associated with Resistant Staphylococcus aureus and Escherichia coli Bacteremia: Estimating the Burden of Antibiotic Resistance in Europe

Marlieke E. A. de Kraker, Peter G. Davey, Hajo Grundmann, on behalf of the BURDEN study group. ”PLoS Medicine”, 2011, 8 (10) e10011048