Incremento Di Numero E Di Expertise Delle Terapie Intensive Respiratorie Italiane (UTIR)

Editoriale

Incremento Di Numero E Di Expertise Delle Terapie Intensive Respiratorie

Italiane (UTIR)

Un Interessante Editoriale è stato pubblicato da Sanità News il 27-06-2011 a cura di Raffaele Scala, Dir. U.O. Pneumologia Osp. Campo di Marte – Lucca.

Ve ne riproponiamo un Abstract con i Link all’ Editoriale Originale ed All’Articolo Pubblicato di recente su Respir Care

“Le UTIR sono unità di cura pneumologiche dedicate alla cura dello scompenso acuto del sistema toracopolmonare in grado di assicurare un adeguato monitoraggio e supporto ventilatorio meccanico preferenzialmente anche se non esclusivamente di tipo non-invasivo, e di gestire la delicata fase di svezzamento dalla ventilazione meccanica e quella di decannulazione in pazienti portatori di tracheostomia. Nel governo clinico dell’insufficienza respiratoria acuta le UTIR si collocano come un “perno cruciale” tra la Rianimazione generale e il reparto ordinario allo scopo di offrire una prestazione qualificata assistenziale al paziente pneumologico critico e di ottimizzare le limitate risorse del sistema sanitario avendo un costo di gestione di tipo intermedio tra la Rianimazione e il reparto ordinario. Dati della letteratura hanno chiaramente dimostrato per le riacutizzazioni severe di BPCO, principale causa di ammissione nelle UTIR, che la gestione da parte di un team pneumologico è associato ad una significativa riduzione della mortalità e del tempo di degenza in ospedale rispetto a team non specialistici e ad un impegno economico inferiore rispetto alla Rianimazione generale laddove sia presente uno scompenso prevalentemente mono-organo. Sono stati recentemente pubblicati (Respir Care 2011) i dati relativi al secondo censimento nazionale delle UTIR Italiane portato avanti da Raffaele Scala a nome del Gruppo di Studio di Terapia Intensiva dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO). Dalla analisi condotta sono emersi alcuni risultati importanti:

1) In primis, negli ultimi dieci anni si è registrato un significativo aumento delle UTIR da 26 a 44 unità con consensuale aumento dei posti-letto da 163 a 228 con una distribuzione ancora prevalente nel nord del Paese (50%);

2) In secondo luogo, il modello che si è venuto maggiormente ad affermare è stato quello di UTIR ubicate all’interno di reparti pneumologici con il vantaggio di una gestione per “intensità di cura” specialistica da parte dello stesso team che ha in carico il paziente e ne programma la dimissione per una continuità assistenziale sul territorio;

3) In terzo luogo, il rendimento delle UTIR Italiane è aumentato sensibilmente.

Il messaggio che deriva da tale indagine è che in una era di preoccupante emergenza epidemiologica delle malattie respiratorie invalidanti (es. BPCO, neuro-miopatie, ipossiemia severa) con una limitata disponibilità di posti letto nelle Rianimazioni generali, le UTIR quali unità di cura specialistiche per il trattamento a 360 gradi dell’insufficienza dell’organo polmone sono un perno essenziale in termini di clincal governance. Poiche’ purtroppo il numero di tali unità è ancora largamente insufficiente a rispondere alle crescenti esigenze dalla popolazione è auspicabile una progettualità attiva della politica sanitaria volta a potenziare le UTIR Italiane per poter dare un segnale concreto al cittadino con malattie respiratorie gravi.”

Fonti:

Sanità News 27-06-2011: Editoriale: di Raffaele Scala Dir. U.O. Pneumologia Osp. Campo di Marte – Lucca

L’Articolo Originale Citato nell’Editoriale

Increased Number and Expertise of Italian Respiratory High-Dependency Care Units: The Second National Survey.

Raffaele Scala, Antonio Corrado, Marco Confalonieri, Santino Marchese and Nicolino Ambrosino Respir Care () (2011) PMID 21496373

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