Terapie Intensive Aperte
L’1 e 2 Ottobre 2011 si è tenuto a Roma l’ VIII congresso dell’Associazione Luca Coscioni dal Titolo “Azzerare il Deficit di Libertà”, dove Alessandro Frezzato ha fatto un intervento a Favore dell’Apertura delle Terapie Intensiva ai Familiari: Ve lo riportiamo.
“… Vorrei principalmente concentrare questo mio intervento, su un tema molto importante per i malati degenti nei reparti di Terapia Intensiva e i loro familiari. Mi riferisco alle Rianimazioni a porte aperte, che in pratica consistono nel dare la possibilità ai familiari dei pazienti ricoverati di stare accanto a loro sia di giorno che di notte. Tale strategia ha l’importante vantaggio di ridurre notevolmente gli indici di stress dei pazienti e di evitare il fortissimo senso di solitudine al quale inevitabilmente sono sottoposti i pazienti ricoverati in questo tipo di reparti e i loro familiari.
Personalmente posso dire, per esperienza vissuta, che le Rianimazioni a porte aperte appunto, sono estremamente importanti per il paziente e i suoi familiari, in quanto nel lontano 1998 sono stato ricoverato per quasi 2 mesi in Terapia Intensiva, a causa di un’insufficienza respiratoria e l’allora Primario del reparto diede la possibilità ai miei genitori di starmi accanto 24 ore su 24. Storicamente le terapie intensive sin dalla loro nascita sono sempre state a porte chiuse a causa del timore di un aumento delle infezioni per i pazienti e di interferenze nelle cure del paziente stesso. Ma tali timori secondo le attuali conoscenze si sono rivelati immotivati. Infatti alcune rianimazioni hanno già adottato questa strategia, che tra l’altro e molto diffusa sia in nord America che in nord Europa. Attualmente però sono soltanto 9 in tutta Italia, stando ai dati a disposizione del sito “ospedaleaperto.it”, le rianimazioni aperte ai familiari tutto il giorno e tutta la notte. A mio avviso su questo tema specifico vale la pena cercare di intraprendere un’iniziativa come associazione, volta a sollecitare, con l’apporto delle Cellule Coscioni presenti sul territorio, gli Assessori regionali alla Salute e Sanità a dare ad esempio, delle direttive che impongano ai reparti di Terapia Intensiva di aprirsi.”
Associazione Luca Coscioni Onlus