Archivio mensile:febbraio 2011

Recensioni Musicali: “Niño Rojo” di Devendra Banhart

Recensioni Musicali

Niño Rojo

Devendra Banhart

2004 Young God

a cura di U. Sottile

Album prettamente acustico di questo eccentrico personaggio che ha vissuto parte della sua giovinezza in Venezuela per poi trasferirsi negli States dove ha intrapreso con buona convinzione la sua carriera. Chitarre acustiche a volontà, coretti in falsetto mai scontato… ne risulta una amalgama Blues/Mex/Tex alternato ad echi anni ’60, un figlio dei fiori nato in una diversa epoca. Continua qui

Timeoutintensiva, N° 3, Music, Luglio 2007

Dall’ideazione Al Web Concept Managing: Percorso Metodologico E Presupposti Teorici Del Webproject Timeoutintensiva.It

Articolo Scientifico

Dall’ideazione Al Web Concept Managing: Percorso Metodologico e Presupposti Teorici Del Webproject Timeoutintensiva.It

S.Vasta, M.F. Sapuppo, S. Ardizzone, G. Alia, S. Matranga, D. Bongiorno,

C. Dolcemascolo, G. Grammatico.

Febbraio 2008

Timeoutintensiva.It: A New Italian Healthcare Website To Promote A New Approach To Intensive Care Unit Problems

Introduzione

I progressi tecnologici hanno contribuito a determinare nelle ICU  successi esaltanti, allargando sempre più i confini della vita. La scienza continua, inarrestabile, ad offrirci cure di malattie fino a ieri inguaribili; macchine sempre più sofisticateci permettono di sostituire gli organi malati in attesa di una loro guarigione, aiutandoci a vincere tante battaglie contro la morte, dandoci così a volte l’illusione di essere invincibili. Purtroppo però la morte non può essere  sconfitta, e tra la vita e la morte si sono create situazioni nuove che fino a qualche anno fa erano impensabili. Lo stato vegetativo persistente,la  rianimazione di feti sempre più immaturi, la nutrizione artificiale nei pazienti morenti,  la prosecuzione o l’ interruzione dei trattamenti di fine vita pongono problemi con cui quotidianamente dobbiamo confrontarci. Siamo chiamati a decisioni dure , scelte difficili, da prendere spesso in breve tempo, in piena solitudine.

Guardati infatti come “magici guaritori”,  gravati dalla responsabilità di cura del malato e  dalle attese  dei familiari, gli intensivisti si trovano ad affrontare  dilemmi generati dal carico emotivo e dagli interrogativi che ci investono all’arrivo di un paziente e dei suoi parenti.  In che misura la malattia  organica si distingue dalla malattia vissuta ?  Quale ruolo ha il rianimatore stretto tra la tecnica richiesta dalla malattia organica, e l’emotività suscitata dalla malattia vissuta? Continua Qui

Timeoutintensiva OpeNetworl i.Change Open Project

Presentato all’Heps Congress, Strasburgo, Maggio 2008. L’articolo originale in lingua inglese (e la Bibliografia) lo trovi Cliccando qui

Timwoutintensiva.it, N°6, Cover, Aprile 2008


News: Sulla forza della “Rivoluzione” Egiziana ed i Problemi Futuri dell’Area Medio Orientale

Perchè il vero problema ora saranno le relazioni Arabo-Israeliane.

Abbiamo così voluto ricordare il coraggio e l’orgoglio del Popolo Egiziano, che ha pagato un duro prezzo anche in termini di vite umane, e la Pace che ci auguriamo possa presto esserci tra Israeliani e Palestinesi, con una fotografia e una poesia che dicono molto di più di qualunque articolo giornalistico sui fatti egiziani appena accaduti e sui problemi che ora si presenteranno sulla scena medio-orientale.

Savas

Unknown Photographer

Ricordate ! Sono un arabo

poesia di

Mahmoud Darwish

Ricordate ! Sono un arabo

E la mia carta d’identita’ e’ la numero cinquantamila

Ho otto bambini

E il nono arrivera’ dopo l’estate.

V’irriterete?

Ricordate!

Sono un arabo,

impiegato con gli operai nella cava

Ho otto bambini

Dalle rocce

Ricavo il pane,

I vestiti e I libri.

Non chiedo la carità alle vostre porte

Ne’ mi umilio ai gradini della vostra camera

Perciò, sarete irritati?

Ricordate!

Sono un arabo,

Ho un nome senza titoli

E resto paziente nella terra

La cui gente è irritata.

Le mie radici

furono usurpate prima della nascita del tempo

prima dell’apertura delle ere

prima dei pini, e degli alberi d’olivo

E prima che crescesse l’erba.

Mio padre…viene dalla stirpe dell’aratro,

Non da un ceto privilegiato

e mio nonno, era un contadino

ne’ ben cresciuto, ne’ ben nato!

Mi ha insegnato l’orgoglio del sole

Prima di insegnarmi a leggere,

e la mia casa e’ come la guardiola di un sorvegliante

fatta di vimini e paglia:

siete soddisfatti del mio stato?

Ho un nome senza titolo!

Ricordate!

Sono un arabo.

E voi avete rubato gli orti dei miei antenati

E la terra che coltivavo

Insieme ai miei figli,

Senza lasciarci nulla

se non queste rocce,

E lo Stato prenderà anche queste,

Come si mormora.

Perciò!

Segnatelo in cima alla vostra prima pagina:

Non odio la gente

Né ho mai abusato di alcuno

ma se divento affamato

Prestate attenzione!

Prestate attenzione!

Alla mia collera

Ed alla mia fame!

Mahmoud Darwish (arabo: محمود درويش ‎; al-Birweh, 13 marzo 1941 – Houston, Texas, 9 agosto 2008) è stato un poeta e scrittore palestinese.

Mahmoud Darwish (Mahmūd Darwīsh) nacque nel 1941 nel villaggio di al-Birweh, situato in alta Galilea a est della città di Akko (Acri). Il suo villaggio natale oggi è distrutto e non più presente sulle carte. Nel 1948 – durante il primo conflitto arabo-israeliano – l’esercito di Israele scacciò gli abitanti di Birweh e rase al suolo completamente l’abitato. Lo stesso destino era toccato ad altre quattrocento località palestinesi nella fase finale della guerra. I genitori di Mahmoud cercarono rifugio in Libano con il resto della popolazione per sfuggire ai massacri, ma furono tra i pochissimi che riuscirono a rientrare nel loro paese, illegalmente, dopo appena un anno. Nel frattempo però la loro terra d’origine era diventata parte dello stato di Israele, i loro beni confiscati ed essi non godevano più di alcun diritto di cittadinanza.

In questa condizione fin da bambino Darwish si trovò nello status legale di “alieno”, cittadino che risiede come “ospite illegale” nel suo stesso paese. Da giovane fu arrestato e condannato più volte a pene detentive, per la sua presenza in Israele senza permesso e per aver recitato poesie in pubblico. Studiò peraltro la lingua ebraica israeliana, perfezionando la conoscenza della sua lingua natia. Cominciò l’attività pubblicistica a diciannove anni, iscritto all’università non ebbe la possibilità di laurearsi a causa delle interruzioni degli studi nei periodi trascorsi in prigione, anche se in Unione Sovietica, a Mosca, si costruì nel 1971 una solida preparazione linguistico-letteraria. Pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Foglie d’Ulivo, nel 1964.

È autore di circa venti raccolte di poesie (pubblicate dal 1964 a oggi) e sette opere in prosa, di argomento narrativo o saggistico. È considerato tra i maggiori poeti in lingua araba. È stato giornalista e direttore della rivista letteraria “al-Karmel” (Il Carmelo), e dal 1994 era membro del Parlamento dell’Autorità Nazionale Palestinese.

I suoi libri sono stati tradotti in più di venti lingue e diffusi in tutto il mondo. Solo una minima parte della sua produzione letteraria è stata tradotta in italiano. È scarsa anche la traduzione in lingua inglese della sua opera.

http://it.wikipedia.org/wiki/Mahmoud_Darwish

News: Ictus: La Perdita Di Memoria Potrebbe Essere Il Primo Segnale

News:

Ictus:

La Perdita Di Memoria Potrebbe Essere Il Primo Segnale

La scarsa memoria e problemi con le altre abilità mentali possono essere i primi segnali di un aumentato del rischio di ictus, suggerisce un nuovo studio americano. I ricercatori dell’Università dell’Alabama hanno sottoposto ad un test di memoria sul ricordo delle parole 17.851 persone, ed un altro test sulla fluidità verbale con l’intento di misurare le competenze esecutive di funzionamento del cervello a 14.842 persone. I partecipanti avevano dai 45 anni in su e non avevano mai avuto un ictus precedentemente. Ognuna di queste trentamila persone circa è stata contattata due volte l’anno nei 4 anni e mezzo successivi, e da questi consulti è risultato che 129 persone del test di memoria e 123 persone del test di fluidità verbale, hanno avuto un ictus. Tra coloro che hanno preso parte al test sulla memoria, i 3.500 partecipanti che hanno ottenuto i punteggi più bassi avevano 3,5 volte più probabilità di subire un ictus rispetto ai 3.500 che avevano ottenuto i punteggi migliori. Tra coloro che hanno fatto il test fluidità verbale, i 3.000 partecipanti con i punteggi più bassi registravano 3,6 volte più probabilità di avere un ictus rispetto ai tremila con i punteggi migliori. Approfondimenti:  Clicca qui

Fonte:

http://www.medicinalive.com (Ridotto)

http://www.aan.com

Books: Recensioni: “Solaris” di Stanislao Lem

Books:

Recensioni:

“Solaris”

di Stanislao Lem

2007 Mondadori

Nel momento della sua più gloriosa espansione – i viaggi interstellari – l’uomo si imbatte in un enigma insolubile, una sfida impossibile. E’ il pianeta Solaris, un pianeta “vivo”: la sua essenza, le sue ragioni travalicano la capacità della mente umana; di fronte a esso anche la scienza più evoluta è impotente. Solaris è capace di far perdere all’individuo la propria identità, di ridurlo a brandelli di coscienza, di obbligarlo a confrontarsi con il proprio groviglio di conflitti interiori. Sull’oceano vivente che costituisce la superficie di Solaris, un oceano che assume continuamente una miriade di forme effimere e incomprensibili, ruota una stazione orbitante di studio; all’interno, tre scienziati, ciascuno chiuso nella propria solitudine, ciascuno in balia degli incubi e dei miraggi che il pianeta proietta su di loro. Fino a ridurli al proprio nucleo essenziale, di cui magari si vergognano a morte, ma ancora capaci di misurarsi con i grandi interrogativi dell’universo. Capolavoro che ha reso famoso Lem in tutto il mondo, immortalato anche da Tarkovskij in un celebratissimo film, “Solaris” è un grande classico della fantascienza del Novecento… Continua Qui

Timeoutintensiva.it, N°2, Books, Aprile 2007