Archivio della categoria: Accanimento Terapeutico

Biotestamento: Rianimatori: Chiarire Legge, Dato Che Così È Inapplicabile

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Biotestamento: Rianimatori: Chiarire Legge, Dato Che Così È Inapplicabile

Vignetta Tratta Da Le Monde

La Camera dei deputati ieri ha approvato con ampio margine il ddl nato nel 2008 sulla scia della vicenda di Eluana Englaro: 278 i voti a favore, 205 quelli contrari, 7 gli astenuti. La Legge ora passa al Senato prima di essere varata probabilmente a settembre.

La legge approvata ieri afferma che la Dat (Dichiarazione anticipata di trattamento) assumera’ valore solo nel momento in cui ci sara’ ”accertata assenza di attivita’ cerebrale integrativa cortico-sottocorticale”.

A questo proposito In una nota, Vincenzo Carpino, presidente nazionale dell’Aaroi-Emac, Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica, lancia un appello al Ministro della Salute affinche’ chiarisca gli aspetti poco chiari presenti nel testo approvato

“ La legge sul testamento biologico che e’ stata approvata ieri dalla Camera cosi’ com’e’ ”e’ inapplicabile perche’ mancano fondamentali indicazioni per noi medici. Innanzitutto non si capisce chi dovrebbe accertare l’assenza di attivita’ cerebrale – presupposto fondamentale per far scattare la validita’ del biotestamento – e poi non si capisce dove si dovrebbero svolgere gli accertamenti e con quali esami. Come categoria non sappiamo cosa fare. L’unico riferimento pratico per il medico sembra essere quello al Protocollo utilizzato per il prelievo di organi a scopo di trapianto”. ”Immagino – spiega Carpino – che saremo noi anestesisti rianimatori a dover stabilire quando c’e’ l’assenza di attivita’ sottocorticale prevista dalla legge, ma ad oggi non c’e’ un protocollo, non sappiamo quali esami fare e dove farli, e a carico di chi. Bisognerebbe emanare un decreto o una circolare, altrimenti siamo in grande difficolta”’.

Dalla Stampa Quotidiana

Biotestamento: Camera Appprova: “Dat” Solo Senza Attivita’ Cerebrale.

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Biotestamento: Camera Appprova: “Dat” Solo Senza Attivita’ Cerebrale.

E’ in via di approvazione alla Camera la Legge sul Testamento Biologico, e oggi si è approvato l’art. 3 che riguardava la DAT: La (DAT) dichiarazione anticipata di trattamento, si legge, ”assume rilievo nel momento in cui e’ accertato che il soggetto si trovi nell’incapacita’ permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze per accertata assenza di attivita’ cerebrale integrativa cortico-sottocorticale e, pertanto, non puo’ assumere decisioni che lo riguardano. Tale accertamento e’ certificato da un collegio medico formato, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, da un anestesista-rianimatore, da un neurologo, dal medico curante e dal medico specialista nella patologia da cui e’ affetto il paziente. Tali medici, ad eccezione del medico curante, sono designati dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero o, ove necessario, dalla azienda sanitaria locale di competenza”.

A questo proposito il Senatore Ignazio Marino ha scritto sul suo blog: “La norma proposta non solo è praticamente inapplicabile nell’assistenza clinica e nella ordinaria pratica medica ospedaliera e domiciliare, ma rende il lavoro dei medici impossibile. Secondo questi principi, la dichiarazione anticipata di trattamento dovrebbe applicarsi ai pazienti solo in assenza di ‘attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale’: si tratta di una espressione confusa, per la quale non esistono criteri di accertamento definiti e unificati.
Questa norma è scritta davvero male a meno che la maggioranza non abbia tentato di riferirsi maldestramente all’assenza di attività elettrica cerebrale (il cosiddetto elettroencefalogramma piatto) e, allora, il messaggio è un altro: si arriva a dire che ad una persona morta possono essere sospese le terapie.”

La Redazione di Timeoutintensiva.it e L’ Associazione i.Change ONLUS si esprimerà sul testo non appena esso sarà completo e tramutato in legge.

Biotestamento: Camera: Approvato Emendamento Su Trattamenti Terapeutici Voluti  

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Biotestamento

Camera: Approvato Emendamento Su Trattamenti Terapeutici Voluti

Vignetta Tratta Da Le Monde

L’approvazione dell’emendamento bipartisan Barani-Binetti stabilisce che nel proprio testamento biologico si potranno indicare solo i trattamenti a cui si vuole essere sottoposti in caso di perdita di coscienza, e non anche quelli che non si vuole. Questo ha provocato le proteste delle opposizioni. Martedì riprenderà l’esame del provvedimento.

L’aula della Camera ha, infatti, votato ( 7 Luglio 2011) un emendamento bipartisan a firma Barani-Binetti che prevede che nel proprio testamento biologico si potranno indicare solo i trattamenti cui si vuole essere sottoposti in caso di perdita di coscienza, e non anche quelli che non si vuole. L’emendamento all’articolo 3 del testo approvato, prevede che ci si possa esprimere nelle Dichiarazioni anticipate di trattamento “circa l’attivazione di trattamenti terapeutici” e non anche sulla “non attivazione”. Insomma si potrà dire solo quali trattamenti si vuole e non quali non si vuole. Resta comunque possibile, nelle Dat esprimere il proprio diniego a trattamenti “sproporzionati” o “sperimentali”.

Vi è stata comunque  una dura opposizione al passaggio di questo emendamento da parte delle opposizioni e della CGIL Funzione Pubblica. La FP Cgil ha dichiarato al riguardo che medici e operatori sanitari sono di fatto criminalizzati. Con l’approvazione dell’articolo 1 della legge sul biotestamento si ribadisce il divieto di eutanasia. Quindi si puntualizza che l’attività medica e di assistenza è esclusivamente finalizzata alla tutela della vita e della salute. Secondo la Fp Cgil  medici il richiamo agli articoli del codice penale su omicidio, omicidio del consenziente e l’istigazione o aiuto al suicidio rappresentano un tintinnare di manette per medici e operatori sanitari che rischiano di essere criminalizzati anche se rispettano il codice deontologico.

Vi invitiamo a leggere l’Intervista data a Quotidiano Sanità On Line da Bianco, Fnomceo

Avevamo già approfondito l’argomento testamento biologico Qui


Nucleare: Gli Oncologi AIOM Contrari, “È Cancerogeno !”

Energia Nucleare e Salute

Gli Oncologi AIOM Contrari, “È Cancerogeno !”

Il Nucleare è un rischio per la salute? Decisamente sì. E’ questa la posizione dell’AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) che arriva direttamente dagli Stati Uniti, dove è in corso il Congresso mondiale dell’Asco. “Non esiste nulla di più cancerogeno delle radiazioni nucleari. Le centrali nucleari non sono controllabili, pensiamo a Fukushima, lasciamole stare e puntiamo su energie alternative, poco inquinanti e che non presentano grandi rischi per la salute globale”. A parlare è Carmelo Iacono presidente dell’Aiom che spiega come gli effetti negativi non sono solo diretti, non rischia solo chi abita nelle vicinanze di una centrale nucleare.

Un incidente come quelli già visti coinvolge l’aria che si respira, anche a distanza, gli elementi tossici si depositano nell’acqua del mare, e dunque nei pesci, sulla terra, nelle falde acquifere e sulle coltivazioni. Penetrano insomma nella catena alimentare. Gli effetti purtroppo si manifestano anche a distanza di tempo, basti pensare al picco dei tumori, specie di leucemia, in caso di esposizioni (Chernobyl).

Fonti: AIOM

Raccomandazioni SIAARTI Per L’ammissione E La Dimissione Dalla Terapia Intensiva E Per La Limitazione Dei Trattamenti In Terapia Intensiva

Articolo Scientifico Bilingue

Linee Guida

Raccomandazioni SIAARTI Per L’ammissione E La Dimissione Dalla Terapia Intensiva E Per La Limitazione Dei Trattamenti In Terapia Intensiva

SIAARTI Guidelines For Admission To And Discharge From Intensive Care Units And For The Limitation Of  Treatment In Intensive Care

Minerva Anestesiol 2003;69:101-18

Nella medicina intensiva si devono costantemente prendere difficili decisioni sulla linea di confine fra la vita e la morte. Non raramente queste decisioni devono essere assunte in tempi rapidi e senza disporre di tutte le informazioni importanti riguardanti il paziente. Le seguenti raccomandazioni hanno lo scopo di aiutare gli intensivisti a prendere decisioni che riguardano la gestione dei pazienti in Terapia Intensiva (TI). Esse rappresentano uno schema di riferimento bioetico, stilato in modo consensuale dall’omonimo Gruppo di studio sorto dalla Commissione di Bioetica della SIAARTI, per facilitare il processo decisionale nella medicina intensiva. Queste raccomandazioni devono essere considerate come principi generali e non come specifiche istruzioni. Pertanto, rappresentano una cornice concettuale intesa a favorire la gestione dei problemi di bioetica clinica e non a limitare la potestà decisionale del singolo intensivista, il quale mantiene la libertà e la correlata responsabilità personale nelle decisioni adottate nei singoli casi clinici. Esse sono coerenti con i principi etici generali che regolano la cura dei pazienti in condizioni critiche e che sono riportati nelle seguenti dichiarazioni e codici deontologici: Dichiarazione di Helsinki, Ethical Principles in Intensive Care (World Federation of Society of Intensive and Critical Care Medicine), Codice di Deontologia Medica (3-10-98), Convenzione Europea di Oviedo sui Diritti Umani e la Biomedicina, oltre che nei numerosi documenti di consenso stilati dalle Commissioni Etiche delle principali società scientifiche internazionali… Continua qui

In intensive care medicine, difficult decisions must constantly be taken concerning the boundary between life and death; it is not unusual for these decisions to be required

very rapidly and without the medical staff being in possession of all important informations

concerning the patient. The guidelines that follow aim to help the intensive care specialist to take decisions concerning the management of patients in intensive care units (ICU). They comprise a bioethical frame of reference, drawn up in a consensual fashion by the Study Group of the same name, originating out of the Bioethical Com-mission of the SIAARTI, to facilitate decision-making processes in intensive care medicine. These guidelines should be considered as general principles rather than specific instructions; for this reason, they consist of a conceptual framework that aims to help in the management of problems in clinical bioethics and not to limit the decision-making power of individual specialists, who remain in possession of the freedom and the related personal responsibility for decisions taken in individual clinical cases. They are consistent with the general ethical principles that regulate care for patients in critical conditions, and that are contained in the following declarations and codes of conduct: the Helsinki Declaration, Ethical Principles in Intensive Care (World Federation of Societies of Intensive and Critical Care Medicine), Medical Code of Conduct (3-10-98), European Convention on Human Rights and Biomedicine and in several consensus statements drawn up by the Ethical Commissions of the most important international scientific societies… Click here to read

Timeoutintensiva.it, N°13, Technè, Maggio 2010