Archivio della categoria: Medicina Narrativa

Lo Studio Basato Sulle Narrazioni: L’Importanza Dell’esperienza Soggettiva Del Paziente

Medicina Narrativa

Lo Studio Basato Sulle Narrazioni: L’ Importanza Dell’esperienza Soggettiva Del Paziente

a cura di Veronica Cocco

…”La narrazione è un modo umano fondamentale di dare significato all’esperienza. Raccontando e interpretando le esperienze, le narrazioni mediano tra il mondo di pensiero-sentimento interno e le azioni osservabili del mondo esterno. Creare una narrazione è un processo attivo e costruttivo, che dipende dalle risorse personali e culturali. A livello pragmatico, ascoltare la descrizione di una narrazione è il mezzo principale attraverso cui le comprensioni culturali circa la malattia vengono acquisite, confermate, ridefinite e modificate (Mattingly, Garro, 2000). La rielaborazione e la valutazione dell’esperienza soggettiva della malattia diventano parte integrante del processo di guarigione, mentre il riduzionismo biomedico, l’oggettivazione medica del corpo e la relazione asimmetrica tra sapere medico e sapere profano sono la prima causa del comportamento inosservante del paziente…”…

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Timeoutintensiva.it, N°14, Technè, Luglio 2010

Video: “Il Senso della Malattia”, Recital Teatrale, Fondazione Giancarlo Quarta

Umanizzazione delle Cure

Video: “Il Senso della Malattia”, Recital Teatrale, Fondazione Giancarlo Quarta

Recital Teatrale per capire qual’è il senso della malattia per un paziente che ne soffre

Clip Video Interpretate da  Giuseppe Cederna e 6 giovani attori.

Serie di Filmati Realizzati da www.ucare.it

Milano, Teatro Litta, 3.12.07: Letture tratte dal Libro “Quello che i medici non sanno”, di Germano Calvi, per la Fondazione Giancarlo Quarta (www.ucare.it)

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Timeoutintensiva.it, N°19, SpotLight, 12 Dicembre 2011


Il Multitasking E Le Interruzioni Al Flusso Lavorativo In Terapia Intensiva

Articolo Originale per Timeoutintensiva OpeNetwork.

Il Multitasking E Le Interruzioni Al Flusso Lavorativo In Terapia Intensiva

29/11/2011

di M.Francesca Sapuppo*°, Diego Bongiorno**°, Milena Di Blasi**,  Leonardo Catania^, Rosario Celsa **

*AORNAS Ospedale Civico Palermo, **ASP Palermo,^ Policlinico Universitario Palermo °Associazione i.Change Onlus – Timeoutintensiva.it

Premessa a cura del Comitato Scientifico dell’Associazione i.Change Onlus

Nei numeri 8 e 15 di questa rivista abbiamo scritto su due argomenti profondamente legati tra loro: il sensemaking e il benessere organizzativo in Sanità. Infatti, non vi può essere benessere organizzativo se l’individuo non reperisce e costruisce senso dentro e durante il suo lavoro, ma per farlo è necessario qualcosa di cui oramai  si è perso il significato: il tempo.

Tempo, dove il lavoratore crea uno spazio di riflessione rispetto a ciò che fa o potrebbe fare, e a come e perché lo fa. Questi momenti consapevoli o inconsapevoli, brevi o lunghi, individuali o gruppali, non sono inutili perdite di tempo. Essi invece sono il prerequisito per la nostra stessa azione, che oramai si crede, “nell’ottica del fare”, possa essere disgiunta dal nostro pensiero.

Partendo allora dall’osservazione che il tempo operativo in Terapia Intensiva è continuamente frammentato, dalla multi-operatività e dalle interruzioni al flusso di lavoro, abbiamo cercato di approfondire quanto questi fenomeni possano incidere sulla performance degli operatori, in relazione sia al sensemaking sia al benessere.
Proponiamo quindi ai lettori i risultati dei nostri studi attraverso un testo molto particolare, fatto da osservazioni narrate e narranti, sviluppato da un gruppo di lavoro multidisciplinare.

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Timeoutintensiva.it, Focus, N°19, 12 Dicembre 2011

Libri: Recensione: “L’Occhio della Mente” di Oliver Sacks

Libri

Recensione

“L’Occhio della Mente” di Oliver Sacks

2011 Biblioteca Adelphi

Genere: Psichiatria, Neuroscienze, Medicina

Collana: Psicologia / Psicoanalisi / Psichiatria, Neuroscienze, Medicina

Lilian Kallir è una brillante pianista che predilige Mozart; una sera, allorché deve affrontare il Concerto n. 21 (quello col famoso Andante), la partitura diventa di colpo un intrico di segni incomprensibili; è l’esordio di una neuropatologia che le impedirà, se non di scrivere, quanto meno di leggere e altererà la sua percezione sino a farle confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna. Sue Barry è riuscita a diventare neurobiologa nonostante una menomazione invalidante: una forma di strabismo che inibisce la visione stereoscopica, sicché gli occhi sono attivi uno per volta, in alternanza, senza mai potersi coordinare; per lei, la profondità e la terza dimensione sono categorie puramente immaginarie. Sono solo due dei casi raccontati e analizzati in questo nuovo libro di Oliver Sacks: storie di amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in drammi senza rimedio.

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Timeoutintensiva.it, N°19, Books, 12 Dicembre 2011

Libri: Recensione: “L’Ospite” di Luigi Fabozzi

Libri

Recensione

“L’Ospite”

di Luigi Fabozzi

Anno/Editore: 2011 Robin Edizioni

Pagine: 174

Genere: I libri da scoprire

Collana: Il Medico che scrive

Dal Libro:

“- Però è un peccato non poter vivere per sempre – mi disse un giorno.
- La guardai seduto sul bordo del suo letto.
- Sarebbe bello non dover avere l’ansia di doversi sempre sbrigare; non poter star fermi a guardare un fiore giallo al vento o l’erba che canta vicino agli scogli. È vero?
- A questo non risponderò.
- E non risposi neanche a lei.”

Il Genere

L’Ospite è un giallo inconsueto, un romanzo complesso sotto un’apparenza di semplicità. Un libro da leggere a strati, un livello dopo l’altro: la realtà, la finzione, il simbolico, il concreto.

L’Autore

Luigi Fabozzi, attore e giornalista palermitano all’esordio con un romanzo, compone una favola nera che ricorda a tratti Il signore delle mosche, a tratti La montagna incantata.

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Timeoutintensiva.it, Books, N. 19, 12 Dicembre 2011