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News: Indagine Fimmg: Al Sud Il 35% Degli Stati Vegetativi Non Ha Assistenza Domiciliare

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Indagine Fimmg: Al Sud Il 35% Degli Stati Vegetativi, Non Ha Assistenza Domiciliare

Riportiamo Il Comunicato Stampa della Fimmg

“Sondaggio Centro Studi Fimmg: Federazione Medici Di Medicina Gnerale: Oltre Un Medico Di Medicina Generale Su 3 Segue Pazienti In Stato Vegetativo O Minima Coscienza

Nel 97% Dei Casi Il Medico Di Famiglia E’ La Figura Di Riferimento

“Oltre un terzo dei medici di medicina generale conta tra i propri assistiti pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza. La maggioranza di questi pazienti vive abitualmente a casa: il 55% al Nord, il 63% al Centro ed il 70% al Sud. A vivere in strutture residenziali è il 44% dei pazienti al Nord, il 36% al Centro ed il 27% al Sud. Sia a domicilio che presso le strutture residenziali il medico di famiglia costituisce per il 97% dei casi la figura clinica di riferimento.

Questi alcuni dati raccolti dal Centro Studi nazionale della FIMMG, diretto da Paolo Misericordia, attraverso un questionario effettuato a marzo su un campione di oltre mille medici di medicina generale, rendendo così la ricerca la più ampia mai condotta in Italia su questa patologia nella fase di assistenza territoriale.  L’iniziativa è nata nell’ambito di un Progetto Nazionale di ricerca, finanziato dal Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM) del Ministero della Salute e coordinato dall’Istituto Besta di Milano. I risultati sono stati esposti oggi in occasione del convegno di presentazione organizzato a Milano dal Besta.

“L’indagine è stata orientata a conoscere le dimensioni di un fenomeno che è motivo di enorme sofferenza per gli stessi pazienti, ma soprattutto per i loro familiari e causa di importanti oneri assistenziali per il sistema sanitario e per tutti i care-giver coinvolti – ha spiegato Paolo Misericordia.

Dall’indagine emerge purtroppo che quasi il 25%  dei pazienti che vive abitualmente presso la propria abitazione non dispone di alcun servizio di assistenza domiciliare, con un picco del 35% al Sud. Oltre al medico di medicina generale, la figura professionale più frequentemente coinvolta nell’assistenza è l’infermiere, seguita dal fisioterapista e dall’operatore socio-sanitario. Interessanti appaiono anche le informazioni relative alle maggiori criticità assistenziali per i pazienti e per le loro famiglie, percepite dal medico: al primo posto c’è l’assistenza psicologica, poi l’assistenza riabilitativa, sociale, medico-specialistica e infermieristica costituiscono, nell’ordine, le successive aree di maggior criticità, senza particolari differenze per distribuzione geografica. Il medico di medicina generale riferisce che un suo ruolo importante è proprio quello di supportare psicologicamente la famiglia e di gestire fasi complesse e onerose dell’assistenza, interpretando il ruolo di case-manager ed intercettando bisogni.

Per Approfondimenti vai al Sito della FIMMG

News: Sicilia: Cardiologia: Presentato Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo A Taormina

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Sicilia

Cardiologia: Presentato Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo (CCPM) A Taormina

Assicurare interventi di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica. Con questo obiettivo e’ stato presentato oggi il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo (CCPM) di Taormina, previsto dalla convenzione sottoscritta l’11 giugno 2010 dalla Regione Siciliana con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ – Irccs. Si tratta del Centro di III livello della rete di cardiologia pediatrica della Regione Siciliana e conta su 12 posti letto di degenza, 12 posti letto di terapia intensiva, 1 sala operatoria, 1 sala di emodinamica ed una risonanza magnetica nucleare (quest’ultima a partire dal settembre 2011).

I responsabili del Centro sono il prof. Giacomo Pongiglione, direttore del Dipartimento di Medicina Cardiologica e Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ e Giampaolo Grippa, direttore del progetto. La Creazione della Struttura è stata fortemente voluta dall’Assessorato alla Salute Regione Sicilia diretto dall’Assessore Massimo Russo.

Il CCPM ha come obiettivo primario quello di assicurare l’assistenza di alta specializzazione cardiologica e cardiochirurgia sia per la popolazione pediatrica siciliana sia per quella di altri Paesi del bacino del Mediterraneo.
Evitando cosi che gran parte dei pazienti sia costretta a spostarsi nei Centri di rilievo internazionale presenti nel nostro Paese, come il Bambino Gesu’, o verso l’estero.
In questo modo la Regione Siciliana avra’ una riduzione degli oneri a suo carico, poiche’ diminuiranno in maniera considerevole ”i viaggi della speranza” per le patologie cardiache. L’attuale sede del Centro e’ presso il Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina, che fa capo all’Asp di Messina.

Dalla Stampa Quotidiana

Palermo: Nasce Il “Comitato Dei Professionisti Liberi Paolo Giaccone”: Firma Anche Tu !

Il “Comitato dei Professionisti Liberi” è nato nel 2010 su iniziativa di un gruppo di professionisti, di Addiopizzo e di LiberoFuturo, allo scopo di promuovere un processo di autofondazione di un movimento di professionisti liberi dalla Mafia che si impegnassero singolarmente e solennemente a rispettare un decalogo etico sottoscrivendo il MANIFESTO predisposto dal Comitato.

Oltre agli iscritti agli albi possono sottoscrivere anche i non iscritti agli ordini, i semplici laureati ed i titolari di diplomi professionali compilando l’apposito form nel sito www.professionistiliberi.org

Manifesto Dei Professionisti Liberi

Premessa

La straordinaria diffusione e pericolosità del sistema mafioso impone ad ogni soggetto sociale, singolo o associato, pubblico o privato, di svolgere un ruolo attivo nel contrastarlo. Siamo convinti, infatti, che la Mafia si potrà sconfiggere solo se a combatterla non saranno più alcuni soggetti isolati, ma tutte le istituzioni, compresi gli Ordini Professionali oltre che la larga maggioranza della società civile. All’origine della nascita degli Ordini c’è stata, tra l’altro, la necessità di vigilare sul corretto comportamento degli iscritti. Probabilmente questa funzione, con il trascorrere degli anni, ha perso l’importanza che il legislatore le aveva attribuito. Per tutto ciò, il “Comitato Dei Professionisti Liberi Paolo Giaccone“, insieme a LiberoFuturo e Addiopizzo, ha ritenuto utile redigere uno specifico Manifesto che, oltre a riprendere quanto già regolato dalle norme e dai codici deontologici, possa essere osservato nell’ambito più specifico della lotta al racket del pizzo ed al sistema mafioso. Tutti coloro che sottoscriveranno la “Dichiarazione di impegno” entreranno a far parte di una lista di professionisti che sarà resa pubblica. Il Manifesto contiene norme etiche specifiche che, una volta sottoscritte, impegneranno pubblicamente al loro rispetto e all’attenta osservanza ogni singolo professionista, pena l’esclusione dalla lista stessa. Il Manifesto è rivolto a tutti i professionisti siano essi liberi professionisti o dipendenti pubblici e privati. Essi, sottoscrivendolo, si impegnano a rispettarne le indicazioni nell’ambito delle loro competenze professionali e responsabilità individuali.”

Leggi la Dichiarazione di Impegno

Compila la Richiesta di Adesione

E poi Invia Il modulo di adesione, dopo averlo compilato, al numero di Fax 1786039443 (senza prefisso), grazie.

Fonti:

www.professionistiliberi.org

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News: Palermo: Tonno con Istamina a Ballarò: Tre Persone Ricoverate in Ospedale

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Avvelenamenti Alimentari

Palermo: Tonno con Istamina a Ballarò: Tre Persone Ricoverate in Ospedale

Tre agenti di polizia, dopo aver mangiato pesce in una trattoria del quartiere Ballarò di Palermo, sono finiti in ospedale. Uno di loro, una donna, è ricoverata nel reparto di terapia intensiva all’ospedale Cervello, in coma farmacologico. I sanitari hanno accertato che ha ingerito del tonno con istamina che le ha provocato uno shock anafilattico. I tre agenti, subito dopo la cena hanno avuto i sintomi dell’intossicazione con dolori addominali e senso di malessere diffuso. I due uomini sono stati dimessi ieri nel tardo pomeriggio dopo una adeguata terapia. Le loro condizioni non sono gravi. Gli agenti, in commissariato, hanno raccontato di avere cenato nella solita trattoria in piazza Ballarò, dove peraltro avevano già mangiato altre volte. I carabinieri del Nas, e gli agenti della squadra mobile hanno accertato che il ristorante non aveva nessuna autorizzazione. All’interno della trattoria, nella dispensa, sono stati trovati e sequestrati alimentari scaduti. I locali della cucina non avevano i requisiti richiesti dalle leggi. La trattoria è stata sequestrata dai carabinieri del Nas. Il titolare è stato denunciato alla procura della Repubblica. Giorni fa, quindici persone sono finite in ospedale per aver ingerito il tonno con istamina acquistato in una pescheria di Palermo alla quale poi è stato sequestrato il pesce. Ieri polizia e Capitaneria di Porto sono intervenuti dopo una segnalazione al telefono “1530″ in due pescherie di via Montalto dove hanno sequestrato 300 chili di tonno.

Il pesce è stato trovato in pessime condizioni ed è stato sequestrato e distrutto. I titolari dei due esercizi commerciali erano non avevano il modello BCD (bluefin tuna catch document) rilasciato dall’Autorità Marittima, documento con cui viene ricostruita e garantita la tracciabilità delle diverse fasi della filiera di sfruttamento del tonno rosso, dalla cattura alla commercializzazione. Per i due venditori oltre al sequestro del tonno anche una sanzione amministrativa di 2.000 euro.

“Invitiamo i consumatori a segnalarci al telefono della Guardia Costiera 15 30 tutte le anomalie che riscontrate quando andate a fare la spesa e acquistate pesce – dicono dalla Capitaneria di Porto – Notiamo che in questi ultimi mesi c’è sempre più la voglia da parte dei consumatori di non essere frodati da commercianti, che senza scrupoli, mettono in vendita pesce che viene congelato e scongelato più volte prima di essere venduto. Pratiche che non possono essere più tollerate dai tanti che si recano con fiducia ad acquistare del pesce, anche a cari prezzo, che rischia di trasformarsi in un pericolo per la loro salute”.

Da: Yahoo Notizie, 14 Giugno 2011

Nucleare e Salute: Fukushima: 23.500 tra vittime e dispersi. Video

Nucleare e Salute

Fukushima: 23.500 tra vittime e dispersi.

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23.500 tra vittime e dispersi. È questo il numero più impressionante del post-Fukushima, quello che salta subito all’occhio a tre mesi di distanza dal 5° terremoto – per intensità – della storia umana. Pochi altri dati rendono l’idea dell’apocalisse che si è abbattuta sul Giappone, paese che sembra entrato in guerra senza volerlo e oggi, pur volendolo, non riesce più a trovare la pace. Se però da un lato la ricostruzione prosegue, tra il disinteresse tipico dei media occidentali che hanno già spento i riflettori e la volontà di occultare le prove manifestata dalla Tepco, d’altra parte anche la Storia fa il suo corso: la radioattività è sempre alta – anzi, abnorme – e i giapponesi, abbandonato il riserbo, cominciano a far sentire tutta la propria rabbia.

L’altro ieri sono state più di 150 le manifestazioni in memoria delle vittime organizzate in tutto il paese. Alle 14,46 ora locale – la stessa in cui si è verificato il sisma l’11 marzo – migliaia di persone hanno osservato un minuto di silenzio. Poi, a seconda delle città, si sono formati cortei di protesta, come quello che ha portato 10.000 persone circa sotto la sede della Tepco, tra slogan urlati, dita puntate e cartelloni abbastanza eloquenti. Da parte sua l’azienda responsabile di aver aggravato una situazione già di per sé gravissima continua a fare il suo lavoro, dimostrando poca trasparenza.

Solo oggi i dati sull’acqua raccolti dai tecnici sono stati resi pubblici. 240 volte il limite legale di sicurezza è dunque il valore dello stronzio-90 rilevato nella zona di mare in prossimità del reattore numero 3 in data 16 maggio. Sempre nello stesso giorno, davanti al reattore numero 2, l’acqua dell’Oceano Pacifico conteneva 170 volte la quantità di stronzio-90 fissata per legge.

Fonti: youtube Channels Euronews