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Provvedimenti Sanitari In Attesa con Iter Sospeso Per Il Cambio di Governo

Legislazione Sanitaria

Provvedimenti Sanitari In Attesa d’Approvazione con Iter Sospeso Per Il Cambio di Governo

Con la caduta del precedente Governo e l’insediamento del nuovo Governo Monti, importanti provvedimenti in materia di sanità rischiano lo stop, come la legge sul biotestamento, che dopo 2 anni e mezzo di iter parlamentare era finalmente giunta in Senato, quello sulla delega al Governo per la riforma fiscale assistenziale, e quello che permetterebbe il trapianto da donatore vivo non solo per il fegato ma anche per l’intestino e il pancreas; la legge bipartisan sul fumo, che avrebbe dovuto inasprire le pene alzando il limite di divieto da 16 a 18 anni, il ddl sul Governo Clinico, che da poco aveva ottenuto il via libera dall Conferenza Stato-Regioni, e il riordino del servizio farmaceutico, tanto atteso da tutte le categorie.
Questi, sono solo alcuni dei provvedimenti che molto probabilmente, a causa della situazione politica di transizione che l’Italia si trova ad attraversare, resteranno fermi nelle commissioni sanitarie di Camera e Senato e non sappiamo se potranno vedere la luce. Dopo 3 anni di legislatura, gli unici provvedimenti in materia di sanità di una certa importanza restano quelli sulla terapia del dolore e sulle le cure palliative, e quello sulla farmacia dei servizi.

Dalla Stampa Quotidiana on Line

News: Oncologia: Una Nuova Ricerca Promette La Definitiva Cura Del Cancro.

News Ricerca Medica

Nature Medicine: Una Nuova Ricerca Promette La Definitiva Cura Del Cancro.

Siamo ad Una Svolta nella Cura dei Tumori ?

I farmaci testati dai ricercatori riescono a fermare la proliferazione dei tumori agendo a livello enzimatico e inducendo l’apoptosi. Così il tumore non può più replicarsi.

Mitosi Cellulare

I tumori nascono da una divisione cellulare incontrollata, che nel caso delle neoplasie maligne, tende a invadere il tessuto dove è nato ed i tessuti circostanti, provocando cioè metastasi, spesso portando a morte il paziente. Fin dall’inizio, l’oncologia ha tentato di scoprire il modo di arrestare questa proliferazione cellulare.

Oggi i ricercatori dell’ Università di San Diego, California, annunciano, di essere a buon punto nel sintetizzare un farmaco efficace nel bloccare la replicazione del tumore. Nella straordinaria ricerca, pubblicata su Nature Medicine, hanno sviluppato il metodo a partire dallo studio di un enzima chiamato Raf.

Raf è un enzima che regola l’azione di altre proteine aggiungendo o sottraendo loro piccoli composti chimici (fosfati). Le RAF chinasi regolano la proliferazione e la sopravvivenza cellulare. Il ruolo di RAF nella proliferazione cellulare è stato collegato alla sua capacità di attivare le proteine mitogeno-attivate dalle chinasi. Se per qualche motivo – dovuto alla possibilità di una sua disregolazione nei tumori ad esempio a causa di una mutazione – l’enzima Raf non viene mai disattivato, esso permette alle cellule di moltiplicarsi senza limiti ed è proprio questo malfunzionamento che permette la nascita del tumore.
I farmaci sviluppati  fino ad oggi per contrastare Raf interagivano con il suo sito attivo, ovvero la porzione della molecola direttamente implicata nei processi chimici e nella formazione di legami. Ma questo faceva sì che fossero poco specifici ed efficaci, colpendo tutte le cellule, non solo quelle malate.

Ma cosa cambia con lo studio pubblicato su Nature Medicine? L’approccio sviluppato dai ricercatori statunitensi è volto a cambiare la struttura stessa dell’enzima. I nuovi farmaci che ne derivano, sono degli inibitori allosterici, ovvero molecole che diminuiscono l’attivazione dell’enzima Raf cambiandone la forma e rendendolo inattivo.
La particolarità dei nuovi composti – chiamati dai ricercatori KG5 – è che questi agiscono solo sulle cellule che si stanno dividendo in maniera incontrollata, ignorando quelle normali o inattive. In questo modo solo l’enzima Raf presente nei tumori è bloccato: poiché non c’è più lui a dirigere la proliferazione cellulare il ciclo di mitosi si arresta e le cellule vanno incontro ad apoptosi, la morte programmata. Nella stessa maniera i farmaci agiscono sui vasi sanguigni: anche loro proliferano in maniera incontrollata nei tessuti malati, anche la loro diffusione viene bloccata dai KG5.
I KG5 sono già stati testati sia su linee cellulari tumorali, che in modelli animali. E addirittura gli stessi risultati sorprendenti sono stati ottenuti su tessuti umani derivanti dalle biopsie di pazienti. Da quando hanno cominciato la ricerca appena pubblicata, gli scienziati hanno già fatto numerosi progressi, arrivando a sintetizzare farmaci fino a 100 volte più potenti del primo sviluppato. Ora, il team spera di riuscire a far arrivare al trial clinico i più efficaci tra questi composti.

Fonti:

- Quotidiano Sanita’

- Lo studio su Nature Medicine (13 November 2011) :

A Mek-independent Role For CRaf In Mitosis And Tumor Progression

Ainhoa Mielgo, Laetitia Seguin, Miller Huang, Maria Fernanda Camargo, Sudarshan Anand, Aleksandra Franovic, Sara M Weis, Sunil J Advani, Eric A Murphy & David A Cheresh

News: Governo Monti: Renato Balduzzi è il Nuovo Ministro della Salute. Biografia e Video

News

Governo Monti

Renato Balduzzi è il Nuovo Ministro della Salute

Il presidente dell’Agenas Renato Balduzzi è il nuovo ministro della Salute nel primo Governo Monti. Nato a Voghera 12 febbraio 1955, coniugato con tre figli. E’ professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università del Piemonte Orientale. Dopo aver conseguito nel marzo 1979 la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Genova ha compiuto studi di diritto costituzionale europeo presso la Commissione della Comunità economica europea (1981-1982) e l’Istituto universitario europeo e di diritto costituzionale comparato presso l’Università di Paris X – Nanterre (1985-1986).

È stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa (1989-1992), della Sanità (1996-2000), dove ha ricoperto anche l’incarico di Capo ufficio legislativo con il ministro Rosy Bindi presiedendo  la Commissione ministeriale per la riforma sanitaria, e delle Politiche per la famiglia (2006-2008). Dal 2009 è presidente del Nucleo di valutazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e, dal 2006, del Comitato di Indirizzo dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. È presidente, dal febbraio 2007, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). È componente del Comitato scientifico delle riviste “Quaderni regionali”, “Amministrazione in cammino”, Politiche sanitarie”,“Dialoghi” e “Studium”.

Cattolico, è direttore, dal 2003, del bimestrale culturale “Coscienza”. Ha fondato e diretto, dal 1989 al 1992, la rivista culturale “Nuova politeia”.

A Lui va il Nostro Migliore Augurio di Buon Lavoro

Fonti:

Dalla Stampa Quotidiana


Liguria: Alluvione: La Situazione Sanitaria e gli Interventi Approntati

Medicina dei Disastri

Liguria: Alluvione: La Situazione Sanitaria e gli Interventi Approntati

Vi Riportiamo per quanto si può evincere dalla Stampa e dai Comunicati, la Situazione della Sanità Ligure per l’Alluvione Subita

Le misure in favore delle popolazioni alluvionate:

Dal 1 novembre fino al 31 dicembre tutti i cittadini dei Comuni martoriati dal maltempo saranno esentati  dal pagamento del ticket regionale per l’assistenza farmaceutica pari a 2 euro per pezzo e fino a un massimo di 4 euro a ricetta. Contemporaneamente, per quanto riguarda i ticket di specialistica ambulatoriale, la Giunta regionale ha richiesto al Ministero della salute un provvedimento analogo per lo stesso periodo  che preveda la non riscossione del ticket sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale.
Inoltre sono stati stanziati 200.000 euro a favore della ASL 5 Spezzina,  sia come supporto alle attività di soccorso prestate alle popolazioni alluvionate, nell’ambito del centro di coordinamento dei soccorsi, sia per il mancato introito dei ticket farmaceutici.
A questi provvedimenti si aggiunge l’ordinanza del presidente della Regione Liguria, per favorire la distribuzione dei farmaci nelle zone alluvionate prevedendo per 20 giorni, dal 31 ottobre al 20 novembre, la possibilità per i cittadini interessati  di usufruire gratuitamente di farmaci prescritti da qualsiasi medico su ricetta bianca, senza l’obbligo di recarsi presso gli ambulatori dei medici di medicina generale della ASL.
Le misure riguardano i cittadini dei seguenti Comuni. Per la Val di Vara: Beverino, Borghetto Vara, Brugnato, Carro, Carrodano, Maissana, Pignone, Riccò del Golfo di Spezia, Rocchetta di Vara, Sesta Godano, Varese Ligure, Zignago; per la Val di Magra: Ameglia, Arcola, Bolano, Calice al Cornoviglio, Castelnuovo Magra, Follo, Ortonovo, Santo Stefano Magra, Sarzana, Vezzano Ligure e i Comuni di Monterosso e Vernazza.

Potenziati i servizi del  numero verde regionale 800995988 per gli anziani genovesi in difficoltà per l’alluvione nato dal progetto invecchiamento attivo e custodi sociali. Al numero verde, che  funziona dalle 8 alle 20 tutti i giorni, potranno rivolgersi le persone   in difficoltà che hanno bisogno di farmaci a domicilio, spesa e altre essenziali necessità ( anziani isolati, mamme sole con bambini, ecc). Lo ha reso noto l’assessore al Welfare della Regione Liguria Lorena Rambaudi.

Situazione negli Ospedali:


Ospedale San Martino
: Per la prossima settimana sono sospese le attività ambulatoriali di ricovero e chirurgiche dei reparti oculistici, a causa dei danni provocati dall’alluvione. Sospese anche quelle della Clinica Dermatologica e della Clinica Chirurgica. Lo rende noto l’ospedale, precisando che nei prossimi giorni i pazienti che avevano una prenotazione verranno contattati dall’ospedale per fissare i nuovi appuntamenti. Sempre a causa dei danni subiti, sono temporaneamente disattivate le sale operatorie del Pronto Soccorso, ma l’attività operatoria viene garantita negli altri blocchi operatori dell’ospedale.

Ospedale Gaslini: in una breve nota di ieri pomeriggio hanno fatto saperec he le attività sono proseguite con regolarità per tutto il giorno, benché siano arrivati dei feriti.

Fonti:

Da Stampa Quotidiana, Televisione, Comunicati, Assessorato Salute Liguria

News: Impiantato a Pisa “Argus II”, L’ Occhio Bionico Che Ridà La Vista Ai Non Vedenti. Video

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Medicina e Tecnologia

Impiantato per la Prima Volta In Italia, a Pisa, “Argus II”, L’occhio Bionico Che Ridà La Vista Ai Non Vedenti. Video

L’Ospedale Universitario di Pisa ha effettuato, per la prima in Italia, una operazione di impianto di protesi retinica, restituendo in modo parziale la vista a un non vedente. Il dispositivo impinatabile, chiamato Argus II, è composto da elettrodi che sono collegati direttamente alla retina e che ricevono le immagini da una microcamera montata su un paio di occhiali speciali. L’intervento, è arrivato dopo una sperimentazione durata 9 anni. Gli occhi del paziente dovranno aspettare due settimane per riprendersi dall’intervento e per abituarsi alla protesi. Al termine di questo periodo di tempo Argus II potrà finalmente essere attivato e calibrato. Successivamente comincerà la riabilitazione, un passaggio necessario che permetterà al paziente di ottenere la migliore visione funzionale possibile.

“Sono molto felice di poter offrire in Italia per la prima volta in assoluto questo trattamento approvato per la cecità causata dalla retinite pigmentosa. Spero che possa incoraggiare gli affetti da questa condizione a cercare consigli medici negli eccellenti centri ospedalieri europei, come quello che abbiamo qui a Pisa. È meraviglioso che la medicina ora possa fare qualcosa per i non vedenti”, ha dichiarato il Dottor Stanislao Rizzo, a capo dell’equipe di chirurghi che ha condotto l’intervento.

Circa 1,5 milioni di persone in tutto il mondo sono affette da retinite pigmentosa, e una persona su 10 oltre i 55 anni d’età soffre di degenerazione maculare. Entrambe le malattie causano una degenerazione delle cellule della retina che trattano la luce, nella parte posteriore dell’occhio e che poi muoiono a poco a poco.

Questa nuova invenzione, un “occhio bionico impiantato nella retina tramite un chip” potrebbe aiutare a ripristinare la vista di milioni di persone non vedenti.

Ma qual è il segreto di questo dispositivo rivoluzionario?

L’Argus II è un sistema che utilizza una telecamera che alimenta  di informazioni visive degli elettrodi impiantati sulla retina. I pazienti che hanno testato versioni meno avanzate dell’impianto odierno erano in grado di vedere la luce, le forme e il movimento.

I nuovi dispositivi lavorano tramite l’ impianto di una serie di minuscoli elettrodi nella parte posteriore della retina.

Una macchina fotografica è usata per catturare immagini, e un’unità di elaborazione, delle dimensioni di un piccolo computer palmare e indossato su una cintura, converte le informazioni visive in segnali elettrici. Questi vengono poi inviati a degli occhiali e in modalità wireless a un ricevitore posto appena sotto la superficie della parte anteriore dell’occhio, che a sua volta invia le informazioni agli elettrodi impiantati nella parte posteriore. L’intero processo avviene in tempo reale.

Gli Impianti di prima generazione, erano dispositivi a bassa risoluzione. Terry B., 58 anni, in California è stato dotato di un impianto nel 2004, dopo essere divenuto cieco a causa di una retinite pigmentosa nel 1993.

“All’inizio è stato come vedere dei puntini assemblati – ora è molto più di questo,” ha detto. “Quando sono a piedi lungo la strada posso evitare i rami bassi perchè posso vedere i bordi dei rami”. Mr Byland è anche in grado di distinguere altre forme. ”Non riesco a riconoscere i volti, ma li vedo come un’ombra oscura,” ha detto.

Il nuovo impianto inserito a Pisa ha una risoluzione superiore ai dispositivi precedenti. Ed è anche molto più piccolo, circa un millimetro quadrato, che facilita l’intervento chirurgico che deve essere fatto per impiantare il dispositivo.

Fonti:

Second Sight