Archivio della categoria: Psicologia

Neuroscienze e Psicoanalisi: Incontro con Giacomo Rizzolatti e Antonio Alberto Semi. Video Conferenza

Neuroscienze e Psicoanalisi

Video Conferenza: Incontro con Giacomo Rizzolatti e Antonio Alberto Semi.

Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Franchetti, Venezia 11 marzo 2011

Testo a cura di: Giacomo Rizzolatti, Professore di Fisiologia Umana, Università di Parma, Responsabile del Brain Center for Social and Motor Cognition, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) Maddalena Fabbri-Destro, Ricercatrice del Brain Center for Social and Motor Cognition, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Antonio Alberto Semi, Psicoanalista, Membro Ordinario con Funzioni di training della Societa’ Psicoanalitica Italiana (SPI), socio corrispondente dell’Istituto Veneto.

“Per molti anni, in ambito scientifico il modello dominante di funzionamento della mente è stato quello della psicologia cognitiva. Questo modello considera la mente come un elaboratore di informazioni simile ad un complesso e sofisticato computer. Tuttavia, già alla fine degli anni ’90 i limiti della psicologia cognitiva erano divenuti evidenti ed erano state avanzate numerose critiche a questo modello. In parallelo con i crescenti dubbi sulla validità esplicativa della psicologia cognitiva, si è verificato un importante aumento delle nostre conoscenze sul funzionamento del cervello. Ciò ha portato ad una rivalutazione dei modelli della vita mentale alternativi a quelli della psicologia cognitiva, come quelli proposti dalla fenomenologia e dalla psicoanalisi.

Nella nostra esposizione esamineremo in che misura alcuni concetti freudiani possano trovare una spiegazione neuroscientifica.”

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Timeoutintensiva.it, N°19, SpotLight, 12 Dicembre 2911


Libri: Recensione: “L’Occhio della Mente” di Oliver Sacks

Libri

Recensione

“L’Occhio della Mente” di Oliver Sacks

2011 Biblioteca Adelphi

Genere: Psichiatria, Neuroscienze, Medicina

Collana: Psicologia / Psicoanalisi / Psichiatria, Neuroscienze, Medicina

Lilian Kallir è una brillante pianista che predilige Mozart; una sera, allorché deve affrontare il Concerto n. 21 (quello col famoso Andante), la partitura diventa di colpo un intrico di segni incomprensibili; è l’esordio di una neuropatologia che le impedirà, se non di scrivere, quanto meno di leggere e altererà la sua percezione sino a farle confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna. Sue Barry è riuscita a diventare neurobiologa nonostante una menomazione invalidante: una forma di strabismo che inibisce la visione stereoscopica, sicché gli occhi sono attivi uno per volta, in alternanza, senza mai potersi coordinare; per lei, la profondità e la terza dimensione sono categorie puramente immaginarie. Sono solo due dei casi raccontati e analizzati in questo nuovo libro di Oliver Sacks: storie di amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in drammi senza rimedio.

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Timeoutintensiva.it, N°19, Books, 12 Dicembre 2011

Franco Basaglia e l’Ansia dell’Incontro con l’Altro: l’Approccio della Deistituzionalizzazione

Le Idee

Franco Basaglia e l’Ansia dell’Incontro con l’Altro: l’Approccio della Deistituzionalizzazione

di Alain Goussot

Pedagogista. Didattica E Pedagogia Speciale, Università di Bologna Pubblicato su Educazione Democratica, m. 2/20

“L’esaminatore – scrive Basaglia – dunque dovrà vivere la «situazione» dell’ammalato, tentando di strutturarla, di ricostruirla rapportandola al proprio modo di essere, astraendosi dal fatto di aver dinanzi a sé un malato di mente e da ogni valutazione psicopatologica, così da potersi «incontrare e trovare» con l’ammalato su un piano di completa umanità. È necessario, dunque, ricostruire l’uomo malato nella sua ‘umanità’ e non nella sua «vitalità. (Scritti, vol. 1, p. 34.)”…

Un Interesante Articolo che Offre dell’ Opera di Basaglia una lettura diversa dalle solite, (e per questo da noi proposta), incentrata sul rapporto terapeuta/paziente.


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Timeoutintensiva.it, N. 19, Focus del 12 Dicembre 2011

Libri : Recensioni : “Il Mio Nome E’ Victoria” di Victoria Donda

Books

Recensioni

“Il Mio Nome E’ Victoria”

di Victoria Donda

2010 Corbaccio Editore

pag.: 216

Genere: Autobiografia

ISBN: 9788863800227

Ci eravamo già occupati, noi di Timeoutintensiva, della “Rete per L’identita” progetto dedicato ai figli sottratti ai desaparecidos Argentini durante la Dittatura Militare (‘76-’83), nel numero 11/12 della rivista del dicembre 2009, descrivendo come alcuni Psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana e dell’ IIPG (Istituto Italiano Psicoanalisi di Gruppo), ed Argentini, partecipassero al Progetto, per recuperare i figli dei Desaparecidos che a loro insaputa vivevano sotto mentite spoglie, affidati ad altri familiari dopo la morte dei loro veri genitori per mano della Giunta Militare. Poi nel 2010 è Uscito il Libro “Il Mio Nome è Vittoria”, scritto da Victoria Donda, editore Corbaccio, che ha aggiunto ulteriori sprazi di verità a ciò che della storia dei Desaparecidos già conoscevamo: e la sua storia è forse una tra le più drammatiche, dell’infinità di storie dei cento e più figli di desaparecidos che sono riusciti a recuperare la loro identità nel corso degli ultimi trent’anni…

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Timeoutintensiva.it, N° 18, Books, Ottobre 2011


Disagio Mentale e Neurologico: Colpito Il 38% Degli Europei.

Studio

Disagio Mentale: Colpito Il 38% Degli Europei

165 milioni di europei soffrono di malattie mentali, ma solo un terzo di loro viene curato.

Una ricerca sembra confermare i numeri preoccupanti che si sospettavano da tempo circa le malattie mentali e neurologiche che affliggono la popolazione dell’Unione Europea. Lo studio, reso noto dall’European College of Neuropsychopharmacology, sembra essere chiaro in questo senso: quasi il 38% dei residenti all’interno dell’Unione, che corrisponde a circa 165 milioni di persone, soffrirebbe di malattie mentali e neurologiche. In particolare, ogni anno si manifesterebbero disagi legati ad ansia, depressione, demenza ed insonnia che vengono curati grazie a terapie farmacologiche solamente in un terzo dei casi. Destano, però, particolare preoccupazione per il loro impatto sulla qualità della vita e sull’economia anche altre malattie mentali: tra le più diffuse si trovano la dipendenza da alcool, l’Alzheimer e la demenza vascolare. La ricerca europea è stata condotta su 30 Stati compresi Svizzera, Norvegia e Islanda e ha coinvolto un campione di 514 milioni di persone: un vasto studio di questo tipo non ha precedenti in quanto ha preso in considerazione un largo spettro di disturbi che affliggono bambini, adulti e anche anziani. Il coordinatore dello studio, Hans Ulrich Wittchen, afferma che i disturbi mentali e neurologici sono diventati la più grande sfida nel campo della salute nel ventunesimo secolo; uno dei problemi di base, in particolare, consisterebbe nei pochi fondi riservati alla ricerca da parte delle grandi industrie farmaceutiche, costringendo governi e associazioni ad occuparsi dei fondi per le neuroscienze e limitando così non solo i campi di diagnosi, ma anche quelli dedicati all’individuazione di nuove terapie.

Fonti:

European College of Neuropsychopharmacology

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