Archivio mensile:marzo 2011

News: Fazio Annuncia La Chiusura Di Tre Ospedali Psichiatrici Giudiziari

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OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari)

Il Ministro della Salute Fazio Annuncia La Chiusura Di Tre Ospedali Psichiatrici Giudiziari

Dopo la Denuncia della Commissione d’ Inchiesta del Senato della Repubblica sulla realtà degli OPG in Italia ed Il Video realizzato, è’ in fase di attuazione il piano per la chiusura di tre dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) italiani, previsto dal Dpcm del primo aprile 2008. Lo ha detto nel corso del question time il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, rispondendo a un’interrogazione dell’on. Anna Teresa Formisano. ”La prima fase, gia’ avviata – ha spiegato Fazio – stabilisce che la responsabilita’ degli Opg sia assunta interamente dalle regioni in cui gli istituti hanno sede e che contestualmente i dipartimenti di salute mentale di competenza stendano un programma operativo che prevede le dimissioni degli internati e il ritorno nel carcere di provenienza di quelli che hanno accusato disturbi psichici durante l’esecuzione della pena”. La seconda, prevede la distribuzione degli internati in modo che, ha rilevato il ministro, ”ogni Opg si possa configurare come sede e territorio per il ricovero di internati provenienti dalle regioni limitrofe”, nell’ottica, ha sottolineato di arrivare a spostare gli internati sul territorio”. La terza fase, e’ legata ai fondi: ”Stanziati finora 5 milioni di euro dal ministero della Salute e 10 milioni dal ministero della Giustizia”. ”C’e’ – ha concluso Fazio – un’apposita commissione che si occupa dei tempi di trasferimento”, perche’ il cambiamento ”deve essere graduale”.

da Medicina Live

News: Giappone: La Sicurezza Alimentare È A Rischio Secondo L’OMS

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Energia Nucleare e Salute

News: Giappone: La Sicurezza Alimentare È A Rischio Secondo L’OMS

L’allarme era stato lanciato pochi giorni fa, quando erano stati riscontrati alti livelli di radiazioni negli allevamenti antistanti la centrale di Fukushima e sugli spinaci coltivati ad Ibaraki, ad oltre 100 km di distanza dalla centrale. Ieri è intervenuto l’Oms ed ha dichiarato un rischio molto grave per la sicurezza alimentare delle aree colpite. I fumi tossici infatti possono viaggiare per centinaia di chilometri ed intaccare il suolo, così già i Paesi confinanti di Cina e Corea del Sud hanno cominciato ad effettuare i primi controlli. Il pericolo infatti non è solo rappresentato dalle coltivazioni giapponesi, ma quelle di tutta l’area Orientale. Secondo quanto dichiarato dal Governo nipponico però, non sembrano elevati i livelli di radiazioni nel mare, dato che le attività di pesca, e di vendita di pesce, sono ripartite normalmente. Ma chi se la sente di acquistare cibo proveniente dalle aree radioattive?

Intanto Fumo carico di radioattività continua a fuoriuscire da 4 dei 6 reattori della centrale di Fukushima. Piccoli passi in avanti nella gestione della crisi seguita al terremoto dell’11 marzo non mancano: la corrente elettrica è stata riportata nella sala macchine del reattore numero 1. Ma sul medio periodo il fine ultimo – raffreddare il nocciolo dei reattori e scongiurare la fusione – potrebbe addirittura essere più difficile da raggiungere.

E nel frattempo la Nube Radioattiva arriva in Italia mentre in Giappone hanno ricoverato due tecnici della centrale di Fukuscima per la radioattività e le ustioni agli arti inferiori conseguenti.

da http://it.euronews.net/

e  TG3 yuotube Channel

La Ragazzina Che Zittì il Mondo per 6 Minuti

Le Idee

La Ragazzina Che Zittì il Mondo per 6 Minuti

Nel 1992, all’età di 12 anni, Cullis-Suzuki raccolse fondi sufficienti per partecipare al Vertice della Terra a Rio de Janeiro. Con i membri del gruppo -Michelle Quigg, Vanessa Suttie e Morgan Geisler-, la Cullis-Suzuki con un appassionato discorso, presentò le questioni ambientali dal punto di vista dei giovani, è stata poi applaudita dai delegati. Il video è diventato una sorta di messaggio virale, popolarmente conosciuto come “La ragazzina che zittì il mondo per 6 minuti”

ACQUA: Lettera dal 2070, Racconto Futuribile

Le Idee

ACQUA: Lettera dal 2070

Racconto Futuribile

Documento pubblicato in “Crónica de los Tiempos”

Aprile 2002.

Il racconto, “grido di allarme futuribile”, che vi proponiamo, può apparire eccessivamente drammatico ad uno sguardo superficiale, ma poi approfondendo argomenti come il mare, gli oceani, le profondità, non potevamo non trattare anche dell’acqua (potabile), fondamentale risorsa del Pianeta che, con l’andare del tempo, e forse in breve tempo, (stimato in 20/30 anni), potrebbe non essere più a sufficienza o addirittura esaurirsi del tutto. La sua scarsità globale si profila come la maggior minaccia di crisi ecologica, economica e politica. Ogni giorno, la nostra richiesta di acqua dolce oltrepassa la sua disponibilità e la vita di migliaia di persone viene messa a repentaglio. L’impatto sociale, politico ed economico della scarsità idrica sta già rapidamente diventando una forza destabilizzante, con l’insorgere di conflitti riguardanti l’acqua in ogni parte del Pianeta. Semplicemente, se non si verificheranno radicali cambiamenti “di rotta” , entro 20 anni una grave scarsità idrica colpirà dalla metà ai due terzi della popolazione mondiale…. Continua qui

Per leggere la lettera che ci arriva dal 2070 Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 9, Racconti a Margine, Aprile 2009

News: Giornata Mondiale Dell’acqua, Un Bene Pubblico, Un Bene Comune

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Giornata Mondiale Dell’acqua, Un Bene Pubblico, Un Bene Comune…

… che non tutti hanno, mentre per molti altri è un nemico. Dire acqua pubblica e per tutti può sembrare una ovvietà ma non è così… molti dicono che prima o poi in un futuro non troppo lontano ci saranno delle vere e proprie guerre per l’acqua ed i dati Oms e World Water Forum ce lo confermano… in più la privatizzazione delle risorse idriche diventa nuovo campo per incursioni finanziarie… dovremmo forse pensare più a tutti noi ed al nostro rapporto col pianete in cui viviamo che inseguire false ed individualistiche chimere… perchè noi ed il nostro pianeta Gaia, come mi piace chiamarlo, siamo fatti d’ acqua.

savas