Archivio della categoria: Poesia

Out of Border: “I Tulipani” poesia di Silvia Plath. VIDEO

I Tulipani

poesia di Silvia Plath

VIDEO

07 Aprile 2011

Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 – Londra, 11 febbraio 1963) è stata una poetessa e scrittrice statunitense.
Conosciuta principalmente per le sue poesie, ha anche scritto il romanzo semi-autobiografico La campana di vetro (The Bell Jar) sotto lo pseudonimo di Victoria Lucas. Afflitta per tutta la sua vita da un disturbo bipolare morì suicida l’ 11 febbraio 1963
La lapide sulla tomba reca incisa una frase di un testo buddista:
“ Anche tra fiamme violente si può piantare il Loto d’oro”.
Nel 1982, Sylvia Plath divenne la prima poetessa che vinse il Premio Pulitzer dopo la propria morte (per “The Collected Poems”).

Questa poesia, I Tulipani, fu ispirata dall’esperienza ospedaliera conseguente ad un ricovero, che Sylvia Plath subì per essere sottoposta ad una brutta appendicectomia. La compose a gran velocità come chi scrivesse una lettera urgente. Da allora in poi tutte le sue poesie furono scritte in questo modo e il tempo che le restò da vivere non fu esagerato.”

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Timeoutintensiva.it, N° 16, Out of Border, Aprile 2011

Oggi, 21 Marzo, Giornata Internazionale della Poesia. In Ricordo di Alda Merini.

Le Idee

Oggi, 21 Marzo, Primo Giorno di Primavera, è la Giornata Internazionale della Poesia


Oggi 21 Marzo 2011, non solo si festeggia con eventi in tutt’ Italia, la Giornata Internazionale della poesia, ma questa data coincide con l’Ingresso della Primavera, ed anche con il giorno di nascita di una dei Maggiori Poeti Italiani, Alda Merini. Così viene facile festeggiare questo giorno con un video in ricordo della poetessa ed una sua poesia.

“Sono nata il ventuno a primavera

ma non sapevo che nascere folle,

aprire le zolle

potesse scatenar tempesta.

Così Proserpina lieve

vede piovere sulle erbe,

sui grossi frumenti gentili

e piange sempre la sera.

Forse è la sua preghiera.”

Alda Merini

Al mondo si è presentata così, come solo lei sapeva fare: con la poesia. Nata il primo giorno di primavera del 1931, ricorre oggi l’anniversario della nascita di una delle più grandi poetesse che la nostra epoca abbia avuto: Alda Merini. Scomparsa il primo novembre del 2009, Alda Merini ha lasciato dietro di sé una vita intensamente vissuta e testimoniata dalle sue ormai celebri poesie, di cui fu scrittrice molto prolifica. A darle i natali fu la città di Milano dove, nonostante i molti spostamenti che dovette affrontare fin dall’infanzia e i successi ricoveri in manicomio, la poetessa vi tornerà sempre per poi soggiornarvi fino all’ultimo giorno della sua vita. Una Milano che rivive molto spesso anche nelle sue poesie, dove il capoluogo meneghino e le sue ambientazioni diventano lo sfondo ideale dei componimenti. Donna dominata da tensioni contrastanti, Alda Merini non ebbe una vita facile: costituita da un’esteriorità dura e a tratti ruvida, la poetessa era però contraddistinta da uno spirito fragile. Scopriamo così leggendo la sua biografia, di un infanzia sotto i bombardamenti prima e caratterizzata dalla povertà poi. Del matrimonio del 1953 con Ettore Carniti, contro il quale una sera si scaglia violentemente: episodio che ebbe la nefasta conseguenza del suo primo internamento in manicomio. La vita di Alda Merini, infatti, sarà costantemente caratterizzata da persistenti ombre e fantasmi che, accompagnandola in gran parte dell’esistenza, ne causeranno svariati anni passati tra le mura di un manicomio, al Paolo Pini di Milano e a quello di Taranto. Una vita buia negli attimi abitati dai fantasmi, ma anche una vita piena e prolifica, durante i quali Alda Merini afferra la penna e cattura gli attimi e i pensieri in visioni poetiche intrise di realtà. Perché Alda Merini viveva di attimi, e questo traspare anche nella sua produzione poetica, capace di sprigionare forza ed energia sotto forma di illuminazione. Una vita in versi che ci rimane oggi in ricordo della ‘piccola ape furibonda‘ che ha intensamente vissuto fino al suo ultimo giorno.

da Sapere.it

Poesia ed Immagini: “Nessun Uomo è un’ Isola” di J.Donne

Unknown Photographer

Nessun uomo è un’isola

(tratto dalla poesia “For Whom Te Bell Tolls”, per chi suona la campana)

di J.Donne

Nessun uomo è un’isola,

completo in se stesso;

ogni uomo è un pezzo del continente,

una parte del tutto.

Se anche solo una nuvola

venisse lavata via dal mare,

l’Europa ne sarebbe diminuita,

come se le mancasse un promontorio,

come se venisse a mancare

una dimora di amici tuoi,

o la tua stessa casa.

La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,

perché io sono parte dell’umanità.

News: Sulla forza della “Rivoluzione” Egiziana ed i Problemi Futuri dell’Area Medio Orientale

Perchè il vero problema ora saranno le relazioni Arabo-Israeliane.

Abbiamo così voluto ricordare il coraggio e l’orgoglio del Popolo Egiziano, che ha pagato un duro prezzo anche in termini di vite umane, e la Pace che ci auguriamo possa presto esserci tra Israeliani e Palestinesi, con una fotografia e una poesia che dicono molto di più di qualunque articolo giornalistico sui fatti egiziani appena accaduti e sui problemi che ora si presenteranno sulla scena medio-orientale.

Savas

Unknown Photographer

Ricordate ! Sono un arabo

poesia di

Mahmoud Darwish

Ricordate ! Sono un arabo

E la mia carta d’identita’ e’ la numero cinquantamila

Ho otto bambini

E il nono arrivera’ dopo l’estate.

V’irriterete?

Ricordate!

Sono un arabo,

impiegato con gli operai nella cava

Ho otto bambini

Dalle rocce

Ricavo il pane,

I vestiti e I libri.

Non chiedo la carità alle vostre porte

Ne’ mi umilio ai gradini della vostra camera

Perciò, sarete irritati?

Ricordate!

Sono un arabo,

Ho un nome senza titoli

E resto paziente nella terra

La cui gente è irritata.

Le mie radici

furono usurpate prima della nascita del tempo

prima dell’apertura delle ere

prima dei pini, e degli alberi d’olivo

E prima che crescesse l’erba.

Mio padre…viene dalla stirpe dell’aratro,

Non da un ceto privilegiato

e mio nonno, era un contadino

ne’ ben cresciuto, ne’ ben nato!

Mi ha insegnato l’orgoglio del sole

Prima di insegnarmi a leggere,

e la mia casa e’ come la guardiola di un sorvegliante

fatta di vimini e paglia:

siete soddisfatti del mio stato?

Ho un nome senza titolo!

Ricordate!

Sono un arabo.

E voi avete rubato gli orti dei miei antenati

E la terra che coltivavo

Insieme ai miei figli,

Senza lasciarci nulla

se non queste rocce,

E lo Stato prenderà anche queste,

Come si mormora.

Perciò!

Segnatelo in cima alla vostra prima pagina:

Non odio la gente

Né ho mai abusato di alcuno

ma se divento affamato

Prestate attenzione!

Prestate attenzione!

Alla mia collera

Ed alla mia fame!

Mahmoud Darwish (arabo: محمود درويش ‎; al-Birweh, 13 marzo 1941 – Houston, Texas, 9 agosto 2008) è stato un poeta e scrittore palestinese.

Mahmoud Darwish (Mahmūd Darwīsh) nacque nel 1941 nel villaggio di al-Birweh, situato in alta Galilea a est della città di Akko (Acri). Il suo villaggio natale oggi è distrutto e non più presente sulle carte. Nel 1948 – durante il primo conflitto arabo-israeliano – l’esercito di Israele scacciò gli abitanti di Birweh e rase al suolo completamente l’abitato. Lo stesso destino era toccato ad altre quattrocento località palestinesi nella fase finale della guerra. I genitori di Mahmoud cercarono rifugio in Libano con il resto della popolazione per sfuggire ai massacri, ma furono tra i pochissimi che riuscirono a rientrare nel loro paese, illegalmente, dopo appena un anno. Nel frattempo però la loro terra d’origine era diventata parte dello stato di Israele, i loro beni confiscati ed essi non godevano più di alcun diritto di cittadinanza.

In questa condizione fin da bambino Darwish si trovò nello status legale di “alieno”, cittadino che risiede come “ospite illegale” nel suo stesso paese. Da giovane fu arrestato e condannato più volte a pene detentive, per la sua presenza in Israele senza permesso e per aver recitato poesie in pubblico. Studiò peraltro la lingua ebraica israeliana, perfezionando la conoscenza della sua lingua natia. Cominciò l’attività pubblicistica a diciannove anni, iscritto all’università non ebbe la possibilità di laurearsi a causa delle interruzioni degli studi nei periodi trascorsi in prigione, anche se in Unione Sovietica, a Mosca, si costruì nel 1971 una solida preparazione linguistico-letteraria. Pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Foglie d’Ulivo, nel 1964.

È autore di circa venti raccolte di poesie (pubblicate dal 1964 a oggi) e sette opere in prosa, di argomento narrativo o saggistico. È considerato tra i maggiori poeti in lingua araba. È stato giornalista e direttore della rivista letteraria “al-Karmel” (Il Carmelo), e dal 1994 era membro del Parlamento dell’Autorità Nazionale Palestinese.

I suoi libri sono stati tradotti in più di venti lingue e diffusi in tutto il mondo. Solo una minima parte della sua produzione letteraria è stata tradotta in italiano. È scarsa anche la traduzione in lingua inglese della sua opera.

http://it.wikipedia.org/wiki/Mahmoud_Darwish

Video, Musica e Poesia: Nuit Blanche – Arev Manoukian

Video, Musica e Poesia

Nuit Blanche – Arev Manoukian

di spyfilms2009

” …. mi toccherai, uscirà pronto il sangue,

mi guarderai, sarò subito cieco.

… al petto conto i colpi di un passero impazzito

che sbatte ai vetri per uscire incontro.”

Liberamente tratto da:

Tu” pag 28

Opera sull’acqua e altre poesie

Erri De Luca

Giulio Einaudi Edizioni

2002

Savas