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News: Terremoto: Nuova Zelanda: Salvata 26 Ore Dopo Il Sisma. Video

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Terremoto: Nuova Zelanda: Salvata 26 Ore Dopo Il Sisma

E’ il giorno del bilancio del terribile terremoto che ha colpito la Nuova Zelanda, il giorno in cui si contano i morti, al momento oltre 75, e i dispersi, oltre 300. Si scava a mani nude per tentare di trarre in salvo i sopravvissuti sepolti sotto le macerie di Christchurch, seconda città neozelandese. La città è senza elettricità e numerose scosse di assestamento hanno reso difficili i lavori di soccorso.
Una donna, Anna Bodkin, è stata estratta viva dalle macerie dopo 26 ore dal sisma di magnitudo 6.3: un miracolo che ha ridato forza e speranza ai soccorritori.

News: Binge Drinking: Fenomeno In Crescita Nei Giovani

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Binge Drinking: Fenomeno In Crescita Nei Giovani

In una recente relazione inviata dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ai presidenti di Camera e Senato, emergono dati allarmanti in materia di alcol. Dai dati emerge un Italia costituita da 4 astemi su 10 e dal forte aumento del binge drinking.
Che cos’è? Il consumo periodico di bevande alcoliche fuori dai pasti. Ad essere colpiti da questo vizio sono i giovani italiani. Questa cattiva abitudini riguarda in particolare il 15,8% di chi ha poco più di undici anni.
I giovani bevitori assidui sono 475.000 (hanno meno di 16 anni). Si parla dunque del 18,5% dei ragazzi e 15,5% delle ragazze. Il fenomeno del binge drinking ha colpito in particolare gli uomini italiani tra i 18 e i 24 anni (21,6%) e 25-44 anni (17,4%). Ma anche nelle donne quest’abitudine è molto diffusa. Tra i 18 e i 24 anni abbiano una percentuale del 7,9, fra le giovani di 11-15 anni è più diffusa dei loro coetanei maschi.
Se invece guardiamo gli uomini e donne più adulti la media si abbassa nettamente: 12,4% per i maschi e del 3,1% per le donne. Insomma le nuove generazioni già da piccolissimi (11 anni) fanno uso abituale di alcol in particolare il sabato sera.

ridotto dalla Stampa Quotidiana

News: Allarme Pediatri Usa: “Dilaga Autolesionismo Su Youtube”.

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Una Ricerca Pubblicata da Peditrics Allarma i Pediatri Usa: “Dilaga l’ Autolesionismo Su Youtube. Lo Pratica Tra Il 14 E Il 21% Dei Ragazzi”

C’è una tendenza che sta spopolando sul web e preoccupa non poco i pediatri: Youtube, il diffusissimo sito di condivisione di video, sta diventando un diario visivo delle peggiori pratiche diffuse tra i ragazzi e tra i video più “postati” e più visti figurano quelli in cui i più giovani (il più delle volte adolescenti) si infliggono lesioni, soprattutto tagli.             L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi sulla rivista dell’Associazione dei Pediatri Americani ”Pediatrics”. Da uno studio che ha passato in rassegna il sito di video-sharing è emerso che i video che riportano episodi di autolesionismo (o tesi a favore della pratica), non soltanto sono molto numerosi, ma, con circa 2 milioni e mezzo di visualizzazioni, sono anche tra i più visti e apprezzati (il giudizio espresso dagli utenti è superiore a 4 su una scala di 5). Nella stragrande maggioranza dei casi (95%) a inviare i video sono ragazze con un’età media dichiarata di 25 anni. In realtà sembrano molto più giovani ed è una pratica comune per i ragazzi registrarsi al sito mentendo sull’età per poter accedere ai contenuti per adulti. Tuttavia, in 4 casi su 5 non è necessario essere adulti per visualizzare questi video: non contengono infatti alcuna restrizione.
A preoccupare i ricercatori dell’University of Guelph in Canada che hanno condotto la ricerca, è che la diffusione dei video porti a ragazzi a considerare normale la pratica e a imitarla. In alcuni casi questi comportamenti possono essere un campanello di allarme che precede il tentativo di suicidio.
Il timore è che ora, grazie a Youtube, i numeri possano crescere ulteriormente.

ridotto da http://www.quotidianosanita.it/

l’Articolo Originale:
The Scope of Nonsuicidal Self-Injury on YouTube
Stephen P. Lewis, PhD, Nancy L. Heath, PhD, Jill M. St Denis, MA, Rick Noble, BS
PEDIATRICS (doi:10.1542/peds.2010-2317)
… Lo trovate Cliccando qui

News: Sicilia: Al Via Progetto Per Banca Dati Associazioni Volontariato

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News: Sicilia: Al Via Progetto Per Banca Dati Associazioni Volontariato

Prende il via il Progetto “Creazione di una banca dati regionale sulle Organizzazioni di volontariato” organizzato dall’assessorato regionale della Salute siciliano in collaborazione con i Centri di Servizio per il Volontariato siciliani (CeSVoP, CSV Etneo e CeSV Messina).

Le Organizzazioni di volontariato – ha spiegato l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo – offrono gratuitamente ai malati ed ai loro familiari servizi preziosi che completano e potenziano quelli attivati dalle istituzioni pubbliche preposte. Un contributo che riconosco così fondamentale da averlo voluto prevedere nel nuovo Piano Sanitario. Con il progetto realizziamo, attraverso i Centri di Servizio per il volontariato della Sicilia, uno strumento di conoscenza approfondita del settore da mettere a disposizione del cittadino e dell’operatore perché e’ sempre più forte il desiderio, direi il bisogno, di “umanizzazione”: dei servizi, degli approcci, delle relazioni”. I dati già in possesso dei CSV verranno completati e ampliati. Nella Sicilia occidentale, il CeSVoP ha già individuato 312 organizzazioni di volontariato in ambito sanitario in provincia di Palermo, 76 ad Agrigento, 34 a Caltanissetta, 56 a Trapani. Per la Sicilia orientale, il CSV Etneo ha sinora rilevato 220 OdV del genere in provincia di Catania, 82 a Enna, 63 a Ragusa e 126 a Siracusa. Il CeSV Messina conta fino ad oggi 117 realtà di volontariato sanitario per la provincia peloritana.

Il database le identificherà per reti di patologie e servirà anche ad attivare una maggiore e migliore comunicazione delle informazioni da e verso i cittadini. Sono tutte associazioni che svolgono iniziative e attività che, grazie alla collaborazione tra l’assessorato regionale della Salute e i Centri di Servizio per il Volontariato siciliani (chiamati per mandato istituzionale a conoscere e seguire un movimento di solidarietà così articolato), saranno censite e pubblicizzate tramite la realizzazione di una banca dati che consentirà una conoscenza organizzata e condivisa delle OdV impegnate sul fronte sanitario.

Sulla scorta di un progetto pilota realizzato dal CeSVoP, che ha promosso un percorso laboratoriale con le OdV della provincia palermitana con le quali ha realizzato una “Carta del Benessere”, si intende razionalizzare la raccolta dati: saranno individuate le aree cliniche d’interesse delle Organizzazioni che si occupano di benessere, con l’intento di seguire l’evoluzione del ragionamento logico di chi si imbatte in una patologia presente nell’area clinica (“Se mi ammalo o un mio caro si ammala di… cosa faccio?”).

Questa impostazione per patologia offre il vantaggio di concentrarsi sul cittadino rispondendo alle sue più comuni domande (Cos’e’ questa malattia, come si cura, dove se ne occupano?). Sarà anche effettuata una ricognizione a carattere regionale delle Organizzazioni che si occupano di benessere tramite la realizzazione di un censimento che possa mettere in luce non soltanto l’anagrafica dell’Organizzazione, ma anche gli obiettivi e le finalità che persegue, gli ambiti di intervento e le strutture sanitarie nelle quali opera.

Il database, una volta realizzato, potrà essere consultabile dai cittadini in quanto sarà pubblicato nei siti istituzionali. E’ inoltre previsto un aggiornamento periodico. L’intero progetto rientra nella linea progettuale 10 (valorizzazione apporto del Volontariato) dei Progetti obiettivo di Piano sanitario nazionale 2010 attuata dall’assessorato regionale della Salute.

da : quotidiano sanità on line

News: Bioetica: Sit-In Davanti Montecitorio, No A Ddl E’ Contro Biotestamento

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Bioetica: Sit-In Davanti Montecitorio, No A Ddl E’ Contro Biotestamento

21 febbraio,

Sit-in oggi davanti a Montecitorio per dire “no” a una legge che “e’ contro il testamento biologico”. Ad organizzarlo in Coordinamento Laico Nazionale insieme all’associazione Luca Coscioni. Al presidio, iniziato alle 11 e andato avanti fino alle 14, era presente anche Mina Welby, la moglie di Piergiorgio Welby, l’uomo a cui nel dicembre 2006 venne staccata la spina. “I cittadini vogliono poter scegliere come vivere e come morire – sottolinea – i partiti, invece, continuano a imporre l’accanimento di Stato”.

da: http://www.adnkronos.com/IGN/News