Archivio della categoria: Progetti Sanitari

Euregio III: Fondi Europei: Premiata la Sanità Siciliana

Fondi Europei per la Sanità

Euregio III: Fondi Europei: Premiata la Sanità Siciliana

La Sanità Siciliana è stata scelta per contribuire al progetto “Euregio III” con due esempi di “buone pratiche” (best practise), nell’uso dei fondi europei, per investimenti nel campo della sanità.

La selezione è stata effettuata da “Euregio III“, il gruppo di studio europeo, nato con l’obiettivo di supportare la programmazione dei fondi strutturali europei in Sanità. I progetti riguardano il miglioramento dei servizi diagnostici, e la mappatura dei bisogni, basata sull’ evidenza dei flussi epidemiologici. Sono solo sei, finora, i casi di buona prassi in Europa, che sono stati attenzionati: oltre ai due della Sicilia, la scelta è caduta anche sulla Grecia, e sullo stato federato del Brandeburgo (Germania).

In particolare, è stato apprezzato lo sforzo epidemiologico, (la costruzione dei dati e delle analisi conseguenti), per la corretta definizione delle attività di programmazione della spesa, che hanno portato all’impegno di oltre 100 milioni di euro, per l’acquisto di apparecchiature di “alta tecnologia”, e alla programmazione di una spesa di 72 milioni di euro, per interventi che serviranno a innalzare i livelli di salubrità e sicurezza.

Ed è stato lo stesso presidente di Euregio III, Jonathan Watson, a comunicare la scelta della Sicilia, con una lettera inviata all’Assessore Regionale della Salute Massimo Russo, nella quale esprime l’augurio “di poter continuare a lavorare con la Sicilia sui temi della salute e dei fondi strutturali europei”. “Un riconoscimento che ci inorgoglisce” – ha commentato l’assessore Russo, che il 22 settembre sarà a Bruxelles, invitato da Euregio III, per una presentazione – tra gli altri – dei lavori siciliani, alla presenza di rappresentanti delle direzioni Sanità e Regioni della Commissione europea, e di rappresentanti istituzionali degli altri paesi coinvolti.

È in fase avanzata di definizione, inoltre, anche il progetto per il collegamento a banda larga di tutte le aziende sanitarie, (12 milioni di euro), e si attende il parere della Commissione europea per passare alla progettazione di un intervento, che permetterà di dotare di cartella clinica elettronica, tutti i posti letto ospedalieri della Sicilia.

Fonti:

eHealth: Euregio3: Distinctive Features Of Projects

Medici E Dirigenti Del Ssn Bocciano La Manovra E Confermano La Protesta

Manovra Economica 2011

Medici E Dirigenti Del Ssn Bocciano La Manovra E Confermano La Protesta per il 13 Ottobre a Roma

15 settembre 2011

“Il mondo dei professionisti della sanità italiana conferma in maniera unitaria e compatta il suo giudizio fortemente negativo sulla manovra economica approvata in via definitiva dalla Camera. Anche i Deputati, dopo i Senatori, si sono dimostrati sordi alle proteste ed alle richieste della sanità pubblica, forse per carenza di conoscenza perché più abituati a frequentare la sanità privata.

Pur consapevoli del difficile quadro internazionale in cui la manovra è stata varata, non possiamo accettare in silenzio inique e pesanti penalizzazioni che, sommate a quelle del 2010 e 2011, fanno dei medici, veterinari e dirigenti del Servizio sanitario nazionale le categorie chiamate a pagare il prezzo più alto , in termini retributivi, previdenziali, normativi e professionali.

A cominciare dal rivolgimento delle regole Irpef per cui il contributo di solidarietà è chiesto ai soli dipendenti pubblici, in spregio di ogni principio costituzionale di eguaglianza dei cittadini davanti al fisco ed al carattere progressivo della imposizione. Cui aggiungere punizioni specifiche quali:

• il prolungamento a 5 anni del blocco dei contratti di lavoro e delle convenzioni, con conseguente perdita del 20% del potere di acquisto dei loro stipendi,

• lo scippo per 2 anni del TFR, che è salario differito, in gran parte autofinanziato,

• la minaccia di una mobilità selvaggia e di una ulteriore precarizzazione degli incarichi di lavoro,

• la proroga della facoltà delle amministrazioni di pensionamento coatto, a prescindere dalla età anagrafica, spesso inferiore a 60 anni.

I nostri continui appelli all’equità dei provvedimenti e all’attenzione al valore del nostro lavoro ed alle finalità del sistema in cui operiamo sono caduti nel vuoto ed ora ci ritroviamo a fare i conti con misure che mettono a rischio anche la tenuta del sistema sanitario. Ripetere che non si è intervenuti sulla sanità significa dimenticare la sottrazione di 8 miliardi di euro e non comprendere che colpire i professionisti, che la salute garantiscono ogni giorno, significa contribuire a minare l’intero sistema, la sua credibilità e la sua sostenibilità.

Non possiamo che confermare le ragioni di una protesta che ci porterà alla manifestazione di Roma il 13 ottobre per scongiurare ulteriori attacchi alla professione e reclamare l’attenzione che il settore merita a difesa di un sistema salute che garantisca in maniera adeguata la tutela dei cittadini e la dignità professionale degli operatori.”

Fonte:

Comunicato Stampa:

ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI – SDS SNABI – AUPI – FP CGIL SPTA – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS – FIMMG – SUMAI – SNAMI – INTESA SINDACALE – SMI – FIMP – CIMOP – UGL MEDICI


Manovra. Via Blocco Turn Over In Sanità Regioni In “Rosso”. Ripristinato Il Prelievo Per I Redditi Sopra I 90.000 Euro Ma Solo Nel Pubblico

Manovra, Settembre 2011

Via Blocco Turn Over In Sanità Regioni In “Rosso”. Ripristinato Il Prelievo Per I Redditi Sopra I 90.000 Euro Ma Solo Nel Pubblico

Ecco il testo dell’emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio del Senato, e recepito nel maxi-emendamento del Governo, che prevede la deroga del blocco del turn over per il personale del Ssn nelle Regioni con i piani di rientro che abbiano adempiuto agli obiettivi di piano. La manovra bis estende così a tutto il personale del Ssn la deroga che nella manovra di luglio era prevista solo per i dirigenti di struttura complessa.

Ecco il testo dell’ Emendamento:

“23-bis. Per le regioni sottoposte ai piani di rientro per le quali in attuazione dell’articolo 1, comma 174, quinto periodo, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Finanziaria 2005), è stato applicato il blocco automatico del turnover del personale del servizio sanitario regionale, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale, su richiesta della regione interessata, può essere disposta la deroga al predetto blocco del turn over, previo accertamento, in sede congiunta, da parte del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza e del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali, di cui rispettivamente agli articoli 9 e 12 dell’intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, sentita l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), della necessità di procedere alla suddetta deroga al fine di assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, del conseguimento di risparmi derivanti dalla corrispondente riduzione di prestazioni di lavoro straordinario o in regime di autoconvenzionamento, nonché della compatibilità con la ristrutturazione della rete ospedaliera e con gli equilibri di bilancio sanitario, come programmati nel piano di rientro, ovvero nel programma operativo e fermo restando la previsione del raggiungimento dell’equilibrio di bilancio.”

Il maxiemendamento presentato oggi al Senato introduce inoltre e nuovamente, il cosiddetto contributo di solidarietà, il 3% di prelievo per tutti i redditi oltre i 300 mila euro, ma non riassorbe, anzi lo reinserisce con un apposito comma, quello del 5% per i dirigenti pubblici con retribuzione superiore ai 90mila euro, che colpisce principalmente i medici

A questo proposito Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici, ha emesso su questo punto un comunicato stampa:

Manovra, nuovo comma discrimina nuovamente i medici pubblici per il prelievo su stipendi

“Con il maxiemendamento presentato oggi al Senato l’asticella dei redditi per il contributo di solidarietà è stata alzata per tutti a 300mila euro con il 3% di taglio invece con un nuovo comma è stato ripristinato il prelievo sugli stipendi per i medici e i dirigenti pubblici a 90mila euro con il taglio del 5%.

Oltre 10mila medici pubblici si ritroveranno quindi a pagare il 5% sulla retribuzione che supera i 90mila euro insieme alle 34mila persone che invece pagheranno il 3% deducibile al di sopra dei 300 mila euro di reddito.

Siamo tornati alla inaccettabile discriminazione per la quale il contributo di solidarietà del 5% sulle retribuzioni oltre i 90mila euro e del 10% sopra i 150mila viene pagato, anche a parità di stipendio, solo da chi lavora nei servizi pubblici, mentre il prelievo sui redditi valido per tutti scatta oltre i 300mila euro e nella misura del 3%.

Una ulteriore discriminazione che colpisce i medici pubblici (e non i privati con eguale retribuzione), già falcidiati dal blocco del contratto e delle retribuzioni, dal differimento del TFR, dalla mobilità selvaggia e dalla rottamazione estesa fino al 2014, in un servizio sanitario nazionale devastato da tagli e ticket.

Ieri abbiamo scioperato con tanti medici nei cortei e il segretario generale Susanna Camusso ha già annunciato che la CGIL partendo dalla incostituzionalità di questo provvedimento difenderà con i ricorsi i medici pubblici.

Domani a Roma nella intersindacale che vede insieme tutte le sigle rappresentative dei medici già promotrici dell’appello www.cambiamolamanovra.it siamo pronti ad assumere ulteriori iniziative unitarie di mobilitazione.

Roma, 7 settembre 2011

Per Approfondimenti:

Quotidiano Sanità

Il Caso: Cavie Umane. Obama chiede scusa ai Guatemaltechi. Video

Il Caso

Cavie Umane. Obama chiede scusa ai Guatemaltechi. Video

Una commissione Usa ha accertato la responsabilità del proprio governo per il decesso di 83 persone in Guatemala, infettate con virus senza mai essere curate. Obama si scusa ufficialmente.

Alcuni esperimenti medici americani in Guatemala hanno provocato la morte di almeno 83 persone a cui erano state inoculati agenti patogeni di malattie sessuali trasmissibili, tra il 1946 ed il 1948. E’ quanto è emerso dai lavori di una commissione statunitense istituita dal presidente Obama per indagare sull’attività di alcuni scienziati americani svolta nella seconda metà degli Anni 40. La presidente della commissione, Amy Gutmann, ha definito questa scoperta «una ingiustizia storica» messa in atto nei confronti della popolazione guatemalteca. La storia ha origine circa un anno fa quando Susan Reverbery, medico e storica del Wellsey College, trova prove sugli esperimenti del medico Usa John Cutler, scomparso nel 2003. Cutler, tra il 1946 e il 1948, con la connivenza delle autorità sanitarie locali e finanziato dall’Istituto Nazionale Americano di Sanità, usò come cavie almeno 5.500 guatemaltechi, scelti tra reclusi, pazienti di ospedali psichiatrici, prostitute e orfani. A 1.300 di loro inoculò malattie veneree per sperimentare l’efficacia della penicillina. Di queste solo «700 avevano beneficiato di un qualche trattamento». Il presidente guatemalteco Alvaro Colom dopo le rivelazioni aveva parlato di «crimini contro l’umanità». In risposta il suo collega Obama nel novembre scorso ha istituito una commissione per indagare sulla vicenda.

Secondo il rapporto finale reso noto all’inizio di questa settimana dallo stesso presidente americano, a sette donne, pazienti di una clinica psichiatrica, venne inoculata la sifilide con un’iniezione nel collo. Ad un malato terminale venne trasmessa la gonorrea negli occhi. Almeno 83 delle cavie morirono a seguito degli esperimenti. E Obama Ha chiesto scusa a tutti i Gutemaltechi per queste atrocità.

Alabama: Le Cavie Umane Sopravvissute

Il “caso Cutler” richiama alla mente un’altra agghiacciante storia dai contorni simili che si è verificata questa volta in territorio americano tra gli Anni 30 e gli Anni 70. Siamo in Alabama, ed è qui che nel 1932 ha inizio il famigerato “studio sulla sifilide di Tuskagee”. Un esperimento medico, anch’esso eseguito sotto la supervisione dell’Istituto nazionale di sanità Usa, nei confronti della popolazione nera maschile della cittadina di Tuskagee, allo scopo di verificare gli effetti della progressione della sifilide su una persona infetta e non sottoposta a cure. Per gli esperimenti, come si legge nel sito governativo del Centers for Disease Control and Prevention, furono reclutati 399 contadini afroamericani malati di sifilide, ai quali i medici coinvolti non iniettarono mai la pennicillina. Nemmeno dopo che nel 1940 fu provata la sua efficacia. Per oltre 30 anni, fino al 1972, a queste persone furono somministrati unicamente dei farmaci-placebo, e nessuno le informò mai. Con la conseguenza inevitabile di un numero elevato di decessi tra le cavie e la trasmissione della sifilide alle loro mogli e ai nascituri. Solo 22 anni dopo, nel 1994, il presidente Clinton chiede ufficialmente scusa per l’accaduto ai sopravvissuti e tutta la nazione.

Non siamo credo a livelli del “programma T4” messo in opera dai Nazisti tramite medici compiacenti che veniva anche chiamato «programma eutanasia» nell’ambito dell’ eugenetica e dell’«igiene razziale», argomenti assai diffusi nella Germania nazista, dato che quando l’intero Programma T4 venne sospeso nel 1941, a seguito delle numerose proteste, erano stati uccisi un totale di circa 5.000 bambini.

Ma chi è senza peccato scagli la prima pietra

Approfondimenti:

U.S. Public Health Service Syphilis Study at Tuskegee

U.S. Public Health Service Syphilis Study at Tuskegee: Frequently Asked Questions

Terra On Line: Morire in laboratorio. Quando la cavia è umana, di F. Tulli

Ultim’ora: Salta la Norma Sulle Pensioni Perchè Incostituzionale.

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Ultim’ora: Salta la Norma Sulle Pensioni… Perchè Incostituzionale.

Colpo di scena in aula. Salta la norma sulle pensioni, che prevede la cancellazione ai fini del calcolo dell’anzianità del riscatto degli anni di laurea e del servizio militare, validi solo per determinare l’importo dell’assegno. In particolare, si apprende da fonti della maggioranza, si starebbe valutando la costituzionalità del provvedimento. L’annuncio è arrivato dopo un incontro tra il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, il collega della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, e i tecnici del ministero dell’Economia. Sempre secondo quanto si apprende, la questione potrebbe essere affrontata “collegialmente”, nella giornata di domani, probabilmente a margine della riunione del Consiglio dei Ministri. Ora, bisognerà rimettere le mani sul testo del disegno di legge per garantire “i saldi della Manovra”, anche se, da quanto si apprende dai tecnici del Tesoro, questi ultimi resteranno invariati.

Sembra che gli uffici legislativi del Colle, che stanno seguendo con attenzione gli sviluppi sul decreto, pur non avendo ancora esaminato gli emendamenti, avrebbero lasciato trapelare già i loro dubbi su questa norma. Suffragati da quelli di autorevoli costituzionalisti: la norma sul riscatto rischierebbe di violare l’articolo 3 della Costituzione, tanto per cominciare.

Fonti:

Dalla Stampa Quotidiana on line e tv