Archivio della categoria: Racconti a margine

Racconti a Margine: Andavo a Cento all’Ora… di S. Vasta

Racconti a Margine:

Andavo a Cento all’Ora…

di S. Vasta

Dicembre 2007

andavo a cento all’ora
per trovare la bimba mia
ye ye ye ye, ye ye ye ye !
………………………..
ma si brucio’ il motore
nel mezzo della via
………………………..
G. Morandi, Alexia

Era lì, ma io l’avevo vista poco prima all’ alba prendere una aereo,  seguendone il decollo dalla terrazza del terminal. << Ma no, ma guarda bene non è lei, che pensiero…>>. Per un atttimo la paura ed il senso della perdita più la somiglianza tra le due, avevano fatto tornare mia figlia, che era appena partita per la sua università del nord, lì su quel letto, ciocche bionde nelle mani di chi le stava tagliando, naso affilato, occhi chiusi in sedazione. Ne vedevo a tratti solo il volto, tra l’agitazione dei tanti che le giravano intorno assistendola, spingendomi fuori e poi tirandomi dentro, come un’onda di risacca col suo va e vieni, mentre io cercavo di forzare quella marea umana per guardarla meglio; fermare con uno scatto una flebo nella sua caduta, me la portò vicino agli occhi in tutto il suo sfacelo; per un’attimo, gurdandola, mi assalirono dubbi su un’identità altra ed ormai altrove, ma che le assomigliava come una goccia d’acqua; ed il ripetermi << no, non può essere lei…>> in un’angoscia atemporale che ormai si stava affievolendo, fu interrotto da una voce alla mia destra, urlo quasi afono di chi ha passato una notte priva di sonno e di silenzi, una voce tesa come una corda di violino ma rauca, bitonale, spesa all’esaurimento nel rincorrere l’attesa di un ok all’ intervento operatorio, da parte delle equipe chirurgiche dell’ ospedale impegnate in altri gravi traumi in sala operatoria; una messa in coda obbligata, mal sopportata dal mio collega tra le mille telefonate del caso…

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Timeoutintensiva.it, N. 5, Racconti a margine, Marzo 2008

Racconti A Margine: Il Reparto Di Rianimazione Dell’ospedale. Strano Posto Per Sperimentare L’amicizia.
Di Paolo Malacarne

Racconti A Margine

Il Reparto Rianimazione Dell’ Ospedale. Strano Posto Per     Sperimentare L’amicizia.

by dr. Paolo Malacarne
Anestesista Rianimatore Ospedale di S. Chiara, VI U.O. di Anestesia, Rianimazione e P. S., PISA

Marco ha la mia stessa età: oggi sono 48. Ci conosciamo da quando avevamo 20 anni: abbiamo fatto i capi scout insieme, ci siamo sposati a distanza di 2 mesi, abbiamo 3 figli più o meno della stessa età, facciamo le ferie insieme, ci vediamo spesso a cena durante l’anno; condividiamo cose concrete, problemi e ansie (…i figli); c’è amicizia e stima reciproca; riusciamo anche ad avere idee diverse senza che questo cambi la voglia e il piacere di stare insieme; ma sul lavoro siamo in due mondi separati: io medico rianimatore in un reparto di Rianimazione di un grosso Ospedale; lui prima operatore, poi presidente di una Cooperativa sociale per il recupero e il reinserimento di tossicodipendenti; soprattutto il mio lavoro in Rianimazione è per lui quel che è per tutti quelli che non hanno mai avuto in sorte di dover frequentare una Rianimazione: tanti macchinari, tanti tubi e cannelli, e pochi che ci escono vivi. Il mio lavoro rimane una nicchia dove anche un amico difficilmente può entrare, capire. A meno che uno non ci sia costretto… Il 10 maggio 1996 alle 5 di mattina squilla il telefono sul mio comodino… Continua qui

Timeoutintensiva, N° 2, Racconti a Margine, Aprile 2007

Racconti a Margine: Primo, Non Nuocere. di S. Vasta

Racconti a Margine:

Primo, Non Nuocere.

di Salvatore Vasta

Aggredì quel vecchio, più che violaceo nerarstro, col bisturi dritto alla gola, lei quasi a cavalcioni su quell’uomo riverso sulla barella. Due amanti in un corpo a corpo. Gridava “datemi una cannula un tubo quello che caspita volete.. si sta arrestando!!!”. Mentre il sangue sprizzava tutto intorno da una svirgolata che gli aveva dato con la lama sul pomo d’adamo, imperterrita ficcava in tutto quel rosso un tubicino largo un mignolo; in quel momento il cuore si arrestò. “Tumb!” un gran pugno sullo sterno. Ripartì intanto che davamo ossigeno ai suoi polmoni tramite quel tubo che gli usciva fuori dalla gola. Sudata e scarmigliata, insanguinata come fossimo al mattatoio, Francesca si schiarì la voce: “Aveva la laringe completamente chiusa non respirava si stava arrestando e non si riusciva ad intubarlo… ci stai tu un attimo?” e andò di là a lavarsi e cambiarsi…

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Timeoutintensiva.it, N°0, Racconti a Margine, 6 giugno 2006

Racconti a Margine: “I Pirati” di G. Alia

Racconti a Margine

“I Pirati”

di G. Alia

…sono in mezzo al buio della notte, e ad un tratto si fa ancora più buio…sto annegando? No, non vedo pesci, non sono in fondo al mare e poi non ho freddo… guarda lì, ma cos’è ? Ah, una grossa sciabola… ho capito: i pirati, sono stato rapito dai pirati! Mi hanno stordito e mi hanno portato nel loro covo buio. Ma perché proprio io? La mia famiglia non è ricca, non è possibile chiedere un riscatto…ed allora perché mi hanno rapito? Eccoli che arrivano, loro, i pirati ed io chiedo di parlare con i miei genitori, spiego ai pirati che la mia famiglia non potrà mai pagare un riscatto …niente, non rispondono, fanno finta di non sentire… o non capiscono…forse parlano un’altra lingua. Gli chiedo dell’acqua: questa almeno me la daranno, penso, ho tanta sete e nessuno vuole darmi dell’acqua, allora davvero non capiscono la mia lingua… sono disperato… Ahi !, qualcuno mi punge un braccio: ho capito, forse è una coltellata, forse mi uccidono perché la mia famiglia non può pagare il riscatto…” Continua Qui

Timeoutintensiva.it, N°3, Racconti a Margine, Luglio 2007

Racconti a Margine: Ti ho Guardato Fino a Non Vederti

Racconti a Margine:
Ti ho Guardato Fino a Non Vederti

di M.F. Sapuppo

Se tra la memoria e il ricordo è artefice il tempo, allora il loro tempo è stato
eccessivo per potere entrare dentro un ricordo.
Loro sono quelli che noi chiamiamo cronici, ma di cui per pudore in cartella scriviamo lungodegenti…

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Timeoutintensiva.it, N° 1, Racconti a Margine, Dicembre 2006