Archivio mensile:febbraio 2011

Racconti a Margine: Primo, Non Nuocere. di S. Vasta

Racconti a Margine:

Primo, Non Nuocere.

di Salvatore Vasta

Aggredì quel vecchio, più che violaceo nerarstro, col bisturi dritto alla gola, lei quasi a cavalcioni su quell’uomo riverso sulla barella. Due amanti in un corpo a corpo. Gridava “datemi una cannula un tubo quello che caspita volete.. si sta arrestando!!!”. Mentre il sangue sprizzava tutto intorno da una svirgolata che gli aveva dato con la lama sul pomo d’adamo, imperterrita ficcava in tutto quel rosso un tubicino largo un mignolo; in quel momento il cuore si arrestò. “Tumb!” un gran pugno sullo sterno. Ripartì intanto che davamo ossigeno ai suoi polmoni tramite quel tubo che gli usciva fuori dalla gola. Sudata e scarmigliata, insanguinata come fossimo al mattatoio, Francesca si schiarì la voce: “Aveva la laringe completamente chiusa non respirava si stava arrestando e non si riusciva ad intubarlo… ci stai tu un attimo?” e andò di là a lavarsi e cambiarsi…

Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°0, Racconti a Margine, 6 giugno 2006

Proposta Per Un “Forum” Su “I Figli Delle Macchine”, I Nuovi Cuccioli D’uomo: Riflessioni Interrogative

Articolo Scientifico

Riflessioni:

Proposta Per Un “Forum” Su “I Figli Delle Macchine” I Nuovi Cuccioli D’uomo: Riflessioni Interrogative

di M.Teresa Ossella

(Nota Introduttiva d.R.)

Premessa all’articolo, che pone domande estremamente difficili e dolorose ma credo necessarie:

L’eutanasia fa ancora parlare di sè, una delle discussioni più controverse di tutto l’ultimo decennio, oggi si tinge di nuove tinte e pone una nuova questione: è giusto aiutare a morire i bambini terminali? Uno dei più controversi argomenti, che mettono a dura prova la coscienza umana, oggi ci chiede se è meglio far finire totalmente le sofferenze di un bambino, oppure aiutarlo semplicemente a sedare i dolori aspettando che, l’inevitabile fine arrivi in maniera naturale.

La sconcertante domanda è sorta a causa di uno studio fatto in USA negli Archivi di medicina pediatrica e adolescenziale americani:questa ricerca si basa su una statistica che ha coinvolto i genitori di bambini morti a causa del cancro. E’ stata loro rivolta la domanda, è giusto praticare l’eutanasia ai bimbi malati incurabili di cancro? Il 13% dei genitori ha risposto “sì”.

Lo studio in Inglese “Considerations About Hastening Death Among Parents of Children Who Die of Cancer” lo trovate in full text .pdf al link Cliccando qui:

Proprio per questo vi proproniamo un interessante articolo su Fine Vita e Tecnologia nelle Rianimazioni Pediatriche

Proposta Per Un “Forum” Su “I Figli Delle Macchine” I Nuovi Cuccioli D’uomo: Riflessioni Interrogative

(di M.Teresa Ossella)

I “figli delle macchine” sono “i nuovi cuccioli d’uomo” che passano i primi mesi, anche i primi 2 o 3 anni di vita, nei reparti di Terapia Intensiva (T.I.) pediatrica.

Sono piccoli esseri deprivati di tutto ciò che normalmente viene comunicato al neonato attraverso il “maternage”, che consente al piccolo di entrare in relazione con il mondo esterno, mediante sequenze di interazioni affettive successive e costanti nel tempo, mentre nelle T.I questi bimbi incontrano un mondo molto diverso, a volte così aggressivo nei loro confronti

Nei primi 2 o 3 mesi di vita, infatti, i cuccioli d’uomo, attraverso il contatto fisico, la dolcezza delle espressioni vocali, la tenerezza dell’accudimento, vengono guidati all’apprendimento dello stato di attenzione e poi delle vocalizzazioni, del sorriso, del gioco, ecc. Tutto ciò avviene con più difficoltà nelle T.I… Continua qui.

Approfondimenti:

Contributo al Dibattito su Fine Vita e Accanimento Terapeutico:

Riflessioni sul caso di Davide Marasco di Giuseppe R. Gristina,

Il caso del piccolo Davide Marasco, affetto da Sindrome di Potter, smosse le coscienze e fu anche affrontato in parlamento.

Per Leggerlo  Clicca qui

News:Beppino Englaro: Il 9 Febbraio Sarà Per Me La Giornata Del Silenzio

News:

Beppino Englaro:

Il 9 Febbraio Sarà Per Me La Giornata Del Silenzio

Il prossimo 9 febbraio  sarà la Giornata Nazionali degli Stati Vegetativi. Ma sarà anche l’anniversario della morte di Eluana Englaro. La sua è una storia che non ha bisogno di  presentazioni: la donna è infatti deceduta dopo 17 anni in stato vegetativo, in seguito all’interruzione dell’alimentazione artificiale. La giornata è nata, per volontà dello Stato, proprio per ricordare la controversia della sua morte.

Una storia correlata dalla lotta di un padre di voler rispettare la volontà della figlia, quella di non subire accanimento terapeutico, dopo l’accertamento dell’impossibilità della ripresa. E proprio nell’anniversario del trapasso di Eluana, il padre Beppino si ritrova ancora una volta a difendere  la sua scelta. Questa volta in seguito ad un preciso invito, una lettera rivolta a lui, da parte del padre di Luca De Nigris, Fulvio.

E’ grazie alla sua storia che sono nate le “Case del Risveglio” a lui dedicate.  Perché nonostante i danni riportati a causa di una operazione andata male per curare la sua patologia, Luca dal coma si era  svegliato in un centro specializzato di Innsbruck . Anche se il suo cuore ha presto ceduto ed il ragazzo è morto. A soli 16 anni.

Sono storie molto simili ad accumunare questi padri, ed ancora una volta al centro di tutto vi è l’etica: un etica che lotta tra la volontà dell’uno e le speranze dell’altro, in una situazione dove il testamento biologico per quanto teoricamente presente non è applicabile, e la dignità della persona malata segue un filo sottile che segna il limite tra accanimento terapeutico e la paura dell’eutanasia e di un suo uso indiscriminato. Sono due storie al contempo molto diverse: Luca ad un certo punto si era risvegliato.

Pur apprezzando l’invito e la vicinanza espressa da Fulvio, Beppino ha rigettato, con una lettera di risposta a quella inviatagli da De Nigris, l’invito, specificando che per lui il prossimo 9 febbraio sarà la “Giornata del Silenzio”.

http://www.medicinalive.com/costume/bioetica/beppino-englaro-silenzio/

News: Individuato Nel Sangue Un Nuovo Biomarcatore Del Cancro Polmonare

News:

Individuato Nel Sangue Un Nuovo Biomarcatore Del Cancro Polmonare

Analizzare la quantita’ di Dna ‘libero’ nel sangue per diagnosticare il grado di sviluppo del cancro ai polmoni. E’ questo l’obiettivo degli esperti dell’Universita’ Politecnica di Valencia, in Spagna, che in uno studio pubblicato su Journal of Thoracic Oncology, hanno associato l’avanzare della malattia con la presenza di acido desossiribonucleico nel flusso sanguigno.

La ricerca, condotta su 446 pazienti affetti da tumore polmonare, ha dimostrato l’esistenza di una relazione tra la velocita’ di progressione della patologia e la quantita’ di Dna circolante nel flusso sanguigno: maggiore e’ la sua concentrazione, piu’ grave risulta lo stadio di sviluppo tumorale. La scoperta, spiegano gli studiosi ”potrebbe rappresentare un valido aiuto per diagnosticare e monitorare lo sviluppo del cancro ai polmoni”.

Per approfondimenti:

Circulating DNA is a Useful Prognostic Factor in Patients with Advanced Non-small Cell Lung Cancer

Sirera, Rafael PhD; Bremnes, Roy M. MD, PhD; Cabrera, Andrea MSc

Journal of Thoracic Oncology:

February 2011 – Volume 6 – Issue 2 – pp 286-290

doi: 10.1097/JTO.0b013e31820189a5

Original Articles

Clicca qui

News: Sicilia: L’assessore Regionale per la Salute, Massimo Russo, Interviene Rispondendo all’Appello sull’ ARNAOS Civico,

News: Sicilia:

L’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, replica all’appello lanciato da “Repubblica”, che potete leggere Cliccando qui, nel quale scrittori, attori, docenti universitari chiedono che il nuovo manager del Civico, dopo le dimissioni di Dario Allegra, venga scelto fuori dalla Sicilia.

“Raccolgo con grande rispetto, condividendone lo spirito,” Scrive l’Assessore Russo,l’appello pubblico di numerosi esponenti della società civile che intervengono in un momento particolare per la vita dell’ospedale Civico nel quale, è bene precisare, operano grandi professionalità: è compito preminente della direzione generale creare le condizioni organizzative perchè esse possano esplicarsi al meglio, nell’interesse esclusivo dei pazienti. Ed è preciso dovere della politica, della buona politica, scegliere coloro che siano dotati di specifiche competenze, adeguata professionalità, capacità di interloquire con gli attori del sistema, propensione a fare scelte di responsabilità. Poichè sono convinto che la politica, quella nobile e di alto significato, consiste nell’assicurare la buona amministrazione e il perseguimento del bene comune, il direttore generale del Civico, come di ogni altra azienda sanitaria, non dovrà essere distante dalla politica ma dovrà invece essere capace di realizz are, nel la sua attività quotidiana di amministratore dell’azienda, il programma politico che sta alla base dell’azione riformatrice – se non addirittura rivoluzionaria – che quest’assessorato sta portando avanti. Sono e devono essere questi i meccanismi fondamentali di una sana democrazia.

Da una parte il responsabile politico che si assume il compito di dettare gli indirizzi gestionali e programmatici, dall’altra i direttori generali cui compete l’attuazione degli obiettivi assegnati con le relative risorse. E’ evidente – continua Russo – che bisogna individuare soggetti capaci di resistere a tentazioni, accomodamenti, compromessi e condizionamenti, capaci di respingere interdizioni guardando solo all’interesse dell’utente. Per la scelta del nuovo manager del Civico di Palermo, che dovrà avere intelligenza e schiena dritta, seguirò proprio questi criteri e li concerterò con gli stessi operatori e con le forze sindacali”.

La scelta di un manager – sottolinea l’assessore - estraneo alle logiche spesso contorte di questa terra, l’ho già fatta in tempi non sospetti, assumendo il bolognese Maurizio Guizzardi alla guida del più robusto dipartimento dell’assessorato. Una scelta peraltro felice – sebbene anche allora qualcuno abbia voluto trovare improbabili appartenenze politiche – che ha prodotto eccellenti risultati ma che è maturata in un momento in cui bisognava attingere dalle esperienze italiane più virtuose per edificare le fondamenta della nuova sanità siciliana.

Ecco perchè capisco bene lo spirito dell’appello ma al tempo stesso ritengo fuorviante il rilievo che viene dato alla provenienza geografica. In cuor mio sono convinto, come penso che siano convinti anche i promotori dell’appello, di potere trovare in questa terra una persona che sappia fare il bene della sanità siciliana. E’ anche una questione di fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità di poter dare riposte positive alla gente: credo che sia questo quello che si aspettano i siciliani”.

“A fine mese – ribadisce Russo – definiremo il nuovo albo dei direttori generali. Quindi affiderò i curricula all’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari alle Regioni, così come avevo fatto informalmente in occasione delle precedenti nomine, per l’individuazione delle migliori professionalità, in relazione alle caratteristiche e alle tipologie delle 17 aziende e in linea con quanto voluto dalla legge di riforma del sistema sanitario. In esito a questi passaggi nominerò il nuovo direttore generale del Civico. Dobbiamo fermamente credere nelle potenzialità di questa terra, assumendoci la responsabilità di scelte di legalità e trasparenza, confidando nelle nostre risorse umane e professionali e senza per forza rivolgerci ad “estranei” per fare scelte rigorose e di qualità. Ho sempre manifestato – conclude Russo – la convinzione che cambiare si può e io ci credo ancora, nonostante i dolorosi, subdoli e cattivi attacchi non solo di chi è palesemente avverso al cambia mento e alla modernizzazione ma anche da parte di quelle forze che si reputano riformiste ma sono in realtà incapaci di leggere la realtà ed il suo incalzante divenire”.

05-02-2011

Dalla Stampa quotidiana