Archivio mensile:settembre 2011

USA: Pubblicate Le Nuove Linee Guida sulla Morte Cerebrale in Pediatria

Articolo Scientifico

Linee Guida

USA: Pubblicate Le Nuove Linee Guida sulla Morte Cerebrale in Pediatria

Sono state Pubblicate su Pediatrics le Nuove Linee Guida USA Per La Determinazione Della Morte Cerebrale Nei Neonati E Nei Bambini: Un Aggiornamento Delle Raccomandazioni Della Task Force 1987. Ve ne Proponiamo l’Abstract in Italiano, ed il Link a cui le Linee Guida sono Liberamente Scaricabili (Free Download)

Abstract

OBIETTIVO: Revisione delle linee guida del 1987 sulla morte cerebrale in pediatria

METODI: Revisione della letteratura rilevante. Le Raccomandazioni sono state sviluppato utilizzando il sistema GRADE.

CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI:

(1) La Determinazione della Morte Cerebrale nei neonati a termine e nei bambini si basa su una diagnosi clinica basata sull’assenza irreversibile della funzione neurologica, causa del coma. Le linee guida per i neonati pretermine con meno di 37 settimane di età gestazionale, non sono incluse in queste linee guida, a causa dei dati insufficienti della letteratura.

(2) Disturbi come ipotensione, ipotermia, e alterazioni metaboliche dovrebbe essere trattate e corrette, e dovrebbero inoltre essere interrotti i farmaci che possono interferire con gli esami neurologici di controllo, e con la prova di apnea, per permettere uno spazio adeguato al procedere di queste valutazioni.

(3) Sono obbligatori due esami clinici insieme al test di apnea per ogni esame, separati da un periodo di osservazione. Gli esami dovrebbero essere eseguiti da medici curanti differenti. I Test di apnea possono essere eseguiti dal medico stesso che ha in cura l’infante. Un periodo di osservazione di 24 ore per i neonati a termine (37 settimane di età gestazionale) sino a 30 giorni di età, e di 12 ore per i neonati e ragazzi (dai 30 giorni ai 16 anni) è raccomandato. Il primo esame dovrebbe determinare che il bambino ha eseguito un esame neurologico che comprenda i criteri d’esame per la morte cerebrale. Il secondo esame di conferma della morte cerebrale dovrebbe essere condotto sulla base di una condizione invariata e irreversibile. La valutazione della funzione neurologica,  conseguente a rianimazione cardiopolmonare o altre gravi lesioni cerebrali acute, deve essere posticipata di 24 ore o più a lungo se ci sono problemi o incongruenze in sede di esame.

(4) L’ Apnea test per la diagnosi di morte cerebrale deve essere eseguita e documentata in modo sicuro e richiede una PaCO2 arteriosa di 20 millimetri Hg che si porta al di sopra dei 60 mm Hg con nessuno sforzo respiratorio durante il periodo di prova. Se il test di apnea non può essere completato in modo sicuro, un studio accessorio deve essere eseguito.

(5) Studi Ausiliari (elettroencefalogramma e la misurazione del flusso del sangue cerebrale con i radionuclidi) non sono tenuti a stabilire la morte cerebrale e non sono una sostituzione dell’esame neurologico.

(6) La morte cerebrale è accertata quando i criteri di cui sopra sono soddisfatti.

Potete Trovare l’Articolo al Link:

Guidelines for the Determination of Brain Death in Infants and Children: An Update of the 1987 Task Force Recommendations

The Pediatrics And The Child Neurology Society And Section On Neurology Of The American Academy Of Society Of Critical Care Medicine, Section On Critical Care Thomas A. Nakagawa, Stephen Ashwal, Mudit Mathur, Mohan Mysore.

Pediatrics; originally published online August 28, 2011;

FREE DOWNLOAD


Medici: Cambiamo La Manovra: Manifestazione Nazionale Roma 13 Ottobre

Manovra Economica 2011

Cambiamo La Manovra !

Medici: La Sanità Non Si Tocca ! Manifestazione Nazionale Roma 13 Ottobre 2011

Cambiamo La Manovra ! Firma Anche Tu L’Appello dei Medici e Dirigenti del SSN ! La Sanità Non Si Tocca !


Diabolik e “La Morte Dolce”

Fine Vita e Fumetti

Diabolik e “La Morte Dolce”

Nella ristampa di un episodio del celebre fumetto, i protagonisti si pronunciano a favore della dolce morte

“Forse la paura delle parole Eutanasia e ‘dolce morte’, per ciò che significano, ha creato una ‘polilalia’ reattiva, che ha messo tanti al riparo dal farsene avvicinare anche nel pensiero. Tante parole, troppe, sono state dette e spese, ed hanno rappresentato una cortina fumogena che non ci ha fatto intravedere il vero problema: prima di esprimersi, ognuno con la propria libertà e fede, bisognerebbe forse identificarsi “in quel corpo da cui tutti attingono”, il corpo del paziente. Credo ci si debba fermare un attimo e proporsi un percorso diverso, un altro punto di vista, cioè un percorso identificativo. ”

Così scrivevo nell’ ottobre 2008 in un articolo su Timeoutintensiva.it, che invitava ad andare al cinema a vedere due film: Mare Dentro di Alejandro Amenàbar (2004) e Lo Scafandro e la Farfalla di Julian Shnabel (2007), che ancora oggi hanno tanto da insegnare, a questo riguardo, ad ognuno di noi. Da allora la situazione è peggiorata, sul fine vita ormai si è al tifo da stadio, con posizioni che vanno dal desiderare una Eutanasia pragmaticamente regolamentata come in Belgio e Olanda, al considerare l’eutanasia semplicemente come un omicidio, cioè una interruzione della vita umana volontaria e colpevole senza se e senza ma. Le posizioni intermedie, come potrebbe essere inteso il testamento biologico scritto da ognuno di noi in piena libertà di coscienza, non trovano più spazio mentale in cui abitare, specie in chi, dovendo emanare una legge sull’argomento, dovrebbe rifletterci di più sopra; la discussione approfondita su questi temi, l’identificarsi con la sofferenza e la qualità di vita del paziente e dei suoi familiari, vengono anch’essi ormai presi come scuse, per non dire che si è quasi assassini anche nell’argomentarne, e che ci si nasconde dietro l’invito a discuterne, in fondo in fondo perchè si è d’accordo col dare la morte a chi soffre. La paura della fine fa 90, potremmo dire, e acceca.

Ed è aumentata in maniera esponenziale, -mano a mano che ci si avvicina al traguardo di una regolamentazione-, anche l’insofferenza a discutere sui temi etici del fine vita, tanto che la legge che forse verrà varata dal Parlamento è, sotto tanti punti di vista, pessima, anche perchè forse poco discussa, con chi affronta questi temi giorno per giorno, cioè noi medici.

Diversi anni fa, per l’esattezza 14, uscì uno dei tanti numeri di un fumetto molto conosciuto e seguito in Italia, Diabolik, che su queste tematiche esprimeva una posizione ben chiara ed a favore di una “dolce” Eutanasia, se mai “dolce” può essere morire. Allora, era il 1997, credo che il rumore che fece la storia che raccontava, non fu superiore al suono delle pagine sfogliate. Ma ecco che oggi ne arriva una ristampa, e su molti quotidiani e settimanali, ci si lancia in argomentazioni contrapposte sin quasi ad avvitarsi su se stessi, tanto da dare l’impressione che non sapendo cosa scrivere, la stampa italiana, appunto per tifo da stadio e partigianeria, si sia messa a fare le pulci pure ad un fumetto.

Diabolik e “La morte dolce”, come dicevamo, fumetto uscito nei giorni scorsi come ristampa, è uno dei tanti che narra le avventure dello storico criminale, inventato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani nel 1962. La storia che racconta è presto detta: un uomo molto ricco, è costretto sulla sedia a rotelle, perché paralizzato dopo un incidente di montagna; oltre alla paralisi, non può più comunicare col mondo esterno in alcun modo facilmente comprensibile. La vittima della caduta, è anche vittima delle vessazioni della moglie e del suo migliore amico, che scopre essere amanti, oltre ad essere loro stessi gli artefici del suo incidente, progettato allo scopo di ucciderlo per impossessarsi dei suoi averi. Ma la caduta che gli hanno provocato, durante una scalata, non lo ha portato a morte, ma ad uno stato di sindrome Locked In, che gli permette di capire e di comunicare in alfabeto morse con il battito delle ciglia o battendo le labbra. Così, un giorno si trova a tu per tu con Diabolik, mentre quest’ultimo gli sta rubando i gioielli dalla cassaforte di casa: ed è qui che gli chiede di aiutarlo a morire. Cosa che puntualmente avviene; ed in più vendicandolo, con uno stratagemma che porta Diabolik a far arrestare anche la moglie della vittima ed il suo amante, come se fossero loro stessi ad averlo ucciso. Durante tutta la storia, i personaggi principali si esprimono al riguardo della “dolce morte” desiderata dal malato, non nascondendo di essere a favore dell’eutanasia. Come lo stesso Diabolik, che commentando le condizioni dell’uomo sulla sedia a rotelle, tra le altre cose dice: “Non vuole piu’ vivere? E chi non lo puo’ capire?”. O come anche Ginko, l’integerrimo e sfortunato poliziotto che da anni cerca di catturare Diabolik, che dichiara: “Eutanasia…La morte non dolorosa, procurata con farmaci, per affrettare la fine di malati inguaribili, destinati a una ‘non-vita’ di dolore, senza speranza”, in risposta alle parole della sua fidanzata, la contessa Altea di Vallenberg, che amica del malato dai tempi della scuola, gli esprimeva il suo pensiero, confidandogli: “Ma sono convinta che chi vive come lui in una situazione cosi’ angosciosa e dolorosa, senza speranze e prospettive e chieda di morire per non soffrire piu’, abbia diritto ad averla, una morte dolce”.

Questa la breve storia di un fumetto che in quanto tale non può che essere chiaro e conciso, e che invece di portare ad un’ulteriore riflessione sul dolore, sulla qualità della vita dei pazienti vegetativi o molto gravi e sofferenti, ha portato alla solita diatriba francamente insopportabile in cui, fatta la vivisezione alle parole di una ristampa di qualcosa scritto 14 anni fa, ha fornito solo brevi slogan dall’una e dall’altra parte, aumentando quella cortina fumogena fatta di parole e parole, messa lì apposta per non farci riflettere su niente, e non farci capire più nulla.

Savas

Riferimenti:

Fine Vita e Fumetti:La versione di Dylan Dog sul fine vita: “Mater Morbi” Recensione e Video

Timeoutintensiva.it N° 13 6 maggio 2010

Quel corpo da cui tutti attingono.

Timeoutintensiva.it N° 7 10 ottobre 2008


Teramo: Grave Dissecazione Aortica In Donna Gravida: Salvi Madre E Bambino

News

Teramo: Grave Dissecazione Aortica In Donna Gravida: Salvi Madre E Bambino


Dal 1983 a oggi si contano solo 40 casi di dissezione aortica prima del parto, e con conseguenze gravi. In quei casi infatti, il 30% dei feti non è sopravvissuto e nel 15% dei casi a morire è stata la mamma. L’ultimo caso è avvenuto nei giorni scorsi a Teramo. Una mamma di 32 anni all’ottavo mese di gravidanza, ha cominciato a stare male mentre si trovava in ufficio. Ha un dolore fortissimo alla schiena, le colleghe le dicono che magari è colpa dell’aria condizionata. Ma continua a stare male e si decide di chiamare l’ambulanza. Portata in ospedale, dopo un ecocardiogramma, si capisce che la donna è stata colpita da aneurisma disseccante dell’ Aorta detto anche dissecazione aortica. Patologia che causa uno shunt della massa sanguigna, che inizia a scorrere nello spessore della parete aortica, con una diminuizione del sangue circolante che non scorre più nel suo letto naturale, con una grave ipotensione ed ipossia conseguente, e con il rischio imminente di rottura della parete Aortica e morte del paziente. In casi come questi, la morte può avvenire nel giro di pochissimi minuti, al massimo qualche ora. Il fatto che la donna sia anche gravida, costringe a cercare di salvare al volo anche il bimbo. La dissecazione dell’Aorta ostacola infatti anche lo scorrimento del sangue a livello della placenta. Arrivando pochissimo sangue, il bambino subisce una grave sofferenza, per cui bisogna intervenire con la massima urgenza per evitare che il bimbo muoia per mancanza di sangue. Ecco perché in tali casi sono di più i casi di feti che muoiono rispetto al numero delle mamme. Purtroppo si salva la vita della donna quando il bimbo è già morto per mancanza di sangue. In questo caso bisognava tirare fuori al più presto il bimbo per far sì che potesse respirare con i suoi polmoni.

Ecco allora che una squadra imponente di specialisti tra cariochirurghi, ginecologi, pediatri, anestesisti, in tutto circa quindici persone, si dà da fare in una corsa contro il tempo. Intorno alla mezzanotte si porta alla luce una bimba e poco dopo si interviene sulla donna, nel tentativo di sostituire la valvola aortica e l’aorta ascendente con un tubo valvolato. L’operazione riesce. I dottori presenti diranno una sola cosa al termine di tutto: “E’ stato un miracolo”. In molti casi infatti si salva la vita della donna quando il bimbo è già morto per mancanza di sangue.

Fonti:

Dalla Stampa Quotidiana

Nasce Doctor’s Life Channel, Il Primo Canale Satellitare Dedicato Ai Medici E Alla Medicina

News

Nasce Doctor’s Life Channel, Il Primo Canale Satellitare Dedicato Ai Medici E Alla Medicina

Edito dall’Adnkronos Salute sarà visibile da lunedì 3 ottobre sulla piattaforma Sky (canale 440). Oltre all’offerta informativa, fornirà ai camici bianchi un servizio gratuito di formazione a distanza accreditata presso il sistema di Ecm. Previste circa 100 ore di formazione continua con lezioni che potranno anche esser seguite da Iphone, Ipad e tablet android attraverso un sito web dedicato. E da gennaio il canale aprirà anche ai farmacisti.

Un palinsesto on air 24 ore su 24 garantirà al medico l’informazione e la formazione a tutto tondo. Vasta l’offerta: si va da programmi di informazione giornalistica – telegiornali e magazine settimanali di approfondimento sui principali eventi scientifici e di politica sanitaria – a talk show settimanali, documentari e fiction medicoscientifiche.

E ancora, i medici potranno conquistare crediti Ecm grazie all’offerta di 100 ore di formazione a distanza di cui una parte prodotta autonomamente dall’editore e l’altra realizzata in partnership con le principali strutture sanitarie italiane. Ai camici bianchi basterà sedersi davanti al televisione, assistere alla lezione e completare poi il percorso di formazione sul sito web www.doctorslife.it dove potranno effettuare le verifiche richieste dalla normativa Ecm per conquistare i crediti formativi (uno a lezione). E chi non ha la possibilità di assistere alle lezioni sul piccolo schermo? Nessun problema, si potrà accedere ai corsi anche attraverso Iphone, Ipad e tablet android. Non solo per i medici. Da gennaio Doctor’s Life aprirà anche ai farmacisti, con contenuti e una formazione Ecm ad hoc.

“Siamo lieti di un’iniziativa che si inquadra in quelli che sono i nostri obiettivi: dare un’informazione sempre più puntuale ai cittadini su come e dove curarsi. È un’iniziativa importante sia dal punto della vista dell’informazione che da quello della formazione” ha commentato sottolineato il ministro della Salute Ferruccio Fazio.

Approfondimenti:

AdnKronos Salute

Doctor’s Life Channel