Archivio mensile:novembre 2011

News: Annuncio Shock Dal Fondo Globale: Cancellati I Fondi Per La Lotta All’Aids. Video

Lotta Mondiale all’Aids, alla Malaria, alla Tubercolosi

News: Annuncio Shock Dal Fondo Globale: Cancellati I Fondi Per La Lotta All’Aids. Video

La crisi ha colpito duramente anche il mondo della ricerca contro le tre grandi malattie del mondo: Aids, Tubercolosi e Malaria. Tanto che il Fondo Globale ha cancellato la raccolta fondi e fino al 2014 fornirà solo i finanziamenti necessari ai progetti già in atto.

La notizia arriva a pochi giorni dall’ultimo report del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’Hiv/Aids (Unaids), che aveva annunciato grandi passi in avanti verso la soluzione del problema Aids nel mondo. E un nuovo programma di attività e investimenti era stato lanciato per produrre ulteriori miglioramenti.

Tanto che il 22 Novembre scorso era stata data notizia dell’avvio della campagna “Getting to Zero”, nel senso che si voleva arrivare a zero. Zero nuove infezioni da Hiv. Zero discriminazione. Zero morti dovute all’Aids. Ecco  l’ambizioso obiettivo del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’Hiv/Aids (Unaids).

Ma su cosa si basava questo programma? Su sei attività fondamentali: interventi focalizzati sulle popolazioni a più alto rischio (sex workers e loro clienti, uomini omosessuali e tossicodipendenti); prevenzione di nuovi contagi da Hiv nei bambini; programmi che promuovano il cambiamento dei comportamenti a rischio; promozione e distribuzione di preservativi; trattamento, cura e supporto per i sieropositivi; circoncisione volontaria per gli uomini nelle nazioni ad alta prevalenza di Hiv. Questo, secondo gli esperti, avrebbe dovuto evitare almeno 12.2 milioni di contagi e 7.4 milioni di morti per Aids da qui al 2020. E per far questo bisognava aumentare gli investimenti, arrivando nel 2015 a 22-24 miliardi di euro di spesa per la lotta all’Aids.
Il tutto confortato dai dati 2011 che avevano fatto sperare in meglio

I Dati 2011.

Le nuove infezioni da Hiv e le morti collegate all’Aids, infatti, hanno raggiunto nel 2011 i livelli più bassi dal picco epidemico, con le nuove infezioni ridotte del 21% dal 1997, e le morti per la sindrome dello stesso valore dal 2005. Un risultato straordinario, che secondo gli esperti era destinato a migliorare.
L’introduzione delle terapie antiretrovirali sono la causa principale degli effetti significativi avutisi sulla riduzione del numero di contagi, sulla qualità e sulla durata della vita dei malati.

Secondo le stime di Unaids e dell’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, sono 6.6 milioni i malati che vivono in paesi a basso o medio reddito ad aver avuto accesso a queste terapie (retrovirali) salvavita nel 2010. Si tratta di circa la metà – il 47% – di tutti i malati che ne avrebbero bisogno (14.2 milioni di persone nel mondo) e il dato segna un incremento di addirittura 1 milione e 350 mila pazienti solo dal 2009.  Ad oggi sono 34 milioni nel mondo le persone che convivono con la malattia. Il numero di decessi è diminuito, tanto che nel 2010, sono state evitate in totale addirittura 700.000 morti. Anche il numero di nuove infezioni continua a scendere dal 1997, e nello scorso anno è arrivato a 2.7 milioni di persone.

E D’ Improvviso : Cancellati I Fondi !

Ma il 25 novembre 2011 è arrivata una notizia shock dall’ultima conferenza dei donatori del Fondo Globale per la lotta all’Aids, alla Tubercolosi e alla Malaria: a causa della crisi economica i finanziamenti sono stati cancellati, fino a nuovo ordine. La società, a carattere misto pubblico-privato, ha infatti annunciato di essere costretta a cancellare la prossima raccolta fondi e di doversi concentrare solo sul fornire i servizi essenziali ai programmi già iniziati, che verranno completati entro il 2014.  Nonostante i grandi progressi nella lotta ad Aids, Tubercolosi e Malaria, oggi anche il Fondo è dunque bersaglio dei tagli dovuti all’era dell’austerity.  All’ultima conferenza dei donatori è stato infatti annunciato che è stato possibile raccogliere solo circa la metà dei 20 miliardi di dollari necessari per ampliare i progetti contro le tre malattie.

Ecco perché fino al 2014 verranno assicurati i soli fondi per mantenere in vita le terapie già in atto negli oltre 600 progetti portati avanti. Ma non ci saranno comunque nuovi progetti.
E l’Italia? Il nostro paese è tra chi non ha rinnovato il contributo al Global Fund to Fight Aids, Tubercolosis and Malaria, l’organizzazione internazionale di finanziamento alla ricerca su queste tre malattie. Come se non bastasse l’Italia è anche l’unico paese del G8 a non aver versato a questo fondo i soldi promessi negli scorsi tre anni, provocando un buco nel bilancio.
Una brutta figura a livello internazionale che recentemente ha causato l’uscita dal consiglio di amministrazione a causa del mancato versamento dei fondi promessi, 160 milioni di euro nel 2009 e nel 2010.

Fonti:

>The Global Fund adopts new strategy to save 10 million lives by 2016

>Decline in AIDS funding risks jeopardizing recent gains made by countries

>UNAIDS 2011-2015 Strategy

>UNAIDS World AIDS Day Report | 2011

>Quotidiano Sanità

Allarme Dell’OMS: Troppe Resistenze Agli Antibiotici ! Aumenta La Pericolosità di Morte Nel Contrarre Infezioni. Video

Antibiotico Resistenza

Allarme Dell’OMS: Troppe Resistenze Agli Antibiotici ! Aumenta La Pericolosità di Morte Nel Contrarre Infezioni. VIDEO.

Sono oltre 25 mila le persone che muoiono ogni anno nell’Unione Europea per infezioni batteriche resistenti agli antibiotici, la maggior parte delle quali contratte in ospedale. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in occasione del World Health Day, celebrato il 18 Novembre nella sede della Fao.

Con lo slogan “Nessuna azione oggi, nessuna cura domani. Difendi la tua difesa”, l’OMS Europa ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sul rischio che gli antibiotici salvavita perdano il loro potere curativo, e che punta a ridurre ignoranza e irresponsabilità. “Siamo ad un punto critico in cui la resistenza agli antibiotici sta raggiungendo livelli senza precedenti e nuovi antibiotici non saranno prodotti in tempo – rileva Zsuzsanna Jakab, direttore regionale OMS Europa.”

In un editoriale del 17 Novembre l’ OMS basato anche sui dati di un articolo uscito sulla rivista PlosMedicine, definendo lo studio serio e preoccupante.

Lo studio riporta infatti, che le due più comuni antibiotico-resistenze alle infezioni del sangue – Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) ed Escherichia coli resistente – hanno causato 8215 morti in eccesso (5503 e 2712, rispettivamente) in 31 paesi europei nel 2007. Essi hanno inoltre rappresentato oltre 260 000 infezioni del sangue, e più di 370 000 giorni extra in ospedale, al costo di 62 milioni di € . Inoltre la Tubercolosi multi-resistente (MDR-TB) si sta diffondendo a un ritmo allarmante nella regione. Allo stato attuale, il tasso di successo del trattamento per le persone con MDR-TB è solo del 57,4%, con molti pazienti che vanno incontro ad una cessazione del trattamento e / o a morte.

A questo c’è da aggiungere che Mancano nuovi antibiotici perché la ricerca sugli antibiotici è in crisi: la mancanza di nuovi farmaci e la comparsa di infezioni resistenti avvicina quindi la possibilità che si diffondano infezioni incurabili. Infatti gli sforzi compiuti sinora per trovare altri farmaci non sono andati a buon fine. Si pensava che gli studi genetici avrebbero permesso di trovare nuove medicine, ma così non è stato. Inoltre, le fusioni tra le case farmaceutiche hanno ridotto la diversità delle linee di ricerca, mentre molte aziende si sono ritirate dal settore. Infine, la crisi economica ha colpito anche i fondi alla ricerca accademica.

Così l’OMS Europa ha lanciato il piano d’azione europeo sulla resistenza agli antibiotici 2011-2015 – che comprende una serie di importanti azioni strategiche per la mitigazione, la prevenzione ed il controllo.

Queste includono:

-promuovere il coordinamento nazionale per attuare i piani strategici di azione e di sviluppo delle funzioni di regolamentazione e di orientamento;

-promuovere l’uso prudente degli antibiotici in tutti i settori pertinenti;

-rafforzare i sistemi di sorveglianza per monitorare l’uso di antibiotici e la presenza di batteri resistenti nel campo della salute umana ed animale, tra cui la catena alimentare.

-creare la consapevolezza di un uso prudente degli antibiotici e della scarsità di nuovi farmaci antibiotici che entrano nel mercato.

Nella Regione Europea medici e scienziati, rileva l’OMS, temono che un uso imprudente degli antibiotici, con conseguente insorgenza e diffusione di malattie dovute a batteri antibiotico-resistenti, ci riconduca ad un’era ‘pre-antibiotica’, in cui anche le infezioni comuni possono mettere in pericolo la vita umana perché non rispondono alle terapie.

Fonti:

OMS Europa:

Antibiotic resistance: what is not measured, is not done. Surveillance to be strengthened throughout Europe . Copenhagen, 17 November 2011

PlosMedicine

Mortality and Hospital Stay Associated with Resistant Staphylococcus aureus and Escherichia coli Bacteremia: Estimating the Burden of Antibiotic Resistance in Europe

Marlieke E. A. de Kraker, Peter G. Davey, Hajo Grundmann, on behalf of the BURDEN study group. ”PLoS Medicine”, 2011, 8 (10) e10011048


News: Consulta, Eletto Morelli Il Giudice Della Sentenza Englaro

News

Consulta, Eletto Morelli Il Giudice Della Sentenza Englaro

Vignetta da Le Monde

Eletto giudice costituzionale Mario Morelli, il magistrato della Suprema Corte che ha scritto una delle sentenze che più hanno suscitato plauso e clamore negli ultimi anni: il verdetto che nel 2008 mise fine alla vicenda di Eluana Englaro dando il via libera, nel rispetto della volontà della ragazza in coma vegetativo, al distacco del sondino che la alimentava.

Con 152 voti, Morelli, che ha raccolto molte preferenze dei magistrati vicini a Unicost, ha prevalso sul collega Marco Pivetti che ne ha totalizzati 98, catalizzando il consenso dei simpatizzanti di Magistratura Democratica. Hanno votato 253 su 318 aventi diritto.

Classe 1941, sposato, con due figlie, Morelli è stato per venti anni assistente alla Consulta ed è uno dei ‘padrì fondatori delle regole sul contenzioso delle Regioni. Esperto giuslavorista e in diritto della famiglia, è presidente della Terza sezione civile e direttore dell’Ufficio del Massimario. Con Morelli la Cassazione è tornata a dare la sua fiducia, secondo tradizione, a un civilista dopo la scelta del penalista Lattanzi che non si verificava dal 1968.

Fonti:

Da Unita.on line

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Campagna 2011 Contro i Tagli alla Sanità: Tre Simpatici Spot Video

Tagli alla Sanità

Campagna 2011 Contro i Tagli nella Sanità: Tre Simpatici Spot Video

a difesa del servizio pubblico e della professionalità di medici e dirigenti

12 miliardi in meno per la sanità dal 2010 al 2014, 1 miliardo in meno per l’edilizia  sanitaria, 10 euro di superticket, 17mila medici in meno entro il 2015, risorse per la formazione al 50% e dimezzamento degli 8mila medici precari, 20 mila euro in meno per il blocco del contratto e della retribuzione, contributo di solidarietà forzoso oltre i 90mila euro solo per i medici pubblici, TFR dopo due anni e poi diluito in tre, rottamazione per chi ha 40 anni di contributi, trasferimenti obbligatori, possibilità di perdita dell’incarico e del livello stipendiale anche se con valutazione positiva, stipendi più bassi rispetto ai colleghi francesi, tedeschi e inglesi.

Questi i tagli e le norme subite dai medici italiani e dal Sistema Sanitario Nazionale.

La Fp-Cgil Medici e Dirigenti lancia una campagna web contro i tagli e in difesa della sanità pubblica e della professionalità dei medici attraverso tre brevi spot

Neuroetica: Leggere la Mente: Guarda cosa Vedo, Penso e Immagino (o quasi ! ). Video.

Editoriale

Etica e Neuroscienze

Sarà Possibile In Futuro Leggere La Nostra Mente, E Nella Mente Di Comatosi E Vegetativi ? Dubbi e Implicazioni. Video

Nell’Ultimo Numero di Timeoutintensiva.it mi sono occupato di Neuroetica e di Tecnologie Mindreading, cioè di quelle tecnologie attrraverso le quali oggi si tenta di Leggere la mente. Nell’articolo al quale vi rimando,“Neuroetica:MinorityReport, le Neurotecnologie “Mindreading” ed il Libero arbitrio”, riportavo ad un certo punto le parole di Nikolas Rose proprio su queste tecnologie e scrivevo:

“Negli ultimi decenni, vi è stato uno spostamento nel guardare alla mente e al cervello, come “coestensive”, e le nuove tecnologie come la Tomografia Computerizzata (nel 1960), La Tomografia Computerizzata ad Emissione Singola di Fotoni (SPECT), la Tomografia ad Emissione di Positroni, la Risonanza Magnetica (nel 1980 ) e, più recentemente, la Risonanza Magnetica Funzionale hanno segnato alcuni progressi nel “vedere” il cervello “vivere”. Nikolas Rose, Professore del James Martin White of Sociology, e Direttore del LSE’s BIOS, Centre for the Study of Bioscience, Biomedicine, Biotechnology and Society, UK, afferma, a questo proposito che, “la maggior parte di coloro che fanno uso di queste tecnologie, scrivono come se ora fossimo in grado di visualizzare l’interno del cervello umano e di osservarne la sua attività in tempo reale, in quanto pensa, percepisce, risponde emotivamente, e desidera; come se si potesse vedere la ‘mente’ in attività nel cervello mentre “vive”. E’ stato riportato che un gruppo di neuroscienziati del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences hanno, per esempio, recentemente annunciato una tecnica, usando scansioni cerebrali ad alta risoluzione, che essi sostengono renda possibile la capacità di guardare “dentro” il cervello dei soggetti, al fine di leggere le intenzioni della persona. Più in concreto, l’US Department of Homeland Security sta già testando una serie di sensori e tecnologie di imaging che leggono la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e respiratoria come  “segni dell’ inconscio”, invisibile ad occhio nudo.” Studi che sono portati avanti e voluti fortemente dai think-tank militari e di intelligence del nostro mondo per essere usati più che a finalità biomediche, a scopi spionistici e militari. Cosa che fa nascere grossi problemi etici che ho affrontato nell’articolo su riportato.

Poi sul Sole 24 ore on line del 6 ottobre 2011 è uscito un articolo dal titolo “Guarda cosa penso (o quasi)” di Martin Monti che si chiedeva: è possibile guardare nella mente di qualcuno e sapere cosa stia pensando? Riportando uno studio appena pubblicato su «Current Biology», nel quale un gruppo di ricercatori della University of Berkeley, California, ha mostrato che è possibile ricostruire, a partire da registrazioni dell’attività cerebrale, quello che una persona sta vedendo. «Utilizzando sofisticate tecniche computazionali, stiamo creando un vocabolario che ci consenta di tradurre immagini in attività cerebrale e viceversa», spiega Jack Gallant, coautore del lavoro. Il gruppo ha osservato le attivazioni neurali di tre volontari sotto risonanza magnetica funzionale mentre guardavano brevi estratti di alcuni filmati. Queste attivazioni sono state mandate a un computer che, utilizzando opportuni algoritmi, ha “imparato” la corrispondenza fra determinate immagini, come la presenza di un volto, e la risposta cerebrale. Così, quando successivamente i tre volontari hanno guardato dei nuovi filmati, il computer ha potuto ricostruire ciò che vedevano a partire dalla sola attività cerebrale. Questa nuova tecnologia apre le porte a una migliore comprensione di come il cervello riesca a trasformare un mondo esterno, dinamico e ricco di informazione, in rappresentazioni interne. Lascia inoltre intravedere potenziali applicazioni in campo clinico, soprattutto nell’ambito di pazienti con gravi lesioni cerebrali. Una delle più grandi sfide di fronte a pazienti di questo tipo è poter valutare quanta attività cerebrale sia ancora intatta, e se questa attività sia sufficiente a dar luogo a uno stato di coscienza. Questa tecnologia potrebbe in futuro consentirci di stabilire, almeno per quanto riguarda le immagini visive, il livello di funzione cerebrale di pazienti paralizzati, non coscienti o con altre patologie che impediscono loro di esprimersi. Ma quello che questa tecnologia non ci consente di sapere è se a questa attività cerebrale corrisponda uno stato di coscienza fenomenologica, cioè la presa di coscienza di un’immagine e le sensazioni che vi si accompagnano.

In aggiunta Adrian Owen, grande “ricercatore dei misteri della mente”, ha cercato di rispondere alla domanda che molti si fanno sul fatto se sia possibile comunicare con le persone in coma, e sembra, a detta sua,  che questo interrogativo abbia finalmente trovato una risposta. Gli studiosi dell’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge e dello University Hospital of Liege, in Belgio, hanno infatti scoperto che le persone in stato vegetativo permanente non soltanto potrebbero essere in grado di capire cosa gli si sta dicendo, ma anche di seguire le indicazioni per pensare a determinate cose.

Durante gli esperimenti, infatti, ai 16 pazienti ospedalieri coinvolti nello studio, è stato chiesto di immaginare movimenti della mano destra e delle dita. Lo stesso test, è stato condotto anche su 12 persone sane.

Le onde cerebrali sono state registrate attraverso l’elettroencefalogramma (Eeg), con elettrodi applicati sulla testa che captano l’elettricità dei neuroni che si attivano, e quindi l’attività cerebrale. Dei 16 pazienti in coma, 3 hanno immaginato in modo ripetuto e affidabile, come sottolineato dai ricercatori, i movimenti della mano e delle dita, nonostante fossero, dal punto di vista comportamentale, completamente insensibili.

Come ha dichiarato il dottor Adrian Owen, che ha curato lo studio:

“I nostri risultati dimostrano che l’Eeg è in grado di identificare la coscienza “nascosta” nei pazienti in stato vegetativo permanente con un grado di precisione molto elevato. Si tratta di una tecnica molto economica e pratica, che potrebbe un giorno essere impiegata per stabilire una routine di comunicazione a “due vie” con il paziente.”

Fino ad oggi, infatti, si riteneva che il paziente in stato vegetativo sentisse lo stimolo, ma non fosse in grado di produrre una risposta. Lo studio, perciò, rappresenta un tassello importante della ricerca riguardo a un tema estremamente delicato come quello del coma anche se svolto su un numero minimo di pazienti. Ed il battage pubblicitario che gli si è dato dimostra quanto questi studi siano considerati il futuro della ricerca medica sulla possibilità del “Leggere la Mente”

E allora viene da chiedersi: E’ arrivato il momento in cui i nostri pensieri non saranno più privati e potranno esserci letti e/o estratti contro la nostra volontà?  Per la scienza di oggi cercare di leggere la mente umana è un po’ come cercare di leggere un libro di cui conosciamo a mala pena la lingua con un paio di occhiali sfuocati.

Sottolinenado, come si legge tra le righe di queste ricerche, che queste tecniche lontano dall’essere risolutive del problema presentano il difetto di fondo di essere ancora troppo giovani e non controllate nè confermate. Un pensiero è un pensiero un’area attivata cerebrale è un’altra cosa. Come si può dire infatti e con certezza, da una serie di spikes in un Eeg, che il paziente ha immaginato e soprattutto cosa abbia immaginato ?

Savas


Fonti:

Rose N.: “The Biology of Culpability: Pathological Identity and Crime Control in a Biological Culture.” Theoretical Criminology 2000; 4(1):5-34.

Martin Monti: “Guarda cosa penso (o quasi)” 16 ottobre 2011, Sole 24 ore on line

Shinji Nishimoto, An T. Vu, Thomas Naselaris, Yuval Benjamini, Bin Yu, Jack L. Gallant, «Reconstructing Visual Experiences from Brain Activity Evoked by Natural Movies», Current Biology, 22 September 2011


“Bedside detection of awareness in the vegetative state” Adrian Owen et Alii, Lancet, Web.me.com