Archivio della categoria: Trauma Cranico

Trauma Cranico: Dalla Riabilitazione Al Reinserimento Socio-Familiare. Lettura Di Un Caso Clinico Attraverso La Qualità Di Vita.

Trauma Cranico

Dalla Riabilitazione Al Reinserimento Socio-Familiare. Lettura Di Un Caso Clinico Attraverso La Qualità Di Vita.

A. Pierobon, S. Callegari, E. Mastretta

Nell’ambito del modello biopsicosociale cui si ispira per definizione l’approccio riabilitativo, e che trova oggi espressione concettuale nell’ICF dell’OMS, la presa in carico del paziente con Trauma Cranico Encefalico (TCE) non può che configurarsi come multicomponenziale, in linea con la letteratura internazionale. È inoltre recentemente stata confermata l’utilità di introdurre la valutazione dell’impatto che questo tipo di condizione clinica può avere sulla Qualità della Vita (QdV) del paziente al suo rientro a domicilio…”…

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Timeoutintensiva.it, N°19, Technè, Dicembre 2011

Racconti a Margine… “Outcome” di S. Vasta

Racconti a Margine…

“Outcome”

racconto di Salvatore Vasta*

*Timeoutintensiva OpeNetwork

<<”… sono andati a schiantarsi contro un camion sull’autostrada… l’asfalto era ghiacciato, il camion di traverso… mio fratello ha tentato di frenare ma scivolando ci sono andati a finire proprio sotto…”>>… non potevo fermare quel fiume di parole, mi precedeva… << “… e dietro venti o trenta macchine, loro erano i primi…>>, dove e di cosa erano i primi ?!? <<” lì, sotto il camion, e le macchine che sopraggiungevano ci si sono sfracellate tutte sopra, dietro… 22 feriti lui il più grave… è ricoverato in coma alla Rianimazione Universitaria di…”.>> un nome inpronunciabile poi… <<” mio fratello è in coma profondo. Ha un ematoma in testa la faccia tutta fratturata… una maschera, torno ora da lì e ne ho capito poco…>>… mi immaginai una forma accartocciata contro il volante, cercandone il volto nella memoria mi accorsi che il fratello non l’avevo mai conosciuto nè intravisto …<< potresti chiamare per saperne di più… il numero del professore è… mio fratello lo segue personalmente lui…>> annotai il numero ma cadde la linea prima che ci salutassimo; in quest’isola è sempre così… per continuare a leggere il racconto Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°1, Racconti a Margine, Dicembre 2006

La Pressione Intracranica

Articoli Scientifici

La Pressione Intracranica

Parte Ia: Revisione Storica E Concetti Di Base

P.J.D. Andrews, G. Citerio

Articolo in .pdf scricabile Cliccando qui

La Pressione Intracranica

Parte IIa: Applicazioni Cliniche E Tecnologia

G. Citerio,  P.J.D. Andrews

Articolo in .pdf scaricabile Cliccando qui



Per un Approfondimento a 360 gradi sull’ argomento

Timeoutintensiva.it, N° 10, Student Corner, Luglio 2009

Linee-Guida Sul Trauma Cranico Pediatrico Grave

Articolo Scientifico

Linee-Guida Sul Trauma Cranico Pediatrico Grave

Gruppo Di Studio Siaarti- Sarnepi Di Neuroanestesia E Neurorianimazione

Gruppo Di Lavoro In Neuroanestesia E Neurorianimazione Pediatrica

Nell’ambito del gruppo di studio SIAARTI di neuroanestesia e neurorianimazione si è avvertita l’esigenza di produrre L.G. sul trauma cranico grave in ambito pediatrico. Il trauma cranico pediatrico (TCP) è fra le prime cause di morte ed invalidità grave per questa fascia di popolazione. Allo stesso tempo presenta aspetti peculiari che richiederebbero una competenza specifica del personale sanitario al fine di ottimizzarne la gestione migliorandone l’outcome. Nel 1990 la Società Pediatrica Canadese ha elaborato una classificazione del TCP in base alla gravità delle lesioni, suddividendo la popolazione colpita in 3 gruppi… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°7, Technè,  Ottobre 2008


La Tecnica dell’Ipotermia nel Trauma Cranico

Articolo Scientifico

La Tecnica dell’Ipotermia nel Trauma Cranico

KARIN IEMI* SILVANO COZZI*

* Medico Neurorianimazione

I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele

Milano.

** Medico Responsabile Neurorianimazione I.R.C.C.S.

Ospedale San Raffaele Milano.

L’ ipotermia indotta viene definita come un abbassamento della temperatura corporea centrale a scopo terapeutico ed è stata applicata in sala operatoria sin dal 1950 quando Bigelow la introdusse in chirurgia cardiaca per la protezione cerebrale. Pochi anni più tardi cominciò ad essere applicata sporadicamente anche in altri settori della medicina, tra cui nei pazienti con danno neurologico. Tuttavia è solo a partire dagli anni ’90 che si è richiamata l’attenzione sull’importanza clinica dell’ipotermia nei pazienti con trauma cranico.

Per convenzione si definiscono 3 gradi diversi di ipotermia… Per Continuare Clicca qui

N&A mensile italiano del soccorso · Anno 16° · Vol. 179 · Settembre 2007

Timeoutintensiva.it, N° 14, Technè, Luglio 2010