Archivio della categoria: Out Of Border

Sebastiao Salgado, Dal Buio In Cui Viviamo A Come Dargli Luce. Foto E Video

Fotografia

Sebastiao Salgado,

Dal Buio In Cui Viviamo A Come Dargli Luce. Foto E Video

a cura di Redazione – S. Vasta

Nella Foto Il Fotografo con La Moglie.

Nella Foto Il Fotografo con La Moglie.

Da quarant’anni Salgado, uno tra i più grandi fotografi viventi, attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno cambiamento. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea – conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa – si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo.

Nel 2014 esce il film “Il sale della Terra” diretto da Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado, di cui vi proponiamo una breve introduzione ed il trailer ufficiale italiano, oltre ad alcune tra le foto più famose di Salgado

“l Sale della Terra è un film ‘forte’ come un pugno nello stomaco che ti accompagna, attraverso le foto di Salgado, in lungo e largo sul pianeta sino al fondo dell’inferno e poi ti fa intravedere la via della salvezza. Un film  imperdibile per comprendere il buio in cui viviamo e come dargli luce.”

Timeoutintensiva

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Timeoutintensiva.it, N°28, Out of Border, Dicembre 2015

 

Out of Border: “Io Vedo Il Mondo Come Qualcosa D’incredibile: Dove Si Ferma Lo Sguardo Di Un Poeta.”

Out of Border

“Io Vedo Il Mondo Come Qualcosa D’incredibile: Dove Si Ferma Lo Sguardo Di Un Poeta.”

di Emilia Maggiordomo e Laura Costa

42_TinaModotti“Le distanze tra il poeta e il mondo possono essere prossime e infinite, tra essi si genera un ponte il cui pilastro portante, laddove viene stabilito, è la poesia stessa, che può rendere tali distanze visibili in parole. Così scriveva Paul Celan. Perché, anche quando lo sguardo del poeta sulle cose e sul mondo è solitario, contemplativo, nelle sue parole le immagini della realtà si proiettano oltre, in una dimensione temporale che tenta di delimitare uno spazio permanente di esistenza.”

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Timeoutintensiva, N°27, Out of Border, Giugno 2014

Corpo E Natura Negli Scatti Di Arno Minkinnen. Foto e Video.

Out of Border

28 Giugno 2014

Fotografie di Arno Rafael Minkinnen.

Ricerca: S. Vasta

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Arno Rafael Minkinnen è un fotografo finlandese che da oltre 40 anni utilizza il corpo come elemento scultoreo che completa e arricchisce le armonie offerte dalle linee urbane.

 

 

 

 

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Timeoutintensiva.it, N°27, Out of Border, Giugno 2014

L’immagine Fuggevole delle Cose: Oscurità e Chiarezza in Poesia. Video.

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L’immagine Fuggevole delle Cose: Oscurità e Chiarezza in Poesia. Video.

di Emilia Maggiordomo e Laura Costa

La “ragione poetica” è per María Zambrano il solo metodo filosofico di conoscenza in grado di dar voce al lato oscuro dell’esistenza, quello che resta confinato in un abisso muto benché fortemente sentito. Perché la conoscenza ha bisogno della poesia, prima ancora che di leggi. La poesia “che sa capire le cose schiave, ascoltare la loro voce e avvicinare la loro immagine fuggevole”: la parola poetica può penetrare “la notte dell’inesprimibile”, liberare le cose schiave, prigioniere del buio, per arrivare a definirle.

“Scrivevo silenzi, notti, annotavo l’inesprimibile. Fissavo vertigini”:

María Zambrano sceglie Arthur Rimbaud, poeta “veggente” dell’invisibile, che tenta di fermare nelle parole le infinite diversità di ogni essere, di là dalle apparenze.

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Timeoutintensiva.it, N°25, Out of Border, Settembre 2013

Danza: In Ricordo Di Kazuo Ohno, “Un Corpo Mutante Teatro Del Mondo”. Video.

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Danza

In Ricordo Di Kazuo Ohno, “Un Corpo Mutante Teatro Del Mondo”. Video.

A cura di S. Vasta

“Quel piccolo uomo con la faccia bianchissima, la rosa nei capelli e le dita dei piedi accartocciate è stato un’icona a cavallo dei millenni. Antony & The Johnsons gli ha dedicato l’ultimo disco, The Crying Light. In copertina Kazuo Ohno con un fiore in mano e il gesto della sua danza nata dall’esperienza dell’atroce: la bomba atomica sul Giappone e quei nove anni, dal 1938, nell’esercito giapponese dove vive la seconda guerra mondiale. Il rituale dell’obbedienza e della morte per la patria e per l’imperatore era divenuto in quel corpo minuto una forma di rivolta.”

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Timeoutintensiva, N°24, Out of Border, Aprile 2013