Archivio della categoria: Medicina Umanizzata

Eutanasia: Il Parlamento Si Faccia Vivo.

Il video è stato realizzato per l’Associazione Luca Coscioni con la direzione creativa del copywriter (Flavio Avy Candeli) dalla casa di produzione Studio12. Regia di Anton Lucarelli e Federico Ventura, produzione esecutiva di Giulia Bruzzone, fotografia di Marcello Merletto, audio di Francesco Ambrosini.

84_Eutanasia biigUn video senza precedenti per la politica italiana e unico al mondo nel suo genere: un appello di malati, medici, infermieri, cittadini e personalità del mondo della scienza, della cultura, del giornalismo e dello spettacolo per affrontare il diritto umano più violato in Italia: il diritto di morire.

Vogliamo un pubblico dibattito sul tema dell’eutanasia e del testamento biologico, discutendo in particolare la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Luca Coscioni e dal Comitato Eutanasia legale e depositata alla Camera dei deputati il 13 settembre 2013.

In ordine di apparizione:

Generosa Spaccatore con Luigi Brunori Giovanna Gatti Ida Rescenzo Esteban Frontera Elisabetta Rossi Filippo Facci Marco Sacco Elena Rampello Mauro Barnaba Francesca Boschetti Marco Perduca Mina Welby Mario Riccio Giulio Tosti Marco Bellocchio Emma Bonino Selvaggia Lucarelli Aldo Nove Corrado Augias Cristina Funiciello David Parenzo Lucia Racca Paolo Mieli Mara Maionchi Simona Voglino Levy Cris Nulli Angelo Pisani Amir Khodir Marco Maccarini Corrado Fortuna Lorenza Foschini Roberto Bruschini Cristina Santagata Michele Rossi Giulia Innocenzi Rocco Papaleo Francesco Ambrosini Platinette Marta Salotti Stella Pende Eleonora Cardogna, Marco Migliaccio, Michele Albiani, Matteo Cervi Luca Barbarossa Alessio Viola Filomena Gallo Mathias Bastrenta Mihai Romanciuc Matteo Mainardi Federica Codignola Vittorio Feltri (Flavio) Avy Candeli Valentina Stella Simone Sapienza Giulia Bruzzone Federico Ventura Marco Cappato Roberto Saviano Carlo Troilo Marianna Aprile Maurizio Costanzo Gianni Miraglia Rosanna D’Antona Neri Marcorè Umberto Veronesi Marco Pannella Michelangelo Tagliaferri

Per vedere il video Clicca Qui

Timeoutintensiva, N°28, Spot Light, Dicembre 2014

Racconti a Margine: “Stesse Stelle” di Giramondo

Racconti a Margine

“Stesse Stelle”

di Giramondo

34_altre-stelle-199x300“A notte inoltrata mi suona il telefono: è il pronto soccorso dell’ospedale dove lavoro.
 Mi riferiscono che è arrivato un ragazzino di 10 anni con un trauma cranico per un incidente stradale di 2 ore prima.
 Qui fa sempre molto caldo; il mezzo di locomozione più comune e più economico è il ciclomotore; sopra un sedile di motorino viaggiano sempre dalle 3 alle 6 persone, bambini e neonati compresi.
 Caschi, sconosciuti; velocità, almeno 70 km orari…”

Per Leggere l’Intero racconto clicca qui

 

 

 

Il Racconto è Tratto da Nottidiguardia.it

Timeoutintensiva.it, N°27, Racconti a Margine, Giugno 2014.

Racconti a Margine: Father and Daughter, Un Racconto per Immagini

Racconti a Margine

“Father and Daughter” (Padre e Figlia)

Father and daughterPiù che un Corto Animato è uno splendido racconto per immagini e per questo ve lo proponiamo.
“Padre e figlia” è un cortometraggio animato realizzato nel 2000 da Michaël Dudok De Wit. Ha vinto il premio Oscar 2000 per il film corto di animazione olandese One Film. Ha anche ricevuto più di 20 premi e 1 nomination ed è considerato il maggior successo nella serie di opere di Michaël.

 

Per Visionare Il Cortometraggio Clicca Qui

Timeoutintensiva, N° 27, Racconti a Margine, Giugno 2014

La Medicina Basata Sulle Prove E Il Bisogno Di Parlar Chiaro Al Malato

EBM e Comunicazione

Danger_1-1Il 7 Gennaio 2014 è uscito un bell’articolo su Dottprof.com in cui ci si chiedeva se le sei parole da dire ad un paziente più pericolose per la medicina basata sulle prove sono: “non abbiamo evidenze per sostenere che”.
Sono pericolose perché ambigue, dal momento che l’assenza di prove può significare sia che non sono state trovate sia che non sono state cercate.
L’articolo continuava poi chiedendosi perché erano pericolose e cosa si sarebbe dovuto fare per sostituire questa frase:
Sono pericolose perché possono indurre sia i medici, sia i pazienti a perdere fiducia nella medicina ancorata ai risultati della ricerca: sono talmente tante le domande ancora senza risposta che, se il personale sanitario dovesse basare le proprie decisioni solo su prove solide, dovrebbe astenersi dallo scegliere per buona parte della giornata.
Che vogliamo fare, dunque, di questo mantra della EBM?
Facile: sostituire l’espressione “non abbiamo evidenze per sostenere che” con una a scelta tra le seguenti:
•    le prove di cui disponiamo non ci danno certezze e, tra le diverse opzioni, non sappiamo quale sia la migliore;
•    le prove che abbiamo non sono conclusive, ma la mia esperienza (o altre informazioni di cui dispongo) suggeriscono di prendere questa decisione;
•    a giudicare dalle ricerche condotte, questa opzione è inefficace;
•    è una questione complicata, perché esistono prove di efficacia in un tipo di paziente e non in un altro.

R. Scott Braithwaite, della New York University School of Medicine, è convinto che, per il bene della stessa EBM, sarebbe il caso di abolire le sei parole pericolose ed essere più precisi.
Di sicuro malati e familiari capirebbero meglio e sarebbero più coinvolti.

Si, crediamo che la massima chiarezzza e precisione non possano che avvicinare pazienti, familiari e medici, coinvolgendo tutti in una partecipazione attiva al tentativo di guarigione.

All Together.

Riferimento: Braithwaite RS. EBM’s six dangerous words. JAMA 2013;310:2149-50.

Articolo tratto Da DottProf.Com

“Video Intervista: Per Un Uso Razionale Dei Farmaci Per I Bambini Ed I Loro Genitori”

Farmaci Pediatrici copiaA margine del Convegno “Uso Razionale Dei Farmaci Per I Bambini E I Loro Genitori: Un Obiettivo Dinamico E Strategico”, organizzato in occasione dei 50 anni dell’Istituto “Mario Negri” di Milano e i 25 anni del suo Laboratorio per la Salute materno infantile, vi proponiamo la video intervista con Maurizio Bonati, Responsabile del Laboratorio per la Salute materno infantile, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.